Ansia da prestazione persistente

Buon giorno cari dottori e grazie del servizio che svolgete in modo super professionale.
Il mio problema è il seguente:
Iniziando una nuova relazione da gennaio circa ho iniziato ad avere il primo campanello d'allarme dato che durante del petting e stimolazione non ho avuto il minimo di erezione anzi il pene si è ritirato su se stesso.Mai successo prima,sono entrato in una paranoia senza fine complicando la situazione che ancora oggi persiste con mille domande,dubbi e paure.
Ho fatto 2 visite andrologiche con esami ormonali e valutazione prostata tramite esame rettale.
Tutto ok,gli esami non evidenziavano carenza ormonali,prostata in salute.
Nessun problema per quanto riguarda la masturbazione e erezioni notturne (mancanti quelle mattutine).
Per entrambi i medici il mio è un problema da ansia da prestazione da risolvere con qualche farmaco (spedra 100) per sbloccarmi.
Con il farmaco acquisivo forte erezione durante i preliminari ma poi nel momento di inserire il preservativo e iniziare la penetrazione andavo in stallo e i pensieri negativi prendevano il soppravvento facendomi quasi sempre perdere l'erezione durante il coito e quindi non riuscendo a finire il rapporto decentemente lasciando nervosismo e depressione.
L'umore basso e i continui momenti negativi mi hanno spinto a consultare uno spico/sessuologo,mi trovo molto bene nel confrontarmi con lui,al momento ho fatto 5/6 incontri ma la situazione non e' migliorata,e i farmaci il piu' delle volte non funzionano.
A questo punto non so piu' cosa fare,la mia vita e' peggiorata in tutti i sensi,l'uomore è basso e non mi aiuta.
Lamento un calo della libido da circa 2 anni ancora prima che succedessero questi episodi dopo una cura con finasteride per alopecia.
Sto seguendo i consiglio del mio psicologo ma al momento della penetrazione non riesco a pensare ad altro che i continui fallimenti precedenti,e la storia continua.La mia compagna nonostante tutto è ancora al mio fianco dopo questi brutti mesi sperando probabilmente che riesca a sbloccarmi prima possibile,
I primi mesi non la prendeva molto bene anzi...nell'ultimo periodo è diventata piu' comprensibile e non mi fa pesare molto la situazione.
Certo che i paragoni con il suo ex e le sue reazioni dei prmi mesi non mi hanno aiutano di sicuro.
Se funzionassi con i farmaci sarei gia' a buon punto,ma non sono molto fiducioso.
Sono entrato in un tunnel senza fine...non sono depresso a detta del mio psicologo.
Il problema si pone solo in ambito sessuale da qualche mese.
Ora cosa posso fare?
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

che cosa Le ha suggerito di fare lo psicologo?
Le ha dato delle indicazioni? Di che tipo?
Quali obiettivi sono stati fissati per questo lavoro psicologico?

Nelle precedenti relazioni incontrava problemi simili?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Buon giorno Dr.ssa e grazie per la celere risposta. Diciamo che mi ha dato dei compiti e delle indicazioni,come non pensare all'erezione,di evitare per un mese la penetrazione in modo da distogliere l'attenzione sull'erezione,di essere piu' fiducioso,di essere ottimista,di non pensare ma sentire durante il rapporto,e stimo cercando di cambiare i pensieri negativi che mi ossessionano dalla prima defaiance.
Mi ha detto di scrivere su un diario i pensieri negativi che mi vengono che poi li vedremo insieme e che la terapia sara' ancora combinata perche' sono ancora in preda all'ansia.
Non ho mai avuto problematiche prima di questa nuova relazione a cui tengo molto sinceramente.
La mia vita al di fuori di questo problema e' normale,vedo amici,pratico sport,esco sempre,pero' sto male per questo problema che persiste e non so piu' cosa fare.
Sembra che dall'ultima seduta lo psicologo non sappia piu' cosa dirmi,forse pensava mi sarei ripreso prima.
Comunque lo vedo volentieri e non ho vergogna ad affrontare certe situazioni.forse dovrei pensarci meno,ma come si fa?
E' impossibile...nel momento critico non riesco a non pensare negativo,e quindi succede sempre la stessa cosa ovvero perdita erezione..
L'obbiettivo è tornare ad avere una sessualita' felice come prima senza fare uso più dei farmaci naturalmente,ma la vedo dura...
Forse non è la donna giusta?
[#3]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve,

immagino la costellazione emotiva che sta vivendo e comprendo la sua preoccupazione di fronte all'episodio di "ritiro del pene" che ha sperimentato.

Ci parla di numerosi aspetti che devono essere maggiormente chiariti: l'ansia da prestazione, il calo della libido, tensione e nervosismo, l'umore basso, dubbi e paure, i pensieri negativi.
Sarebbe quindi necessario approfondire la sua storia per avere una maggiore chiarezza del suo malessere.

In queste sede, voglio lasciarle soltanto una suggestione, e cioè che possono esserci dei condizionamenti interiori che si esprimono in ambito sessuale, ma riguardano la sua persona nella sua interezza.

Questo è fondamentale affinché i suoi vissuti siano collocati correttamente, poiché veicolano cioè un senso per lei.
Per esempio bisogna capire di più quando afferma: "Certo che i paragoni con il suo ex e le sue reazioni dei primi mesi non mi hanno aiutano di sicuro". Forse questo incide dentro di sé e genera il suo malessere successivo che si esprime sessualmente sì, ma ci parla sia della vostra relazione sia di un suo stato d'animo a cui, a mio parere, bisogna dare ascolto e legittimità, senza chiudere il discorso solo con i farmaci o con degli esercizi volti a migliorare la performance sessuale.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#4]
Utente
Utente
Grazie Dr. De Sanctis anche per la sua risposta,
Il mio malessere è derivato dalle mie problematiche sessuali,non per altro,sono sicuro che risolvendo questo disagio tornerei come prima ad essere molto sicuro di me e senza altri pensieri ossessivi.
Prima che mi recassi dallo psicologo stavo molto peggio con l'umore,certamente continuando a pensarci giorno e notte non miglioro la situazione anzi la sto peggiorando.
Non capisco come devo procedere ora?
I farmaci che assumo sono pro-erettivi non psicofarmaci.
Sto facendo tutto quello che devo fare ma non miglioro.
Devo rassegnarmi al mio handicap?
Ho 30 anni,non è il massimo.
Non avrei mai pensato ad un problema simile,ma questa è la vita.
Grazie a tutti per il vostro tempo,sempre molto gentili e precisi.
[#5]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Ho letto solo successivamente la sua prima risposta, poiché ci siamo scritti in contemporanea. E devo dire che mi ha molto colpito.

Se giustamente sente che il suo è un malessere derivato da "problematiche sessuali", dall'altra è anche vero che si chiede: "Forse non è la donna giusta?"

Questa seconda domanda è sincera e deve essere tenuta in considerazione, estendendo la questione ad aspetti non esclusivamente sessuali. Infatti, si potrebbe dire, se così fosse, che il corpo le sta dando dei segnali per cui procedere in una certa direzione non è detto che sia la strada giusta per lei.

Se il corpo le stesse indicando che "forse non è la donna giusta" e lei invece di ascoltarlo prende dei farmaci pro-erettivi, capisce che la strada sarebbe sbagliata. Sostanzialmente starebbe facendo l'opposto di quello che vorrebbe invece autenticamente fare.
Questo è solo un esempio per farle capire che una situazione complessa dev'essere approfondita e dispiegata con la massima attenzione, senza giungere a conclusioni sbrigative.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#6]
Utente
Utente
Dr. De Sanctis mi ha colpito la sua risposta e la ringrazio molto.
Quello che ha detto in poche righe è cio' che penso dalla prima defaiance.Veramente non so neanche io cosa puo' essere giusto o meno ma il corpo parla.
Sensazioni che solo io posso avere e che cambiano spesso da un giorno all'altro e quindi non saprei come procedere.
Il tempo mi dara' una mano e sperando di risolvere queste problematiche anche sessuali ringrazio tutti voi per il supporto.
Conyinero' le sedute e vi aggiorno se puo' essere di vostro interesse.
Grazie ancora.
[#7]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Ci aggiorni certo, mi interessa che possa capire se ritiene giusti gli interventi in corso o se necessita eventualmente di individuarne di nuovi.

Grazie anche a lei per avere condiviso con noi la sua esperienza.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#8]
Utente
Utente
Buon giorno gentili dr,
Vi aggiorno sulla situazione che sta diventando ormai da tempo fonte di notevole preoccupazione.
In pratica non riesco piu' ad avere un rapporto penetrativo anche con uso di farmaci pro-erettivi,in quel momento mi sembra di entrare in stallo,cuore che batte a mille,non sento nulla e anche se cerco di concentrarmi su quello che sto facendo perdo sempre l'erezione,perdo completamente l'eccitazione.Questo non succede invece con rapporto orale o manuale dove mantengo quasi sempre un erezione sufficiente.
Ho paura di non tornare piu' come prima.
Il problema che sto facendo di tutto ma non ho miglioramenti,mi sembra che il mio psicologo non abbia piu' nulla da dirmi,io ci ho messo tutto l'impegno del mondo.
Ora dato che sto perdendo la mia compagna sto poensando di fare un periodo di mesi senza avere un rapporto per vedere se riesco a togliermi il pensiero .
Se avete altri consigli da darmi gli ascolto volentieri.
Ditemi se ce' una via d'uscita o devo rassegnarmi?
[#9]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Gentile utente,

Lei sta "combattendo" dall'inizio dell'anno scorso con questo problema.

La strada che ha percorso - andrologo, psicosessuologo - è quella che riteniamo corretta.
Eppure i risultati tardano ad arrivare.

Fin dall'anno scorso Lei lamentava
- un calo della libido tuttora presente,
e
- difficoltà erettili al momento della penetrazione.
Se il corpo non risponde ai farmaci pro-erettili occorre andare un po' più in profondità.

Domande:
Un incontro dello psy con la Sua ragazza è stato fatto?
Il Suo psicologo è anche psicoterapeuta?
E' perfezionato in sessuologia?
Ha esperienza?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#10]
Utente
Utente
Grazie Dr. Brunialti per la risposta.
Allora il problema erettivo è sorto a febbraio di quest'anno con questa nuova compagna,prima non ho mai avuto problemi del genere anche se e' vero che il calo della libido è un paio di anni che mi tormenta dopo una cura di finasteride per alopecia androgenetivìca.Tuttavia non avevo problemi nel mantenere l'erezione duarnte il coito con partern differenti,avvo solo meno voglia diciamo.
Unaltra ossevazione è che per esempio i mesi di luglio e agosto di quest'anno le cose sembravano migliorare e non ho avuto grossi problemi ma poi ho avuto una ricaduta e non i sono piu' ripreso.
Un po' piu' in profondita' cosa intende dottoressa?
Altri esami per escludere la causa organica?
Lo psicologo che mi segue da qualche mese (ho fatto penso 6/7 sedute) è psicologo spicoterapeuta (penso) con specializzazione in sessuologia clinica.
Mi trovo bene è giovane ma non ho timori nel confrontarmi con lui.La mia attuale compagna (ancora per poco) non ha mai preso parte alle sedute e non intende farci parte.
Mi sta vicino,mi aiuta come puo',di piu' non posso chiedergli.
Io non so piu' cosa fare...
Al momento ho molta sfiducia e un umore nero,sfido chiunque a non averlo.
Grazie del vostro supporto.
Cosa fare ora?
Non posso perdere altro tempo.
[#11]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Le direi di continuare la terapia,
ma confrontandosi con il terapeuta sulle possibilità che egli vede (<<mi sembra che il mio psicologo non abbia piu' nulla da dirmi<<).

"Andare più a fondo": intendevo relativamente alle dinamiche di coppia, di "questa" coppia,
considerato che <<il problema erettivo è sorto a febbraio di quest'anno con questa nuova compagna, prima non ho mai avuto problemi del genere.>>
E rispetto al gnificato della penetrazione con "questa" compagna.

Ma, detta così, sembra voler insegnare al Collega il suo mestiere, ed è bruttissimo. Tuttavia è quello che ho pensato; e che magari avete già approfondito.

Le allego anche questa news, sull'argomento del
"Desiderio assente o scarso nell'uomo"
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4909-desiderio-sessuale-maschile-assente-o-scarso-perche.html




[#12]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buon pomeriggio a lei,

capisco che ci abbia messo molto impegno, deve sentirsi deluso verso chi le ha dato un aiuto che non sente essere efficace.
Deluso e anche molto preoccupato. Non deve però rassegnarsi, una via di uscita c'è.

Una parte di lei afferma che il suo disagio sia esclusivamente sessuale. Un'altra parte invece sottolinea che potrebbero esserci altre ragioni, ad esempio il rapporto con questa sua attuale compagna. Sembra tuttavia che lei trascuri questa seconda strada a favore della prima.

Mi chiedo, quindi, se non si autorizza a essere se stesso e non riconosce e accetta i suoi desideri e le sue emozioni.
E finché si concentrerà solo sulla correzione dell'aspetto sessuale, senza prendere in considerazione il senso che la sua "impotenza" veicola, la situazione potrebbe proseguire così, poiché non è la via giusta di affrontarla. Come tentavo di dirle, il farmaco e gli esercizi potrebbero avere una funzione contraria all'obiettivo che dobbiamo porci ovvero capire come mai si è sviluppata in lei questa difficoltà allo scopo di porvi rimedio.

Anche i numerosi esami potrebbero testimoniare che preferisce concentrarsi su aspetti organici e meccanici più che emotivi, poiché potrebbe essere comprensibilmente difficile riconoscere questi ultimi, accettarli e agire di conseguenza.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
[#13]
Utente
Utente
Ringrazio entrambi per gli spunti che mi avete dato.
Avete espresso la stessa considerazione in parole diverse,e vi dico la verita' il mio psicologo ha sempre pensato che fosse la ragazza e il suo carattere la cusa dei miei problemi.
Non e' stato facile infatti all'inizio quando ci siamo conosciuti per vari fattori che non sto a spiegarVi o faccaimo notte.
Mi basta cio' che mi avete detto per avere degli spunti di riflessione che comunque ho sempre avuto:
è un problema relazionale con Lei?
Vediamo come vanno le cose continuando la terapia e togliendo dalla testa questo pensiero negativo che ho dalla prima volta che ho toppato mesi fa.
Grazie di cuore.
Mi e' venuto un dubbio perche' stando a pancia in giu' non ho erezioni o sono molto difficoltose e se mi metto a pancia in su arrivano senza problemi?
Ecco perche' penso sempre ogni volta che va male che possa avere qualcosa di organico.
Grazie ancora per il vostro tempo e i vostri consiglie chi come voi ascolta i nostri problemi.
[#14]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<è psicologo psicoterapeuta (penso)>>

Gentile Utente,
questo lo verifichi, perché è importante: https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi

<<La mia attuale compagna (ancora per poco) non ha mai preso parte alle sedute e non intende farci parte.>>

Perché scrive che la sua compagna lo sarà ancora per poco? Avete parlato di lasciarvi? Lei la vuole lasciare? Pensa che sarà lasciato?
Quali sono i motivi per cui la sua ragazza non intende partecipare alle sedute? Lo psicologo ve lo aveva proposto? Ha discusso con lui di questa mancanza di disponibilità? Lei cosa ne pensa?

<<Mi e' venuto un dubbio perche' stando a pancia in giu' non ho erezioni o sono molto difficoltose e se mi metto a pancia in su arrivano senza problemi?>>

Ne aveva parlato con l'andrologo? Ha effettuato indagini anche sulla funzionalità vascolare?

Le allego una lettura che spero possa tornarle utile: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html

Saluti cordiali.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#15]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Guardi cosa sembra succedere, da una parte dice: "Il mio psicologo ha sempre pensato che fosse la ragazza e il suo carattere la cusa dei miei problemi".

Ma aggiunge: "Non e' stato facile infatti all'inizio quando ci siamo conosciuti per vari fattori che non sto a spiegarVi o facciamo notte".

Nonostante sembri sottolineare un possibile problema, approfondendo il quale potrebbe magari capire meglio ed eventualmente riuscire a risolvere il suo disagio, cosa succede? Sembra voler sorvolare, mentre torna volentieri su questo aspetto fisico, che effettivamente la preoccupa: "Mi e' venuto un dubbio perche' stando a pancia in giu' non ho erezioni o sono molto difficoltose e se mi metto a pancia in su arrivano senza problemi?".

Sembra cioè che ci sia una parte di lei che è preoccupata di avere problemi fisici, magari anche eccessivamente a volte. Quindi quello che bisogna fare non è soltanto approfondire il fatto che la "causa dei suoi problemi" è il vostro rapporto, ma anche capire come mai sorvola su questo, come se si concentrasse più volentieri sugli aspetti fisici. Questo fa pensare che lei possa vivere alcuni condizionamenti che le impediscono di guardarsi dentro. E ora sembra essere più chiaro il motivo per cui il suo umore probabilmente si abbassa, come lei rileva, come se cioè lei non si consente di emergere come persona ed esprimere se stesso.
Quasi boicottasse se stesso, depistando le vere ragioni del suo malessere.

[#16]
Utente
Utente
Buon giorno gentili dr,
Rispondo a Lei dr.ssa Scalco e la ringrazio del suo intervento.Allora il mio psicologo ho controllato dal sito che mi ha allegato è psicoterapeuta.per il resto le rispondo che è impossibile che una storia sia completa e felice avendo i problemi che ho attualmente.Penso che non si possa continuare così e sicuramente verrò lasciato prima o poi,Le ricordo che sono 6/7 mesi che ho difficoltá e mi spiace molto che stia male pure la mia compagna per colpa mia.Non vuole partecipare alle sedute perchè pensa non si risolva così il mio problema.il mio psicologo lo sa ma non abbiamo poi parlato di questo.Ho fatto tutti controlli andrologici tranne un eccodoppler perchè secondo il mio andrologo non ho problemi circolatori.Diagnosi ansia da ptestazione che si autoalimenta.
Dr. De Sanctis grazie perchè le sue risposte sono piene di significato e forse ha giá capito dove sta il problema,ma ormai non si può cancellare il passato ma forse dimenticando tutto modificare il presente.Le posso dire che mi sentivo sminuito dalla mia compagna,mi sentivo in difetto,paragoni con i suoi ex,preservativo che non ho mai usato prima e che mi ha creato non pochi problemi,insomma un mix di cose che mi ha colpito e probabilmente un po destabilizzato.Non ho più tempo per ricominciare da capo e non ho più fiducia.
Mi sto arrendendo.
Grazie a tutti davvero.
I vostri interventi sono tutti spunti per riflettere.
[#17]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

<<Le posso dire che mi sentivo sminuito dalla mia compagna,mi sentivo in difetto,paragoni con i suoi ex..<<

Per questo io ritengo necessario prevedere che a qualche seduta partecipi anche la ragazza:
proprio per evitare comportamenti che, nella loro inadeguatezza - talvolta distruttività - possano prolungare e/o potenziare il disturbo.

<<Non ho più tempo per ricominciare da capo e non ho più fiducia.
Mi sto arrendendo.<<

Arrendersi riguardo alla storia in corso è possibile,
arrendersi rispetto a sè, no.
Quando il dolore sarà un po' acquietato, riprenda in mano la situazione con uno specialista.
Ci sarà un'altra "storia"..
[#18]
Utente
Utente
Grazie Dr.ssa Brunialti,
Spero di recuperare un pò di serenitá e proverò a convincerla a venire con me almeno per una seduta.
E spero di uscire da questo circolo vizioso di ansia da prestszione e che non mi perseguiti per tanto tempo.
Grazie mille.
[#19]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Contenta se Le siamo stati di aiuto.


[#20]
Utente
Utente
Grazie a tutti coloro che mi hanno risposto con professionalita' e competenza e che mi hanno dedicato il loro tempo.
Complimenti a tutti.
Vi aggiornero' se possibile.
[#21]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598

Grazie.


[#22]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Grazie anche a lei da parte mia, per il nostro scambio e per avere condiviso con noi la sua esperienza.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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