Sono stanco, non mi capisco, non so cosa fare

Ho sempre avuto problemi a relazionarmi con gli altri,paura del futuro.
Non mi fido di nessuno,anzi più amo una persona più ho paura di perderla e che magari mi stia solo usando.
Alterno giorni buoni a giorni in cui mi sento vuoto, con qualcosa di brutto allo stomaco che mi consuma.
A volte mi sdraio sul letto e vago con la mente, immagino scenari drammatici su me,le persone care,quasi se desiderassi emozioni negative,a volte provandole e piangendo subito dopo.
Sin da piccolo sono sempre stato timido,giocavo da solo e immaginavo una vita diversa,ogni volta che a scuola mi umiliavano o mia madre e mio padre non c'erano,mi mettevo a viaggiare con l'immaginazione.
Adoro tuttora i cartoni animati e mi piace disegnare fumetti.
Nemmeno io riesco a capire la mia personalità e il mio carattere,un secondo prima rido poi sono depresso,a volte ho esplosioni di rabbia per sciocchezze,mi sento tradito e sto MALISSIMO se un amico mi critica o non vuole uscire con me.
Con le ragazze rapporti inesistenti,una sola volta ho provato a costruire qualcosa ma non sapevo che lei fosse sotto psicofarmaci(che non assumeva più),era depressa,istrionica e borderline(infanzia,abusi sessuali scoperti dopo e genitori assenti),sono stato malissimo per tre anni dietro a lei.
Piangevo tutti i giorni,non uscivo,non mi curavo.
Mi minacciò di stalking e violenza,anche se non avevo fatto nulla,una persona cattiva,un Diavolo travestito da Angelo! Non ho nessun legame con i miei genitori non provo nulla.
Da piccolo stavo malissimo non li vedevo perché lavoravano e la sera non mi davano attenzioni perché stanchi,il sabato uscivamo e andavamo a fare la spesa(io e mia madre) e li mi facevo sempre regalare qualcosa.
Con mio padre non ci ho mai parlato,non ho un punto di riferimento maschile,la prima fu a 8 anni quando ubriaco marcio entrò in casa che voleva portarmi via e tentò pure di usare le mani su mia nonna(il mio punto di riferimento nella crescita più dei miei genitori).
Queste situazioni si ripeterono più volte,piangevo a dirotto,vedevo i miei litigare.
Litigo sempre con mia madre,mi incolpa di essere un fallito che non le ho mai dato soddisfazioni ,piango tanto per questo.
Sento il bisogno di qualcuno che mi ami e mi protegga ma so non arriverà mai perché le persone sono egoiste.
Il mio comportamento dipende da chi ho di fronte non riesco mai a essere me stesso o seguire un percorso lineare,idee mie,stare al centro dell'attenzione mi piace,poi però mi sento inadeguato e inferiore agli altri,mi sento brutto,scappo.
Non riesco ad avere una fidanzata,avrei paura ad andare in giro con lei mano nella mano(non ho idea del perché),ho paura pure a mostrarle come sono per paura che mi rifiuti.
Sono sensibile eppure agli occhi degli altri cerco di apparire duro, per loro sono un "tossico" o "inquietante" o "ridicolo".
Sento tutto ovattato,non so se starò mai male per un amico o per la morte di un parente,sento come fossi del tutto estraneo a loro e al mondo.
Che problemi ho? Sono stanco..
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Purtroppo la giovanissima eta' la rende molto vulnerabile. Moltisimo.
E per correre ai ripari Le consiglio un consuto psichiatrico.
E' molto giovane quindi scelga uno psichiatra che operi nell'ambito dell'adolescenza .
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Vorrei capire cos'ho, perché non riesco ad essere come gli altri, li odio tutti.
Mi guardano male mi parlano alle spalle, per loro sono troppo diverso e brutto per essere trattato bene... Perché ..
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