22 anni e da circa un anno soffro di attacchi di panico e depressione

Salve sono un ragazzo di 22 anni e da circa un anno soffro di attacchi di panico e depressione.
Tutto è cominciato l'estate scorsa, reduce dalla fine di una relazione pe me molto importante e finita per volontà della mia ex ragazza, quando ho avuto il primo attacco. Da quel momento ho cominciato a prendere antidepressivi(Cymbalta - duloxetina) e notando miglioramenti in 2 mesi ho sospeso la cura di mia spontanea volontà. Il problema sembrava risolto tanto che sono riuscito a portare a termine il mio percorso universitario laureandomi nel settembre di quest'anno.
Ero ritornato una persona normale o meglio riuscivo a fare tutto senza nesun problema fino alla fine di settembre di quest'anno dove gli attacchi sono ricominciati e sono caduto in un profondo stato depressivo al punto che non riesco più ad uscire di casa, a vedere i miei amici a vivere normalemente insomma.
Ho paura e timore ad affrontare qualsiasi situazione perchè non mi sento all'altezza di sostenere conversazioni/situazioni di vita abituale per via appunto del problema che ho.
Il mio medico di base mi ha ri-prescritto la cura con Cymbalta(cura di 6 mesi che non avevo portato a termine la prima volta e che ora intendo finire)e da circa un mese sto assumendo questo medicinale senza vedere significativi miglioramenti per quanto riguarda il mio umore:per quanto riguarda l'ansia e gli attacchi di panico non ne ho durante il giorno ma la notte mi sveglio di continuo completamente fradicio di sudore con il battito cardiaco a mille.
La mattina quando mi sveglio non ho voglia di fare nulla se non di ritornare a dormire: e difatti le mie giornate passano in questo modo chiuso in casa perchè è l'unico posto dove mi sento protetto. Inoltre in ottobre ho provato a suicidarmi e sono stato fermato da mio padre che mi ha colto in fragrante.
La mia domanda è questa: alla fine della cura con questi medicinali sarò guarito completamente da questo incubo?dovrei affrontare una terapia psicologica? spero di ricevere più consigli possibili perchè questa situazione è diventata insopportabile.
grazie mille

Psicologo attivo dal 2008 al 2011
Psicologo
Caro utente, purtroppo la terapia farmacologica da sola serve soltanto ad eliminare temporaneamente il sintomo, che dopo tempo dalla sospensione riappare a volte più forte. Purtroppo sono molti i nostri medici di base che arbitrariamente prescrivono psicofarmaci, i quali andrebbero prescritti dallo psichiatra ed il cui uso andrebbe sempre associato ad una terapia psicologica. Pertanto le consiglio di intraprenderne una e di consultare uno psichiatra che le confermi la necessità e la dose del farmaco.
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Dr.ssa Gaia Venturini Psicologo, Psicoterapeuta 41
Gentile Utente,
sicuramente è importante che si rivolga ad uno psichiatra perchè valuti se la terapia farmacologica che sta assumendo è quella più adatta a lei, facendo anche un attento inquadramento diagnostico.
Nel contempo si rivolga anche ad uno psicoterapeuta perchè la aiuti ad affrontare le sua ansie e a superare questo momento di difficoltà.

Intanto per chiarirsi le idee potrebbe leggere quanto scritto in questo articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

per chiarirsi le idee e farsi coraggio.

Cordialmente

Dr.ssa Gaia Venturini
gaiaventurini@fastwebnet.it

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