Suicidio

Salve ho un problema con mia madre, sono 3 volte che tenta il suicidio prendendo pasticche varie e in abbondanza nonostante ogni volta io le butti non so come ne escono di nuove. Per ora è andata sempre bene grazie all'intervento del 118, sta affrontando la sua seconda separazione (io sono figlio del primo matrimonio) è in cura da un neurologo da non so quanto e dopo il penultimo evento che risale a un mese fa è in cura anche da uno psicologo ma a quanto pare non funziona o per lo meno lo psicologo non ha ancora avuto il tempo necessario. Lei mi ha detto che prima o poi ci riuscirà e io sono quasi rassegnato, non so più cosa fare vorrei poterla portare in qualche clinica specializzata dove la tengono la per un lungo periodo finchè non "guarisce" ma io di queste cose non mi intendo e non so dove mettere le mani. Secondo voi la clinica è una buona idea? Non posso vivere 24 ore al giorno con gli occhi puntati su di lei anche io ho i miei impegni quindi a questo punto mi viene in mente solo la clinica o aspettare che si uccida. Avete qualche consiglio?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Mi dispiace molto leggere le Sue parole.! E' sempre molto triste confrontarsi con il desiderio reale di porre fine alla propria vita da parte di una persona che soffre talmente tanto da volere rinunciare anche alla speranza.
Purtroppo se c'e questo desiderio nessuno ralmente puo' impedire che Sua madre lo realizzi! Non e' questione di *modo*.
La clinica non e' una soluzione. Puo' essere una maniera momentanea di *impedire* la realizzazione materiale del suicidio. Ma niente di piu'. *Impedire* poi e' una parola grossa!

Quello che puo' e deve fare Lei come figlio e' consigliarLe di mettersi in una terapia combinata psichiatrica (farmaci) e analitica.
Il risultato potra' essere darLe una *strruttura* piu' solida o almeno provarci.

La clinica non avrebbe ale effetto! Si sentirebbe ancora piu' sola.

Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

comprendo la difficoltà della situazione!
E la Sua giustificata profonda preoccupazione.

Entrando nello specifico della Sua domanda,
sì, anche il ricovero in clinica per un periodo determinato viene preso in considerazione in alcuni casi di depressioni gravi e situazioni gravemente a rischio.
Occorre informarsi se vengono fornite unicamente cure farmacologiche, oppure anche psicoterapia individuale e gruppi terapeutici.

Dovrebbe parlarne con uno Psichiatra (non il Neurologo...), che prenda in cura Sua madre e verifichi (o riformuli) il piano terapeutico farmacologico.

Riguardo all'importanza di abbinare farmaci e psicoterapia, Le consiglio di leggere:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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