Vivere con persona ansiosa
Salve,
vorrei chiedere un parere su come arginare una situazione che mi provoca grande disagio.
Mio marito soffre d'ansia (anticipatoria, per lo più, a tratti con pensieri intrusivi) e in quest'ultimo anno lo stato ansioso è aumentato al punto da fargli scegliere di intraprendere un percorso terapeutico, che sta indubbiamente dando dei risultati.
Tuttavia, nelle ultime settimane ho notato un intensificarsi di un suo atteggiamento tipico che però sta diventando per me impossibile sostenere oltre (soffro anch'io di ansia da evento traumatico e ho terminato un percorso terapeutico da poco): qualsiasi cosa accada, per quanto bella o piacevole, ne rimarca sempre gli aspetti negativi, e su quelli si focalizza, spostando magari la conversazione e smorzando ogni entusiasmo.
Per fare un esempio di pochi minuti orsono: ha ricevuto un'ottima notizia sul fronte lavorativo. Me l'ha comunicata aggiungendo immediatamente che però non è proprio quella che voleva, in quanto lui avrebbe preferito un altro reparto, e che comunque questa mattina ha avuto un brutto attacco d'ansia ed era preoccupato.
Alle mie rassicurazioni e ai miei festeggiamenti, ha continuato inesorabilmente a rispondere "Sì, ma" finché non ho perso la calma, perché questo atteggiamento mi sta logorando, giacché invece io sto cercando di recuperare l'entusiasmo e la voglia di essere qui e ora e bene.
So che le persone ansiose vanno trattate gentilmente e con comprensione, ma come potete immaginare ogni giorno tutti i giorni è pesante da gestire.
Quindi vi chiedo aiuto nell'identificare una strategia sana per arginare la sua negatività e aiutarlo a recuperare la solarità che gli era propria.
vorrei chiedere un parere su come arginare una situazione che mi provoca grande disagio.
Mio marito soffre d'ansia (anticipatoria, per lo più, a tratti con pensieri intrusivi) e in quest'ultimo anno lo stato ansioso è aumentato al punto da fargli scegliere di intraprendere un percorso terapeutico, che sta indubbiamente dando dei risultati.
Tuttavia, nelle ultime settimane ho notato un intensificarsi di un suo atteggiamento tipico che però sta diventando per me impossibile sostenere oltre (soffro anch'io di ansia da evento traumatico e ho terminato un percorso terapeutico da poco): qualsiasi cosa accada, per quanto bella o piacevole, ne rimarca sempre gli aspetti negativi, e su quelli si focalizza, spostando magari la conversazione e smorzando ogni entusiasmo.
Per fare un esempio di pochi minuti orsono: ha ricevuto un'ottima notizia sul fronte lavorativo. Me l'ha comunicata aggiungendo immediatamente che però non è proprio quella che voleva, in quanto lui avrebbe preferito un altro reparto, e che comunque questa mattina ha avuto un brutto attacco d'ansia ed era preoccupato.
Alle mie rassicurazioni e ai miei festeggiamenti, ha continuato inesorabilmente a rispondere "Sì, ma" finché non ho perso la calma, perché questo atteggiamento mi sta logorando, giacché invece io sto cercando di recuperare l'entusiasmo e la voglia di essere qui e ora e bene.
So che le persone ansiose vanno trattate gentilmente e con comprensione, ma come potete immaginare ogni giorno tutti i giorni è pesante da gestire.
Quindi vi chiedo aiuto nell'identificare una strategia sana per arginare la sua negatività e aiutarlo a recuperare la solarità che gli era propria.
[#1]
Gentile Utente,
la rimando alla lettura dei suggerimenti indicati in questi articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/963-aiutare-i-famigliari-dei-pazienti-con-un-disturbo-d-ansia-suggerimenti-e-strategie.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/892-curare-l-ansia-in-famiglia.html
Cosa ne pensa, calandoli nella vostra situazione?
Saluti cordiali.
la rimando alla lettura dei suggerimenti indicati in questi articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/963-aiutare-i-famigliari-dei-pazienti-con-un-disturbo-d-ansia-suggerimenti-e-strategie.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/892-curare-l-ansia-in-famiglia.html
Cosa ne pensa, calandoli nella vostra situazione?
Saluti cordiali.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Utente
Buonasera dottoressa,
per coincidenza avevo già avuto modo di leggere il secondo articolo in passato, navigando su questo sito, e ancora una volta lo trovo puntuale e utile per quello che riguarda anche la nostra situazione.
Il problema è proprio la mia difficoltà di essere costantemente accogliente e comprensiva, dovendo al contempo gestire il mio disturbo d'ansia, che per quanto ormai arginato e "curato" dalla terapia, è pur sempre un disturbo d'ansia e quindi può riscatenarsi se si riattivano i meccanismi che lo provocano: in particolare, avendo io una forma di ipocondria, ascoltare i mille sintomi che mio marito accusa quotidianamente mette a dura prova la razionalità e la freddezza.
Essere accoglienti e di supporto in questo contesto è molto faticoso.
per coincidenza avevo già avuto modo di leggere il secondo articolo in passato, navigando su questo sito, e ancora una volta lo trovo puntuale e utile per quello che riguarda anche la nostra situazione.
Il problema è proprio la mia difficoltà di essere costantemente accogliente e comprensiva, dovendo al contempo gestire il mio disturbo d'ansia, che per quanto ormai arginato e "curato" dalla terapia, è pur sempre un disturbo d'ansia e quindi può riscatenarsi se si riattivano i meccanismi che lo provocano: in particolare, avendo io una forma di ipocondria, ascoltare i mille sintomi che mio marito accusa quotidianamente mette a dura prova la razionalità e la freddezza.
Essere accoglienti e di supporto in questo contesto è molto faticoso.
[#3]
Gentile ragazza,
Dalla scheda risulta che Lei ha solo xx anni. E' corretta?
Se è corretta, Lei dunque ha anche da curare la Sua dimensione evolutiva; cioè ha da prendersi cura del proprio sviluppo psichico che non è ancora completato.
E dunque una dimensione di auto tutela è giustificata.
Come renderla compatibile con la vita di coppia e con il sostegno che essa comporta?
Dalla scheda risulta che Lei ha solo xx anni. E' corretta?
Se è corretta, Lei dunque ha anche da curare la Sua dimensione evolutiva; cioè ha da prendersi cura del proprio sviluppo psichico che non è ancora completato.
E dunque una dimensione di auto tutela è giustificata.
Come renderla compatibile con la vita di coppia e con il sostegno che essa comporta?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Gentile ragazza,
Indubbiamente costituite una coppia *psicopatologicamente sinergica*! Un bel guaio.
Comunque credo che la terapia seguita da Suo marito abbia sortito un ottimo risultato. Non e' piu' ansioso! E questo risultato e' significativo.
E' un po' depresso e tende a smorzare l'entusiasmo che invece non manca a Lei!
Ottimo!
Vi. State bilanciando vicendevolmente! Del resto l'obiettivo di una vera coppia e' sostanzialmente questo!
Auguri!
Indubbiamente costituite una coppia *psicopatologicamente sinergica*! Un bel guaio.
Comunque credo che la terapia seguita da Suo marito abbia sortito un ottimo risultato. Non e' piu' ansioso! E questo risultato e' significativo.
E' un po' depresso e tende a smorzare l'entusiasmo che invece non manca a Lei!
Ottimo!
Vi. State bilanciando vicendevolmente! Del resto l'obiettivo di una vera coppia e' sostanzialmente questo!
Auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.6k visite dal 14/09/2016.
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