Dolori al petto, ansia, pensieri di morte e pazzia,
Ho un trascorso molto burrascoso in quanto a distanza di 3 mesi ho perso mia madre e i miei nonni paterni per varie malattie all'età di 9 anni e con il passare degli anni ho avuto altri lutti molto forti tra cui: nonni, parenti, amici stretti e di famiglia...
Ad aprile e maggio ho perso mia nonna e mia cugina (una per un malore fisico e l'altra per motivi che non posso scrivere ) e nello stesso periodo ho finito una terapia da un analista che non riusciva a comprendere molto bene i miei forti disagi.
Da Aprile/maggio a questa parte quasi ogni sera provo dei forti dolori al petto, il respiro affannato e senso di vomito con relativi dolori di pancia, dormo male e poco e non riesco a concentrarmi a pieno sul lavoro.
Da qualche mese ho perso anche la voglia di socializzare con le persone e uscire, preferirei perennemente essere a casa, sul letto a non far nulla... A cercare di non pensare!!!
Ho paura di dire le cose sbagliate, paura quasi paranoica che tutto ciò che possa dire o fare mi venga ritorto contro senza pietà e non so più di chi fidarmi.
Viste le recenti vicissitudini con mio padre e la compagna (che non sto qui a spiegare in quanto non sono neanche fatti miei) nei loro confronti mi sento un peso e ho sempre più il pensiero che togliermi di mezzo sarebbe meglio per loro.. Almeno sarebbero liberi di fare ciò che vogliono in quanto non avrebbero più vincoli.
Mi sento un peso per tutti e se quello del suicidio era un pensiero saltuario ora è quasi ossessivo, non passa giorno in cui almeno per un momento non lo metta in preventivo.
Non so se è rilevante ma da circa 6 anni sono anche autolesionista, causa per cui mio padre ha voluto aiutarmi portandomi dal famoso analista che non è stato molto d'aiuto per il mio caso.
Addirittura provo profondo fastidio e forte irritazione nel sentire i respiri più pesanti, lo sfregamento della forchetta tra i denti, le persone che parlano a volume troppo alto o addirittura urlano, qualsiasi apparecchio elettronico a volume moderato e il forte chiasso in luoghi affollati.
Sono in perenne crisi e questi dolori forti che sento (che sicuramente partono dalla mia testa) non sono affatto d'aiuto.
Sono irritabile e sento che sto per impazzire.
Non so più che fare. Spero che possiate darmi una mano o un indirizzo su cui potermi buttare perché davvero non so più dove sbattere la testa.
Vi ringrazio anticipatamente per le vostre risposte e per la vostra pazienza nel leggere questo mio problema e mi scuso per gli "orrori" ortografici che troverete.
Grazie,
Ad aprile e maggio ho perso mia nonna e mia cugina (una per un malore fisico e l'altra per motivi che non posso scrivere ) e nello stesso periodo ho finito una terapia da un analista che non riusciva a comprendere molto bene i miei forti disagi.
Da Aprile/maggio a questa parte quasi ogni sera provo dei forti dolori al petto, il respiro affannato e senso di vomito con relativi dolori di pancia, dormo male e poco e non riesco a concentrarmi a pieno sul lavoro.
Da qualche mese ho perso anche la voglia di socializzare con le persone e uscire, preferirei perennemente essere a casa, sul letto a non far nulla... A cercare di non pensare!!!
Ho paura di dire le cose sbagliate, paura quasi paranoica che tutto ciò che possa dire o fare mi venga ritorto contro senza pietà e non so più di chi fidarmi.
Viste le recenti vicissitudini con mio padre e la compagna (che non sto qui a spiegare in quanto non sono neanche fatti miei) nei loro confronti mi sento un peso e ho sempre più il pensiero che togliermi di mezzo sarebbe meglio per loro.. Almeno sarebbero liberi di fare ciò che vogliono in quanto non avrebbero più vincoli.
Mi sento un peso per tutti e se quello del suicidio era un pensiero saltuario ora è quasi ossessivo, non passa giorno in cui almeno per un momento non lo metta in preventivo.
Non so se è rilevante ma da circa 6 anni sono anche autolesionista, causa per cui mio padre ha voluto aiutarmi portandomi dal famoso analista che non è stato molto d'aiuto per il mio caso.
Addirittura provo profondo fastidio e forte irritazione nel sentire i respiri più pesanti, lo sfregamento della forchetta tra i denti, le persone che parlano a volume troppo alto o addirittura urlano, qualsiasi apparecchio elettronico a volume moderato e il forte chiasso in luoghi affollati.
Sono in perenne crisi e questi dolori forti che sento (che sicuramente partono dalla mia testa) non sono affatto d'aiuto.
Sono irritabile e sento che sto per impazzire.
Non so più che fare. Spero che possiate darmi una mano o un indirizzo su cui potermi buttare perché davvero non so più dove sbattere la testa.
Vi ringrazio anticipatamente per le vostre risposte e per la vostra pazienza nel leggere questo mio problema e mi scuso per gli "orrori" ortografici che troverete.
Grazie,
[#1]
Gentile Utente,
dal momento che è arrivata ad un punto di sofferenza notevole e di forte disagio, perché non prova in prima battuta a rivolgersi allo psichiatra?
Il medico di base che cosa Le ha suggerito di fare?
Ha parenti o amici che Le stanno accanto e che possono darle una mano?
dal momento che è arrivata ad un punto di sofferenza notevole e di forte disagio, perché non prova in prima battuta a rivolgersi allo psichiatra?
Il medico di base che cosa Le ha suggerito di fare?
Ha parenti o amici che Le stanno accanto e che possono darle una mano?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile utente,
I lutti sono un grosso e profondo trauma. E quando si pongono in modo cosi' intenso fanno male.
Abbia fiducia e speranza nella terapia che sta seguendo che, sola, puo' porla in contatto con i temi inconsci che la tormentano.
Abbia pazieza perche' il dolore blocca il coraggio di andare a vedere i nuclei inconsci dolorosi. La guidera' la Sua terapeuta nel modo di procedere!
Auguri
I lutti sono un grosso e profondo trauma. E quando si pongono in modo cosi' intenso fanno male.
Abbia fiducia e speranza nella terapia che sta seguendo che, sola, puo' porla in contatto con i temi inconsci che la tormentano.
Abbia pazieza perche' il dolore blocca il coraggio di andare a vedere i nuclei inconsci dolorosi. La guidera' la Sua terapeuta nel modo di procedere!
Auguri
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Gentile dott.ssa Pileci,
Aimè non ho amici o parenti che guardano di buon occhio queste situazioni e tutti i medici della branchia di Psicologia ma sicuramente riprenderò la forza da sola di andare.
Lei crede che lo psichiatra sia la figura migliore per ora?
Come ho già scritto di sicuro L'analista non è assolutamente utile per i problemi che ho e visto la vastissima quantità di figure del mestiere mi ero abbattuta non sapendo a chi rivolgermi.
In ogni caso la ringrazio anticipatamente della sua risposta celere ed esaustiva.
Buon lavoro e buona serata
Aimè non ho amici o parenti che guardano di buon occhio queste situazioni e tutti i medici della branchia di Psicologia ma sicuramente riprenderò la forza da sola di andare.
Lei crede che lo psichiatra sia la figura migliore per ora?
Come ho già scritto di sicuro L'analista non è assolutamente utile per i problemi che ho e visto la vastissima quantità di figure del mestiere mi ero abbattuta non sapendo a chi rivolgermi.
In ogni caso la ringrazio anticipatamente della sua risposta celere ed esaustiva.
Buon lavoro e buona serata
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 14/09/2016.
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