era un borderline?

Egregi dottori, torno un'altra volta a chiedervi aiuto. Pochi giorni fa si è conclusa la mia relazione, dopo anni di convivenza e la prospettiva di creare una famiglia. Forse ho tralasciato negli altri consulti per la poca pertinenza che il soggetto con cui dividevo la mia vita era molto particolare, ho sempre pensato che fosse affetto da qualche disturbo della personalità, aveva anche intrapreso un percorso psichiatrico ma mai portato a termine. Mi sono documentata molto ed è stato agghiacciante osservare quanto le caratteristiche di un soggetto border-line combacino in ogni aspetto a quelle del mio ex compagno. Persona vendutasì molto bene come affascinante, curiosa, che si appassionava alle mie attività, questo per il primo periodo. Mi venerava. Poi gelosia continua, ossessioni, paura di essere tradito, insinuazioni infondate di ogni tipo, umiliazioni mezzo alla gente. Scatti d'irà alternati a momenti di amore folgorante, sempre però cercando di farmi sentire inadeguata o che lo amassi troppo poco. Mi stupiva quanto riuscisse a offendermi rivolgendo a me in realtà mancanze sue, ad esempio mi diceva che volevo solo i suoi soldi, quando era lui disoccupato a chiederne continuamente a me. Mi usava come suo specchio! Dopo un periodo veramente psyco pensavo avessimo trovato un equilibrio, nonostante il suo sperperare i soldi, nonostante a volte l'abuso di alcol, la sua rabbia soffocata, la sua depressione . Poi il fulmine: Ho scoperto proprio settimana scorsa che conduceva una relazione parallela con un'altra donna a cui diceva di amarla, e la cosa andava avanti sin dall'inizi della nostra storia. Una donna che su di lui ci ha fatto una malattia, pur essendo amante viveva totalmente in sua funzione, quando ci ho parlato mi è sembrata seriamente folle. Quando l'ho scoperto, non ha nemmeno tentato di giustificarsi. È sparito, lasciandomi in un limbo di angoscia e incredulità da cui non riesco a uscire. Vi chiedo qualche risposta, se realmente fosse un borderline o avesse un disturbo simile, da cosa derivava questo bisogno di tradirmi, di insinuare continuamente che non ero abbastanza? E perché se non mi amava mi diceva che ero tutta la sua vita e si ostinava a vivere con me? Perché spesso mi minacciava di andarsene se non gli giuravo che non l'avrei mai lasciato e che lo amavo, se di me non gliene fregava nulla?E perché la reazione di fuggire? Mi sarei aspettata perlomeno una falsa giustificazione. So tra l'altro che è in giro con amici, come se non fosse accaduto nulla. Io sono esterrefatta. Vi prego di perlomeno provare a darmi una risposta... Se no impazzisco io.