Non riesco a risolvere il mio problema con la mia fidanzata
Buonasera,
Sono in una relazione (eterosessuale) da esattamente 9 mesi, da 3 mesi circa inizio ad avere alti e bassi troppo evidenti, non riesco a gestirli, talmente evidenti che un giorno voglio vedere la mia ragazza e mi manca, e un giorno non ho minimamente voglia di vederla, anzi arrivo anche a lasciarla, mi sento sempre troppo chiuso ho voglia di evadere e di divertirmi;
allo stesso tempo, quando prendo la scelta di porre fine alla storia, inizio a rimuginare, e non riesco ad evitare di scriverle, pero poi far nuovamente la stessa fine; parecchie volte mi viene voglia di avere solamente piccole storielle con altre ragazze senza avere impegni con nessuno e di avere la mente libera; ma ho sempre paura di fare il passo errato;
Premetto che la mia relazione passata è durata quasi 4 anni (tra l'altro dopo qualche tempo ho iniziato a fare così anche con lei) e dopo 1 mese da single ebbe inizio la mia relazione con l'attuale fidanzata, non riesco più a prendere una decisione con fermezza mi sento molto confuso e cambio idea continuamente.
Spero di essere stato abbastanza chiaro nei particolari.
Vi ringrazio in anticipo per il tempo dedicato
Sono in una relazione (eterosessuale) da esattamente 9 mesi, da 3 mesi circa inizio ad avere alti e bassi troppo evidenti, non riesco a gestirli, talmente evidenti che un giorno voglio vedere la mia ragazza e mi manca, e un giorno non ho minimamente voglia di vederla, anzi arrivo anche a lasciarla, mi sento sempre troppo chiuso ho voglia di evadere e di divertirmi;
allo stesso tempo, quando prendo la scelta di porre fine alla storia, inizio a rimuginare, e non riesco ad evitare di scriverle, pero poi far nuovamente la stessa fine; parecchie volte mi viene voglia di avere solamente piccole storielle con altre ragazze senza avere impegni con nessuno e di avere la mente libera; ma ho sempre paura di fare il passo errato;
Premetto che la mia relazione passata è durata quasi 4 anni (tra l'altro dopo qualche tempo ho iniziato a fare così anche con lei) e dopo 1 mese da single ebbe inizio la mia relazione con l'attuale fidanzata, non riesco più a prendere una decisione con fermezza mi sento molto confuso e cambio idea continuamente.
Spero di essere stato abbastanza chiaro nei particolari.
Vi ringrazio in anticipo per il tempo dedicato
[#1]
Salve,
mi sembra sottolineare due aspetti importanti. Il primo riguarda gli "alti e bassi" che caratterizzano la sua relazione e il suo sentire. Il secondo è la ricorrenza di questa modalità relazionale, cosa che è significativa perché ci porta dritto nel suo mondo interiore.
A volte capita che ci siano delle oscillazioni tra vicinanza e distanza. Quando ha scritto che le capita di avere voglia di avere la "mente libera", potremmo chiederci come mai questa condizione è assente quando c'è la sua ragazza. Che cosa provoca la presenza dell'altro in lei?
Mi sono chiesto se una possibile risposta a questo interrogativo, evocato in me dal suo racconto, la fornisca lei stesso, quando dice: "Ho sempre paura di fare il passo errato".
Se la sente di specificare di più questa affermazione?
Non so se sbagliando, io l'ho intesa come se l'altro le suscitasse un senso di possibile allarme, come fosse ad esempio un giudice che potrebbe valutarla in ogni momento, oppure una persona disinteressata che potrebbe rifiutarla.
Le dico questa impressione in modo tale che in questa sede possa confrontarsi, perché una situazione del genere potrebbe suscitare in lei dei vissuti tra il desiderio di vicinanza e il timore del rifiuto, che genera distanza.
Questa idea andrebbe comunque approfondita dal vivo, aprendo la narrazione delle sue esperienze esistenziali, per comprenderle e poter cambiare quei vissuti che rischiano di condizionare la sua vita.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
mi sembra sottolineare due aspetti importanti. Il primo riguarda gli "alti e bassi" che caratterizzano la sua relazione e il suo sentire. Il secondo è la ricorrenza di questa modalità relazionale, cosa che è significativa perché ci porta dritto nel suo mondo interiore.
A volte capita che ci siano delle oscillazioni tra vicinanza e distanza. Quando ha scritto che le capita di avere voglia di avere la "mente libera", potremmo chiederci come mai questa condizione è assente quando c'è la sua ragazza. Che cosa provoca la presenza dell'altro in lei?
Mi sono chiesto se una possibile risposta a questo interrogativo, evocato in me dal suo racconto, la fornisca lei stesso, quando dice: "Ho sempre paura di fare il passo errato".
Se la sente di specificare di più questa affermazione?
Non so se sbagliando, io l'ho intesa come se l'altro le suscitasse un senso di possibile allarme, come fosse ad esempio un giudice che potrebbe valutarla in ogni momento, oppure una persona disinteressata che potrebbe rifiutarla.
Le dico questa impressione in modo tale che in questa sede possa confrontarsi, perché una situazione del genere potrebbe suscitare in lei dei vissuti tra il desiderio di vicinanza e il timore del rifiuto, che genera distanza.
Questa idea andrebbe comunque approfondita dal vivo, aprendo la narrazione delle sue esperienze esistenziali, per comprenderle e poter cambiare quei vissuti che rischiano di condizionare la sua vita.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Gentile utente,
Anche io come il collega devo restituirle la sensazione di indecisione che sembra sostenere le sue parole.
Lei sembra *sforzarsi* di dare una forma alle Sue emozioni senza ascoltarle in realta'. E *agire* le emozioni senza *pensarle* e' senz'altro indie di uno scollamento fra parti di se' che dovrebbero essere integrate.
E' un discorso piuttosto teorico da fare on line non Le offre spunti validi per comprendere e comprendersi.
In una terapia psicodinamica si potrebbero analizzare i suoi sogni per decodificare quali segnali il Suo inconscio cerchi di trasmettere.
Che ne pensa?
Anche io come il collega devo restituirle la sensazione di indecisione che sembra sostenere le sue parole.
Lei sembra *sforzarsi* di dare una forma alle Sue emozioni senza ascoltarle in realta'. E *agire* le emozioni senza *pensarle* e' senz'altro indie di uno scollamento fra parti di se' che dovrebbero essere integrate.
E' un discorso piuttosto teorico da fare on line non Le offre spunti validi per comprendere e comprendersi.
In una terapia psicodinamica si potrebbero analizzare i suoi sogni per decodificare quali segnali il Suo inconscio cerchi di trasmettere.
Che ne pensa?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Vi ringrazio vivamente per aver dato risposta alla mia domanda;
Con "ho sempre paura di fare il passo errato" intendo che, data la mia voglia di evadere e di svagarmi avendo anche solo delle storielle, possa non poter tornare indietro in caso mi mancasse, mi sento una persona davvero indecisa e questa cosa mi distrugge dentro, non so se mi spiego quando dico che ho il ricoerrente bisogno anche solo con un'altra ragazza, come se volessi attenzioni continue, mi sento stupido, è appagante solamente sul momento, dopo sarei capace di pentirmene e stare male dentro.
Dottoressa per un incontro lei sa suggerirmi qualche bravo psicologo qui a torino?
Vi ringrazio ancora
Con "ho sempre paura di fare il passo errato" intendo che, data la mia voglia di evadere e di svagarmi avendo anche solo delle storielle, possa non poter tornare indietro in caso mi mancasse, mi sento una persona davvero indecisa e questa cosa mi distrugge dentro, non so se mi spiego quando dico che ho il ricoerrente bisogno anche solo con un'altra ragazza, come se volessi attenzioni continue, mi sento stupido, è appagante solamente sul momento, dopo sarei capace di pentirmene e stare male dentro.
Dottoressa per un incontro lei sa suggerirmi qualche bravo psicologo qui a torino?
Vi ringrazio ancora
[#5]
Le sue parole implicano ulteriori approfondimenti, se parlerà con uno specialista dal vivo, riuscirete a trovare i percorsi necessari per affrontare il suo malessere. A Torino ci sono professionisti capaci, sono sicuro che riuscirà a prendersi cura del suo stato d'animo e a cambiarlo.
Mi ha colpito quando ha scritto che desidera "attenzioni continue". Se il problema non è la coppia con la sua ragazza, potrebbe essere importante capire se cerca conferme rispetto a un'immagine di se stesso che sente incerta. Questo sposta l'attenzione al suo mondo interiore, dove potrebbero esserci ferite profonde, che generano in lei un senso di insicurezza. Prendendosene cura, riuscirà ad avviare un processo trasformativo di sé, ad acquisire una maggiore forza interiore, a riconoscersi un valore lei per primo, e quindi a essere meno bisognoso delle attenzioni e delle conferme altrui.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Mi ha colpito quando ha scritto che desidera "attenzioni continue". Se il problema non è la coppia con la sua ragazza, potrebbe essere importante capire se cerca conferme rispetto a un'immagine di se stesso che sente incerta. Questo sposta l'attenzione al suo mondo interiore, dove potrebbero esserci ferite profonde, che generano in lei un senso di insicurezza. Prendendosene cura, riuscirà ad avviare un processo trasformativo di sé, ad acquisire una maggiore forza interiore, a riconoscersi un valore lei per primo, e quindi a essere meno bisognoso delle attenzioni e delle conferme altrui.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 12/09/2016.
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