Problemi con genitori, mancanza di libertà
Buongiorno, mi sono iscritta da nemmeno venti minuti e avrei bisogno di un parere esterno.
Ho vent'anni e sto con un ragazzo da due anni circa.
Il problema non è lui ma quanto i miei. La mia storia con lui è sempre stata caratterizzata da orari prestabiliti dai miei, negazioni di uscite e via dicendo.
Il risultato è la mia più totale infelicità.
Fino a quattro mesi fa le loro regole erano immancabilmente rispettabili ovvero, se esci la sera torni alle 12 massimo, non puoi uscire più di due volte a settimana e bada che se esci alle 2 torni alle 7. Io ho sempre rispettato tutte queste regole ma ora ho messo un freno a tutti. Ritengo che a 20 anni si possa acquisire una certa indipendenza decisionale.
Ho parlato con loro e i risultati ci sono, esco quando voglio dandomi autonomamente delle regole, se dopo due ore che sono uscita mi chiedono di tornare li chiamo, ci parlo, spiego che non ha senso ciò che mi stanno chiedendo e torno sì, ma quando dico io.
Ritornando al mio ragazzo. Ci siamo lasciati per diverse motivazioni che qui non potrò riportarvi...vi basti sapere che a causa delle regole che avevo ci siamo sentiti entrambi bloccati e si è deciso di fare una pausa. Ora che le cose sono cambiate, abbiamo intenzione di riprovare. Ci amiamo sia chiaro, non vorrei che si fraintendesse la questione.
Il problema è che ora i miei non lo sopportano; io lo amo ed ho intenzione di stargli vicino Mi hanno impedito di essere libera nonostante per molto tempo io abbia tentato di ribellarmi. NOn voglio che possano decidere a loro piacimento chi devo amare, come, quando. Mi amano, e mi vogliono proteggere in quanto figlia, ma è giusto che faccia le mie esperienze e che impari dai miei sbagli.
Ciò che vi chiedo gentilmente, è di dirmi se secondo voi il mio comportamento sia scorretto nei confronti dei miei genitori. io li amo ma non voglio più sentirmi bloccata e infelice.
Ho vent'anni e sto con un ragazzo da due anni circa.
Il problema non è lui ma quanto i miei. La mia storia con lui è sempre stata caratterizzata da orari prestabiliti dai miei, negazioni di uscite e via dicendo.
Il risultato è la mia più totale infelicità.
Fino a quattro mesi fa le loro regole erano immancabilmente rispettabili ovvero, se esci la sera torni alle 12 massimo, non puoi uscire più di due volte a settimana e bada che se esci alle 2 torni alle 7. Io ho sempre rispettato tutte queste regole ma ora ho messo un freno a tutti. Ritengo che a 20 anni si possa acquisire una certa indipendenza decisionale.
Ho parlato con loro e i risultati ci sono, esco quando voglio dandomi autonomamente delle regole, se dopo due ore che sono uscita mi chiedono di tornare li chiamo, ci parlo, spiego che non ha senso ciò che mi stanno chiedendo e torno sì, ma quando dico io.
Ritornando al mio ragazzo. Ci siamo lasciati per diverse motivazioni che qui non potrò riportarvi...vi basti sapere che a causa delle regole che avevo ci siamo sentiti entrambi bloccati e si è deciso di fare una pausa. Ora che le cose sono cambiate, abbiamo intenzione di riprovare. Ci amiamo sia chiaro, non vorrei che si fraintendesse la questione.
Il problema è che ora i miei non lo sopportano; io lo amo ed ho intenzione di stargli vicino Mi hanno impedito di essere libera nonostante per molto tempo io abbia tentato di ribellarmi. NOn voglio che possano decidere a loro piacimento chi devo amare, come, quando. Mi amano, e mi vogliono proteggere in quanto figlia, ma è giusto che faccia le mie esperienze e che impari dai miei sbagli.
Ciò che vi chiedo gentilmente, è di dirmi se secondo voi il mio comportamento sia scorretto nei confronti dei miei genitori. io li amo ma non voglio più sentirmi bloccata e infelice.
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Gentile ragazza,
in prima battuta non parlerei di ribellione, ma di crescita. Ora i tuoi bisogni sono diversi da quella di una bambina, ma anche da quelli di una ragazzina, essendo tu una giovane donna.
I tuoi genitori fanno fatica a vedere e a vivere tutto ciò. Ma credo abbiano già fatto, anche con qualche sbavatura, tanto per crescere insieme a te. Probabilmente c'è del lavoro da fare e tante volte tu dovrai essere paziente con loro come loro lo saranno per te. Mi pare che i tuoi genitori forse non vogliano odiare il tuo ragazzo, ma è probabile che lo vedano come il "nemico" semplicemente perché vedono te cambiata.
Sei figlia unica? Sei la primogenita?
in prima battuta non parlerei di ribellione, ma di crescita. Ora i tuoi bisogni sono diversi da quella di una bambina, ma anche da quelli di una ragazzina, essendo tu una giovane donna.
I tuoi genitori fanno fatica a vedere e a vivere tutto ciò. Ma credo abbiano già fatto, anche con qualche sbavatura, tanto per crescere insieme a te. Probabilmente c'è del lavoro da fare e tante volte tu dovrai essere paziente con loro come loro lo saranno per te. Mi pare che i tuoi genitori forse non vogliano odiare il tuo ragazzo, ma è probabile che lo vedano come il "nemico" semplicemente perché vedono te cambiata.
Sei figlia unica? Sei la primogenita?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Esatto ha afferrato alla perfezione il concetto. Difatti mi fanno notare spesso che son cambiata.
Sono secondogenita :). Mia sorella è completamente diversa da me ed è di un anno piú grande. Lei è più tranquilla, torna quando le dicono di tornare, quando esce chiama mille volte i miei per dire cosa fa e dove si trova.
A me sembra eccessivo sinceramente. Loro guardano lei e poi mi mettono a confronto. Come ha detto prima qualche sbavatura la stanno facendo, non senza che ci siano prima dei litigi.
Sono pronta a difendere ció in cui credo, li capisco ma se li accontentassi sempre la vita non sarebbe più la mia.
Sono secondogenita :). Mia sorella è completamente diversa da me ed è di un anno piú grande. Lei è più tranquilla, torna quando le dicono di tornare, quando esce chiama mille volte i miei per dire cosa fa e dove si trova.
A me sembra eccessivo sinceramente. Loro guardano lei e poi mi mettono a confronto. Come ha detto prima qualche sbavatura la stanno facendo, non senza che ci siano prima dei litigi.
Sono pronta a difendere ció in cui credo, li capisco ma se li accontentassi sempre la vita non sarebbe più la mia.
[#3]
I tuoi genitori hanno una prima esperienza di figlia adolescente e poi giovane adulta (tua sorella) che in effetti è un modello molto aderente a quello che loro vogliono. Probabilmente il problema non è solo quello di "trasgredire" agli occhi dei tuoi genitori ma quello di dare delle preoccupazioni ai tuoi genitori.
Infatti, quando si ha la situazione sotto controllo, ad esempio quando si sa esattamente dov'è la propria figlia, con chi, tra quando tempo tornerà a casa, ecc... la preoccupazione non c'è, oppure ha un livello decisamente più basso.
E' per questa ragione che anche i genitori crescono con i figli...
IN ogni caso, tu non puoi fare anche la parte dei tuoi genitori. Puoi certamente negoziare con loro, con garbo, senza necessariamente arrivare al conflitto. Poco per volta vedranno che tu e tua sorella siete persone diverse, con storie e caratteri diversi e impareranno a comportarsi di conseguenza.
O, se non impareranno, tu avrai imparato a lottare per la tua autonomia e indipendenza.
Cordiali saluti,
Infatti, quando si ha la situazione sotto controllo, ad esempio quando si sa esattamente dov'è la propria figlia, con chi, tra quando tempo tornerà a casa, ecc... la preoccupazione non c'è, oppure ha un livello decisamente più basso.
E' per questa ragione che anche i genitori crescono con i figli...
IN ogni caso, tu non puoi fare anche la parte dei tuoi genitori. Puoi certamente negoziare con loro, con garbo, senza necessariamente arrivare al conflitto. Poco per volta vedranno che tu e tua sorella siete persone diverse, con storie e caratteri diversi e impareranno a comportarsi di conseguenza.
O, se non impareranno, tu avrai imparato a lottare per la tua autonomia e indipendenza.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 12/09/2016.
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