rapporto difficile con i genitori
Buonasera. Ho 18 anni, e in quest'ultimo periodo non vado per niente d'accordo con i miei genitori. Dopo essere stata bocciata per la seconda volta i miei sembrano avercela a morte con me. Mi pesa tantissimo essere stata bocciata 2 volte, ma non mi sono impegnata a sufficienza e me la sono voluta, e lo ammetto. Io lavoro pure da 2 anni, faccio la cameriera nel weekend mentre vado a scuola e d'estate tutti i giorni lavoro. Dopo essere stata bocciata a giugno i miei hanno deciso di non mandarmi più a scuola e di farmi solamente lavorare. La settimana scorsa però, dopo averci pensato su a lungo, ho provato a convincere i miei a farmi studiare ancora. Dopo aver convinto mio padre, mi ha imposto che se voglio andare a scuola non posso più uscire devo pensare solo ed esclusivamente alla scuola e alla prima assenza, voto negativo eccc mi ritirerebbe subito da scuola. mentre se continuo ad andare a lavorare posso fare quello che voglio. Oggi dopo essere tornata a casa dal lavoro mio padre mi ha detto che se non vado a scuola gli faccio un piacere, perchè dice che butto via altri anni per niente e che farò come tutti gli anni passati fino ad ora e poi ha detto che non gli fa piacere che io torna a scuola. Lui vuole solo ed esclusivamente che vada a lavorare, così da pesargli più sulle spalle credo. Parlare con mio padre è praticamente impossibile perchè non ascolta nessuno e fa solo di testa sua e mia mamma idem. Solo che stasera dopo l'ennesima litigata io mi sono stancata, ho detto a mio padre che vado a lavorare, non per farlo contento, ma più per me stessa, perchè non posso fare altri tre anni in queste condizioni.. Preferisco andare a lavorare, non rendere conto a nessuno, e appena ne ho l'opportunità andare a vivere da sola e vorrei fare le serali per prendermi il diploma. Anche se avrei voluto con tutto il cuore continuare quest'anno... io non so più come fare con i miei genitori, dicono che sono un egoista, che fin'ora ho sempre fatto quello che volevo, che a scuola non sarò mai capace ma a lavorare si, che non ho mai pensato a loro ecc ecc... non so più che fare
Se servono ulteriori chiarimenti ditemi pure
Grazie ancora
Se servono ulteriori chiarimenti ditemi pure
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Gentiile utente,
A noi per capire come stiano le cose a casa Sua non servono ulteriori chiarimenti.
E' Lei a dovere scegliere.
L'esigenza di studiare e' Sua. Piu' esistenziale che pratica.
Come vede per i Suoi e' il contrario. Forse la loro vita li ha portati a non considerare importante la cultura. Lei la pensa diversamente ed e' un bene. Ma deve fare i conti con le Sue realta': il desiderio di disporre di strumenti idonei a crescere come persona e l'esigenza di guadagnare.
E' una scelta molto importante.
Perche' non prova a chiedere un aiuto psicologico presso la Sua Asl? In particolare presso lo *Spazio Giovani*?
Parlarne con un professionista che apporti un parere *terzo* riguardo a quello dei Suoi familiari potrebbe aiutarla a elaborare questa importante scelta.
Auguri!
A noi per capire come stiano le cose a casa Sua non servono ulteriori chiarimenti.
E' Lei a dovere scegliere.
L'esigenza di studiare e' Sua. Piu' esistenziale che pratica.
Come vede per i Suoi e' il contrario. Forse la loro vita li ha portati a non considerare importante la cultura. Lei la pensa diversamente ed e' un bene. Ma deve fare i conti con le Sue realta': il desiderio di disporre di strumenti idonei a crescere come persona e l'esigenza di guadagnare.
E' una scelta molto importante.
Perche' non prova a chiedere un aiuto psicologico presso la Sua Asl? In particolare presso lo *Spazio Giovani*?
Parlarne con un professionista che apporti un parere *terzo* riguardo a quello dei Suoi familiari potrebbe aiutarla a elaborare questa importante scelta.
Auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 12/09/2016.
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