Alimentazione
Salve Dottori, io e i miei familiari siamo preoccupati per una persona cara che ha un rapporto "particolare" con il cibo. Questa parente ha eseguito recentemente una lunga serie di controlli medici dai quali non risulta alcun problema di salute, perfortuna! Noi però siamo sempre più preoccupati e convinti dell'esistenza di un problema psicologico. Chiediamo quindi agli Psicologi se e quando dovremmo preoccuparci veramente e cosa dovremmo fare per aiutare questa parente.
Grazie per l'attenzione!
Grazie per l'attenzione!
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Dr.ssa Laura Rinella
Psicologo, Psicoterapeuta
6.3k 119
Gentile Utente,
la domanda è un po' generica.
Cosa intende esattamente per rapporto particolare con il cibo, quali modalità?
"Persona cara" cioé, amico, parente, età, sesso?
Oltre all'alimentazione c'è altro che vi farebbe pensare ad un problema psicologico?
la domanda è un po' generica.
Cosa intende esattamente per rapporto particolare con il cibo, quali modalità?
"Persona cara" cioé, amico, parente, età, sesso?
Oltre all'alimentazione c'è altro che vi farebbe pensare ad un problema psicologico?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Dr.ssa Isabella Brega
Psicologo, Psicoterapeuta
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Caro utente,
la domanda è piuttosto generica. Nell'attesa di ricevere maggiori informazioni, come giustamente chiesto dalla collega precedente, cercherò di rispondere alle sue domande.
Tra i "campanelli d'allarme" che permettono di riconoscere il disordine alimentare in una fase iniziale, vi sono una preoccupazione eccessiva per il cibo ed il peso (che si manifesta ad esempio contando le calorie e pesandosi più volte al giorno), sentimenti di colpa e di vergogna relativamente all'alimentazione, estrema attenzione all'esteriorità, ipersensibilità verso qualsiasi tipo di critica, disturbi dell'umore come ansia e depressione.
L'esperienza clinica mostra che bisogna rivolgersi ad uno specialista, ad esempio uno Psicologo specializzato in disturbi alimentari, quando la persona presenta un alterato rapporto con il cibo, soprattutto se questo si manifesta per un periodo di tempo prolungato e causa un disagio alla persona o chi le sta vicino.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
la domanda è piuttosto generica. Nell'attesa di ricevere maggiori informazioni, come giustamente chiesto dalla collega precedente, cercherò di rispondere alle sue domande.
Tra i "campanelli d'allarme" che permettono di riconoscere il disordine alimentare in una fase iniziale, vi sono una preoccupazione eccessiva per il cibo ed il peso (che si manifesta ad esempio contando le calorie e pesandosi più volte al giorno), sentimenti di colpa e di vergogna relativamente all'alimentazione, estrema attenzione all'esteriorità, ipersensibilità verso qualsiasi tipo di critica, disturbi dell'umore come ansia e depressione.
L'esperienza clinica mostra che bisogna rivolgersi ad uno specialista, ad esempio uno Psicologo specializzato in disturbi alimentari, quando la persona presenta un alterato rapporto con il cibo, soprattutto se questo si manifesta per un periodo di tempo prolungato e causa un disagio alla persona o chi le sta vicino.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dr.ssa Isabella Brega, Psicologa Psicoterapeuta
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 11/09/2016.
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