Problema con mia madre
buongiorno dottori, vi ringrazio nuovamente per le risposte date ai miei consulti, nel corso del tempo. Non sapevo se porre questa domanda in psicologia o psichiatria, penso possiate darmi voi un consiglio. Sto facendo un percorso di psicoterapia, e mi sta aiutando molto. Mio padre è buono, una buona e brava persona, penso di aver "elaborato" questa cosa al meglio. Ora che sto meglio, vedo invece chiaramente che mia madre non sta bene, o almeno, si comporta stranamente. Inutile dire che in tutti questi 26 anni di vita ho dovuto lottare con tutte le possibilità che mi venivano date e capacità che ho per farmi strada e "crescere". Ho avuto problemi, sindromi psicotiche, traumi, sono stato male. Vi racconto un episodio che mi fa capire che mamma non sta benissimo. Mi sentivo osservato e "frenato" da lei, quando ero piccolino, ancora oggi, riesco a fare di testa mia le cose, ma lei "cerca" (forse inconsciamente) di condizionarmi..Quando l'abbracci, si agita, diventa rigida, ti sbotta; è sempre rigida, "stitica" direi e, se ora va con le amiche a ballare o si diverte in palestra, prima stava sempre a casa, ipocondriaca. E' molto infantile, ha amnesia (se ne lamenta lei stessa) e accusa spesso di sentirsi con la testa in aria, tra le "nuvole". Mi spiace che sia così, per me, perché non mi dà o forse non mi ha mai dato l'affetto che meritavo, e per lei, che potrebbe stare meglio. Secondo voi, devo intervenire? Fare qualcosa per lei e quindi per la famiglia in generale? Ho provato a parlarne con lei ma mi frena sempre. Mi sento così "arido" dentro". Pure a papà posso parlare, ma penso che non mi darà ascolto. Oppure devo farmi la vita mia e basta, e accettare le cose come sono. Datemi un consiglio. Grazie mille. :) (preciso che viviamo nello stesso palazzo dei suoi e siamo stati sempre, soprattutto in passato, un po' "condizionati" dalla mamma, cioè mia nonna, e dal padre.) ecc ecc.
[#1]
Gentile ragazzo,
E' possibile che Sua madre in quanto essere umano *non sia perfetta*. Ed e' normale. Se lo fosse sarebbe un robot. Ma non lo e' e non deve esserlo.
Come non *deve* esserlo Lei.
Un rapporto affettivo a qualunque livello consisre nel *vedere* l'altro e amarlo. Come e'.
Questo non significa accettare passivamente tutto quello che fa. Significa manifestare i propro desideri con fiducia e confidenza ( nel senso di *confidare*) e attendere la risposta.
Lo fa questo Lei?
E' possibile che Sua madre in quanto essere umano *non sia perfetta*. Ed e' normale. Se lo fosse sarebbe un robot. Ma non lo e' e non deve esserlo.
Come non *deve* esserlo Lei.
Un rapporto affettivo a qualunque livello consisre nel *vedere* l'altro e amarlo. Come e'.
Questo non significa accettare passivamente tutto quello che fa. Significa manifestare i propro desideri con fiducia e confidenza ( nel senso di *confidare*) e attendere la risposta.
Lo fa questo Lei?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile Utente,
in merito al rapporto tra lei e sua madre e vissuti inerenti dovrebbe parlarne al suo curante che ben la conosce diversamente che noi da qui.
Per quanto riguarda il resto dovrebbe essere sua madre, qualora si sentisse in difficoltà e ne fosse motivata, a rivolgersi a uno specialista.
Si affidi al terapeuta che la segue, da qui non possiamo conoscere la complessità della sue dinamiche famigliari, esponga dunque a lui ogni problematica.
Cordialità
in merito al rapporto tra lei e sua madre e vissuti inerenti dovrebbe parlarne al suo curante che ben la conosce diversamente che noi da qui.
Per quanto riguarda il resto dovrebbe essere sua madre, qualora si sentisse in difficoltà e ne fosse motivata, a rivolgersi a uno specialista.
Si affidi al terapeuta che la segue, da qui non possiamo conoscere la complessità della sue dinamiche famigliari, esponga dunque a lui ogni problematica.
Cordialità
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Utente
dottoressa Esposito, grazie per la cortese riposta. Sì, lo faccio, molto spesso racconto a mia madre dei miei desideri, obiettivi e risultati, ma lei non se ne frega proprio niente. Dice che non capisce, "lasciami stare", trovi sempre cavilli, mi assilli. Ecc. Questo è il disagio. E' come, ma questa è una mia riflessione, che mia madre non riconoscesse la mia "parte" emotiva, e non la accogliesse.
Grazie alla dott. Rinella. :)
Grazie alla dott. Rinella. :)
[#4]
Gentile utente,
E' davvero anomalo che una madre risponda in questo modo al figlio.
Non si tratta solo di non *riconoscere la sua parte emotiva*.
Penso che ci sia dell'altro. In sua madre che parla o in Lei che ascolta o che lo riferisce.
Come Lei puo' intuire la comunicazione ha una serie di parametri da rispettare:
- chi parli, cosa dica, cosa intenda, cosa comunichi, perche'
- A chi lo dica, come, perche'.
- Cosa voglia indicare etc.
Come vede una comunicazione e' una faccenda molto complessa e da qui on line non posso dire nulla. Mi dispiace. Dovrei vedere Sua madre e avere dei colloqui con lei di persona.
I miei saluti.
E' davvero anomalo che una madre risponda in questo modo al figlio.
Non si tratta solo di non *riconoscere la sua parte emotiva*.
Penso che ci sia dell'altro. In sua madre che parla o in Lei che ascolta o che lo riferisce.
Come Lei puo' intuire la comunicazione ha una serie di parametri da rispettare:
- chi parli, cosa dica, cosa intenda, cosa comunichi, perche'
- A chi lo dica, come, perche'.
- Cosa voglia indicare etc.
Come vede una comunicazione e' una faccenda molto complessa e da qui on line non posso dire nulla. Mi dispiace. Dovrei vedere Sua madre e avere dei colloqui con lei di persona.
I miei saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.4k visite dal 11/09/2016.
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