Essere diversa
Buongiorno,
vorrei esporvi un grande disagio che ho da sempre, e che ho paura che crescendo non stia diminuendo ma anzi aumentando. Sono sempre stata una ragazza introversa ed insicura, ma mi sembra di non essere più in grado di gestire alcuna relazione, che sia in famiglia o con gli amici. In famiglia mi sento sempre poco considerata, poco apprezzata, ho la sensazione che mi percepiscano stupida, e io stessa mi sento inferiore ai miei genitori e a mia sorella maggiore. Queste sensazioni ce le ho ancora di più quando esco con le amiche, capita però solo con le ragazze: dopo ogni uscita tra amiche, io torno a casa completamente devastata. Se il momento prima di uscire ero positiva, ero felice, il momento dopo è cambiato tutto: sono triste, sto male e rimango così destabilizzata PER GIORNI, magari rovinandomi anche i momenti con il mio fidanzato, che è l'unico con cui mi sento io. Il fatto è questo: io ho un DESIDERIO OSSESSIVO di essere completamente diversa da quello che sono. Quando sono con le mie amiche, vorrei essere brillante come A, simpatica come B, intelligente come C, loquace e carismatica come D ecc. ecc...io torno a casa e nel ripensarmi lì con loro non mi piaccio: sono silenziosa, poco interessante, esclusa da tutto e non so cosa dire, come se avessi il cervello bloccato!! E ho la sensazione, osservando le mie amiche, che loro pensino esattamente questo di me: quelle poche volte che parlo non vengo ascoltata, si distraggono facilmente, a malapena mi parlano loro per prime, come se gli dessi anche un po' fastidio, a fatica si siedono vicino a me. E' terribile credetemi. Questo mi porta ad avere ansia già dalla mattina, se la sera è prevista un'uscita, ma anche a voler evitare queste situazioni, addirittura a troncare completamente i rapporti perché forse non sono quelli giusti non lo so. Ma così poi sarei completamente sola. Vorrei cambiare una volta per tutte ed essere più apprezzata e considerata.. leggo un sacco di libri di psicologia per aiutarmi, ma sono sempre allo stesso punto. Grazie in anticipo
vorrei esporvi un grande disagio che ho da sempre, e che ho paura che crescendo non stia diminuendo ma anzi aumentando. Sono sempre stata una ragazza introversa ed insicura, ma mi sembra di non essere più in grado di gestire alcuna relazione, che sia in famiglia o con gli amici. In famiglia mi sento sempre poco considerata, poco apprezzata, ho la sensazione che mi percepiscano stupida, e io stessa mi sento inferiore ai miei genitori e a mia sorella maggiore. Queste sensazioni ce le ho ancora di più quando esco con le amiche, capita però solo con le ragazze: dopo ogni uscita tra amiche, io torno a casa completamente devastata. Se il momento prima di uscire ero positiva, ero felice, il momento dopo è cambiato tutto: sono triste, sto male e rimango così destabilizzata PER GIORNI, magari rovinandomi anche i momenti con il mio fidanzato, che è l'unico con cui mi sento io. Il fatto è questo: io ho un DESIDERIO OSSESSIVO di essere completamente diversa da quello che sono. Quando sono con le mie amiche, vorrei essere brillante come A, simpatica come B, intelligente come C, loquace e carismatica come D ecc. ecc...io torno a casa e nel ripensarmi lì con loro non mi piaccio: sono silenziosa, poco interessante, esclusa da tutto e non so cosa dire, come se avessi il cervello bloccato!! E ho la sensazione, osservando le mie amiche, che loro pensino esattamente questo di me: quelle poche volte che parlo non vengo ascoltata, si distraggono facilmente, a malapena mi parlano loro per prime, come se gli dessi anche un po' fastidio, a fatica si siedono vicino a me. E' terribile credetemi. Questo mi porta ad avere ansia già dalla mattina, se la sera è prevista un'uscita, ma anche a voler evitare queste situazioni, addirittura a troncare completamente i rapporti perché forse non sono quelli giusti non lo so. Ma così poi sarei completamente sola. Vorrei cambiare una volta per tutte ed essere più apprezzata e considerata.. leggo un sacco di libri di psicologia per aiutarmi, ma sono sempre allo stesso punto. Grazie in anticipo
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Gentile ragazza, perchè Lei non si piace ? Sarebbe importante sapere cosa sta facendo della sua vita , studia, lavora, cosa le piacerebbe fare ? cosa le interessa ? E' da questo che bisogna partire .. non dal giudizio più o meno giusto o più o meno benevolo
da parte degli altri .. Un percorso con un Collega, anche in una struttura pubblica l'aiuterebbe a chiarirsi la situazione e a diventare più sicura, cerchi di avere dei progetti, legga, legga .. giornali libri.. perchè il mondo è colorato e perchè bisogna relativizzare le nostre paure, ed avere qualcosa da dire e da pensare, tacere, chiudersi , restare a casa .. non sono soluzioni efficaci, si perde solo tempo..
Ci riscriva, ma per aiutarla dobbiamo conoscerla meglio..Buona domenica e buoni pensieri..
da parte degli altri .. Un percorso con un Collega, anche in una struttura pubblica l'aiuterebbe a chiarirsi la situazione e a diventare più sicura, cerchi di avere dei progetti, legga, legga .. giornali libri.. perchè il mondo è colorato e perchè bisogna relativizzare le nostre paure, ed avere qualcosa da dire e da pensare, tacere, chiudersi , restare a casa .. non sono soluzioni efficaci, si perde solo tempo..
Ci riscriva, ma per aiutarla dobbiamo conoscerla meglio..Buona domenica e buoni pensieri..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
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Gentile utente,
Concordo con la collega Dott.a Muscara` Fregonese sulla possibilita' da parte Sua di ampliare le possibilita' di dialogo con le Sue amicizie, questo e' un utile aspetto pratico da non sottovalutare, ma mi sovviene un dubbio che Le illustro:
La nostra maniera *attuale* di rapportarci agli altri deriva da come siamo stati *trattati* e *come ci siamo sentiti trattati* da bambini.
La psicologia dinamica infatti ci insegna che nulla di cio' che viviamo nell'oggi e' disgiunto da cio' che *ieri* ha creato la nostra identita'.
Quindi mi chiedo che bambina Lei sia stata.
E La invito a chiederselo. Se Lei volesse davvero comprenderlo una consultazione in ambito psicodinamico sarebbe utile.
Provi a pensarci!
I miei saluti.
Concordo con la collega Dott.a Muscara` Fregonese sulla possibilita' da parte Sua di ampliare le possibilita' di dialogo con le Sue amicizie, questo e' un utile aspetto pratico da non sottovalutare, ma mi sovviene un dubbio che Le illustro:
La nostra maniera *attuale* di rapportarci agli altri deriva da come siamo stati *trattati* e *come ci siamo sentiti trattati* da bambini.
La psicologia dinamica infatti ci insegna che nulla di cio' che viviamo nell'oggi e' disgiunto da cio' che *ieri* ha creato la nostra identita'.
Quindi mi chiedo che bambina Lei sia stata.
E La invito a chiederselo. Se Lei volesse davvero comprenderlo una consultazione in ambito psicodinamico sarebbe utile.
Provi a pensarci!
I miei saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Ho da poco conseguito una laurea specialistica in Economia, sono sempre andata benissimo negli studi fin da piccola. Ora sto cercando lavoro, ho già fissato dei colloqui. Mi piace scrivere, viaggiare, faccio volontariato, vado in palestra. Diciamo che per quanto riguarda l'ambito lavorativo e sentimentale dei progetti li ho... Anche da bambina ero timida, ma ricordo anche molto allegra.. ho dei genitori protettivi, forse un po' freddi ma a modo loro cercano di non farmi mancare niente.. purtroppo con mia sorella il rapporto non è buono, ha sempre avuto un atteggiamento da superiore, troppo facilmente mi sminuisce e mi critica e io mi sono chiusa anche nei suoi confronti, le racconto poco di me.. E' proprio il mio carattere che non riesco ad accettare, il mio essere quando sono con le altre ragazze.. non riesco ad essere come vorrei, anche se provo a sforzarmi.. solo quando sono con il mio ragazzo mi piaccio, mi sento bene con me stessa. Da adolescente ho avuto delle delusioni in amicizia, sono stata abbandonata di punto in bianco, altre si approfittavano della mia gentilezza e disponibilità..ma sono tutti trascorsi che io reputo passati.. potrebbero influire in modo inconscio sul mio essere di ora? C'è qualcosa che sbaglio? Vi ringrazio moltissimo
[#4]
Gentile ragazza,
Dei genitori *protettivi e freddi* possono averLe dato una rappresentazione sgradita di se', dovere essere *protetta* e *tenuta a distanza* quindi non affettivamente adeguata a essere amata come e'( con i punti deboli e quelli forti).
Purtroppo una rappresentazione di se' poco gradevole crea un modo di percepirsi che poi occorre una intensa elaborazione inconscia dei propri temi personali per superare. E questa va fatta in una psicoterapia dinamica che utilizzi sogni e associazioni ai temi emersi. Sono questi gli strumenti terapeutici in grado di superare le difese piu' o meno disfunzionali.
Ad esempio lei potrebbe inconsciamente utilizzare la *proiezione* (della *Sua* rappresentazione di se` sugli altri, credendo che siano loro ad avere questa opinione, mentre e' una SUA opinione di se').
Mi rendo conto che certi meccanismi occorre conosceerli *in pratica* per comprenderli appieno.
Quindi ci pensi a seguire una psicoterapia del profondo. E' giovanissima e potrebbe fare la differenza per la Sua vita.
Auguri!
Dei genitori *protettivi e freddi* possono averLe dato una rappresentazione sgradita di se', dovere essere *protetta* e *tenuta a distanza* quindi non affettivamente adeguata a essere amata come e'( con i punti deboli e quelli forti).
Purtroppo una rappresentazione di se' poco gradevole crea un modo di percepirsi che poi occorre una intensa elaborazione inconscia dei propri temi personali per superare. E questa va fatta in una psicoterapia dinamica che utilizzi sogni e associazioni ai temi emersi. Sono questi gli strumenti terapeutici in grado di superare le difese piu' o meno disfunzionali.
Ad esempio lei potrebbe inconsciamente utilizzare la *proiezione* (della *Sua* rappresentazione di se` sugli altri, credendo che siano loro ad avere questa opinione, mentre e' una SUA opinione di se').
Mi rendo conto che certi meccanismi occorre conosceerli *in pratica* per comprenderli appieno.
Quindi ci pensi a seguire una psicoterapia del profondo. E' giovanissima e potrebbe fare la differenza per la Sua vita.
Auguri!
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Concordo con la Collega certamente dei genitori come Lei ce li descrive, loro malgrado non le hanno costruito una solida .. fiducia di base.. per cui nonostante il successo scolastico ed anche gli importanti traguardi raggiunti , Lei non si sente mai abbastanza.. brillante , giusta, apprezzata , magari è una .. proiezione dei suoi dubbi su sè stessa..
Una psicoterapia che rilegga la sua storia le farà certamente bene, anche a riequilibrare il rapporto con sua sorella che magari allora era , da primogenita.. gelosa di Lei.. Ci ha mai pensato ?.. Fondamentale sarà l'alleanza terapeutica che si creerà con la Collega , anch'io le consiglio ad approccio psicodinamico, che avrà il piacere di seguirla..
Auguri ancora..,
Una psicoterapia che rilegga la sua storia le farà certamente bene, anche a riequilibrare il rapporto con sua sorella che magari allora era , da primogenita.. gelosa di Lei.. Ci ha mai pensato ?.. Fondamentale sarà l'alleanza terapeutica che si creerà con la Collega , anch'io le consiglio ad approccio psicodinamico, che avrà il piacere di seguirla..
Auguri ancora..,
[#6]
Utente
Vi ringrazio per le risposte, avete spiegato cose che già io non avevo considerato.. purtroppo tendo sempre a sottovalutare il problema e a pensare di poter fare da sola, ma ormai è così da una vita e mi sembra di non avere mai pace, dopo tanti anni passati a provarle tutte per cambiare alla fine non ho ancora ottenuto nulla e sono stanca di soffrire e torturarmi così.. prenderò in considerazione la possibilità di una terapia psicodinamica.. Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.7k visite dal 11/09/2016.
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