Rendendo l'idea di ciò che voglio dire

Gentili medici,
Sono una persona molto introversa, percui per me è molto difficile parlare dei miei problemi, rendendo l'idea di ciò che voglio dire, oltre al fatto che sono molto pessimista e che sintomi propri della depressione sono innati in me.Un anno e mezzo fa, però non ce l'ho fatta più e mi sono rivolta ad uno psichiatra, mi ha prescritto dei farmaci, L'Efexor preso per due mesi e l'Entact gocce prese per circa un'anno, questi farmaci non hanno dato alcun risultato, ed alla fine il medico mi ha detto che se non risolvevo i miei problemi non potevo star meglio. Sapevo già che poco serebbe cambiato, mi sono rivolta a lui più che altro perchè non riuscivo a concentrami in niente (ho perso anche il lavoro per questo) non so quello che ha creduto di capire di me, ma di certo è molto lontano dalla reltà. Oggi sto ancora peggi di prima, tutto ciò che mi riesce di fare e dare sul divano a fissare il nulla e pensare di quanto inutile sia la mia vita, mi pesa fare la qualsiasi cosa. Vorrei rassegnarmi, come mi ha detto il medico "ci sono persone che stanno peggio" forse se avessi un appiglio ci riuscirei, ma non è così. Scusate il mio sfogo e grazie.
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Psicologo attivo dal 2008 al 2011
Psicologo
Cara utente, a quanto pare la sua situazione è alquanto grave. Vorrei sapere cosa, secondo lei, lo psichiatra crede di aver capito di lei e qual è invece la realtà. Detto questo, non posso che consigliarle di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che l'aiuti a risolvere il suo problema o almeno ad attenuarlo.
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Gentile dr.ssa,
La ringrazio per la risposta, so bene che la mia situazione è grave, quel che è peggio e che peggiora di giorno in giorno.
Dico che il medico a capito poco perché mi ha fatto sentire una bambina capricciosa, indecisa, incompresa, incapace di cambiare le cose. Questo in parte è vero, ma di sicuro non sono una bambina capricciosa, non sono alla ricerca di chissà cosa, e poi…. togliere spazio a chi sta “peggio di me”!!
All’inizio mi ha detto che sarebbe stato il caso di fare dei colloqui con la psicologa, la quale al secondo incontro mi ha detto che essendo io “poco collaborativa” potevamo star li a parlare all’infinito senza senso. Questo mi ha alquanto scioccata, se potevo cambiare le cose lo avrei fatto da tempo, e non starei qui piangermi addosso come una cretina!
Dopo questa esperienza non né il coraggio né la voglia di andare a raccontare i fatti miei ad altri. Immagino, però, che a questo punto sarà curiosa di sapere quali siano questi problemi, e visto che scrivere è più facile che parlare ……non ho un buon rapporto con la mia famiglia.. pura, facciata quando servo esisto altrimenti….. con mio marito più o meno lo stesso siamo più fratello e sorella che altro, ho una bambina di tredici anni, dolcissima, ma non le sono molto di stimolo, e mi sento, nei suoi confronti, alquanto inadeguata, non ho amici, e per finire ho perso l’unico lavoro che ho trovato e che mi piaceva, forse perché anche in quello non ero all’altezza, non vado oltre. Ha un senso vivere così?? Come si fa a cambiare tutto?? Sono capricci??
la ringrazio e La saluto cordialmente.
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Dr. Cristian Livolsi Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 100 5
Gentile Utente,

ho letto con attenzione la sua richiesta e a volte rimango sconcertato dalla facilità con cui vengono distribuiti dei farmaci che aggirano il problema ma non lo risolvono nella causa.

La terapia farmacologica della depressione è molto efficace, ma solo se usata in contemporanea a un percorso di terapia psicologica (meglio se a indirizzo cognitivo comportamentale).

Il mio consiglio è quello di rivolgersi a un bravo psichiatra che abbia anche una specializzazione in psicoterapia.

Cordialmente,

Dr. Cristian Livolsi
Psicologo/Psicoterapeuta e Ipnologo
www.cristianlivolsi.com
cell. 3387425971

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Dr.ssa Bianca Pescatori Psicologo, Psicoterapeuta 47
Gentile utente
certamente il carattere malinconico esiste ed ha diritto a trovare un suo spazio per interagire con la realtà. Nel suo caso, da quanto racconta, però sembra che, per una serie di circostanze che solo all'interno di colloqui approfonditi con specialisti del settore possono essere comprese e affrontate efficacemente, lei stia attraversando un periodo di depressione (che non ha a che vedere con il carattere di una persona), che la sta tagliando fuori dalla possibilità di godere di una serena vita familiare e sociale. E' duro affrontare le difficoltà quotidiane in queste condizioni, ma è indispensabile che lei si senta in diritto di trovare i professionisti giusti che la possano aiutare. Evidentemente le persone a cui si è rivolta non erano all'altezza, ma questo non vuol dire che nessuno la possa aiutare.
Lei ha ragione e quello che dice è assolutamente sensato, se avesse la forza per guarire da sola non sarebbe andata a chiedere aiuto. La depressione è una malattia (e non una mancanza di volontà e collaborazione, che invece ha dimostrato di avere perchè è lei che si è attivata nel chiedere aiuto) che da seri professionisti, deve, dopo attente indagini, essere diagnosticata e curata. E le cure farmacologiche e psicoterapeutiche ci sono e sono efficaci. Se non hanno funzionato è perchè evidentemente non erano le cure appropriate per lei.
Le consiglio di non arrendersi e di pretendere che la sua situazione venga affrontata come merita. Purtroppo non conosco a Messina centri di fiducia a cui indirizzarla, salvo darle l'indicazione di rivolgersi ad uno psichiatra che sia anche psicoterapeuta. Se descrive la sua situazione nella sezione psichiatria forse possono anche consigliarle un medico adatto al suo caso.
le faccio molti auguri

un caro saluto

Dr.ssa Bianca Pescatori
psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico e cognitivista
www.omeoroma.it

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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Gentili dottori,
Vi ringrazio per le risposte,
incontrare persone sbagliate è una costante per me, comunque lo psichiatra a cui mu sono rivolta è anche psicologo, almeno così diceva, non so perchè mi ha mandata da una collega. Avere la consapevolezza che l'approccio che hanno usato con me non è esattamente quello "giusto" mi risolleva un pò. Resta il fatto che al momento non ho molta fiducia nella possibiltà che un qualsiasi altro sistema, sia farmacologio che terapico, possa servire. Io so bene quali sono le cause che mi fanno star male, ma non ho la possibilità, di fare in modo che migliorino. E dato che la rassegnazione non rientra affatto nel mio modo di essere, non posso far altro che dannarmi all'infinito, tanto ho tutto il tempo per farlo!!

Grazie ancora.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Signora,
non mi sorprende che la psicologa le abbia detto che in seduta lei si comportava in modo poco collaborativo: rientra nella definizione propria della depressione l'assenza di speranza e volontà di curarsi, laddove la "cura" viene vissuta dal paziente depresso come un inutile percorso in salita, che non porterà da nessuna parte

Il depresso per definizione, quindi, è pessimista, non vede vie d'uscita. Ma se l'inquadramento farmacologico è corretto dopo poche settimane l'umore inizia a rialzarsi, e il paziente depresso ritrova piano piano la voglia di curarsi

Da quello che racconta sembra che il suo umore allora (e nemmeno ora) era ancora piuttosto basso. Per cui credo che la prima cosa da fare (prima ancora della psicoterapia) sia trovare la giusta cura farmacologica, nel suo caso, altrimenti tutte le psicoterapie saranno destinate a fallire

Per questo anche io le consiglio di postare la sua richiesta nella sezione Psichiatria di questo sito, chiedendo espressamente un'indicazione per uno psichiatra in quel di Messina

Altro consiglio: non affronti questo percorso da sola, perchè le sembrerebbe tutto più difficile. Si "affianchi" a qualcuno di fidato, anche a partire dalla mail che intende mandare nella sezione Psichiatria, e insieme a questa persona fissate l'appuntamento con lo psichiatra

Tenga duro, e ci tenga informati mi raccomando

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Gentili dottori,
come da consiglio del dott. Bulla ho scritto alla sezione pschiatria (al momento non ho la risposta), ma resta il fatto che non so se avrò la forza di riaffrontare tutto di nuovo, in questo momento proprio non mi và. Spero possano darmi qualche consiglio su come recuperare un pò di concentrazione, perchè se continuo così finirà che non sarò più in grado di fare neanche le cose più banali (già sono sulla buona strada!!). Riguardo al consiglio di farmi aiutare da qualcuno di fidato.. è impossibile. Io sono sola, tanto per rendere l'idea nessuno ha mai saputo che mi sono rivolta ad uno psichiatra e che ho fatto una terapia farmacologica per un'anno.
Grazie