Il mio ego, pochi amici, molti avversari

Buonsasera ai signori medici.

Il titolo vuol essere una sintesi del mio stato d'animo. Stato d'animo che si protrae praticamente da sempre, fin dall'infanzia, ma che si esacerba sempre più e acquisisce maggiore complessità con l'età.

Da sempre sono stato molto incentrato su me stesso, nutrendo in molti campi una grande ambizione ed una voglia di essere "più" rispetto al prossimo. Da piccolo dovevo essere il primo a finire i pasti, come fosse una gara di velocità; allo stesso modo, la scuola fin dalle elementari era da me intesa come una gara.

Nel periodo della scuola media sono stato vittima di bullismo "soft" (ero emarginato da molti, ma non sono mai stato aggredito fisicamente). Iniziato il liceo, ho pertanto iniziato un processo "di rinnovamento": oltre a dare il meglio negli studi, ho cominciato a praticare palestra e prendermi cura del mio aspetto fisico. La mia autostima è cresciuta, sia per i miglioramenti estetici conseguiti tramite il duro allenamento, sia perché per la prima volta mi rendevo conto di essere un riferimento per qualcuno: i ragazzi erano attratti dal mio fisico, mi chiedevano consigli e bonariamente manifestavano invidia ed ammirazione. Grazie al mio fisico ho anche iniziato ad avere successo con l'altro sesso. Il mio motore ha comunque continuato ad essere la competitività e la voglia di essere il primo, sia nello studio, sia nello sport.

Arrivo all'univesità, nel frattempo maturo: comprendo di non poter essere il numero uno, il migliore in tutto, ma ci tengo ad essere tra i migliori. Miglioro ancora di più esteticamente, tanto da partecipare anche a concorsi di bellezza con buon successo ed iniziare l'attività di modello come collaterale agli studi. Le persone mi apprezzano, mi chiedono consigli per l'allenamento, poiché sanno che applico con precisione i miei studi scientifici alla preparazione atletica. Mi chiedono anche consigli di carattere estetico, ritenendomi una persona di buon gusto. Molti ragazzi dicono di voler diventare come me, con il sesso femminile non ho alcun tipo di problema, difficile incontrare qualcuna che non mi voglia. Sono consapevole che ci siano persone più valide di me anche dal profilo estetico, ed infatti le ammiro e le porto come esempio, ma contestualmente sento gelosamente il bisogno di essere e continuare ad essere "di più" rispetto alla media: sento il bisogno di essere carismatico ed imitato, di essere completo, sia negli studi, sia esteticamente e sportivamente...sento il bisogno che la gente mi porti come esempio, vivo la competizione e non sono in grado di legarmi a chi non condivide i miei interessi. Gli amici sono pochi ma buoni, gli avversari tanti, ma se diventassero miei "seguaci" ne sarei felice, pr non considerandoli al mio livello. Perché tutto ciò? È normale?

Ringrazio chiunque voglia rispondermi.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

in psicologia, e ancora di più in psicoterapia, non esistono risposte preconfezionate. Come possiamo sapere perché Lei vuole essere tra i migliori o perché Le farebbe piacere avere dei seguaci?
Però, se questo è per Lei un problema, se sente che in qualche maniera ciò genera disagio nella Sua vita, potrebbe rivolgersi direttamente ad uno psicologo psicoterapeuta.
Il maggior esperto di se stesso è Lei, non uno psicologo!
Lo psicologo può aiutarLa a capire alcuni aspetti di Lei, ponendo le giuste domande e guidandola alla scoperta del Suo modo di funzionare e di essere.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Salve dottoressa, grazie per la riposta.

A me non genera disagio essere così: come ho spiegato, sono sempre stato così. Mi sarò espresso male, quello che intendevo è se in psicologia questo modo di essere sia visto come un semplice modo di essere o se possa avere una connotazione negativa. Con "connotazione negativa" intendo se viene considerato come un disturbo psicologico, perché sulla mia vita non influisce negativamente.

Saluti.
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Purtrppo no gentile utente!
Questo suo *puntare* sul corpo come *involucro* forte, attraente, invidiato, accende purtroppo un impietoso faro su di Lei!
Per essere Lei *coartato* cosi' violentemente a mettere in primo piano il suo *fisico*, cosa DEVE celare a tutti i costi?
Incertezze? Inferiorità? Inadeguatezza? Incapacita?
Che ne dice?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
Utente
Utente
Buonasera dr.ssa Esposito, grazie per la risposta.

Vorrei poter precisare alcuni punti, che forse non sono stati esposti adeguatamente ed hanno portato ad equivoco:

- io non metto l'aspetto esclusivamente in primo piano l'aspetto fisico. So che esso è un mio pregio, un mio "punto forte", e su esso batto. Stesso discorso per lo studio e stesso discorso per la mia preparazione teorica circa l'allenamento e lo sport. Sono tre aspetti nei quali mi sento forte, e nei quali cerco sempre di migliorare anzitutto per me stesso. Il fatto che venga "considerato" molto dagli altri in questi aspetti è un felice collaterale che mi dà molto più appagamento del previsto.
- io non sono insicuro. Non mi sento inadeguato, non mi sento non all'altezza. Sono consapevole dei miei pregi e dei miei difetti, può starne certa. Ho una buona autostima e sono in genere una persona fiduciosa delle proprie capacità. Pur essendo sicuro di me, sono però consapevole che una buona considerazione da parte del prossimo conferisca un valore aggiunto al mio io, e volevo dei pareri proprio su questo.

Saluti.
[#5]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154

Gentile utente,
Leggo quanto Lei dichiara, ma non ho elementi probatori reali circa la reale considerazione che Lei ha verso gli aspetti non *meramente muscolari* di se'. Lei ha *puntato* tutto sulla valorizzazione dell'aspetto esteriore di se. E questo puo' avere una doppia valenza, quella positiva, esteriore che Lei le attribuisce coscientemente e un'altra assolutamente inconscia, di nascondere *il resto* di se`, la parte piu' debole, vulnerabile, insicura, che lei intende nascondere dietro una *brochure* che Lei struttura volontariamente.
Tutto questo discorso andrebbe sviluppato in un setting analitico rigoroso per avere una validita'.
Se in futuro questa *brochure* non Le sara' piu' sufficiente potra' sempre ricorrere ad una analisi approfondita per conoscersi davvero.
I miei saluti.
[#6]
Utente
Utente
Buongiorno.

Lo ripeto nuovamente, il mio è un approccio olistico: l'ho detto fin dala formulazione della domanda, purtroppo però lei si è concentrata soltanto sull'aspetto estetico, quando la domanda non verteva su di esso.
L'approvazione che tanto mi aggrada non deriva soltanto dall'aspetto estetico.
Ho detto e ripeto di avere un approccio olistico, e capirà perfettamente che limitarsi esclusivamente a quello estetico sicuramente non sarebbe olistico. Vedo purtroppo che la mia domanda continua ad essere interpretata a piacimento, senza tenere conto ne' di quanto affermi, ne' di quanto chiedo. Purtroppo questo forum per la prima volta non ha avuto utilità alcuna, pertanto io la discussione non la continuo.
[#7]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Per potere Lei, con le strenue *difese* inconsce che manifesta anche qui, in un semplice consulto on line, accedere alle sfere profonde di se`, occorre un lavoro terapeutico serio.
Senza averlo fatto e portato a termine compiutamente non mi meraviglia il suo atteggiamento di *rifiuto*.
Le formulo i migliori auguri che col tempo Lei riesca a trovare la forza di accedere a tali aspetti ora censurati.
I miei saluti.
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