Acrofobia all'improvviso a 60 anni?

Mio marito ha 61 anni. Non ha mai sofferto di acrofobia. Primo episodio l'agosto dell'anno passato 2015 mentre percorrevamo una strada statale di montagna bellissima, asfaltata, frequentata, normalissima, ma ovviamente da un lato aveva.... lo strapiombo pur con il guard rail. Sì è come bloccato guidando, si è irrigidito ma ha proseguito normalmente ancora per un po', ma con il panico addosso, per fermarsi appena trovato uno spiazzo per poter prendere fiato. Anche nell'agosto scorso: abbiamo fatto un'escursione di livello ridicolo , zero difficoltà: un sentierino era non molto largo e a destra il bosco digradava. Certo se mettevi male il piede rotolavi, ma c'erano altri alberi a fermarti, ma era comunque uno "strapiombo". Si aggrappava alla sua sinistra a qualunque roccia o ramo senza guardare a destra. Ancora sempre in agosto: abbiamo fatto un sentiero che saliva a un santuario e quando a un certo punto è diventato scalinata a zig zag con lo strapiombo giù, ma in protezione perché c'era un parapetto è corso avanti per arrivare al più presto in un posto a lui "sicuro". Ultimo episodio l'altro giorno a casa del nostro nipotino che abita al primo piano. Ho spento l'aria condizionata e ho aperto la portafinestra del balcone perché c'era aria fresca naturale e subito mio marito ha detto forte : "Chiudi! chiudi! Il bambino! " . Pensavo scherzasse. Gli ho detto: "Ci sono io qua! Stiamo nella stanza! Lo sto guardando! " Ma si è allontanato scappando andando in bagno a vomitare ed è rimasto in un'altra camera. Che fare? Perché compare questo disturbo dopo 60 anni di vita in una persona che ne ha fatte di tutti i colori riguardo alle altezze senza nessun problema? Grazie!!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

con i limiti di un consulto on line...
Lei collega questi eventi tra loro, ma non è detto che siano legati tra loro, soprattutto l'ultimo.
Inoltre questi episodi in montagna possono verificarsi ad esempio partendo da un momento di disagio (il primo, in cui ha dovuto accostare per riprendere fiato) e generalizzando poi ad ogni volta che ci si trova in montagna o ad altezze considerate soggettivamente pericolose perché associate al disagio provato la prima volta.

Quindi è possibile che ci sia un apprendimento e l'associazione del disagio anche a 60 anni.

Se tutto ciò diventa invalidante per Su marito, si potrebbe valutare l'opportunità di una consulenza psicologica per poter desensibilizzare tale disagio.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Gentilissima ad avermi risposto dopo 58 minuti (leggo) !!!! Se tutto si mantiene in questi termini , la cosa è ancora ancora gestibile. Eventualmente si valuterà ciò che lei consiglia. La ringrazio tantissimo. Buon lavoro.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
quella che Lei definsce *fobia* potrebbe avere una origine diversissima.
Intendo organica.
Prima di fare ipotesi circa psicopatologie in casi di sintomi che possono avere una causa diversa e' preferibile un consulto medico. In questo caso neurologico.

Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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