Dipendenza affettiva reciproca online
salve,da prima di conoscere mio marito ho una dipendenza affettiva con un altro uomo da 4 anni,online (vive in un altro continente) partita inizialmente come un flirt,poi lui ha interrotto perche' senza incontrarci stava diventando insostenibile.Cosi' ci siamo fidanzati con i relativi attuali compagni e abbiamo interrotto le comunicazioni.A distanza di mesi tornavamo a parlare,ma silenziosamente gelosi dei relativi partner si finiva a litigare ed interrompere la comunicazione.Lui ha un disturbo DOC: fatica a prendere decisioni ed è maniaco del controllo sulle situazioni.Le nostre conversazioni sono sempre stimolanti,mai rivolte al sesso,anzi.. era argomento tabu',si parlava di cose di ogni giorno,ma sempre 8 ore al giorno,eravamo aperti e sinceri e ci conoscevamo come nessun altro.Lui ci teneva maniacalmente a sottolineare che fossimo nient'altro che amici,ma ogni tot discutevamo e mandavamo tutto all'aria per poi riprenderci dopo pochi mesi.Un giorno ci siamo ripromessi di scambiarci SOLO una mail ogni tanto, poi siamo passati a chattare tutti i giorni, poi telefonate,come una DROGA,ma parlavamo di cose "banali", ci davamo anche consigli amorosi.Finchè ha decisodi venirmi a conoscere dopo 3 anni,ovviamente come amici.Abbiamo passato un weekend insieme ed e' successo quello che temevamo:un weekend di passione.Tornati con i nostri partner,sono andata in crisi con mio marito e vedendo che il mio "amico" non prendeva posizioni,ho chiuso i contatti.Il problema e' stato che dopo 2 anni che non riuscivo ad avere figli,il mese dopo quel weekend ho scoperto di essere incinta.Dai social network lui l'ha scoperto e abbiamo ricominciato a parlare,mi ha confessato di venire tutti i giorni a spiare i miei social network e che ero come una droga per lui,e lui e' così per me.Dopo il mio parto ha iniziato a farmi pressioni convinto che sia suo il figlio e ho dovuto interrompere le conversazioni,continui litigi,lui e' ossessionato con me ma non mi ama a sua detta, anch'io sono ossessionata, vado a spiare le sue foto,ma non lo desidero passionalmente,lo desidero umanamente,sento questo bisogno di raccontargli quello che mi succede.Ogni giorno sono tentata a scrivergli,ma con il bambino ora e' diverso e non voglio che ci siano problemi,io sono sicura al 99% che non sia suo figlio,ma parlare con lui mi fa cadere ogni certezza perche' e' come se manipolasse la mia mente,mi fa tanto bene ma anche tanto male e lo voglio allontanare dalla mia vita,ma come?Io so che per lui e' uguale.Ci sono poi degli orari della mia giornata in cui soffro di più,non ce la faccio a distrarmi,so che ho tante cose più importanti di cui occuparmi,ma e' come se avessi sete e fossi nel deserto:voglio parlargli.Come si puo' smettere?Lo blocco ovunque ma la curiosità e' troppa e poi lo sblocco.So che sembra assurdo,ma io so che mio marito e' l'uomo giusto per me,so che sono una brutta persona e che gli ho fatto del male,ma quando parlo di questa persona e' come se avessi un'altra dimensione.
[#1]
Gentile utente,
Questa storia on line ha preso per Lei una enome importanza e credo *il posto* di qualcosa. Che Lei desiderava.
Personalmente sono diffidente verso queste relazioni on line che sembrano *dare* tanto ma invece tradiscono perche' manca la dimensione fisica.
Penso invece che tale relazione abbia riempito un vuoto enorme. Ed e' di tale vuoto che La invito a prendere atto e a farsi carico per risolvere.
Che vita svolge?
Ne e' appagata?
Rapporti affettivi?
Si sforzi di stabilire dei rapporti affettivi, non sessuali, ma basati sul riconoscimento di se' come essere umano. Prezioso in quanto tale!
Questa storia on line ha preso per Lei una enome importanza e credo *il posto* di qualcosa. Che Lei desiderava.
Personalmente sono diffidente verso queste relazioni on line che sembrano *dare* tanto ma invece tradiscono perche' manca la dimensione fisica.
Penso invece che tale relazione abbia riempito un vuoto enorme. Ed e' di tale vuoto che La invito a prendere atto e a farsi carico per risolvere.
Che vita svolge?
Ne e' appagata?
Rapporti affettivi?
Si sforzi di stabilire dei rapporti affettivi, non sessuali, ma basati sul riconoscimento di se' come essere umano. Prezioso in quanto tale!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
"So che sembra assurdo,ma io so che mio marito e' l'uomo giusto per me..."
Gentile signora,
posso chiederLe che cosa la porta a questa affermazione?
Secondo Lei che cosa non funziona nel Suo matrimonio, tanto da spingerla a intrattenere conversazioni e relazioni con questa altra persona?
Con Suo marito non riesce a parlare e a comunicare come riesce con questa persona?
Ha inciso sul Suo umore la nascita del bimbo? Se sì, in che modo?
Gentile signora,
posso chiederLe che cosa la porta a questa affermazione?
Secondo Lei che cosa non funziona nel Suo matrimonio, tanto da spingerla a intrattenere conversazioni e relazioni con questa altra persona?
Con Suo marito non riesce a parlare e a comunicare come riesce con questa persona?
Ha inciso sul Suo umore la nascita del bimbo? Se sì, in che modo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
il sesso c'entra poco!! anzi, non c'entra nulla.
mi dite di stabilire rapporti affettivi, ma io provo affetto per questa persona, così tanto affetto da mettere il nostro rapporto al primo posto davanti al mio matrimonio.
con mio marito non ho problemi, ho scelto di stare con lui e anzi, colma tutti i miei vuoti (quelli che tutti abbiamo).
il problema è che con lui non ci saranno mai conversazioni come con il mio amico, ci ho provato ma abbiamo un tipo di conversazione diversa, forse abbiamo culture diverse, ma ciononostante io lo amo così com'è. Anzi, quando l'ho conosciuto mi sono innamorata di lui perché uscivo dal flirt con questo amico ed ero devastanta e stanca di essere messa alla prova e di sentirmi sempre inadeguata, mio marito ha saputo ascoltarmi e capirmi e io per un periodo ho completamente dimenticato l'altra persona, ma il problema non è una questione di sentimenti verso l'uno o l'altro!
Il mio problema è che continuo a pensare ad una persona che mi crea dei problemi e mi fa stare troppo male a lungo andare, ne sono ossessionata, provo a staccarmi da lui ma non riesco e nemmeno lui ce la fa e torniamo sempre daccapo. Razionalmente mi dico: ma basta, non mi piace, ho una vita felice che stupida sono, ma poi muoio di curiosità a sapere come sta, se è felice e ricado nel circolo. anche per lui è la stessa cosa. come si interrompe questa catena? una volta mi ha detto: i ns sentimenti sono troppo forti (amicizia) possiamo non parlarci ma è solo questione di tempo. a me questa frase rimbomba nella testa, io guardo passare le ore e mi trattengo dal cercarlo, ma spero che lo faccia lui. ogni cosa mi ricorda di lui, ogni canzone, ogni libro, ne lascio molti a metà perchè mi ritrovo immedesimata e non voglio ricordarmi di lui, ma più cerco di dimenticare e più sono tormentata dalla voglia di parlargli. a volte in passato ho ceduto perché ero arrivata a credere che mi facesse stare peggio a pensarlo che a parlargli! penso che sia stupido non poter parlare a una persona se si è legati da una tale unione, ma penso anche che sia una dipendenza la nostra. Ci dev'essere un metodo. Una volta l'ho minacciato dicendo che sarei andata in analisi piuttosto di parlargli ancora e lui mi rise in faccia dicendomi che la mia cura era lui. Purtroppo è così, lui mi aveva paragonato a come una droga, che non poteva fare a meno di me, e penso che sia diventato lo stesso per me. Ci stacchiamo solo quando litighiamo perché siamo entrambi irascibili e la rabbia è così forte che passiamo mesi in silenzio, ma poi ci cerchiamo e ricomincia. Voglio dimenticare e vivere serenamente la mia bella vita. Come si fa? ho letto del rimedio di mettermi un elastico al polso e di tirare forte ogni volta che pensavo a lui, ma non funziona!! so che suona ridicolo, ma sono disposta a tutto. faccio anche elenchi di pro e contro, di alternative a colmare il vuoto della sua assenza, ma non funziona, certi giorni parlare con lui diventa una necessità.come faccio?
mi dite di stabilire rapporti affettivi, ma io provo affetto per questa persona, così tanto affetto da mettere il nostro rapporto al primo posto davanti al mio matrimonio.
con mio marito non ho problemi, ho scelto di stare con lui e anzi, colma tutti i miei vuoti (quelli che tutti abbiamo).
il problema è che con lui non ci saranno mai conversazioni come con il mio amico, ci ho provato ma abbiamo un tipo di conversazione diversa, forse abbiamo culture diverse, ma ciononostante io lo amo così com'è. Anzi, quando l'ho conosciuto mi sono innamorata di lui perché uscivo dal flirt con questo amico ed ero devastanta e stanca di essere messa alla prova e di sentirmi sempre inadeguata, mio marito ha saputo ascoltarmi e capirmi e io per un periodo ho completamente dimenticato l'altra persona, ma il problema non è una questione di sentimenti verso l'uno o l'altro!
Il mio problema è che continuo a pensare ad una persona che mi crea dei problemi e mi fa stare troppo male a lungo andare, ne sono ossessionata, provo a staccarmi da lui ma non riesco e nemmeno lui ce la fa e torniamo sempre daccapo. Razionalmente mi dico: ma basta, non mi piace, ho una vita felice che stupida sono, ma poi muoio di curiosità a sapere come sta, se è felice e ricado nel circolo. anche per lui è la stessa cosa. come si interrompe questa catena? una volta mi ha detto: i ns sentimenti sono troppo forti (amicizia) possiamo non parlarci ma è solo questione di tempo. a me questa frase rimbomba nella testa, io guardo passare le ore e mi trattengo dal cercarlo, ma spero che lo faccia lui. ogni cosa mi ricorda di lui, ogni canzone, ogni libro, ne lascio molti a metà perchè mi ritrovo immedesimata e non voglio ricordarmi di lui, ma più cerco di dimenticare e più sono tormentata dalla voglia di parlargli. a volte in passato ho ceduto perché ero arrivata a credere che mi facesse stare peggio a pensarlo che a parlargli! penso che sia stupido non poter parlare a una persona se si è legati da una tale unione, ma penso anche che sia una dipendenza la nostra. Ci dev'essere un metodo. Una volta l'ho minacciato dicendo che sarei andata in analisi piuttosto di parlargli ancora e lui mi rise in faccia dicendomi che la mia cura era lui. Purtroppo è così, lui mi aveva paragonato a come una droga, che non poteva fare a meno di me, e penso che sia diventato lo stesso per me. Ci stacchiamo solo quando litighiamo perché siamo entrambi irascibili e la rabbia è così forte che passiamo mesi in silenzio, ma poi ci cerchiamo e ricomincia. Voglio dimenticare e vivere serenamente la mia bella vita. Come si fa? ho letto del rimedio di mettermi un elastico al polso e di tirare forte ogni volta che pensavo a lui, ma non funziona!! so che suona ridicolo, ma sono disposta a tutto. faccio anche elenchi di pro e contro, di alternative a colmare il vuoto della sua assenza, ma non funziona, certi giorni parlare con lui diventa una necessità.come faccio?
[#4]
Cara Signora,
Io comprendo perfettamente il suo *bisogno* di avere una persona *come lui le appare*. E' forte perche' lui incarna una *figura ideale' e non c'e la realta' quotidiana a dimostrare in 1000 modi che non esiste la persona che Lei desidera e Lei *vede*. E' solo una rappresentazione fantastica che nulla puo' mutare.
La potrebbe mutare solo la realta'. Ma quella quotidiana. Quella fatta di spigoli, di indifferenze, di momenti di noia, di momenti e sensazioni di solitudine.
Tutto questo per Lei non esiste e Lei non puo' vederlo.
E' triste dirlo ma molte persone subiscono questa illusione, questo sogno.
Che si infrange pero'. Prima o poi si infange in qualche modo.
E vorrei che Lei si prepari a questo. A questo *irrompere* in un istante della realta' nel sogno.
Succedera' cara Signora e sarebbe bene che fosse Lei a farlo accadere, seguendo una terapia che la metta a contatto con i suoi desideri interiori, inconsci, che ora Lei proietta. In modo da darLe il potere di guidarli Lei e non farsene abbacinare.
Ci rifletta cara Signora.
Lo so che rinunciare a un sogno non e' piacevole ma dovere rinunciare ad una illusione perche' si comprende che e' tale e' ancora peggio! Mi creda!
I miei auguri!
Io comprendo perfettamente il suo *bisogno* di avere una persona *come lui le appare*. E' forte perche' lui incarna una *figura ideale' e non c'e la realta' quotidiana a dimostrare in 1000 modi che non esiste la persona che Lei desidera e Lei *vede*. E' solo una rappresentazione fantastica che nulla puo' mutare.
La potrebbe mutare solo la realta'. Ma quella quotidiana. Quella fatta di spigoli, di indifferenze, di momenti di noia, di momenti e sensazioni di solitudine.
Tutto questo per Lei non esiste e Lei non puo' vederlo.
E' triste dirlo ma molte persone subiscono questa illusione, questo sogno.
Che si infrange pero'. Prima o poi si infange in qualche modo.
E vorrei che Lei si prepari a questo. A questo *irrompere* in un istante della realta' nel sogno.
Succedera' cara Signora e sarebbe bene che fosse Lei a farlo accadere, seguendo una terapia che la metta a contatto con i suoi desideri interiori, inconsci, che ora Lei proietta. In modo da darLe il potere di guidarli Lei e non farsene abbacinare.
Ci rifletta cara Signora.
Lo so che rinunciare a un sogno non e' piacevole ma dovere rinunciare ad una illusione perche' si comprende che e' tale e' ancora peggio! Mi creda!
I miei auguri!
[#5]
Utente
grazie per il consiglio, ha ragione, infatti è proprio per questo motivo che scrivo qua, vorrei un consiglio su come partire per avviare il processo.
purtroppo ho un bimbo piccolo e zero aiuto esterno, quindi non ho modo di rivolgermi ad uno psicologo o uno psicoterapeuta.
C'e' qualcosa su cui posso iniziare a lavorare per togliermi questa ossessione?
Cerco anche di pensare a quello che perderei se tutta questa storia uscisse allo scoperto, ma non mi fa effetto perchè davvero la vivo come se fosse una realtà parallela e non riesco ad inserirla nel contesto della mia vita quotidiana anche se lo e'. Sono molto affranta.
purtroppo ho un bimbo piccolo e zero aiuto esterno, quindi non ho modo di rivolgermi ad uno psicologo o uno psicoterapeuta.
C'e' qualcosa su cui posso iniziare a lavorare per togliermi questa ossessione?
Cerco anche di pensare a quello che perderei se tutta questa storia uscisse allo scoperto, ma non mi fa effetto perchè davvero la vivo come se fosse una realtà parallela e non riesco ad inserirla nel contesto della mia vita quotidiana anche se lo e'. Sono molto affranta.
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Gentile utente,
la dipendenza da una persona in rete è proprio come una qualsiasi altra dipendenza da sostanza:
- si vive per quello, la vita gira attorno a quello
- si vive nel segreto
- occorre "assumere" sempre maggiori dosi (in termini di tempo) per ottenere lo stesso effetto
-tutto il resto diminuisce drasticamente di importanza.
Decidere di disintossicarsi dipende solo dall'.. "intossicato", ossia Lei.
A quel punto inizierà uno di quei percorsi che si applicano in tutte le disintossicazioni:
- o percorso a scalare (ogni giorno un'ora in meno)
- o un taglio netto: dolore atroce e resurrezione alla libertà e alla realtà.
Lei chiede : <<come fare?<<
Lei potrà trovare strategie solo quando si sarà veramente convinta a chiudere.
A quel punto potrà trovare anche un gruppo serale di auto aiuto da cui farsi sostenere.
Prima della Sua decisione c'è il nulla.
la dipendenza da una persona in rete è proprio come una qualsiasi altra dipendenza da sostanza:
- si vive per quello, la vita gira attorno a quello
- si vive nel segreto
- occorre "assumere" sempre maggiori dosi (in termini di tempo) per ottenere lo stesso effetto
-tutto il resto diminuisce drasticamente di importanza.
Decidere di disintossicarsi dipende solo dall'.. "intossicato", ossia Lei.
A quel punto inizierà uno di quei percorsi che si applicano in tutte le disintossicazioni:
- o percorso a scalare (ogni giorno un'ora in meno)
- o un taglio netto: dolore atroce e resurrezione alla libertà e alla realtà.
Lei chiede : <<come fare?<<
Lei potrà trovare strategie solo quando si sarà veramente convinta a chiudere.
A quel punto potrà trovare anche un gruppo serale di auto aiuto da cui farsi sostenere.
Prima della Sua decisione c'è il nulla.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 06/09/2016.
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Approfondimento su Dipendenza affettiva
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