Crisi d'identità
Buonasera,
Sono una ragazza di 26 anni, vorrei chiedervi un parere su una situazione che va avanti da più di un anno. Cercherò di essere il più chiara e sintetica possibile.
Premetto dicendo che sono fidanzata con un ragazzo da 4 anni, penso di essere molto innamorata, con lui mi trovo bene e da poco conviviamo.
Circa un anno fa, ho cominciato a "frequentare" , per curiosità, un sito online che tratta tematiche su sostanze psicoattive ( io non faccio uso di nessuna sostanza) e in quel sito mi sono finta un uomo creandomi una finta identità da ragazzo che , dopo più di un anno, continuo a portare avanti sempre ( ovviamente ) online. Ho conosciuto una ragazza, con cui continuo a parlare sempre nelle vesti di un ragazzo. Non sono per nulla attratta alle ragazze dal punto di vista sessuale e di questo ne sono certa ma questa finta identità mi rilassa molto. Mi spiego meglio, mi piace esprimermi attraverso questo "ragazzo", quasi come se stessi scrivendo una storia e sopratutto mi piace vedere l'impatto positivo che , attraverso questo carattere che ho inventato , ho sulle ragazze. Il modo in cui mi comporto è quello del mio ragazzo ideale e su cui quindi mi trovo anche io stessa a fantasticare attraverso le mie stesse fantasie. In parte è simile alle caratteristiche del mio fidanzato ma solo per una piccola parte.. (Diciamo che l'uomo dei sogni non esiste).
Ora io mi sento come intrappolata in questa identità da cui non riesco più ad uscire, mi piace troppo. Mi ripeto ogni giorno di smetterla ma ormai vado avanti da più di un anno.. Ne avevo parlato, tempo fa, anche con il mio fidanzato ma non ci aveva dato più di tanto peso e ora pensa che io abbia smesso con questa storia.
Le mie preoccupazioni sono, perché faccio così? Ora mi sento davvero strana, comincio a pensare di essere autistica o schizofrenica.. Mi isolo spesso in questo mondo immaginario che ho auto creato , anche quando sono con amici o qualsiasi persona io vado avanti a messaggiare finendomi questo ragazzo. È come se vivessi due vite in contemporanea, nella mia testa penso sempre a questa storia, me la immagino , proprio come se la stessi vivendo..
Spero di essere riuscita a far capire questa storia che ora mi sembra così assurda e strana perché temo che nessuno ( specialisti a parte ) possa capire e infatti non ne ho mai parlato con nessuno eccetto il mio fidanzato ma in maniera del tutto superficiale ..
Grazie mille!
Sono una ragazza di 26 anni, vorrei chiedervi un parere su una situazione che va avanti da più di un anno. Cercherò di essere il più chiara e sintetica possibile.
Premetto dicendo che sono fidanzata con un ragazzo da 4 anni, penso di essere molto innamorata, con lui mi trovo bene e da poco conviviamo.
Circa un anno fa, ho cominciato a "frequentare" , per curiosità, un sito online che tratta tematiche su sostanze psicoattive ( io non faccio uso di nessuna sostanza) e in quel sito mi sono finta un uomo creandomi una finta identità da ragazzo che , dopo più di un anno, continuo a portare avanti sempre ( ovviamente ) online. Ho conosciuto una ragazza, con cui continuo a parlare sempre nelle vesti di un ragazzo. Non sono per nulla attratta alle ragazze dal punto di vista sessuale e di questo ne sono certa ma questa finta identità mi rilassa molto. Mi spiego meglio, mi piace esprimermi attraverso questo "ragazzo", quasi come se stessi scrivendo una storia e sopratutto mi piace vedere l'impatto positivo che , attraverso questo carattere che ho inventato , ho sulle ragazze. Il modo in cui mi comporto è quello del mio ragazzo ideale e su cui quindi mi trovo anche io stessa a fantasticare attraverso le mie stesse fantasie. In parte è simile alle caratteristiche del mio fidanzato ma solo per una piccola parte.. (Diciamo che l'uomo dei sogni non esiste).
Ora io mi sento come intrappolata in questa identità da cui non riesco più ad uscire, mi piace troppo. Mi ripeto ogni giorno di smetterla ma ormai vado avanti da più di un anno.. Ne avevo parlato, tempo fa, anche con il mio fidanzato ma non ci aveva dato più di tanto peso e ora pensa che io abbia smesso con questa storia.
Le mie preoccupazioni sono, perché faccio così? Ora mi sento davvero strana, comincio a pensare di essere autistica o schizofrenica.. Mi isolo spesso in questo mondo immaginario che ho auto creato , anche quando sono con amici o qualsiasi persona io vado avanti a messaggiare finendomi questo ragazzo. È come se vivessi due vite in contemporanea, nella mia testa penso sempre a questa storia, me la immagino , proprio come se la stessi vivendo..
Spero di essere riuscita a far capire questa storia che ora mi sembra così assurda e strana perché temo che nessuno ( specialisti a parte ) possa capire e infatti non ne ho mai parlato con nessuno eccetto il mio fidanzato ma in maniera del tutto superficiale ..
Grazie mille!
[#1]
Gentile ragazza,
qualunque comportamento che perduri dovrebbe avere delle motivazioni o delle ragioni per essere tale.
Oggi con internet è molto più facile di una volta forse crearsi dei mondi immaginari e bisogna comunque sempre pensare che il desiderio di evasione, di divertirsi, nel senso di fare qualcosa di diverso, è connaturato all'animo umano e presente anche negli animali.
Quando però un comportamento, anche di evasione, crea problemi alla vita quotidiana, allora è meglio preoccuparsene, perchè va ad inficiare il benessere della persona.
Il suo potrebbe essere un diversivo, anche creativo, ma se vuole stare un po' più tranquilla che non abbia conseguenze negative, le consiglierei di consultare uno psicologo.
Cordiali saluti
qualunque comportamento che perduri dovrebbe avere delle motivazioni o delle ragioni per essere tale.
Oggi con internet è molto più facile di una volta forse crearsi dei mondi immaginari e bisogna comunque sempre pensare che il desiderio di evasione, di divertirsi, nel senso di fare qualcosa di diverso, è connaturato all'animo umano e presente anche negli animali.
Quando però un comportamento, anche di evasione, crea problemi alla vita quotidiana, allora è meglio preoccuparsene, perchè va ad inficiare il benessere della persona.
Il suo potrebbe essere un diversivo, anche creativo, ma se vuole stare un po' più tranquilla che non abbia conseguenze negative, le consiglierei di consultare uno psicologo.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#2]
Gentile utente,
Del Suo scritto mi ha colpito che l'identita' *maschile* La *rilassi*.
Questo mi ha fatto ipotizzare che quella femminile, La Sua, la metta in una condizione di *leggera tensione* o comunque di dovere *stare attenta*. Sbaglio?
Dovrebbe quindi chiedersi se questa emozione la rappresenti e quanto o dove?
Come sente il Suo essere *donna* oggi? E in questo momento in cui ha iniziato una convivenza?
Le ho dato uno stimolo immaginativo, se vuole vada avanti!
Ci aggiorniamo!
Del Suo scritto mi ha colpito che l'identita' *maschile* La *rilassi*.
Questo mi ha fatto ipotizzare che quella femminile, La Sua, la metta in una condizione di *leggera tensione* o comunque di dovere *stare attenta*. Sbaglio?
Dovrebbe quindi chiedersi se questa emozione la rappresenti e quanto o dove?
Come sente il Suo essere *donna* oggi? E in questo momento in cui ha iniziato una convivenza?
Le ho dato uno stimolo immaginativo, se vuole vada avanti!
Ci aggiorniamo!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Ex utente
Grazie per le vostre risposte!
Una delle cose che più mi preoccupa di questa storia è proprio il fatto che vada avanti da troppo tempo e occupi un sacco del mio tempo.
Per quanto riguarda la condizione di leggera tensione, questo sicuramente è vero ma non ho mai riflettuto sul fatto che questo potesse dipendere dalla personalità femminile in quanto tale.. Se ho ben inteso le Sue parole? In effetti, ad oggi , il mio "essere donna" non lo vivo ancora in maniera definitiva questo perchè sono ancora una studentessa ( ho deciso di cominciare l'università anni dopo i miei coetanei ) e questa condizione mi fa sentire fuori tempo e fuori luogo in molte occasioni.
Se parlo di "donna" non come persona matura ma nel senso proprio di genere, posso dire di sentirmici a pieno. Nei comportamenti, nelle idee, gusti o nella mia esteriorità e questo però mi "preoccupa" ancora di più sul perchè, allora, mi trovi così bene ad interpretare il ruolo maschile e quella personalià mi calzi così bene, quasi fosse la mia reale. Mi preoccupa anche molto pensare che forse, nell'inconscio, mi piacerebbe essere un uomo?!
Una delle cose che più mi preoccupa di questa storia è proprio il fatto che vada avanti da troppo tempo e occupi un sacco del mio tempo.
Per quanto riguarda la condizione di leggera tensione, questo sicuramente è vero ma non ho mai riflettuto sul fatto che questo potesse dipendere dalla personalità femminile in quanto tale.. Se ho ben inteso le Sue parole? In effetti, ad oggi , il mio "essere donna" non lo vivo ancora in maniera definitiva questo perchè sono ancora una studentessa ( ho deciso di cominciare l'università anni dopo i miei coetanei ) e questa condizione mi fa sentire fuori tempo e fuori luogo in molte occasioni.
Se parlo di "donna" non come persona matura ma nel senso proprio di genere, posso dire di sentirmici a pieno. Nei comportamenti, nelle idee, gusti o nella mia esteriorità e questo però mi "preoccupa" ancora di più sul perchè, allora, mi trovi così bene ad interpretare il ruolo maschile e quella personalià mi calzi così bene, quasi fosse la mia reale. Mi preoccupa anche molto pensare che forse, nell'inconscio, mi piacerebbe essere un uomo?!
[#4]
Gentile utente,
Le caratteristiche dell'identita' di genere maschle e femminile sono profondamente conservate nel nostro inconscio, il quale ci *dirige* con mano invisibile ma inflessibile nell'apprezzamento di esse.
Quindi per comprendere davvero la *rappresentazione * che Lei predilige ai vari livelli dovrebbe elaborare il *fascino* che esercitano su di Lei, in un contesto appropriato.
Per intanto cerchi di mettere a fuoco a livello individuale come muti il Suo stato d'animo complessivo nei due *ruoli e momenti".
E' un gioco interessante, non pensa?
Le caratteristiche dell'identita' di genere maschle e femminile sono profondamente conservate nel nostro inconscio, il quale ci *dirige* con mano invisibile ma inflessibile nell'apprezzamento di esse.
Quindi per comprendere davvero la *rappresentazione * che Lei predilige ai vari livelli dovrebbe elaborare il *fascino* che esercitano su di Lei, in un contesto appropriato.
Per intanto cerchi di mettere a fuoco a livello individuale come muti il Suo stato d'animo complessivo nei due *ruoli e momenti".
E' un gioco interessante, non pensa?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.5k visite dal 05/09/2016.
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