Sentimenti confusi, paura, mancanza
Salve,
vi scrivo perché mi sento confusa e triste. Cercherò di sintetizzare. Vivo in Repubblica Ceca da 4 anni, sono stata per 9 anni con un ragazzo con il quale avevamo deciso di sposarci ma a pochi giorni dal matrimonio ci siamo separati perché lui aveva un'altra. Il suo comportamento era cambiato nei mesi precedenti, mi sentivo meno amata, mi trattava male... a quel tempo non capivo credevo che fosse solo agitato per il matrimonio... In ogni caso questa storia mi ha profondamente segnato, sono anche stata in psicoterapia per 1,5 anni (ma ora sto pensando che forse dovrei riprendere). Dopo questa relazione ho avuto altre brevi relazioni nelle quali sono entrata con poco sentimento e ne sono sempre uscita per la paura che stavo sbagliando tutto e forse era un po' vero perché quei ragazzi non mi interessavano veramente. All'improvviso 3 mesi fa ho conosciuto un ragazzo che per me ha iniziato immediatamente a significare qualcosa. Mi sono sentita subito attratta da lui sia fisicamente che intellettualmente ed abbiamo iniziato una bella relazione. All'inizio ho scoperto un piccolo inconveneite su di lui. Prima del nostro primo rapporto mi ha confessato di non avere avuto molte relazioni e di non avere molta esperienza dal punto di vista sessuale, perché ha un problema di eiaculazione precoce che lo inibisce molto. Questo mi ha un po' preoccupata, ma piano piano abbiamo affrontato la cosa insieme e direi che ne sta uscendo alla grande. Forse è proprio grazie a questo suo problema che il nostro rapporto è diventato così intenso... Insomma credo di poter dire con sicurezza di sentirmi veramete innamorata di lui (per la prima volta dopo la mia brutta storia). Nonostante ciò sono sempre rimasta molto in guardia ed attenta ai suoi comportamenti. Ho comunque una paura matta di sbagliare, di ricadere in una storia che potrebbe finir male. Da qualche settimana abbiamo deciso di andare a vivere insieme (non avrei voluto così presto, ma la scelta è stata velocizzata da fattori contingenti), questo mi ha portato a conoscerlo meglio non solo nei suoi aspetti positivi ma anche in quelli negativi. Un paio di settimane fa ho avuto con lui una seria discussione riguardo alcuni suoi comportamenti che mi avevano un po' turbata: A volte si lamenta un po' troppo delle cose da fare (anche se poi le fa) e io mi sento a disagio a chiedergli aiuto; altre volte (ma solo a volte) gli prende la paranoia che non vuole spendere. So che la sua situazione economica è realmente non buona ma non vorrei che la sua fosse un'avarizia caratteriale. Un paio di giorni dopo questa nostra discussione sono dovuta partire per lavoro per L'Italia dove rimarro per un mese. Da allora siamo sempre in contatto ma ora mi manca enormemente, vorrei fosse qui con me ma allo stesso tempo ho paura che le cose possano andare male tra noi anche se prima di partire ci siamo riappacificati. Non riesco a dormire, faccio incubi, mi chiedo se io sia diventata troppo dipendente dal sentimento che ho per lui?
vi scrivo perché mi sento confusa e triste. Cercherò di sintetizzare. Vivo in Repubblica Ceca da 4 anni, sono stata per 9 anni con un ragazzo con il quale avevamo deciso di sposarci ma a pochi giorni dal matrimonio ci siamo separati perché lui aveva un'altra. Il suo comportamento era cambiato nei mesi precedenti, mi sentivo meno amata, mi trattava male... a quel tempo non capivo credevo che fosse solo agitato per il matrimonio... In ogni caso questa storia mi ha profondamente segnato, sono anche stata in psicoterapia per 1,5 anni (ma ora sto pensando che forse dovrei riprendere). Dopo questa relazione ho avuto altre brevi relazioni nelle quali sono entrata con poco sentimento e ne sono sempre uscita per la paura che stavo sbagliando tutto e forse era un po' vero perché quei ragazzi non mi interessavano veramente. All'improvviso 3 mesi fa ho conosciuto un ragazzo che per me ha iniziato immediatamente a significare qualcosa. Mi sono sentita subito attratta da lui sia fisicamente che intellettualmente ed abbiamo iniziato una bella relazione. All'inizio ho scoperto un piccolo inconveneite su di lui. Prima del nostro primo rapporto mi ha confessato di non avere avuto molte relazioni e di non avere molta esperienza dal punto di vista sessuale, perché ha un problema di eiaculazione precoce che lo inibisce molto. Questo mi ha un po' preoccupata, ma piano piano abbiamo affrontato la cosa insieme e direi che ne sta uscendo alla grande. Forse è proprio grazie a questo suo problema che il nostro rapporto è diventato così intenso... Insomma credo di poter dire con sicurezza di sentirmi veramete innamorata di lui (per la prima volta dopo la mia brutta storia). Nonostante ciò sono sempre rimasta molto in guardia ed attenta ai suoi comportamenti. Ho comunque una paura matta di sbagliare, di ricadere in una storia che potrebbe finir male. Da qualche settimana abbiamo deciso di andare a vivere insieme (non avrei voluto così presto, ma la scelta è stata velocizzata da fattori contingenti), questo mi ha portato a conoscerlo meglio non solo nei suoi aspetti positivi ma anche in quelli negativi. Un paio di settimane fa ho avuto con lui una seria discussione riguardo alcuni suoi comportamenti che mi avevano un po' turbata: A volte si lamenta un po' troppo delle cose da fare (anche se poi le fa) e io mi sento a disagio a chiedergli aiuto; altre volte (ma solo a volte) gli prende la paranoia che non vuole spendere. So che la sua situazione economica è realmente non buona ma non vorrei che la sua fosse un'avarizia caratteriale. Un paio di giorni dopo questa nostra discussione sono dovuta partire per lavoro per L'Italia dove rimarro per un mese. Da allora siamo sempre in contatto ma ora mi manca enormemente, vorrei fosse qui con me ma allo stesso tempo ho paura che le cose possano andare male tra noi anche se prima di partire ci siamo riappacificati. Non riesco a dormire, faccio incubi, mi chiedo se io sia diventata troppo dipendente dal sentimento che ho per lui?
[#1]
Gentile Utente,
forse più che dipendente da quest'uomo, Lei sembra ancora "scottata" dalla storia precedente. Non fa altro che ripetere di aver paura che qualcosa possa andare storto, che la situazione possa sfuggire di mano, che lui possa cambiare, ecc...
Nessuno di noi può avere la certezza al 100% nelle relazioni, ma accettiamo il rischio e viviamo le relazioni con serenità.
A questo punto è indicata una consulenza psicologica, magari riprendendo il lavoro già svolto. Quali risultati aveva ottenuto con la terapia?
forse più che dipendente da quest'uomo, Lei sembra ancora "scottata" dalla storia precedente. Non fa altro che ripetere di aver paura che qualcosa possa andare storto, che la situazione possa sfuggire di mano, che lui possa cambiare, ecc...
Nessuno di noi può avere la certezza al 100% nelle relazioni, ma accettiamo il rischio e viviamo le relazioni con serenità.
A questo punto è indicata una consulenza psicologica, magari riprendendo il lavoro già svolto. Quali risultati aveva ottenuto con la terapia?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile utente,
Lei e' una donna adulta e non dovrebbe essere cosi' sprovveduta circa le convivenze.
C'e un periodo di difficoltà' iniziale che occorre tollerare e nel quale ognuno dei partner deve ristrutturare e rivedere la propria abitudine a vivere solo. Per formare una coppia, che e' una struttura molto diversa a livello emozionale e idenitario.
E' un rodaggio che davvero dimostra l'amore, il rispetto reciproco, la compatibilita' caratteriale.
Lei ha avuto questa possibilita' di allontanarsi e quindi potra' riflettere e crearsi una nuova *rappresentazione* della coppia che avete formato.
La *dipendenza* e' tutt'altra cosa. Non si crei preoccupazioni inutili.
I miei saluti.
Lei e' una donna adulta e non dovrebbe essere cosi' sprovveduta circa le convivenze.
C'e un periodo di difficoltà' iniziale che occorre tollerare e nel quale ognuno dei partner deve ristrutturare e rivedere la propria abitudine a vivere solo. Per formare una coppia, che e' una struttura molto diversa a livello emozionale e idenitario.
E' un rodaggio che davvero dimostra l'amore, il rispetto reciproco, la compatibilita' caratteriale.
Lei ha avuto questa possibilita' di allontanarsi e quindi potra' riflettere e crearsi una nuova *rappresentazione* della coppia che avete formato.
La *dipendenza* e' tutt'altra cosa. Non si crei preoccupazioni inutili.
I miei saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Intanto grazie per aver risposto alla mia richiesta, sinceramente mi avete un po' confortato e fatto riflettere...
Rispondendo alla Dr.ssa Pileci: Indubbiamente è difficile dimenticarsi della mia precedente storia. La terapia che ho seguito mi ha portato ad una profonda introspezione ma anche a vedere le cose in modo un po' più oggettivo riguardo alla mia precedente relazione. Credo di aver capito (anche se a posteriori) quello che non andava tra me e il mio ex, le mie mancanze e quello che lui faceva mancare a me. Fondamentalmente lui era una persona molto egoista ed individualista ma per me era la normalità visto che i miei genitori (e familiari) sono lo stesso. (Ecco anche la ragione della mia discussione con il mio ragazzo prima di partire). La mia terapia si è interrotta per mia decisione quando dopo un lungo periodo di depressione mi sono sentita finalemente serena e ho detto al mio terapeuta che avevo bisogno di provare ad andare avanti con le mie gambe. Però so che al bisogno posso tornare da lui (appena tornerò in Repubblica Ceca credo lo farò).
Rispondendo alla Dr.ssa Esposito: So bene che all'inizio della convivenza si possono manifestare delle piccole difficoltà ed entrambi i partner si devono abituare l'uno alle abitudini dell'altro. Per questo non l'ho certo "aggredito", però ho ritenuto importante parlarene con lui anche. Forse l'errore è stato farlo prima di partire...
Forse la ragione per cui mi sento così male ora senza di lui è perché ho la sensazione che qualcosa sia rimasto in sospeso tra di noi... Del resto quello di cui avrei bisogno ora è stare con lui, che lui mi rassicurasse e che io lo rassicurassi, invece stando lontani ho paura.
Grazie ancora delle vostre rispsote
Rispondendo alla Dr.ssa Pileci: Indubbiamente è difficile dimenticarsi della mia precedente storia. La terapia che ho seguito mi ha portato ad una profonda introspezione ma anche a vedere le cose in modo un po' più oggettivo riguardo alla mia precedente relazione. Credo di aver capito (anche se a posteriori) quello che non andava tra me e il mio ex, le mie mancanze e quello che lui faceva mancare a me. Fondamentalmente lui era una persona molto egoista ed individualista ma per me era la normalità visto che i miei genitori (e familiari) sono lo stesso. (Ecco anche la ragione della mia discussione con il mio ragazzo prima di partire). La mia terapia si è interrotta per mia decisione quando dopo un lungo periodo di depressione mi sono sentita finalemente serena e ho detto al mio terapeuta che avevo bisogno di provare ad andare avanti con le mie gambe. Però so che al bisogno posso tornare da lui (appena tornerò in Repubblica Ceca credo lo farò).
Rispondendo alla Dr.ssa Esposito: So bene che all'inizio della convivenza si possono manifestare delle piccole difficoltà ed entrambi i partner si devono abituare l'uno alle abitudini dell'altro. Per questo non l'ho certo "aggredito", però ho ritenuto importante parlarene con lui anche. Forse l'errore è stato farlo prima di partire...
Forse la ragione per cui mi sento così male ora senza di lui è perché ho la sensazione che qualcosa sia rimasto in sospeso tra di noi... Del resto quello di cui avrei bisogno ora è stare con lui, che lui mi rassicurasse e che io lo rassicurassi, invece stando lontani ho paura.
Grazie ancora delle vostre rispsote
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 04/09/2016.
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