Problemi trasferimento per l'università

Salve, mi ritrovo qui a scrivere di nuovo del mio problema con l'università perchè la prima volta ho avuto risposte che un minimo mi hanno aiutata. Dopo una brutta esperienza nella città vicino casa e nella facoltá in cui studiavo ho desiderato tanto di trasferirmi come hanno fatto mia sorella e i miei cugini ormai grandi e avere un percorso più prestigioso continuando la stessa facoltà ( l'unica in cui continuo a vedermi forse solo per abitudine) però in un altra città dove informandomi ho visto che alcune persone che conosco si trovano molto bene. Dopo averlo desiderato tanto mi sono iscritta al test di ammissione e quando ho realizzato quello che stavo facendo sono cominciati i sensi di colpa ( come se non mi fosse permesso desiderare qualcosa di così importante e che un minimo cambierebbe anche la vita dei miei familiari). Non so se ho fatto bene a continuare la facoltà già scelta e dove mi ero trovata male un po' per la città e un po' per i professori che non spiegavano quasi niente, adesso ho dei brutti presentimenti e mi sembra che il problema non sia la facolta o la città ma solamente io che non riesco più a studiare ( anche se desidero stare bene e avere un bel percorso come quello liceale). Mi sento ancora in colpa perchè vedo i mei che dovranno pagare altre cose ( anche se avrebbero dovuto lo stesso se fossi rimasta) ma non so perchè anche se mi appoggiano per quello che possono mi sembra come se io non me lo meritassi anche perchè ho perso già un anno con l'università. Quello che vorrei adesso è stare a letto e a casa mia ma so che poi mi sentirei in colpa a non aver fatto questa esperienza ormai così vicina. In fatto di lasciare i miei mi mette ansia come se li stessi abbandonando perchè mia sorella è da tanto che studia fuori ed ero rimasta solo io in casa con loro e i miei zii. In fondo ho un buon presentimento per questa esperienza ma non mi sento all'altezza e se non la facessi me ne pentirei e mi piangerei addosso per il mancato coraggio. Vorrei dei piccoli consigli per affrontare questo problema, so che non si può risolvere del tutto in questo modo ma vorrei ascoltare dei consigli da persone più competenti di me. Grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Crescere, cambiare, trasferirsi.. spaventa!

Solitamente i passi in avanti si fanno come un gambero, uno avanti e due in dietro, in funzione del coraggio, del legame con le origini, delle proprie paure, ecc..


I consigli pratici non possiamo erogarli, gli psicologi, solitamente, in altre sedi, ascoltano il paziente al fine che questi ascolti se stesso; solo dopo si potrà effettuare un cambiamento.

Se si sente bloccata e vorrebbe soltanto stare a letto valuti di approfondire questo stato d'animo con uno psicologo de visu, vedrà che si rimetterà in cammino.

Coraggio.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
L'universita' e' un passo importante per quanto riguarda lo *svincolo* dall'ambito familiare verso il mondo *fuori* produttivo, finalizzato all'espressione di se' senza particolari *salvaguardie familiari o di citta'"
E' questo il clou su cui Lei dovrebbe lavorare. E il fatto che provi difficolta' indicherebbe che il *bisogno* in Lei c'e.
Per elaborare tale tema vorrei che riflettesse sul fatto che l'Uiversita' e' ancora un contesto *non competitivo*, dove puo' permettersi qualche momento di *defaillance*, ma la vita reale e l'esigenza di essere *forte* vanno *messe in cantiere*. Vanno formate e sperimentate, fino a che non dovranno piu' essere in discussione.
Quindi pensi a Lei e alla Sua dificolta'. Ora. ! Ok?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132