Consulti diversi al massimo
Sono fidanzata da 1 anno e mezzo con un ragazzo particolare,generalmente sembra essere tranquillo,amoroso,coccolone ecc ma dall'inizio della nostra storia dopo i 3 mesi fino a 6mesi fa non faceva altro durante una lite che urlare,farsi venire gli attacchi di panico e appena dicevo di lasciarlo e che volevo essere portata a casa incominciava a tenermi ferma con le mani stringendo i polsi,a dirmi brutte parole,a correre con la macchina facendomi paura,minacciandomi e appena volevo chiamare mio padre per poter andare a casa mi levava il telefono dalle mani. Una volta mi ha sbattuto alla macchina tenendomi i polsi stretti io mi dimenavo ma lui nn voleva lasciarmi mi diceva dovevo calmarmi allora io gli ho sputato in faccia ma non avevo altra via di fuga e lui istintivamente mi ha dato uno schiaffo.Alcune volte arrivava a lasciarmi a casa e davanti a me levava la batteria dal telefono e diceva di andare ad uccidersi ,mi mandava le foto anche del luogo in cui l'avrebbe fatto tipo un albero,registrazioni di suoni della macchina mentre correva veloce eh che dovevo anche dire delle parole di addio alla sua famigliaUna volta anche sotto casa mia mentre litigavamo mi ha tenuta stretta al muro perchè io nn volevo ascoltarlo e volevo salire a casa ,nn mi ha permesso nemmeno quello con la forza tenendomi le chiavi e quando volevo chiuddere il portone di sotto lo bloccava con il piede. Addirittura una volta durante una lite in cui lo lasciavo e lui piangeva ha fatto il gesto di darmi un pedata leggera sul sedere facendomi scendere dalla macchina dicendomi di andare via come volevo sempre fare. Negli ultimi 4 mesi dopo l'episodio dello sputo e dello schiaffo dove gli dissi doveva smetterla di controllarmi e bloccarmi durante le liti ci sono urla offese tra noi due e qualche volta quando voglio andare o addirittura mi sto zitta e nn parlo mi gira con forza,mi blocca tenendomi stretta e non mi fa scendere dalla macchina non accompagnandomi a casa ma andando in giro parlando in continuazione insistentemente,una volt dvanti amici litigavamo e siccome nn andavo a discutere con lui solo a tirato la borsetta sul tavolo davanti a tutti. Io lo amo ho perso anche la mia dignità di donna portando ancora tutt'ora un peso sulle mie spalle con la speranza che cambi ho scritto ciò nlla sezione psichiatria mi ha risposto così: E' una persona violenta, le ha già messo le mani addosso, non si controlla. Non se ne rende conto lui, che non cerca un aiuto psichiatrico, e non se ne rende conto lei. I Pronto Soccorso sono pieni di donne massacrate da quelli che le amano tanto, e gli obitori pure. Che sia una persona dolce e piacevole per la maggior parte del tempo non conta, per fare molto male basta un minuto. Le consiglio di andare a parlare con le volontarie del centro antiviolenza della sua città. scrivendo qua invece ci sono stati commenti che dicevano di cercare in primis di parlare con lui e cambiare insieme eliminando tutti questi comportamenti..fatemi capire!!
[#1]
Gentile utente,
Io penso che lei non si trovi nella condizione di doversi rivolgere ai Centri Antiviolenza.
Da quello che ci riferisce e' LEI a volere essere *vittima*.
Lei non e' sposata con questo ragazzo e se davvero ha notato violenza in lui e' Lei a dovere dirgli *addio*. Ma nel Suo cuore. Non altrove.
Quindi si ponga in ascolto di se' stessa.
Se ha provato paura questa e' una indicazione *necessaria e sufficiente* per lasciarlo andare.
E se non riesce a farlo... temo che forse una parte di Lei, proprio di Lei, voglia porsi come *vittima* e forse agire in modo da produrre in lui un comportamento da *carnefice*.
Si osservi con molta cura in questa possibilita'. Per il bene Suo (di Lei che ci scrive) e in seconda istanza, del ragazzo!
I miei saluti.
Io penso che lei non si trovi nella condizione di doversi rivolgere ai Centri Antiviolenza.
Da quello che ci riferisce e' LEI a volere essere *vittima*.
Lei non e' sposata con questo ragazzo e se davvero ha notato violenza in lui e' Lei a dovere dirgli *addio*. Ma nel Suo cuore. Non altrove.
Quindi si ponga in ascolto di se' stessa.
Se ha provato paura questa e' una indicazione *necessaria e sufficiente* per lasciarlo andare.
E se non riesce a farlo... temo che forse una parte di Lei, proprio di Lei, voglia porsi come *vittima* e forse agire in modo da produrre in lui un comportamento da *carnefice*.
Si osservi con molta cura in questa possibilita'. Per il bene Suo (di Lei che ci scrive) e in seconda istanza, del ragazzo!
I miei saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
"E se non riesce a farlo... temo che forse una parte di Lei, proprio di Lei, voglia porsi come *vittima* e forse agire in modo da produrre in lui un comportamento da *carnefice*"
Cosa vuole dire esattamente? che se nn lo lascio io mi comporterò come già sto facendo da vittima e farò sentire lui un carnefice facendo male ad entrambi? Quindi per lei le cose non possono cambiare in meglio,quelli che sono così continueranno a comportarsi così o peggioreranno ...
Cosa vuole dire esattamente? che se nn lo lascio io mi comporterò come già sto facendo da vittima e farò sentire lui un carnefice facendo male ad entrambi? Quindi per lei le cose non possono cambiare in meglio,quelli che sono così continueranno a comportarsi così o peggioreranno ...
[#3]
Gentile utente,
Quando si stabilisce un rapporto *vittima/carnefice* e' difficile dire da dove inizi e dove termini. E' un rapporto *circolare*.
Quindi Le consiglierei di prendersi cura della Sua parte. Altrimenti temo che le cose non potranno cambiare!
Auguri!
Quando si stabilisce un rapporto *vittima/carnefice* e' difficile dire da dove inizi e dove termini. E' un rapporto *circolare*.
Quindi Le consiglierei di prendersi cura della Sua parte. Altrimenti temo che le cose non potranno cambiare!
Auguri!
[#4]
Gentile Utente,
in che cosa i pareri che ha ricevuto Le sembrano così diversi?
Non Le è forse stato detto che la modalità relazionale con questa persona deve essere modificata?
Se riesce a modificare il tutto da sola, bene.
Ma se non dovesse riuscirci, che male c'è a chiedere aiuto?
Le è stato anche spiegato come funziona la dinamica vittima/carnefice in più occasioni: che cosa non ha capito?
Nell'eventualità di rivolgersi ad un Centro Antiviolenza, non crede che l'aiuto consisterà anche nel modificare tale dinamica relazionale?
In che cosa, dunque, Le sembrano diversi tali pareri?
in che cosa i pareri che ha ricevuto Le sembrano così diversi?
Non Le è forse stato detto che la modalità relazionale con questa persona deve essere modificata?
Se riesce a modificare il tutto da sola, bene.
Ma se non dovesse riuscirci, che male c'è a chiedere aiuto?
Le è stato anche spiegato come funziona la dinamica vittima/carnefice in più occasioni: che cosa non ha capito?
Nell'eventualità di rivolgersi ad un Centro Antiviolenza, non crede che l'aiuto consisterà anche nel modificare tale dinamica relazionale?
In che cosa, dunque, Le sembrano diversi tali pareri?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Utente
da sola io potrei essere in grado di rendere la relazione da negativa a positiva? si può interrompere il circolo vittima carnefice senza dover chiudere il rapporto ma trasformandolio in benefico..o mi state dicendo che da sola posso riuscire a interrompere sto circolo che porterà obbligatoriamente alla fine del rapporto?
[#6]
Utente
poi diversi pareri perché la psikiatra mi ha detto che devo allontanrmi subito da questa persona e chiedere aiuto x distaccarmi appunto invece qui su psicologia si parla di poter modificare questi comportamenti poter cambiare la dinamica del rapporto.. e riuscire a vivere un rapporto a 360° sano senza questo circolo che si é creato..x lo meno questo é quelll che ho capito io...
[#7]
Gentile utente,
Il rapporto vittima/carnefice e' inconscio. E quindi spezzarlo da sola, senza Il supporto di un professionista capace e' pressocche' impossibile.
Il *godimento* perverso che prova la *vittima* e' profondo: sperimenta la capacita' di *provocare* l'aggresore, di fare *perdere* le staffe al carnefice, ma nello stesso tempo di *resistere*. Quindi le key-words che *eccitano* la vittima sono *potere* e *forza*.
Elaborare queste Key-words, capire il *bisogno* che le stimola e' compito di una psicoterapia dinamica. Occorre rievocare tramite i sogni e le associazioni ai temi emersi le *figure/rappresentazioni potenti e forti* della propria infanzia. Per comprendere le ragioni del *fascino* che esercitano.
Spero di avere risposto alla Sua domanda in modo esaustivo.
I miei saluti.
Il rapporto vittima/carnefice e' inconscio. E quindi spezzarlo da sola, senza Il supporto di un professionista capace e' pressocche' impossibile.
Il *godimento* perverso che prova la *vittima* e' profondo: sperimenta la capacita' di *provocare* l'aggresore, di fare *perdere* le staffe al carnefice, ma nello stesso tempo di *resistere*. Quindi le key-words che *eccitano* la vittima sono *potere* e *forza*.
Elaborare queste Key-words, capire il *bisogno* che le stimola e' compito di una psicoterapia dinamica. Occorre rievocare tramite i sogni e le associazioni ai temi emersi le *figure/rappresentazioni potenti e forti* della propria infanzia. Per comprendere le ragioni del *fascino* che esercitano.
Spero di avere risposto alla Sua domanda in modo esaustivo.
I miei saluti.
[#8]
Gentile Utente,
come faccio da qui e senza conoscere né Lei né il Suo ragazzo a dire che cosa può fare con certezza?
Un consulto on line fornisce pareri professionali che hanno un grande limite... Inoltre, Lei fornisce un pezzettino per volta e non permette di avere la visione completa della situazione...
Sembra che Lei voglia una soluzione chirurgica al problema, ma io concordo con le mie Colleghe sull'opportunità di comprendere prima come funziona Lei e che cosa vuole, anche da questa relazione.
Cordiali saluti,
come faccio da qui e senza conoscere né Lei né il Suo ragazzo a dire che cosa può fare con certezza?
Un consulto on line fornisce pareri professionali che hanno un grande limite... Inoltre, Lei fornisce un pezzettino per volta e non permette di avere la visione completa della situazione...
Sembra che Lei voglia una soluzione chirurgica al problema, ma io concordo con le mie Colleghe sull'opportunità di comprendere prima come funziona Lei e che cosa vuole, anche da questa relazione.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.5k visite dal 01/09/2016.
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