Gelosia

Buongiorno,
sono una donna di 30 anni e mi sono avvicinata al vs sito tramite alcune domande che mi è capitato di leggere su vari temi e trovo interessante come si venga comunque presi con molta serietà pur essendo un sito internet.

Ho un problema che mi accompagna ormai da tempo e che ha accompagnato tutte le mie relazioni importanti con uomini.
La gelosia. Sono anni ormai che sono"schiava" di questi moti violenti che avvengono dentro il cervello (e che sento spesso fino a pancia e stomaco).

Ho una famiglia "normale", sono figlia unica ed i miei genitori sono sempre stati l'uno a fianco dell'altro, tra alti e bassi ma sempre con molto amore impegno e dedizione. Non mi sono mancate le attenzioni da parte di tutta la famiglia ed ho un rapporto molto viscerale con mio padre (che stimo ed ammiro da sempre, sia come Uomo sia come marito per mia madre, sempre presente, che l'aiuta in casa, molto profondo e sensibile) che mi ha comunque sempre dato sicurezza e senso di appagamento.

Ho avuto 2 storie che reputo davvero importanti ed adesso sto vivendo la 3°, quella che per me potrebbe essere davvero quella della vita.
Ho finalmente trovato un uomo con il quale riesco per la prima volta ad immaginare un futuro; per la prima volta anche il Lui che ho davanti è nella stessa condizione e sembriamo davvero fianco a fianco in questo progetto di vita.

Però c'è un però! Mi trovo nuovamente a fare i conti con Me. Con la mia ingiustificata gelosia. Una gelosia che mi accompagna da anni, quasi una malattia che si manifesta solo quando ho accanto qualcuno che amo e che reputo davvero importante per me. Si tratta di una gelosia "di pancia", "sorda" che non colpevolizza 'lui' in quanto spesso sono io che immagino situazioni e cose che realmente nn accadono ma neanche lontanamente. Quando siamo in circostanze dove ci sono altre persone inevitabilmente mi sporgo per cercare donne piu belle di me che potrebbero attrarre la sua attenzione, anche se so perfettamente che lui è li con me e per me e pur piacendomi molto come donna nell'insieme (fisico/carattere).
Solo in questi casi sono perennemente assorta in pensieri che mi tolgono serenità, sono ansiosa, ogni donna che passa ho paura sia quella da cui lui possa essere attratto, che guarderà con interesse, che insomma si sostituirà (nel mio cervello) a me come oggetto del desiderio.

Sono una donna nel resto del tempo che trascorro sia con lui che a lavoro o nel resto della vita molto sicura di me, mi piaccio anche con i miei difetti e mi sento donna e femmina a tutti glie effetti senza particolari mancanze.
Proprio per questo fatico a comprendere questo mio stato d'animo, ha messo anche a repentaglio le 2 storie precedenti e è sempre stato fulcro di discussioni e litigi forti, stremanti che nn portano certo niente di buono.
Vorrei intraprendere un percorso con un professionista, cosa mi consigliate di fare?

Spero di essere stata esauriente,

Vi ringrazio per l'attenzione,

N
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<<Mi trovo nuovamente a fare i conti con Me.>>

Gentile Utente,
questo mi pare proprio essere il fulcro della situazione, che Lei ha lucidamente individuato.
Cambiano i compagni, ma il copione si ripete.
E il suo disagio cresce, tanto più ora che ha trovato un uomo i cui progetti di vita collimano e coincidono come tempistica con i suoi.
Credo sia davvero importante che si soffermi un po' su questa sua modalità con l'aiuto di un nostro collega psicoterapeuta, così da evitare che anche il finale della storia sia il medesimo del passato.
Ciò per cercare di individuare gli schemi disfunzionali che si mettono in atto e trovare invece modalità alternative e di pensiero e di relazione, che le consentano di vivere con pienezza ed entusiasmo questo importante rapporto.
Può cercare tra i professionisti iscritti a MI che esercitano nella sua zona:
https://www.medicitalia.it/specialisti/psicologia/
o tra gli appartenenti all'Albo della sua regione:
http://www.ordinepsicologitoscana.it/cgi-bin/opt/albonline.cgi

Saluti cordiali.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta Dr.ssa, prenderò sicuramente contatto per un consulto.

Vale la pena sempre provarci.


[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Il Suo *problema* puo' essere affrontato in due modi diametralmente opposti. E che dovra' essere Lei a discriminare:
- potra' cercare attivamente un *compagno* di vita che sia tale da non dare adito a gelosie. Una persona di cui Lei sia sicura al 100%. E a cui affidarsi ad occhi chiusi. Le auguro di cuore di trovarlo un uomo con tali doti! Esistono ne sia certa, anche se sono rari.
Dovra' Lei sentire che siete davvero *due* solo fisicamente, ma dovra' anche sentire una assoluta similitudine di sentimenti, serieta', sincerita'. Amore insomma. Nella piu' completa accezione del termine.

- la seconda strada sara' invece dolorosa e andra' affrontata se vuole con coraggio.
Esiste una teoria psicodinamica sulla gelosia. E se Lei se la sentira' dovra' acquisirla pian piano in terapia con un professionista preparato che sappia porgergliela senza che Lei la rifiuti.
Si tratterebbe in realta' di un desiderio inconscio molto censurato.
Piu' di questo non ritengo possibile dirLe in questa sede.
Ci pensi a fondo e con calma!
Le porgo cordiali miei auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
Utente
Utente
La ringrazio molto per il tempo dedicatomi Dr.ssa Esposito, anche se non ho mai sentito parlare della teoria a cui fa riferimento sinceramente devo dire che ha stimolato il mio interesse.
Avrei davvero voglia di proseguire questo discorso e oggi come mai penso di esser pronta a guardarmi senza veli e giustificazioni.

Penso poi che la soluzione da Lei proposta possa effettivamente essere (per quanto dolorosa come dice) la strada migliore da intraprendere, anche perchè se devo essere sincera, il Lui che mi è accanto non mi da veramente modo di "sentire" ciò che sento. E' proprio per questo che questo mio stato d'animo in certe determinate condizioni mi stupisce e mi lascia perplessa.
E' proprio il comportamento di totale rispetto che sento nei miei confronti da parte di Lui che mi spinge alla riflessione che il "problema" sia insito in me, non in chi ho accanto. Forse mai come questa volta credo in ciò che siamo insieme ed ho il desiderio di vivermi con tranquillità e serenità ciò che sarà, senza rovinare i momenti più belli.

La ringrazio ancora per le sue parole,