Nido o nonni?
gentili dottori, sono una mamma indecisa, in preda all'angoscia di fare la cosa giusta.Io sono stata adottata quando avevo 40 giorni, il fatto mi è stato subito detto dai miei genitori, quindi ero(apparentemente )serena rispetto a questa cosa.Ora, ho un buimbo di 19 mesi, dall'anno scorsom, da quiando aveva 7 mesi ho ripreso a lavorare e lo guardavano sia i miei che mia suocera, che è molto ansiosa , ai limiti ddel normale, e anche un pò morbosa verso il nipote, come con tutti gli altri suoi nipoti, ch cresce lei.Leri abita al piano di sotto di una stessa villetta, entrate separate, ma vede il nipote tutti i giorni.Da quest anno, data la diversità educativa con mia suocera, avrei deciso fdio mandare il bimbo 8in un micronido, con 6 bimbi e due maestre giovani, dato che tra poco riprendo a lavorare, dopo 2 mesi di avcanza(faccio l'0insegnante).I miei abitano a 40 km quindi quest anno nn se la sentono più di alternarsi a mia suocera, dovrebbe guardarlo solo lei che, come vi dicevo, è super ansiosa(ai livelli che non gli darebbe nemmeno il cibo a pezzetti che ha 19 mesi e ha pautra che si soffochi con le lenzuolA!!).So cosa vuol dire essere ansiosi poichè soffro, anche se sto molto meglio, di ansia da tre anni, cche curo con la paroxetuina.Con mio figlio non sono ansiosa.Secondo voi, alla luce di tuitto ciò, meglio mNDre il bimbo al nido mezza giornata, fino le 12.30, poi stare un pomeriggio con miasuocera e gli altri pomeriggi con me ch eson libera, o meglio che stia tutto il tempo con la nonna, dato che si trova bene?Stamattina era il primo giorno in cui l ho lascioato al nidop e ha pianto.La mia paura è che possa sentirsi abbandonato e non mi voglia più ben.Mi dite se è possibile?Grazie mille.Una mamma preoccupata e in colpa
[#1]
Gentile utente,
1. il suo bimbo ha giò 19 mesi e dunque è pronto per affrontare esperienze più complesse che non la relazione esclusiva-adulto. Mi riferisco a quella fucina di relazioni e di socializzazione tra coetanei che il nido offre e la casa no.
2. Mandandolo al nido la mattina, la nonna non viene privata della sua "nonnità", che esercita in alcuni pomeriggi e quando il bimbo (inevitabilmente) si ammalerà. Solo che non fa la baby-sitter a tempo pieno.
I nonni baby-sitter sentono la pesantezza.
I nonni che vivono la nonnità attraverso un tempo più breve con il bimbo ... se lo godono.
E dunque avrà compreso come la penso,
valutazione non solo teorica, ma frutto di decine di corsi con le nonne e i nonni, nonchè con i giovani genitori.
Sulla complessa e interessante problematica Le consiglio la lettura di due contributi:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5395-genitori-nonni-guerra-o-pace.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5382-nonni-nipoti-la-legge-li-tutela-e-la-psicologia.html
di cui - se ritiene- portà darmi un feedback.
Saluti cordiali.
1. il suo bimbo ha giò 19 mesi e dunque è pronto per affrontare esperienze più complesse che non la relazione esclusiva-adulto. Mi riferisco a quella fucina di relazioni e di socializzazione tra coetanei che il nido offre e la casa no.
2. Mandandolo al nido la mattina, la nonna non viene privata della sua "nonnità", che esercita in alcuni pomeriggi e quando il bimbo (inevitabilmente) si ammalerà. Solo che non fa la baby-sitter a tempo pieno.
I nonni baby-sitter sentono la pesantezza.
I nonni che vivono la nonnità attraverso un tempo più breve con il bimbo ... se lo godono.
E dunque avrà compreso come la penso,
valutazione non solo teorica, ma frutto di decine di corsi con le nonne e i nonni, nonchè con i giovani genitori.
Sulla complessa e interessante problematica Le consiglio la lettura di due contributi:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5395-genitori-nonni-guerra-o-pace.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5382-nonni-nipoti-la-legge-li-tutela-e-la-psicologia.html
di cui - se ritiene- portà darmi un feedback.
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile signora,
non si faccia troppi problemi: Suo figlio ha pianto al nido perché per i bimbi non è facile separarsi dalla mamma e dalle figure di accudimento. Ma il piccolo deve essere accompagnato in questo momento, tant'è che è previsto un periodo di inserimento.
E' inoltre utile alternare nido e cure della nonna, perché il bimbo può già sperimentare diversi stili di accudimento.
Capisco che per una mamma è sempre fonte di preoccupazione o quanto meno è sensatissimo porsi queste domande, ma abbia fiducia nel fatto che i bimbi, anche così piccolini, sono in grado di esprimere le loro preferenze.
Stare poi con altri bimbi permette la socializzazione e la crescita.
Cordiali saluti,
non si faccia troppi problemi: Suo figlio ha pianto al nido perché per i bimbi non è facile separarsi dalla mamma e dalle figure di accudimento. Ma il piccolo deve essere accompagnato in questo momento, tant'è che è previsto un periodo di inserimento.
E' inoltre utile alternare nido e cure della nonna, perché il bimbo può già sperimentare diversi stili di accudimento.
Capisco che per una mamma è sempre fonte di preoccupazione o quanto meno è sensatissimo porsi queste domande, ma abbia fiducia nel fatto che i bimbi, anche così piccolini, sono in grado di esprimere le loro preferenze.
Stare poi con altri bimbi permette la socializzazione e la crescita.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile Signora,
Concordo con le colleghe per quanto riguarda il *nido*. Nessuna esitazione!
Riguardo il *pianto* del bambino e' fisiologico, tanto che alcuni nidi prevedono per alcune settimane la presenza *a latere* (non visibile dai bambini) dei genitori. In modo da poterli prelevare qualche tempo prima del termine dell'orario se occorre!
E' un sacrificio acuto ma utilissimo per entrambi (bambino e genitori) separarsi!
Auguri!
Concordo con le colleghe per quanto riguarda il *nido*. Nessuna esitazione!
Riguardo il *pianto* del bambino e' fisiologico, tanto che alcuni nidi prevedono per alcune settimane la presenza *a latere* (non visibile dai bambini) dei genitori. In modo da poterli prelevare qualche tempo prima del termine dell'orario se occorre!
E' un sacrificio acuto ma utilissimo per entrambi (bambino e genitori) separarsi!
Auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.3k visite dal 31/08/2016.
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