Attacco di pianto durante e dopo l'orgasmo
Buon giorno,
da un pò di tempo quando raggiungo l'orgasmo, immediatamente dopo (talvolta in contemporanea) al piacere provo una strana sensazione di tristezza e mi viene da piangere, qualche volta sfocio in una vera e propria crisi di pianto. Da qui la voglia di non voler arrivare a concludere il rapporto.
Sto con un ragazzo da poco più di anno. I primi nove mesi sono stati indescrivibili. Io innamorata di lui e lui di me. Davvero mesi incredibili e mai vissuto emozioni così positive nei miei 33 anni.
Dopo questi 9 mesi lui viene a sapere che gli ho mentito (spudoratamente) su una relazione avvenuta 13 anni fa con un altro. Di qui si litiga, il rapporto si interrompe. Litighiamo, ci allontaniamo... Dopo qualche periodo di lontananza torniamo insieme. I successivi 3 mesi è un alternarsi di bei momenti e fantasmi che tornano a farci visita.
Lui è deluso per la relazione passata e per la bugia...le bugie su quella storia.
Inizia a cambiare. Pian piano non vuole neanche più baciarmi. Da qui nuovi litigi. Dopo 4 mesi dalla scoperta della bugia lui non dice che è innamorato di me ma neanche smentisce. Afferma che mi vuol bene e me lo dimostra. Preferisce stare con me che con gli amici. Non riusciamo a stare senza sentirci: ci scriviamo, ci sentiamo, ci vediamo...Però non riesce a definirmi la sua ragazza. Un signore gli chiese "è la tua ragazza?" e lui silenzio; "è tua moglie?" e lui "no no non è mia moglie". Anche io gli ho chiesto se mi considera la sua ragazza. La sua risposta: "Mi fa piacere uscire con te e vederti, sicuramente....tu come la vedi?" e dice "Ho paura ad impegnarmi...ho paura di ritrovarmi allo stesso punto" (ha sofferto molto per via delle bugie su quella relazione passata. Dice che l'ha vissuto come un vero e proprio tradimento).
Gli feci la proposta di restare amici (anche se mi costa molta fatica, perchè i miei sentimenti verso di lui non sono cambiati) e all'inizio (poco) sembrava potesse funzionare, ma lui ci prova sempre con me. Dice che non mi resiste, che gli piaccio troppo, che mi vuole bene. E ogni volta finiamo col farlo.
E mentre arrivo mi viene da piangere. Mi sento male. Ma la cosa mi succede anche se sto sola e provo a toccarmi.
Perchè reagisco così? mi passerà? che devo fare?
da un pò di tempo quando raggiungo l'orgasmo, immediatamente dopo (talvolta in contemporanea) al piacere provo una strana sensazione di tristezza e mi viene da piangere, qualche volta sfocio in una vera e propria crisi di pianto. Da qui la voglia di non voler arrivare a concludere il rapporto.
Sto con un ragazzo da poco più di anno. I primi nove mesi sono stati indescrivibili. Io innamorata di lui e lui di me. Davvero mesi incredibili e mai vissuto emozioni così positive nei miei 33 anni.
Dopo questi 9 mesi lui viene a sapere che gli ho mentito (spudoratamente) su una relazione avvenuta 13 anni fa con un altro. Di qui si litiga, il rapporto si interrompe. Litighiamo, ci allontaniamo... Dopo qualche periodo di lontananza torniamo insieme. I successivi 3 mesi è un alternarsi di bei momenti e fantasmi che tornano a farci visita.
Lui è deluso per la relazione passata e per la bugia...le bugie su quella storia.
Inizia a cambiare. Pian piano non vuole neanche più baciarmi. Da qui nuovi litigi. Dopo 4 mesi dalla scoperta della bugia lui non dice che è innamorato di me ma neanche smentisce. Afferma che mi vuol bene e me lo dimostra. Preferisce stare con me che con gli amici. Non riusciamo a stare senza sentirci: ci scriviamo, ci sentiamo, ci vediamo...Però non riesce a definirmi la sua ragazza. Un signore gli chiese "è la tua ragazza?" e lui silenzio; "è tua moglie?" e lui "no no non è mia moglie". Anche io gli ho chiesto se mi considera la sua ragazza. La sua risposta: "Mi fa piacere uscire con te e vederti, sicuramente....tu come la vedi?" e dice "Ho paura ad impegnarmi...ho paura di ritrovarmi allo stesso punto" (ha sofferto molto per via delle bugie su quella relazione passata. Dice che l'ha vissuto come un vero e proprio tradimento).
Gli feci la proposta di restare amici (anche se mi costa molta fatica, perchè i miei sentimenti verso di lui non sono cambiati) e all'inizio (poco) sembrava potesse funzionare, ma lui ci prova sempre con me. Dice che non mi resiste, che gli piaccio troppo, che mi vuole bene. E ogni volta finiamo col farlo.
E mentre arrivo mi viene da piangere. Mi sento male. Ma la cosa mi succede anche se sto sola e provo a toccarmi.
Perchè reagisco così? mi passerà? che devo fare?
[#1]
Gentile utente,
peccato quelle bugie, soprattutto riguardanti il passato; quando cioè voi due non eravate ancora insieme.
Perchè lo ha fatto? Quale la motivazione?
Ora vivete il lutto della "magia spezzata".
E dunque vi trovate nella "realtà", con tutti i limiti e luci-ombre che tale situazione presenta. Luci e ombre che colpiscono anche l'orgasmo e le sue lacrime.
Perchè non pensare di farsi aiutare di persona?
Continuando così non so come si evolverà la Vostra relazione; ma forse con una percorso psy potreste farla evolvere verso una forma "matura" di stare insieme,
che accetta anche qualche crepa,
valutando che "con" è indubbiamente meglio che "senza" l'altro/a.
peccato quelle bugie, soprattutto riguardanti il passato; quando cioè voi due non eravate ancora insieme.
Perchè lo ha fatto? Quale la motivazione?
Ora vivete il lutto della "magia spezzata".
E dunque vi trovate nella "realtà", con tutti i limiti e luci-ombre che tale situazione presenta. Luci e ombre che colpiscono anche l'orgasmo e le sue lacrime.
Perchè non pensare di farsi aiutare di persona?
Continuando così non so come si evolverà la Vostra relazione; ma forse con una percorso psy potreste farla evolvere verso una forma "matura" di stare insieme,
che accetta anche qualche crepa,
valutando che "con" è indubbiamente meglio che "senza" l'altro/a.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
La bugia nasce dalla vergogna.
Venivo da una relazione finita che mi aveva segnato molto (il primo amore). Conobbi quest altro ragazzo. C'ho fatto sesso per diverse ragioni ma non per coinvolgimento emotivo (dalla mia prima relazione non avevo provato orgasmo, e lui mi diceva che non sapevo fare sesso/amore) con questo ragazzo è stato un voler sperimentare.
Mi vergogno per il gesto (l'aver voluto sperimentare) e per il ragazzo in sè: non è uno che gode di stima. Ho sempre negato questa relazione e quando lui mi chiese mi fu spontaneo negargli tutto. Quando poi lui più volte mi ha chiesto ho sempre negato per paura di passare per bugiarda. Una volta ho provato a dirgli la verità e la sua reazione fu "se è così ti lascio". Così ritrattai tutto dicendo che scherzavo. Pensavo di dirgli la verità in seguito, ma lui l'ha scoperto prima.
Ma ora, non so se la sua reazione dipenda ancora dalla bugia o solo non vuole impegnarsi.
Ma perchè piango con l'orgasmo?
Venivo da una relazione finita che mi aveva segnato molto (il primo amore). Conobbi quest altro ragazzo. C'ho fatto sesso per diverse ragioni ma non per coinvolgimento emotivo (dalla mia prima relazione non avevo provato orgasmo, e lui mi diceva che non sapevo fare sesso/amore) con questo ragazzo è stato un voler sperimentare.
Mi vergogno per il gesto (l'aver voluto sperimentare) e per il ragazzo in sè: non è uno che gode di stima. Ho sempre negato questa relazione e quando lui mi chiese mi fu spontaneo negargli tutto. Quando poi lui più volte mi ha chiesto ho sempre negato per paura di passare per bugiarda. Una volta ho provato a dirgli la verità e la sua reazione fu "se è così ti lascio". Così ritrattai tutto dicendo che scherzavo. Pensavo di dirgli la verità in seguito, ma lui l'ha scoperto prima.
Ma ora, non so se la sua reazione dipenda ancora dalla bugia o solo non vuole impegnarsi.
Ma perchè piango con l'orgasmo?
[#3]
Gentile utente,
<<Mi vergogno per il gesto (l'aver voluto sperimentare) <<
è umano andare a cercare quello che non si ha (l'orgasmo in questo caso), e talvolta lo si trova in luoghi inconsueti o considerati poco raccomandabili...
Tuttavia ritengo che il problema sia nato dall'accettare di rispondere ad una domanda di lui non pertinente con la storia attuale.
Il passato appartiene a chi l'ha vissuto.
E dunque domande su quanto fatto/pensato/agito PRIMA, possono essere ritenute non legittime. E non rimane che dichiararlo.
Al di là di questo rimane la via della bugia da una parte, e dall'altra un possibile continuo sfruculiamento sul passato dell'altra/o, che può dar luogo a gelosie immotivate o a derive ossessive.
<<Mi vergogno per il gesto (l'aver voluto sperimentare) <<
è umano andare a cercare quello che non si ha (l'orgasmo in questo caso), e talvolta lo si trova in luoghi inconsueti o considerati poco raccomandabili...
Tuttavia ritengo che il problema sia nato dall'accettare di rispondere ad una domanda di lui non pertinente con la storia attuale.
Il passato appartiene a chi l'ha vissuto.
E dunque domande su quanto fatto/pensato/agito PRIMA, possono essere ritenute non legittime. E non rimane che dichiararlo.
Al di là di questo rimane la via della bugia da una parte, e dall'altra un possibile continuo sfruculiamento sul passato dell'altra/o, che può dar luogo a gelosie immotivate o a derive ossessive.
[#5]
Non
"non ne voglio parlare", che ridà a Lei la responsabilità del silenzio,
bensì
"appartiene al passato e dunque non fa parte di questa storia di noi due insieme".
<<lui è insopportabilmente insistente<< .. starà a Lei valutare la potenza (negativa) dell'intrusione e delle conseguenze che - alla fine - ricadono solo su di Lei; e non su chi la violazione l'ha perpetrata.
Sono un po' dura, ma purtroppo - ancora - molte donne non riescono a porre i giusti confini al proprio uomo. Perchè se lo fanno si sentono cattive e fuori posto.
Ma ciò non va a vantaggio della relazione.
"non ne voglio parlare", che ridà a Lei la responsabilità del silenzio,
bensì
"appartiene al passato e dunque non fa parte di questa storia di noi due insieme".
<<lui è insopportabilmente insistente<< .. starà a Lei valutare la potenza (negativa) dell'intrusione e delle conseguenze che - alla fine - ricadono solo su di Lei; e non su chi la violazione l'ha perpetrata.
Sono un po' dura, ma purtroppo - ancora - molte donne non riescono a porre i giusti confini al proprio uomo. Perchè se lo fanno si sentono cattive e fuori posto.
Ma ciò non va a vantaggio della relazione.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7k visite dal 31/08/2016.
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