Richiesta di aiuto psicologico

Buonasera, è diverso tempo che io e mio marito stiamo pensando di contattare uno psicologo per problemi legati al rapporto che abbiamo con i nostri figli ambedue adolescenti, maschio e femmina. Purtroppo per tante problematiche, troppe, non siamo ancora riusciti ad intraprendere questo percorso. Mio figlio, 15 anni, pensavo fosse un tipo arrogante in realtà ho scoperto che è oggetto di bullismo, ho trovato una mail di risposta a un consulto psicologico on line al quale però non hanno potuto rispondere essendo minorenne. I ragazzini che da questa estate frequenta ai giardini vicino casa si approfittano di lui perchè hanno capito che non riesce a reagire e lui subisce perchè ha paura di non avere più amicizie. Il ragazzo ha chiesto un aiuto ma io non posso dirgli che ho letto tutta la mail degli episodi che sono accaduti quindi volevo sapere quale è l'aiuto che posso dargli senza invadere la sua privacy. Tengo a precisare che non verrebbe mai da uno psicologo, ne abbiamo parlato e purtroppo troppo spesso lo abbiamo rimproverato dicendogli che probabilmente ha dei problemi. So benissimo che abbiamo sbagliato alla grande ma credete non è facile convivere con qualcuno che ti umilia, usa parole inappropriate e talvolta usa anche le mani. Il ragazzo ha chiesto aiuto chiedendo come fare, vorrebbe trovare altre amicizie ma ha paura di rimanere solo e ha detto che lui ci è passato e la solitudine è stata una brutta cosa. Per quasi un anno non è mai uscito, salvo rare occasioni con i compagni di scuola, ha bisogno di sentirsi cercato ma anche quando lo cercano probabilmente si innesca un meccanismo per cui non è tanto amato forse per il suo carattere presumo dispettoso. Diciamo che ha difficoltà a socializzare anche se, secondo me, ha un carattere se vuole piacevole ma sbaglia qualcosa per cui gli altri lo evitano o forse è lui stesso che si crede evitato e allora declina qualsiasi invito, a meno che non ci sia qualcuno che insiste in modo esagerato. Diciamo che capisco molto bene questo stato d'animo perchè io ci combatto da una vita e mi sembra di cogliere lo stesso mio atteggiamento. Come possiamo fare ad aiutarlo?
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile signora,
non è facile aiutare chi non vuole farsi aiutare, tuttavia la famiglia ha molte risorse. Poichè i membri di una famiglia sono strettamente legati e interdipendenti, se si modifica il comportamento di un membro, questa modifica andrà ad influire sul comportamento degli altri, provocando successivi cambiamenti.

Le consiglio perciò di recarvi (ambedue i genitori) da soli da uno psicologo psicoterapeuta. E' probabile infatti che il professionista sappia indicarvi delle strategie di comportamento o utilizzi altri strumenti che possiate vantaggiosamente usare nell'intento e speranza di influire sui vostri figli. Sembra un gioco, ma non lo è: molto spesso queste strategie funzionano, almeno per indurre l'interessato a recarsi da uno psicologo.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta ma come lei stessa ha detto è difficile aiutare chi non vuole farsi aiutare. Purtroppo ho delle forti remore nei confronti della psicologia non in se stessa come disciplina ma come viene applicata. Trovo che per iniziare un percorso sia importante affidarsi a persone competenti ma soprattutto coscienti specialmente in un contesto come il nostro fortemente articolato.
Il ragazzo ha chiesto aiuto ma vorrei fermare nell'immediato questo meccanismo e da profana ritengo che la soluzione migliore non sia nascondersi dietro una semplice figura professionale, attraversando un percorso probabilmente utile ma che ti fa perdere tempo prezioso, ma spezzando questa catena che fomenta nel silenzio. Occorre secondo me che gli episodi non vengano sottovalutati ma controllati e denunciati, in casi estremi anche alle autorità, in modo che i bulli non si sentano protetti per assurdo dalle loro stesse vittime. Il percorso psicologico secondo me andava fatto precedentemente forse per creare maggiore autostima o successivamente per superare l'accaduto ma non nell'immediato. Non so ancora come potrò muovermi ma sicuramente dovrò fare in modo che tutto venga allo scoperto. La ringrazio per il suo interessamento e se vuole ci possiamo risentire quando ci saranno degli aggiornamenti.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Mi scusi , lei ha ragione probabilmente nel voler fare delle cose nell'immediato. Quale è il problema?
Il ragazzo vi ha chiesto aiuto. Non potete rivolgervi ai genitori degli altri ragazzi o ai ragazzi stessi e fare delle rimostranze, in base non a ciò che ha letto, ma a ciò che vi ha detto il ragazzo?
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