Non riesco a capire più il mio compagno!!
Salve, vi scrivo perché da diversi mesi non riesco a comprendere il mio ragazzo e di conseguenza non riesco a capire più neanche me stessa.
Siamo una coppia, io 25 anni lui 26, insieme ormai da quasi 5 anni. Di problemi e litigate in questi ultimi 2 anni c'è ne sono state parecchie volte e sempre sugli stessi argomenti.
Partiamo dal presupposto che lui non è mai stato un ragazzo che ama baciare e fare i "piccoli gesti" mentre io sono l'opposto, lui è ateo e io credente, lui non può, e dice di odiare i bambini mentre io ad oggi non li reputo fondamentali.; questi sono alcuni degli argomenti che si toccano quando si litiga, ma ultimamente da quando lui è partito, circa 2 anni fa, per l'estero per "imparare l'inglese", subentra da parte sua la seguente frase: " io mi voglio sentir libero, voglio fare nuove esperienze e viaggiare, non voglio avere sempre lo stesso lavoro". Ho cercato di comprendere cosa intendeva lui per libero e in poche parole lui dice che se vuole andar via una settimana da solo non si deve sentir obbligato a non andare perché io sto male, inoltre dice che non è giusto che lui mi sposi per il semplice fatto che io lo voglio.
Ultimamente, tornati dalle vacanze, ha aggiunto mentre discutevamo che lui non sa cosa vuole, se la sua libertà o me, che non riesce a scegliere, che non sa se è abitudine o mi ama. poi a volte invece diceva di amarmi ma che doveva prendere la decisione di lasciarmi perché doveva capire se era più importante soddisfare i suoi bisogni ( in ambito sessuale) o io. Visto che mi ero trasferita da 4 mesi li da lui per uno stage ho preso tutto e sono tornata dai miei e lui non mi ha nemmeno bloccato.
Ad oggi siamo insieme ma non riesco ancora a comprenderlo e soprattutto non riesco più a comprendere cosa provo io nei suoi confronti: forse davvero dopo 5 anni è solo abitudine? perché lui vuole fare altre esperienze sessuali? perché non mi rivuole li a casa con lui ma dice sempre :"con calma"?
So solo che quando succedono queste cose, quando ci lasciamo o meglio stiamo lontani un po' di giorni dopo aver litigato e senza vederci ne sentici, mi manca, mi manca non sentirlo ne sapere come sta, mi mancano i suoi modi di fare e l'impegno che ci mette per farmi migliorare in ambito lavorativo oltre a darmi consigli. So sempre che dopo un po' di giorni che non mi sente lui mi cerca ma poi io non sono in grado di rispettare i "tempi di pausa" prefissati perché penso di amarlo. Poi però quando succedono di nuovo tutte le discussioni mi ricade il mondo addosso e il mio cuore si fa sempre più piccolo.
Inoltre ora che io sono di nuovo dai miei loro non vogliono che io torni li.
Spero che riusciate a darmi una delucidazione per capire cosa provo verso di lui e perché lui si comporta cosi.
Siamo una coppia, io 25 anni lui 26, insieme ormai da quasi 5 anni. Di problemi e litigate in questi ultimi 2 anni c'è ne sono state parecchie volte e sempre sugli stessi argomenti.
Partiamo dal presupposto che lui non è mai stato un ragazzo che ama baciare e fare i "piccoli gesti" mentre io sono l'opposto, lui è ateo e io credente, lui non può, e dice di odiare i bambini mentre io ad oggi non li reputo fondamentali.; questi sono alcuni degli argomenti che si toccano quando si litiga, ma ultimamente da quando lui è partito, circa 2 anni fa, per l'estero per "imparare l'inglese", subentra da parte sua la seguente frase: " io mi voglio sentir libero, voglio fare nuove esperienze e viaggiare, non voglio avere sempre lo stesso lavoro". Ho cercato di comprendere cosa intendeva lui per libero e in poche parole lui dice che se vuole andar via una settimana da solo non si deve sentir obbligato a non andare perché io sto male, inoltre dice che non è giusto che lui mi sposi per il semplice fatto che io lo voglio.
Ultimamente, tornati dalle vacanze, ha aggiunto mentre discutevamo che lui non sa cosa vuole, se la sua libertà o me, che non riesce a scegliere, che non sa se è abitudine o mi ama. poi a volte invece diceva di amarmi ma che doveva prendere la decisione di lasciarmi perché doveva capire se era più importante soddisfare i suoi bisogni ( in ambito sessuale) o io. Visto che mi ero trasferita da 4 mesi li da lui per uno stage ho preso tutto e sono tornata dai miei e lui non mi ha nemmeno bloccato.
Ad oggi siamo insieme ma non riesco ancora a comprenderlo e soprattutto non riesco più a comprendere cosa provo io nei suoi confronti: forse davvero dopo 5 anni è solo abitudine? perché lui vuole fare altre esperienze sessuali? perché non mi rivuole li a casa con lui ma dice sempre :"con calma"?
So solo che quando succedono queste cose, quando ci lasciamo o meglio stiamo lontani un po' di giorni dopo aver litigato e senza vederci ne sentici, mi manca, mi manca non sentirlo ne sapere come sta, mi mancano i suoi modi di fare e l'impegno che ci mette per farmi migliorare in ambito lavorativo oltre a darmi consigli. So sempre che dopo un po' di giorni che non mi sente lui mi cerca ma poi io non sono in grado di rispettare i "tempi di pausa" prefissati perché penso di amarlo. Poi però quando succedono di nuovo tutte le discussioni mi ricade il mondo addosso e il mio cuore si fa sempre più piccolo.
Inoltre ora che io sono di nuovo dai miei loro non vogliono che io torni li.
Spero che riusciate a darmi una delucidazione per capire cosa provo verso di lui e perché lui si comporta cosi.
[#1]
Gentile ragazza,
quando si è dentro una storia è difficile guardare oggettivamente e con una certa distanza le situazione ed è altrettanto possibile fraintendere alcune frasi che dall'esterno sono inequivocabili.
Volere la libertà (che una coppia inevitabilmente toglie), aver voglia di altre esperienze sessuali, andare all'estero, ecc... sono comportamenti eloquenti di ciò che il Suo ragazzo vuole e credo stia dicendo chiaramente che ha preso una decisione.
Lei ora indugia in questa relazione, ma posso chiederLe che cosa pensa di poter ottenere ?
quando si è dentro una storia è difficile guardare oggettivamente e con una certa distanza le situazione ed è altrettanto possibile fraintendere alcune frasi che dall'esterno sono inequivocabili.
Volere la libertà (che una coppia inevitabilmente toglie), aver voglia di altre esperienze sessuali, andare all'estero, ecc... sono comportamenti eloquenti di ciò che il Suo ragazzo vuole e credo stia dicendo chiaramente che ha preso una decisione.
Lei ora indugia in questa relazione, ma posso chiederLe che cosa pensa di poter ottenere ?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Io stando con lui non voglio ottenere nulla, voglio solo essere felice come in tempo, saper che ci amiamo e crescere sempre insieme. Abbiamo riparlato solo perché durante le litigate ciascuno non ragiona bene e si tende ad alzare la voce.. Non mi aspetto nulla però vorrei capire se ora sta con me perché mi ama o cosi e lo stesso vorrei capirlo io nei suoi confronti
[#3]
Gent.ma Ragazza,
non posso darle risposte certe come quelle che lei richiede e le condividerò alcune riflessioni e delle sollecitazioni che mi sono venute in mente leggendo ciò che descrive.
E' difficile capire se stessi quando si continua ad immaginarsi solo o quasi completamente insieme a qualcun'altro.
Si rischia di confondersi con l'altro perdendo di vista i propri desideri, i propri valori, le proprie caratteristiche, la propria identità, cedendo alla sottile lusinga di far si che i nostri modi di essere e di comportarci diventino coerenti con quello che l'altro vuole /si aspetta da noi.
Avrà già compreso che non ci è consentito cambiare realtà che non appartengono a noi stessi e che nessuno cambia perché siamo noi a chiederlo; ognuno decide di cambiare quando sente la necessità di farlo e quando ricerca una coerenza che sembra non trovare più nella propria vita.
Siete insieme da tanto e siete molto giovani e siete, entrambi, impegnati in un percorso di crescita e di sviluppo che , in prima istanza, dovrebbe concretizzarsi in una ricerca personale, individuale per comprendere quale direzione ognuno di voi vorrebbe dare alla propria vita.
E per comprendere se i progetti individuali potranno convergere, in sintonia e reciprocità di intenti, in un progetto di coppia stabile e duraturo.
Aspettarsi che sia l'altro a fare il lavoro di consapevolezza insieme a noi, o addirittura al posto nostro, non aiuta una relazione a crescere in modo autentico e la re-stringe, co-stringe, in uno spazio angusto nel quale si rischia di essere frenati in termini di creatività e spontaneità.
Credo che abbiate il diritto di scoprire, in modo autonomo e un pochino più 'leggero' quello che state costruendo e quello che volete diventare senza colpevolizzarvi se , a volte, provate fatica a stare vicini e non vi comprendete.
Ognuno ha il suo tempo che non sempre coincide con il tempo dell'altro e/o degli altri che ci stanno vicini e a noi sta la capacità di saper rispettare e tollerare la diversità di stati d'animo e il sentire dell'altro/a.
Provi a darsi del tempo per permettersi di conoscersi un po' di più, dando fiducia a se stessa cercando LEI le soluzioni per i suoi dubbi e i suoi margini di miglioramento interrogandosi, magari, sulle sue motivazioni ed emozioni quando si ritrova a sperimentare spazi da sola.
Attinga alle sue capacità e potenzialità provando a chiedersi : cosa mi piace veramente fare? quando faccio ... mi sento meglio?
cosa mi fa stare veramente bene?
Si sperimenti in qualcosa che non ha mai fatto e provi a scoprire come potrebbe essere e non solo come vorrebbe essere.
Le faccio i miei più cari auguri e sono sicura che si impegnerà per dare a se stessa delle opportunità.
Daniela Pellitteri
non posso darle risposte certe come quelle che lei richiede e le condividerò alcune riflessioni e delle sollecitazioni che mi sono venute in mente leggendo ciò che descrive.
E' difficile capire se stessi quando si continua ad immaginarsi solo o quasi completamente insieme a qualcun'altro.
Si rischia di confondersi con l'altro perdendo di vista i propri desideri, i propri valori, le proprie caratteristiche, la propria identità, cedendo alla sottile lusinga di far si che i nostri modi di essere e di comportarci diventino coerenti con quello che l'altro vuole /si aspetta da noi.
Avrà già compreso che non ci è consentito cambiare realtà che non appartengono a noi stessi e che nessuno cambia perché siamo noi a chiederlo; ognuno decide di cambiare quando sente la necessità di farlo e quando ricerca una coerenza che sembra non trovare più nella propria vita.
Siete insieme da tanto e siete molto giovani e siete, entrambi, impegnati in un percorso di crescita e di sviluppo che , in prima istanza, dovrebbe concretizzarsi in una ricerca personale, individuale per comprendere quale direzione ognuno di voi vorrebbe dare alla propria vita.
E per comprendere se i progetti individuali potranno convergere, in sintonia e reciprocità di intenti, in un progetto di coppia stabile e duraturo.
Aspettarsi che sia l'altro a fare il lavoro di consapevolezza insieme a noi, o addirittura al posto nostro, non aiuta una relazione a crescere in modo autentico e la re-stringe, co-stringe, in uno spazio angusto nel quale si rischia di essere frenati in termini di creatività e spontaneità.
Credo che abbiate il diritto di scoprire, in modo autonomo e un pochino più 'leggero' quello che state costruendo e quello che volete diventare senza colpevolizzarvi se , a volte, provate fatica a stare vicini e non vi comprendete.
Ognuno ha il suo tempo che non sempre coincide con il tempo dell'altro e/o degli altri che ci stanno vicini e a noi sta la capacità di saper rispettare e tollerare la diversità di stati d'animo e il sentire dell'altro/a.
Provi a darsi del tempo per permettersi di conoscersi un po' di più, dando fiducia a se stessa cercando LEI le soluzioni per i suoi dubbi e i suoi margini di miglioramento interrogandosi, magari, sulle sue motivazioni ed emozioni quando si ritrova a sperimentare spazi da sola.
Attinga alle sue capacità e potenzialità provando a chiedersi : cosa mi piace veramente fare? quando faccio ... mi sento meglio?
cosa mi fa stare veramente bene?
Si sperimenti in qualcosa che non ha mai fatto e provi a scoprire come potrebbe essere e non solo come vorrebbe essere.
Le faccio i miei più cari auguri e sono sicura che si impegnerà per dare a se stessa delle opportunità.
Daniela Pellitteri
Dr.ssa Daniela Pellitteri
[#4]
Utente
Dott. ssa pellitteri, la ringrazio della risposta.
Le sue parole mi hanno davvero colpito. Io non penso di sapere tutto quello che mi aspetto dalla vita ma purtroppo sono maturata in fretta per via di problemi familiari e da una parte lo considero un bene, dall'altro canto invece un male perché tutte le esperienze ( viaggiare, Erasmus..) non le ho potute fare.
Tornando al rapporto con lui, non gli ho mai negato di fare nulla ma solo di essere rispettoso nei miei confronti se si sta insieme, e fino ad ora diciamo che l' ha fatto; sono le sue parole che non riesco a interpretarle forse nel modo giusto p forse perché non voglio una persona che mi rinfaccia cose che non ha potuto sperimentare perché si era insieme. Inoltre ultimamente quando lo guardo mi sembra triste non felice di star con me e condividere qualcosa insieme.
Ad oggi so bene quali sono stati i miei errori, avere solo lui, non avere amiche, non informarmi su cose banali e soprattutto aspettare che lui cambiava. Io so bene che lui non cambia come io non cambio su alcune mie caratteristiche personali che a lui non piacciono ( timida, che non riesce a tener testa ne discorsi, che me la prendo per cose banali...) .ho sempre accettato il fatto che mi baci poco e mi dica cose dolci..
Ad oggi pero lei mi consiglia un'analisi personale da sola senza che sto con lui o anche essendo fidanzati?
Purtroppo non mi é facile capire cosa realmente voglio perché penso che i valori della vita sono volersi bene/amarsi, essere felici e star bene insieme e crescere con un percorso di vita in comune, senza togliere gli spazi per hobby amicizie e passioni ma nel rispetto sempre degli altri.
Grazie
Le sue parole mi hanno davvero colpito. Io non penso di sapere tutto quello che mi aspetto dalla vita ma purtroppo sono maturata in fretta per via di problemi familiari e da una parte lo considero un bene, dall'altro canto invece un male perché tutte le esperienze ( viaggiare, Erasmus..) non le ho potute fare.
Tornando al rapporto con lui, non gli ho mai negato di fare nulla ma solo di essere rispettoso nei miei confronti se si sta insieme, e fino ad ora diciamo che l' ha fatto; sono le sue parole che non riesco a interpretarle forse nel modo giusto p forse perché non voglio una persona che mi rinfaccia cose che non ha potuto sperimentare perché si era insieme. Inoltre ultimamente quando lo guardo mi sembra triste non felice di star con me e condividere qualcosa insieme.
Ad oggi so bene quali sono stati i miei errori, avere solo lui, non avere amiche, non informarmi su cose banali e soprattutto aspettare che lui cambiava. Io so bene che lui non cambia come io non cambio su alcune mie caratteristiche personali che a lui non piacciono ( timida, che non riesce a tener testa ne discorsi, che me la prendo per cose banali...) .ho sempre accettato il fatto che mi baci poco e mi dica cose dolci..
Ad oggi pero lei mi consiglia un'analisi personale da sola senza che sto con lui o anche essendo fidanzati?
Purtroppo non mi é facile capire cosa realmente voglio perché penso che i valori della vita sono volersi bene/amarsi, essere felici e star bene insieme e crescere con un percorso di vita in comune, senza togliere gli spazi per hobby amicizie e passioni ma nel rispetto sempre degli altri.
Grazie
[#5]
Cara Ragazza,
le consiglio di dare spazio a se stessa, di ascoltare se stessa,
e di avere fiducia nelle sue potenzialità che forse ancora non ha scoperto.
Non si 'accontenti' di quello che le arriva e si vada a cercare, rischiando di sbagliare, di cadere e di rialzarsi quello che di bello e di buono ognuno di noi avrebbe diritto di avere.
Gli errori, come lei li definisci fanno parte dell'esperienza e tutti li abbiamo fatti. Ricordi che errore è legato alla parola errare e quindi ... cercare!
Si cerca , si prova e si fa sperando di fare il meglio per noi e per chi ci sta vicino.
Insisto : non si accontenti e rischi qualcosa di nuovo, di diverso, si sfidi ad aprirsi e magari scoprirà che questa timidezza pian piano si dissolverà.
Un percorso individuale con una professionista la potrà supportare a sentirsi più coraggiosa e più protetta durante le sue nuove esperienze , una delle quali potrebbe essere semplicemente mettersi a chiacchierare con qualcuno che non conosce in un parco o in una fila alla posta.
Il suo ragazzo farà le sue scelte e il suo cammino con i suoi tempi e i suoi bisogni .
Nel frattempo lei si muova e cominci il sentiero del cambiamento, zaino in spalla e passo costante.
Vedrà che scoprirà territori esterni ed interni a se stessa che la renderanno una donna in grado di volersi tanto bene.
Coraggio :)
Daniela Pellitteri
le consiglio di dare spazio a se stessa, di ascoltare se stessa,
e di avere fiducia nelle sue potenzialità che forse ancora non ha scoperto.
Non si 'accontenti' di quello che le arriva e si vada a cercare, rischiando di sbagliare, di cadere e di rialzarsi quello che di bello e di buono ognuno di noi avrebbe diritto di avere.
Gli errori, come lei li definisci fanno parte dell'esperienza e tutti li abbiamo fatti. Ricordi che errore è legato alla parola errare e quindi ... cercare!
Si cerca , si prova e si fa sperando di fare il meglio per noi e per chi ci sta vicino.
Insisto : non si accontenti e rischi qualcosa di nuovo, di diverso, si sfidi ad aprirsi e magari scoprirà che questa timidezza pian piano si dissolverà.
Un percorso individuale con una professionista la potrà supportare a sentirsi più coraggiosa e più protetta durante le sue nuove esperienze , una delle quali potrebbe essere semplicemente mettersi a chiacchierare con qualcuno che non conosce in un parco o in una fila alla posta.
Il suo ragazzo farà le sue scelte e il suo cammino con i suoi tempi e i suoi bisogni .
Nel frattempo lei si muova e cominci il sentiero del cambiamento, zaino in spalla e passo costante.
Vedrà che scoprirà territori esterni ed interni a se stessa che la renderanno una donna in grado di volersi tanto bene.
Coraggio :)
Daniela Pellitteri
[#6]
Utente
Cercherò di impegnarmi e capire meglio me stessa, non accontentando sempre lui. Non negò però che ho paura di perderlo, abbiamo o meglio forse ho sempre immaginato la mia vita con lui, forse sbagliando. Dopo 5 anni pensavo di poter crescere ancora con lui ma forse non è ciò che lui vuole..
Spero di capirmi meglio e come dice lei di avere più fiducia nelle mie potenzialità cosa che non ho.
Grazie
Spero di capirmi meglio e come dice lei di avere più fiducia nelle mie potenzialità cosa che non ho.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3k visite dal 30/08/2016.
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