Non riesco ad accettarmi fisicamente

Buongiorno, ho 32 anni e sono affetto da nanismo ipofisario. Non riesco a convivere con questo problema sin dall'infanzia, infatti mi sono sempre sentito diverso dagli altri. La mia statura è di 1.48 m. Nel periodo dell'infanzia fino all'età dell' adolescenza ho fatto una cura con ormone della crescita. Sono sempre stato deriso sia da piccolo che ora. In questo periodo dell'età adulta ho notato un aumento della sofferenza che mi ha fatto cadere in depressione e sono seguito da un psichiatra x questo. Ho avuto difficoltà a trovare un lavoro, ho dovuto iscrivermi alle categorie protette x trovare lavoro cioè con i disabili, che io tutt'ora non riesco a riconoscermi, quando cammino x strada tutti si girano indietro ad osservarmi e mi decidono, non riesco a relazionarmi con le ragazze per la paura di essere deriso, ho provato ad iscrivermi ad un agenzia matrimoniale ma mi hanno detto che non c'è nessun profili adatto a me, mi sento come condannato a restare solo, mentre tutti i miei amici si sono già sposati, anche perché i miei genitori non mi hanno mai dato affetto.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Parto dall'ultima frase *i miei genitori non mi hanno mai dato affetto*.
E' di tale asserzione che vorrei mi dicesse qualcosa di piu'.
E quanti anni hanno i Suoi genitori.
Ha fratelli o sorelle? Hanno anche loro patologie ipofisarie?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

il nanismo ipofisario non è semplice deficit di altezza, bensì mutamento di proporzioni corporee.
E dunque espone alla curiosità della gente.

Innanzi tutto un elemento "semplice".
Perchè non ridurre il sovrappeso, in modo da ri-equilibrare per quanto possibile i "volumi" e la proporzione peso/altezza (70 kg attuali x 1.45 altezza)?

Poi, un elemento più complesso:
<<In questo periodo dell'età adulta ho notato un aumento della sofferenza che mi ha fatto cadere in depressione e sono seguito da un psichiatra x questo<< :
Non è facile accettare questa caratteristica corporea;
qualcuno affronta qualche anno di fatica per lavorare sull'allungamento delle gambe,
altri lavorano sulla psiche per evitare che questo elemento somatico diventi il centro (cruciale) della vita, pur senza nascondersi che avrà sempre una ripercussione sulle modalità del vivere.

<<mi sono sempre sentito diverso dagli altri.<<, e in effetti lo è.
Si tratta di trovare dentro di sè una modalità possibile di vivere (e forse anche di amare ed essere amato).
Ma questo è un percorso più lungo e che abbisogna non solo delle nostre risposte, professionali e partecipi; ma anche di sedute "di persona".

Saluti cordiali.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile Utente, concordo con la Collega dott. Brunialti, cerchi di riequilibrare, per quanto possibile, certo, la sue proporzioni.. una dieta , con consiglio del medico e un pò di palestra.. frequentando una palestra inoltre può avere qualche amico , amica in più.. Questo in prima battuta, poi ritengo che un percorso con un Collega empatico con cui poter parlare, raccontarsi ,migliorare le .. cosiddette competenze sociali.. le farebbe molto bene, Lei non è alto d'accordo , ma può decidere di essere simpatico, spiritoso, ci sono alcuni esempi ben noti tra attori, presentatori e anche atleti.. Non è facile, mi rendo conto, tenga presente che la sensibilità , di cui Lei mi appare molto ricco, è come una lampada che ti può guidare a fare scelte anche relazionali, scelte giuste, non sempre centrato sul .. problema , ma attento agli altri, a cogliere al volo le possibilità e le aperture ed anche i problemi degli altri ..
Mi creda, non è che tutti quelli alti e fisicati siano felicissimi..
quanto ai genitori poco affettivi, anche i genitori fanno quello che possono , quello che sanno, erano anche altri tempi e magari li rendevano poco espressivi..
.. Cerchi di prendere il problema in mano Lei, e si dia intelligentemente aiuto.. Auguri per tutto, ci riscriva se vuole..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Vivo con mia madre, mio padre è mancato 10 anni fa, sono figlio unico, i miei genitori non hanno patologie ipofisarie. Per quanto riguarda il rapporto peso-altezza, sono seguito da una dietologa da alcuni mesi, in questi giorni sto valutando di iscrivermi in una palestra. Tornando a parlare del punto di vista affettivo, sin da bambino i miei genitori non sono stati molto affettuosi con me, e non ho visto la mia famiglia come vera famiglia, infatti mi affezionavo di più ai miei zii, con i quali tutt'ora ho un rapporto molto profondo, quasi filiale. La non accettazione di me stesso influenza molto il mio desiderio di trovare una compagna, che ricolmi questi vuoti affettivi che ho nel cuore, e quello di non essere attraente verso il sesso femminile mi deprime molto.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
La problematica ipofisaria e' una patologia non semplice da fronteggiare, a tutti i livelli: endocrinologico, somatico e psicologico
E da come si esprime con noi sembra che in Lei la compromissione in Lei sia vasta.
Soprattutto a livello psicologico in quanto coinvolge la Sua affettivita in senso lato, ponendola in una condizione *richiedente* a prescindere da quanto Lei si mostri disposto a*dare* agli altri.
Ipotizzo quindi che sarebbe indicata per Lei una psicoterapia dinamica del profondo, che Le permetta di elaborare attraverso analisi dei sogni e delle associazioni ai temi piu' rilevanti e i conflitti che la disturbano.
Tale terapia potrebbe metterla in condizione di migliorare la Sua disponibilita' affettiva che sola, potra' porLa a contatto con gli altri da un punto di vista ottimale.
Le porgo i miei auguri! Buon lavoro!