Mia madre incinta del suo compagno
Lei è molto giovanile, ha 38 anni, un nuovo compagno (che ho dovuto accettare ) dopo la perdita di mio padre, e adesso il problema maggiore è dovuto al fatto che lei desidera o già è incinta di un altro figlio.
Sono figlio unico e non voglio assolutamente avere altri fratelli.
Non riesco più a dormire, non riesco ad accettare nè il fatto che mia madre ami un uomo molto più giovane di lei, il classico toy boy, tanto meno che stia cercando di darmi un fratellino dopo così tanti anni.
Tuttiavia, temo di non riuscire a farle cambiare idea, ripete che queste sono scelte che non competono ai figli, che la mia è solo una gelosia puerile e che dovrò abituarmi (adattarmi) e che comunque non potrò che piegarmi alle mie esigenze che considera egocentriche.
E' diventata estremamente egoista e oggi tutto ruota attorno alla sua persona e alla sua sessualità con quest'uomo.
Sogna alla famiglia allargata alla soglia dei 40 anni, non pone alcuna attenzione e rispetto nei miei confronti, sognando che io possa andare d'accordo con un fratellastro.
Per quanto mi sforza di capire che ha diritto di rifarsi la sua vita di coppia ma non riesco a capire come abbia fatto di punto in bianco a trattarmi come un ragazzino, a non tener in minimo conto della mia parola e del rapporto meraviglioso che ci legava, sostenendo che non rinuncerà mai alla sua libertà di amare e di ricevere amore anche da un altro figlio.
Sono fortemente deluso di avere una madre così, vorrei provare a minacciarla di andar via di casa, tuttavia tempo che ugualmente non sortirebbe alcune effetto.
Lei è molto determinata , pertanto vorrei provare a farla sentire in colpa per qualcosa, in modo che possa cambiare idea.
Un saluto Grazie per il consiglio
Sono figlio unico e non voglio assolutamente avere altri fratelli.
Non riesco più a dormire, non riesco ad accettare nè il fatto che mia madre ami un uomo molto più giovane di lei, il classico toy boy, tanto meno che stia cercando di darmi un fratellino dopo così tanti anni.
Tuttiavia, temo di non riuscire a farle cambiare idea, ripete che queste sono scelte che non competono ai figli, che la mia è solo una gelosia puerile e che dovrò abituarmi (adattarmi) e che comunque non potrò che piegarmi alle mie esigenze che considera egocentriche.
E' diventata estremamente egoista e oggi tutto ruota attorno alla sua persona e alla sua sessualità con quest'uomo.
Sogna alla famiglia allargata alla soglia dei 40 anni, non pone alcuna attenzione e rispetto nei miei confronti, sognando che io possa andare d'accordo con un fratellastro.
Per quanto mi sforza di capire che ha diritto di rifarsi la sua vita di coppia ma non riesco a capire come abbia fatto di punto in bianco a trattarmi come un ragazzino, a non tener in minimo conto della mia parola e del rapporto meraviglioso che ci legava, sostenendo che non rinuncerà mai alla sua libertà di amare e di ricevere amore anche da un altro figlio.
Sono fortemente deluso di avere una madre così, vorrei provare a minacciarla di andar via di casa, tuttavia tempo che ugualmente non sortirebbe alcune effetto.
Lei è molto determinata , pertanto vorrei provare a farla sentire in colpa per qualcosa, in modo che possa cambiare idea.
Un saluto Grazie per il consiglio
[#1]
Gentile utente,
Le sconsiglio di porre in essere il proposito di *fae sentire in colpa* Sua madre, perche' il senso di colpa non porta a niente di buono. E i Vostri rapporti potrebbero peggiorare!
Cio' che invece Le converrebbe fare e' cercare un aiuto psicoterapeutico per ri-definire il rapporto con Sua madre.
La Vostra situazione familiare e' cambiata in modo significativo e ognuno di Voi ha subito un trauma.
Sua madre ha *risolto* in parte il proprio con questo nuovo compagno.
Lei invece ancora no. Ed e' comprensibile. Per un figlo perdere il proprio padre e' molto pesante. Il padre rappresenta la *regola*, la *legge* sociale e individuale e la sua scomparsa per un ragazzo e' destabilizzante.
Una *madre* non puo' sostituire la rappresentazione di un *padre*. Su tale punto occorre essere chiari!
Quindi magari chieda a Sua madre di aiutarla economicamente per effettuare una psicoterapia seria che possa consentirLe di elaborare il grave lutto che l'ha turbata!
Auguri! E ci faccia sapere!
Le sconsiglio di porre in essere il proposito di *fae sentire in colpa* Sua madre, perche' il senso di colpa non porta a niente di buono. E i Vostri rapporti potrebbero peggiorare!
Cio' che invece Le converrebbe fare e' cercare un aiuto psicoterapeutico per ri-definire il rapporto con Sua madre.
La Vostra situazione familiare e' cambiata in modo significativo e ognuno di Voi ha subito un trauma.
Sua madre ha *risolto* in parte il proprio con questo nuovo compagno.
Lei invece ancora no. Ed e' comprensibile. Per un figlo perdere il proprio padre e' molto pesante. Il padre rappresenta la *regola*, la *legge* sociale e individuale e la sua scomparsa per un ragazzo e' destabilizzante.
Una *madre* non puo' sostituire la rappresentazione di un *padre*. Su tale punto occorre essere chiari!
Quindi magari chieda a Sua madre di aiutarla economicamente per effettuare una psicoterapia seria che possa consentirLe di elaborare il grave lutto che l'ha turbata!
Auguri! E ci faccia sapere!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Ex utente
Mia madre in terapia mi ci vuole mandare già da un bel pezzo, sono io che ritengo di non averne assolutamente bisogno.
Sopratutto delle terapia della sua cliente psicologa, che potrebbe andarle a rapportare tutto ciò che dico.
E comunque ripeto che il mio problema è riferito particolarmente alla sua voglia di maternità, dunque non vedo perchè io debba rivolgermi ad un esperto, quando basterebbe che lei non avesse altri figli.
Considera normale che una donna a poco più di due anni dalla morte del marito si sia rifatta una vita, e desideri altri figli senza contare sui bisogni di un figlio già grande?
Questo è il punto.
Comunque grazie per il consulto
Sopratutto delle terapia della sua cliente psicologa, che potrebbe andarle a rapportare tutto ciò che dico.
E comunque ripeto che il mio problema è riferito particolarmente alla sua voglia di maternità, dunque non vedo perchè io debba rivolgermi ad un esperto, quando basterebbe che lei non avesse altri figli.
Considera normale che una donna a poco più di due anni dalla morte del marito si sia rifatta una vita, e desideri altri figli senza contare sui bisogni di un figlio già grande?
Questo è il punto.
Comunque grazie per il consulto
[#3]
Gentile utente,
Qualunque psicoterapeuta Lei decida di scegliere per se' deve essere assolutamente sconosciuto a chiuque La conosca. E' un principio base di qualunque psicoterapia la esclusivita'!
Per quanto riguarda i temi che Lei portera' in analisi li scegliera' Lei e li elaborera' con cura all'interno della terapia.
Ci pensi!
Qualunque psicoterapeuta Lei decida di scegliere per se' deve essere assolutamente sconosciuto a chiuque La conosca. E' un principio base di qualunque psicoterapia la esclusivita'!
Per quanto riguarda i temi che Lei portera' in analisi li scegliera' Lei e li elaborera' con cura all'interno della terapia.
Ci pensi!
[#4]
"Considera normale che una donna a poco più di due anni dalla morte del marito si sia rifatta una vita, e desideri altri figli senza contare sui bisogni di un figlio già grande?"
Gentile Ragazzo,
Immagino il suo sentire, la sua rabbia, la sua frustrazione ed il suo dolore per la però sta di suo padre, ma ogni individuo elabora - o non elabora - la fine di un amore, e la morte a modo proprio.
Chi si paralizza
Chi accelera
Chi tiene il lutto nel cuore, e non nella vita
Chi lavora tanto, chi niente
Chi soffre di insonnia, chi di narcolessia
C'è chi adopera la "vita" per esorcizzare la morte ecc.
Se dovesse iniziare un "suo" però corso personale, sarebbe soltanto suo, e sarebbe un luogo simbolico per elaborare svariate emozioni è stato d'animo, non soltanto la nuova gravidanza di sua madre, ma la sua perdita, il nuovo compagno, la sua gelosia e la sua delusione ecc..
Gentile Ragazzo,
Immagino il suo sentire, la sua rabbia, la sua frustrazione ed il suo dolore per la però sta di suo padre, ma ogni individuo elabora - o non elabora - la fine di un amore, e la morte a modo proprio.
Chi si paralizza
Chi accelera
Chi tiene il lutto nel cuore, e non nella vita
Chi lavora tanto, chi niente
Chi soffre di insonnia, chi di narcolessia
C'è chi adopera la "vita" per esorcizzare la morte ecc.
Se dovesse iniziare un "suo" però corso personale, sarebbe soltanto suo, e sarebbe un luogo simbolico per elaborare svariate emozioni è stato d'animo, non soltanto la nuova gravidanza di sua madre, ma la sua perdita, il nuovo compagno, la sua gelosia e la sua delusione ecc..
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Gentile utente,
quanto Le dice Sua madre, per come Lei ce lo riporta, è proprio vero;
ha diritto
a rifarsi una vita
ad essere innamorata
a voler altri figli.
Ma questo è il punto di vista di Sua madre.
Il Suo invece è ben diverso;
Lei si difende con tutte le Sue forze da tali "novità", che mettono in discussione il Suo "primo posto" nel cuore di Sua madre.
E' questo il motivo per cui La invitiamo a fare un percorso psicologico;
per riuscire ad accettare di non essere più "l'unico":
nel cuore di Sua madre
figlio.
Lei non riuscirà a cambiare il punto di vista di una donna che rivede la luce dopo essere sprofondata nell'abisso della morte del marito. E dunque tocca a Lei lavorare sul proprio punto di vista.
quanto Le dice Sua madre, per come Lei ce lo riporta, è proprio vero;
ha diritto
a rifarsi una vita
ad essere innamorata
a voler altri figli.
Ma questo è il punto di vista di Sua madre.
Il Suo invece è ben diverso;
Lei si difende con tutte le Sue forze da tali "novità", che mettono in discussione il Suo "primo posto" nel cuore di Sua madre.
E' questo il motivo per cui La invitiamo a fare un percorso psicologico;
per riuscire ad accettare di non essere più "l'unico":
nel cuore di Sua madre
figlio.
Lei non riuscirà a cambiare il punto di vista di una donna che rivede la luce dopo essere sprofondata nell'abisso della morte del marito. E dunque tocca a Lei lavorare sul proprio punto di vista.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#6]
Ex utente
Per quanto possa ringraziarvi per l'interesse, non condivido una singola parola di quello che scrivete.
Ma soprattutto rammarica che proprio degli esperti, sottovalutano i bisogni di stabilità e agiatezza economica che giustamente ogni figlio già grande rivendica.
Mia madre pretende di impormi il cambiamento senza la benchè minima considerazione del mio punto di vista, senza un confronto serio col mio categorico rifiuto.
Il suo uomo è solo un estraeno e per lo più troppo giovane per dare stabilità alla famiglia, dunque mi vergogno anche di tenerlo in casa.
Tra l'altro, mia madre non è stata nemmeno capace di dirmi in modo onesto e sincero il motivo che l'ha portata a rifarsi una vita così subito con un uomo giovane e inadeguato.
Non ho affatto bisogno di alcun supporto psicologico, tanto meno che il compagno di madre cerchi di sforzarsi di essere disponibile - affettuoso , ponendosi a ruolo di consigliere...
Voglio solo rimanere figlio unico. Voglio solo che mia madre rifletta non solo sul fatto che mi ha imposto questa convivenza in questa famiglia allargata, nel senso che poteva essere un pochino più sensibile e attenta alla mia reazione, ma adesso farsi anche mettere incinta sarebbe proprio vergognoso.
Personalmente ritengo che prima di far entrare un uomo in casa, le madri dovrebbero esser certe che i figli siano d'accordo e accettino questa nuova figura.
Fortunatamente non siamo ancora sotto tirannia, e presentare un individuo come una figura da accettare e rispettare a tutti costi, va contro ogni buon senso, e mina a priori il rapporto.
Per mia madre, questo personaggio rappresenta solo il nuovo oggettino d'amore, una persona con cui sostiene di star bene , e completarsi con la nascita di altri figli.
Questo è il punto da considerare: non voglio fratellastri in casa mia.
Ma soprattutto rammarica che proprio degli esperti, sottovalutano i bisogni di stabilità e agiatezza economica che giustamente ogni figlio già grande rivendica.
Mia madre pretende di impormi il cambiamento senza la benchè minima considerazione del mio punto di vista, senza un confronto serio col mio categorico rifiuto.
Il suo uomo è solo un estraeno e per lo più troppo giovane per dare stabilità alla famiglia, dunque mi vergogno anche di tenerlo in casa.
Tra l'altro, mia madre non è stata nemmeno capace di dirmi in modo onesto e sincero il motivo che l'ha portata a rifarsi una vita così subito con un uomo giovane e inadeguato.
Non ho affatto bisogno di alcun supporto psicologico, tanto meno che il compagno di madre cerchi di sforzarsi di essere disponibile - affettuoso , ponendosi a ruolo di consigliere...
Voglio solo rimanere figlio unico. Voglio solo che mia madre rifletta non solo sul fatto che mi ha imposto questa convivenza in questa famiglia allargata, nel senso che poteva essere un pochino più sensibile e attenta alla mia reazione, ma adesso farsi anche mettere incinta sarebbe proprio vergognoso.
Personalmente ritengo che prima di far entrare un uomo in casa, le madri dovrebbero esser certe che i figli siano d'accordo e accettino questa nuova figura.
Fortunatamente non siamo ancora sotto tirannia, e presentare un individuo come una figura da accettare e rispettare a tutti costi, va contro ogni buon senso, e mina a priori il rapporto.
Per mia madre, questo personaggio rappresenta solo il nuovo oggettino d'amore, una persona con cui sostiene di star bene , e completarsi con la nascita di altri figli.
Questo è il punto da considerare: non voglio fratellastri in casa mia.
[#8]
Ex utente
Gentile Dott.ssa Carla Maria Brunialti,
forse sono io a pormi in modo sbagliato e me ne scuso.
Ad ogni modo Vi ringrazio tutte per avermi dato l'opportunità di aprirmi, e a Lei in particolar modo che ho anche dato una valutazione a cinque stelle con la seguente motivazione : "Professionista aperto ad un confronto schietto , determinato e costruttivo".
Buona giornata.
forse sono io a pormi in modo sbagliato e me ne scuso.
Ad ogni modo Vi ringrazio tutte per avermi dato l'opportunità di aprirmi, e a Lei in particolar modo che ho anche dato una valutazione a cinque stelle con la seguente motivazione : "Professionista aperto ad un confronto schietto , determinato e costruttivo".
Buona giornata.
[#9]
Gentile utente,
mi fa piacere che pur non
<<non condividendo quello che scrivete<<
abbia apprezzato la possibilità di aprirsi senza essere giudicato,
di intravededere nuovi punti di vista sulle problematiche che Lei ci ha portato.
Grazie per stelline : )
mi fa piacere che pur non
<<non condividendo quello che scrivete<<
abbia apprezzato la possibilità di aprirsi senza essere giudicato,
di intravededere nuovi punti di vista sulle problematiche che Lei ci ha portato.
Grazie per stelline : )
[#10]
Ex utente
Si, ripeto ho apprezzato molto la sua schiettezza, vedrò di riuscire a superare questo ( auspico momentaneo) senso di inadeguatezza.
Diciamo che non volevo uscire impoverito da questa situazione. Un figlio comporta anche non poche spese.
Comunque io abito a Milano e purtroppo sono molto lontano da Rovereto, altrimenti penso che avrei chiesto il Suo aiuto al mio difficile caso clinico :-)
Un saluto, Grazie di Cuore per il servizio gratuito offerto
Diciamo che non volevo uscire impoverito da questa situazione. Un figlio comporta anche non poche spese.
Comunque io abito a Milano e purtroppo sono molto lontano da Rovereto, altrimenti penso che avrei chiesto il Suo aiuto al mio difficile caso clinico :-)
Un saluto, Grazie di Cuore per il servizio gratuito offerto
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 8k visite dal 30/08/2016.
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