Ansia cronica e panico
Salve sono una ragazza di 30 anni che da 7 soffro di ansia Ho avuto il mio primo attacco di panic una mattina dovuto alla fretta,lavoravo in un bar e da quel episodio ho iniziato ad aver paura ogni volta che mi trovavo a contatto con la gente,avevo disagio a farmi vedere tremare(perché l ansia il primo sintomo che mi ha esposto era tremore forte e tachicardia) non potevo avere una minima emozione che mi scatenava una crisi.fino al punto di licenziarmi..ho provato altre volte a fare lo stesso lavoro(mi piaceva tanto) ma con risultati sempre più invalidanti. Da quel momento la mia vita è cambiata,man mano è diventata sempre più limitata,non mi allontanavo piu dal paese,non prendevo mezzi pubblici,non lavoravo,paura di stare sola, di star male.cosi bevendo alcol (all iniziò per divertimento, poi quotidianamente, iniziai a capire che quando bevevo stavo bene, mi sentivo senza ansia,acquistavo fiducia in me,coraggio a superare le paure ecc.fino a qualche anno fa,che mi resi conto che oltre a non risolvere il problema stavo diventando alcolizzata.cosi mi rivolsi ad un psicologa che feci terapia per 6 mesi,iniziai a scalare l alcol a una sera si e due no,iniziai ad affrontare piccoli passi di stare sola,di andare a lavorare ecc.fino che dopo un grande trauma (un incidente grave del mio fidanzato che è stato in coma per 15 giorni e grave pericolo di vita) iniziai a bere peggio di prima,al punto che dopo la paura fini che il mio ragazzo usci dalla ospedale,io crollai.iniziai ad avere impulsi a farmi male(tipo buttarmi dal balcone,buttarmi sotto a un treno)ma erano solo impulsi mai l avrei fatto, infatti questi pensieri mi causavano angoscia, paura di impazzire. Questo è andato avanti per qualche mese,sono stata anche mesi senza toccare alcol,ma le cose non cambiavano. Poi mi recai da un dottore omeopatico,perche la mia paura di prendere farmaci lo sempre avuta,ma anche se è pochi mesi dalla cura non vedo risultati anzi..mi ritrovo oggi peggio di prima, una crisi di panico avuta dopo un grosso periodo di stress non riesco più a controllarla.la crisi lo avuta un mese fa prima di iniziare la cura omeopatica,di mattina, tremavo tutta e non mi trovavo nemmeno a casa,ero col mio fidanzato ma questo non mi tranquillizzava x niente, ma poi prendendo le gocce omeopatica mi sono calmata, ma la paura è rimasta.cosi mi ritrovo oggi a svegliarmi tutte le mattine agitata,noto che o bevo o non bevo non mi cambia niente e questo mi scoraggia.non riesco nemmeno più ad uscire da sola dal paese,che mi vengono crisi.sto iniziando a perdere anche speranze nel omeopatia che ho sempre creduto. Mi sento depressa,non ho più stimoli di vita,non so più cosa sia l euforia,la gioia.non riesco ad affrontare più niente,e questo mi fa perdere speranze nel futuro.la mia domanda è si può superare un caso grave come al mio senza farmaci?vorrei intraprendere una terapia cognitivo comportamentale,ma il mio ragazzo dice che è inutile, che solo i farmaci possono aiutarmi..grazie mille
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Gentile Utente,
non ho capito una cosa dalla Sua descrizione degli episodi: Lei dice di aver fatto una terapia con una psicologa per sei mesi e di aver apprezzato miglioramenti. Poi c'è stato l'incidente grave del Suo ragazzo. In quell'occasione ha mica interrotto la terapia? Attualmente è ancora in terapia dalla psicologa?
Che tipo di terapia stava facendo?
Per quanto riguarda la TCC mi pare indicata, ma anche il trattamento fatto precedentemente, dato che aveva portato benefici.
Cordiali saluti,
non ho capito una cosa dalla Sua descrizione degli episodi: Lei dice di aver fatto una terapia con una psicologa per sei mesi e di aver apprezzato miglioramenti. Poi c'è stato l'incidente grave del Suo ragazzo. In quell'occasione ha mica interrotto la terapia? Attualmente è ancora in terapia dalla psicologa?
Che tipo di terapia stava facendo?
Per quanto riguarda la TCC mi pare indicata, ma anche il trattamento fatto precedentemente, dato che aveva portato benefici.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Dott. La mia psicologa non saprei che indirizzo aveva perche non ha mai voluto dirmelo,come non ha mai voluto darmi nemmeno una diagnosi.lei era iscritta all albo dei psicologi come esperta in psicodiagnosi clinica e peritale.ho sospeso la terapia quando ho visto che oltre a pressarmi sul fatto che dovevo prendere farmaci che io non volevo,ho iniziato ad avere questi pensieri e impulsi.ho iniziato a perdere fiducia in lei e nella terapia.
[#3]
Gentile utente,
La dipendenza da alcool, e' bene che Lei lo sappia e' fisica. Non psicologica. Puo' iniziare per cause psicologiche ma diventa fisica. E come tale deve essere curata.
Esistono delle terapie specifiche e che vanno prescritte da uno psichiatra.
Non posso che consigliarLe di decidere di praticare tale disintossicazione perche' le conseguenze dell'alcolismo sono rovinose e ingestibili.
Tenga presente che la grande diffusione dell'alcolismo e' dovuta alla possibilita' di procurarsi qualunque tipo di *droga* con pochi euro, al supermercato e senza doversi rivolgere a uno spacciatore.
Le conseguenze organiche si possono riassumere in una patologia organica che si chiama *cirrosi epatica*. La cerchi su Internet e penso che i sintomi che leggera' Le verranno in mente insieme al *bisogno* di bere che la cogliera'. A livello fisico gentile utente. Se lo ricordi!
I miei auguri!
Ci faccia sapere!
La dipendenza da alcool, e' bene che Lei lo sappia e' fisica. Non psicologica. Puo' iniziare per cause psicologiche ma diventa fisica. E come tale deve essere curata.
Esistono delle terapie specifiche e che vanno prescritte da uno psichiatra.
Non posso che consigliarLe di decidere di praticare tale disintossicazione perche' le conseguenze dell'alcolismo sono rovinose e ingestibili.
Tenga presente che la grande diffusione dell'alcolismo e' dovuta alla possibilita' di procurarsi qualunque tipo di *droga* con pochi euro, al supermercato e senza doversi rivolgere a uno spacciatore.
Le conseguenze organiche si possono riassumere in una patologia organica che si chiama *cirrosi epatica*. La cerchi su Internet e penso che i sintomi che leggera' Le verranno in mente insieme al *bisogno* di bere che la cogliera'. A livello fisico gentile utente. Se lo ricordi!
I miei auguri!
Ci faccia sapere!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#5]
Vada da uno psichiatra senza ulteriori indugi e gli dica cio' che a detto qui sul sito.
Esistono molte terapie che possono evitare che Lei peggiori.
Ne parli con fiducia a uno specialista che abbia gli strumenti per arginare la Sua debacle.
Appena avra' effettuato questo primo importantissimo step si pensera' ad una psicoterapa capace di permetterle di elaborare e superare le cause dell'ansia.
Abbia fiducia in se'!
Auguri!
Esistono molte terapie che possono evitare che Lei peggiori.
Ne parli con fiducia a uno specialista che abbia gli strumenti per arginare la Sua debacle.
Appena avra' effettuato questo primo importantissimo step si pensera' ad una psicoterapa capace di permetterle di elaborare e superare le cause dell'ansia.
Abbia fiducia in se'!
Auguri!
[#7]
Gentile utente la psicologa esperta in diagnosi non e' psicoterapeuta. Effettua solo i test che vengono prescritti dalla psicoterapeuta. Oppure li puo' individuare per sua scelta, ma deve poi *passare* le risultanze alla psicoterapeuta, un po' come un laboratorio di analisi clinica effettua le analisi prescritte dal medico e poi gli spedisce i referti.
Nel Suo caso credo sia necessaria una psicoterapia dinamica, non solo per l'ansia che e' un sintomo, ma per comprendere cosa la turbi così tanto da portarla a bere pur di non *sentire* dolore.
Occorre capire quale e' il dolore e cosa lo causi.
Poi si cerchera' come fronteggiarlo.
Quindi abbia fiducia. Quando sara' in buone mani se ne rendera' conto dal Suo sentire. Avra' desiderio di appoggarsi e sapra' che Le giovera'.
Le porgo i miei auguri e mi faccia sapere come procede.
Nel Suo caso credo sia necessaria una psicoterapia dinamica, non solo per l'ansia che e' un sintomo, ma per comprendere cosa la turbi così tanto da portarla a bere pur di non *sentire* dolore.
Occorre capire quale e' il dolore e cosa lo causi.
Poi si cerchera' come fronteggiarlo.
Quindi abbia fiducia. Quando sara' in buone mani se ne rendera' conto dal Suo sentire. Avra' desiderio di appoggarsi e sapra' che Le giovera'.
Le porgo i miei auguri e mi faccia sapere come procede.
[#9]
Utente
Gentile dottoressa franca,ho consultato il mio medico base,che mi ha detto che il mio tremore mattiniero è dovuto all alcol,ma allora perche mi capita anche quando non bevo,e perché mi capita soprattutto quando devo uscire di casa o se nn me trovo a casa!?mi sento non capita,nessuno capisce il mio stato di ansia,solo perché bevo,o perché sono io a non volerlo accettare? Mi hanno consigliato una comunità o un sert,ma siccome sono molto lontani da casa mia,non potrei rivolgermi ad un psicologo,o magari psichiatra? Nn so più cosa fare..
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.6k visite dal 29/08/2016.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.