Depressione amore non corrisposto. Innamoramenti patologici
Gentili dottori. Sono un ragazzo di 31 anni. Musicista di professione. Estremamente depresso da circa 12 anni. Ho sofferto per tanti anni di attacchi di ansia estremamente violenti con difficoltà respiratorie e di deglutizione che duravano anche per giorni interi e non mi permettevano nemmeno di alimentarmi con conseguenti dimagrimento che in passato mi hanno portato perfino a pesare 48 kg. Dopo tutte le visite del caso ho seguito diverse terapie prescritte dalla psichiatra ... solian, cipralex principalmente, per lunghi periodi. Per 2 o 3 mesi nessun miglioramenti poi cominciavo a star bene di sintomi somatici ma mai di umore .. tutte le volte che il medico ha ridotto ed eliminato i farmaci ho avuto tremende ricadute ... questo per 12 anni. Parallelamente ho ovviamente seguito un percorso di psicoterapia che va avanti da 7 anni ormai con scarsi risultati. Ho anche cambiato psicologo dopo 3 anni .... le 2 principali cause della mia sofferenza sono identificate nella vita da musicista che é logorante. Un ambiente di grande competizione e critica dove é difficile avere una indipendenza economica .... l altro problema é che non ho mai avuto una ragazza. Mi innamoro in continuazione e finisco sempre per diventare amico .... soffro e mi sento solo. La vita da musicista mi permette di conoscere tante ragazze e ogni volta il rituale si ripete .... divento geloso e possessivo gia in fase di approccio e non sono mai riuscito a intraprendere una relazione. .. credo di aver paura di impegnarmi pur volendolo disperatamente e ogni volta mi innamoro di ragazze impossibili forse proprio per avere a livello inconscio la certezza di non fare le cose sul serio. Ormai é una vita che soffro. Spesso vorrei morire e la gente non mi stimola .... aiutatemi ad uscire da questa situazione ... si può guarire e se si a chi devo rivolgermi ? Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile ragazzo,
lei fa una ipotesi sulla sua difficoltà di relazione che fa intuire che abbia appunto già fatto un percorso psicoterapeutico.
Purtroppo la consapevolezza di un problema o di un meccanismo psicologico patogeno, non implica di per se stessa la sua soluzione. Occorre altro.
Se ha già fatto 7 anni di psicoterapia e soffre ancora di notevole malessere le consiglierei di cambiare indirizzo terapeutico e di orientarsi verso indirizzi pragmatici che la conducano nel concreto a sperimentare nuovi modi di rapportarsi nei confronti della realtà passata e presente. La conoscenza e il cambiamento infatti spesso passano attraverso l'azione.
Cordialità
lei fa una ipotesi sulla sua difficoltà di relazione che fa intuire che abbia appunto già fatto un percorso psicoterapeutico.
Purtroppo la consapevolezza di un problema o di un meccanismo psicologico patogeno, non implica di per se stessa la sua soluzione. Occorre altro.
Se ha già fatto 7 anni di psicoterapia e soffre ancora di notevole malessere le consiglierei di cambiare indirizzo terapeutico e di orientarsi verso indirizzi pragmatici che la conducano nel concreto a sperimentare nuovi modi di rapportarsi nei confronti della realtà passata e presente. La conoscenza e il cambiamento infatti spesso passano attraverso l'azione.
Cordialità
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#2]
Gentile utente,
La *narrazione* della Sua storia personale e clinica mi portano ad avanzare una diagnosi (nell'ambito delle possibilita` fattive di una diagnosi on line, che andrebbe comunque verificata di persona).
Esistono due tipi di *depressione*:
- una depressione *reattiva* che si verifica in risposta ad un evento nocivo ( un lutto, una perdita rilevante) ma che si innesta in un *tessuto* psicologico sano e quindi potenzialmente *sanabile*
- una depressione *endogena* dovuta a cause organiche.
Essa *risponde* discretamente alle terapie farmacologiche per un certo tempo.
Poi purtroppo si verifica un calo della risposta.
E questo sembra essere cio' che accade a Lei.
In questo caso e' ausicabile che Lei *impari* a convivere con i sintomi della depressione, come meglio puo'. Cercando di evitare traumi, mantenendo sotto controllo le emozioni. Proteggendosi!
La sfera *sentimentale* e' senz'altro la piu` vulnerabile e anche in tal caso Lei dovra' imparare a *proteggersi* in ogni modo. Piuttosto che *lanciarsi* in amori che per Lei potrebbero essere fonte piu' di dolore che di gioia.
Ecco, credo di averLe prospettato un quadro abbastanza completo delle difficolta' a cui potrebbe andare incontro.
Ma questo e'!
Ognuno di noi ha le proprie *aree deboli* ed e' inutile negarle.
Se avesse avuto un problema cardiaco avrebbe dovuto tenerne conto per vivere *benino*. E a depressione endogena non e' da meno!
Auguri quindi!
E ci mandi Sue noitizie!
La *narrazione* della Sua storia personale e clinica mi portano ad avanzare una diagnosi (nell'ambito delle possibilita` fattive di una diagnosi on line, che andrebbe comunque verificata di persona).
Esistono due tipi di *depressione*:
- una depressione *reattiva* che si verifica in risposta ad un evento nocivo ( un lutto, una perdita rilevante) ma che si innesta in un *tessuto* psicologico sano e quindi potenzialmente *sanabile*
- una depressione *endogena* dovuta a cause organiche.
Essa *risponde* discretamente alle terapie farmacologiche per un certo tempo.
Poi purtroppo si verifica un calo della risposta.
E questo sembra essere cio' che accade a Lei.
In questo caso e' ausicabile che Lei *impari* a convivere con i sintomi della depressione, come meglio puo'. Cercando di evitare traumi, mantenendo sotto controllo le emozioni. Proteggendosi!
La sfera *sentimentale* e' senz'altro la piu` vulnerabile e anche in tal caso Lei dovra' imparare a *proteggersi* in ogni modo. Piuttosto che *lanciarsi* in amori che per Lei potrebbero essere fonte piu' di dolore che di gioia.
Ecco, credo di averLe prospettato un quadro abbastanza completo delle difficolta' a cui potrebbe andare incontro.
Ma questo e'!
Ognuno di noi ha le proprie *aree deboli* ed e' inutile negarle.
Se avesse avuto un problema cardiaco avrebbe dovuto tenerne conto per vivere *benino*. E a depressione endogena non e' da meno!
Auguri quindi!
E ci mandi Sue noitizie!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#4]
Gli indirzzi psicoterapeutici sono molto noti e credo che avendo gia' Lei maturato esperienze personali sia in grado di discriminare quello che preferisce con una certa *cognizione di causa*.
Tenga presente che un *lavoro* psicologico e psicoterapeutico serio e' sulla *struttura*.
Quindi non e' sintomatico.
Oltre a questo parametro dell'approccio Le suggerisco di sintonizzarsi sul SUO sentire nei confronti del terapeuta.
E' infatti questa componente che reputo molto rilevante.
Se Lei non si sentira' in una condizione di *alleanza terapeutica* (e sara' davvero solo Lei a captare tale sentimento) non potra' fare neanche un passo!
Auguri!
Tenga presente che un *lavoro* psicologico e psicoterapeutico serio e' sulla *struttura*.
Quindi non e' sintomatico.
Oltre a questo parametro dell'approccio Le suggerisco di sintonizzarsi sul SUO sentire nei confronti del terapeuta.
E' infatti questa componente che reputo molto rilevante.
Se Lei non si sentira' in una condizione di *alleanza terapeutica* (e sara' davvero solo Lei a captare tale sentimento) non potra' fare neanche un passo!
Auguri!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7k visite dal 27/08/2016.
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