Folle offesa subita

Buongiorno,
tempo addietro, sono stato bullato da un vecchio amico, che vive lontano e che non vedevo ormai più. Mi ha invito messaggi con insulti pesantissimi "per scherzo". Un bullo di 53 anni, mi sembra attempato...
Ma parliamo di me: ho cercato di contenerlo, senza successo. Alla fine mi sono infuriato e ho reagito molto duramente, cosa che non è nel mio stile.

Con questa persona, ho un trentennale vissuto pesante, per le troppe sue stravaganze.
Ora vorrei solo liberarmi di questa bullata e di questo spettro shakespeariano. Invece ci penso. Per un po' mi passa, ma poi ci ripenso. Vorrei dare un calcio al ricordo, ma non ci riesco. Il problema non è questo bullo, ma qualche mia disfunzionalità che non ho capito.
Quale?
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Buongiorno,
è probabile, dal momento che lei avverte una qualche disfunzionalità nel suo comportamento, che ci sia qualche tratto nel suo carattere che la rende più facile vittima di bulli.

Non le basterebbe capire però, per correggerla dovrebbe consultare uno psicologo psicoterapeuta e affidarvisi con l'obiettivo specifico.
cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
*dimenticare* le offese e' una frase fatta. Facile da dire ma non da sperimentare.
C'e` chi *mette da parte* il rancore ma in rari casi si dimentica davvero,
Ci sarebbe pero` da comprendere quale *nervo scoperto* sia stato toccato. Qualcosa di Suo. E dovrebbe concentrarsi per trovare delle similitudini con altre situazioni.
Se e' stato toccato un *nervo scoperto* e` normale che faccia male. Ma e' il *nervo* che occorre cercare. E non la reazione.
In questa ricerca forse dovrebbe chiedere un aiuto per elaborare cosa abbia innescato la Sua reazione e comprendersi.
Potrebbe essere stato persino un evento che Le e' sconosciuto o che agisca in modo inconscio.
Valuti Lei!
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Utente
Utente
Grazie.
Direi che non è il bullismo in sé il mio problema.
La dott.sa Esposito parla di una rabbia messa da parte. Questo calza. Infatti questo signore è la persona cui di gran lunga ho più perdonato, più di chiunque altro. Perdonare fa bene, ma credo che una certa rabbia se ne vada sul fondo, dove non fa danno, fino a che uno non la va ad agitare. Ora credo che la rabbia repressa non va via per sempre.

Ma comincio a capire la mia debolezza: sono le mie fasi di umore medio-basso (sono bipolare ben stabilizzato). Cioè avverto come bassi i momenti normalmente vuoti o piatti della vita e li soffro. E' in queste fasi che rimugino su quella brutta storia. E' uno show che metto in piedi per provare qualcosa di emozionante. Pazienza se è disturbante, ma almeno riempie.
Questa storia potrebbe essere l'opportunità per vivere più serenamente i momenti che mi appaiono troppo calmi o troppo banali, senza la pretesa di viverli altamente.

Buona giornata.
[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
La psicopatologia bipolare non e' una *compagna di vita* piacevole, anche se compensata.
E Lei, meglio di chiunque altro puo' escogitare il *posto* che Lei preferisca fargli occupare nella Sua vita.
Se Lei ha trovato degli *angoletti* idonei li utilizzi, almeno sara' Lei ad averli scelti!
Auguri!
[#5]
Utente
Utente
Temo di non poter collocare in un angolo questo ricordo, come con altri riesco a fare, perché è ingombrante e a volte pervasivo. In più la mia formazione religiosa mi fa sentire in qualche modo in difetto. In fondo ho amato la persona, che sa rendersi amabile, quanto detestabile, in modo sempre gratuito, inspiegabile, che non gli porta nemmeno vantaggi.
Ma questa è la sua malattia; non è che il malato sono solo io...
Io credo che questo tormentone finirà, quando avrò trovato solidi motivi per giustificare questa persona. A quel punto, viene meno la causa.
Grazie
Buona serata
[#6]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Mi sembra che una sua "vulnerabilità", che si colleghi o meno e quanto agli episodi che lamenta, l'abbia ammessa lei stesso.

Mi sembra probabile che per risolvere il problema dovrebbe cambiare qualcosa nella relazione e ciò è possibile e spesso piuttosto rapido ad ottenersi con opportuni colloqui, ad es. di terapia della Gestalt.

cordiali saluti
[#7]
Utente
Utente
Si, dott.essa Sciubba, la mia vulnerabilità c'è. Credo che sia la rigidità seguita all'evento. La rigidità è dura, ma fragile e forse ingessa chi la prova.

Ma , trascurando fatti e misfatti,
sorvolando su dinamiche e ricostruzioni, nulla mi vieta di assumere un atteggiamento umile, capace di accettare, se non di accogliere tutto quello che, nel bene e nel male , è accaduto con quella persona.
E' parte di me, come tante altre esperienze, che non si può pensare di amputare, ma piuttosto di vedere in modo benevolo, malgrado tutto.

Grazie davvero, perché fino a oggi, non avevo contemplato questa possibilità, che mi fa sentire più forte, non più debole.
Buona serata.