Attacchi di ansia - tosse nervosa - farmaci
Buonasera,
Soffro di ansia da molti anni ormai,ho 31 anni, prime manifestazioni ansiose quando ne avevo circa 24 in un periodo per me difficile in quanto si sposava mia sorella, io vivevo in casa con i miei, perciò ci sarebbe stato un forte cambiamento nella mia vita a causa di questo.Avevo paure improvvise, capogiri, battito accelerato.Per un periodo ho creduto di impazzire.Mi sono rivolta ad una Psicologa della Gestalt, sono stata in terapia con lei per1anno e le cose sono molto migliorate, mi ha insegnato il training autogeno per gestire i sintomi fisici e a calmarmi, e con lei abbiamo affrontato molti problemi personali come la ricerca della mia autonomia,indipendenza dalla famiglia, che è stata una famiglia molto presente e apprensiva. Finita la terapia le cose sono andate bene per qualche anno poi a 29 anni ho ricominciato a stare male a sentirmi agitata a non essere in grado di stare da sola.Il problema era soprattutto lo stare da sola in assenza dei miei genitori; le crisi peggiori sono sempre sorte in estate nel momento in cui i miei genitori andavano in vacanza ed io mi ritrovavo a casa da sola mi sentivo abbandonata e come "alla deriva". Ho contattato un nuovo psicologo perche la mia terapeuta era in pensione. Ora sono due anni che sono in terapia, ho fatto molti passi in avanti in termini di indipendenza. Ho trovato un lavoro a Roma ed avendo a disposizione una casa di mio padre ho iniziato a fermarmi e a non tornare a casa dai miei,per sperimentare l'autonomia. E' stato difficile. Non sempre avevo voglia di restare ed andavo incontro a nuovi attacchi di ansia,volevo tornare dai miei e sentirmi al sicuro.Nel tempo i sintomi degli attacchi di ansia sono cambiati si è manifestata una tosse nervosa molto disturbante nei momenti di difficoltà tossisco molto cosi tanto da scatenarmi conati di vomito. Oggi ho imparato molte cose e sono riuscita a stare bene per parecchi mesi ma ogni tanto ho dei crolli.Sono anche diventata ipocondriaca e ogni sensazione corporea mi fa paura.L'ansia mi scatena anche problemi gastrici come reflusso, gonfiore, inappetenza e diarrea. Con il terapeuta stiamo andando verso la conclusione del nostro percorso perchè lui ritiene che sto meglio e che ho fatto passi da gigante ma io non mi sento ancora a posto.In alcuni periodi mi sento forte e le paure sembrano dimenticate, in altri invece vedo tutto nero e nella mia testa rimetto in discussione la mia intera esistenza, le mie scelte il mio rapporto col partner ecc...Sto per sposarmi e vorrei essere serena e viverla bene.Per aiutarmi ho provato fiori di bach, melatonina per il sonno,radice di ignatia per la tosse. Questi prodotti mi hanno aiutato in molti momenti, ma con queste ricadute mi sto chiedendo se non sia il caso di assumere dei farmaci in modo da potermi sentire più sostenuta nel mio percorso.Secondo voi questo tipo di terapia che sto seguendo è adatta alla mia problematica o se forse sarebbe preferibile una Terapia Cognitivo Comportamentale o altro?
Soffro di ansia da molti anni ormai,ho 31 anni, prime manifestazioni ansiose quando ne avevo circa 24 in un periodo per me difficile in quanto si sposava mia sorella, io vivevo in casa con i miei, perciò ci sarebbe stato un forte cambiamento nella mia vita a causa di questo.Avevo paure improvvise, capogiri, battito accelerato.Per un periodo ho creduto di impazzire.Mi sono rivolta ad una Psicologa della Gestalt, sono stata in terapia con lei per1anno e le cose sono molto migliorate, mi ha insegnato il training autogeno per gestire i sintomi fisici e a calmarmi, e con lei abbiamo affrontato molti problemi personali come la ricerca della mia autonomia,indipendenza dalla famiglia, che è stata una famiglia molto presente e apprensiva. Finita la terapia le cose sono andate bene per qualche anno poi a 29 anni ho ricominciato a stare male a sentirmi agitata a non essere in grado di stare da sola.Il problema era soprattutto lo stare da sola in assenza dei miei genitori; le crisi peggiori sono sempre sorte in estate nel momento in cui i miei genitori andavano in vacanza ed io mi ritrovavo a casa da sola mi sentivo abbandonata e come "alla deriva". Ho contattato un nuovo psicologo perche la mia terapeuta era in pensione. Ora sono due anni che sono in terapia, ho fatto molti passi in avanti in termini di indipendenza. Ho trovato un lavoro a Roma ed avendo a disposizione una casa di mio padre ho iniziato a fermarmi e a non tornare a casa dai miei,per sperimentare l'autonomia. E' stato difficile. Non sempre avevo voglia di restare ed andavo incontro a nuovi attacchi di ansia,volevo tornare dai miei e sentirmi al sicuro.Nel tempo i sintomi degli attacchi di ansia sono cambiati si è manifestata una tosse nervosa molto disturbante nei momenti di difficoltà tossisco molto cosi tanto da scatenarmi conati di vomito. Oggi ho imparato molte cose e sono riuscita a stare bene per parecchi mesi ma ogni tanto ho dei crolli.Sono anche diventata ipocondriaca e ogni sensazione corporea mi fa paura.L'ansia mi scatena anche problemi gastrici come reflusso, gonfiore, inappetenza e diarrea. Con il terapeuta stiamo andando verso la conclusione del nostro percorso perchè lui ritiene che sto meglio e che ho fatto passi da gigante ma io non mi sento ancora a posto.In alcuni periodi mi sento forte e le paure sembrano dimenticate, in altri invece vedo tutto nero e nella mia testa rimetto in discussione la mia intera esistenza, le mie scelte il mio rapporto col partner ecc...Sto per sposarmi e vorrei essere serena e viverla bene.Per aiutarmi ho provato fiori di bach, melatonina per il sonno,radice di ignatia per la tosse. Questi prodotti mi hanno aiutato in molti momenti, ma con queste ricadute mi sto chiedendo se non sia il caso di assumere dei farmaci in modo da potermi sentire più sostenuta nel mio percorso.Secondo voi questo tipo di terapia che sto seguendo è adatta alla mia problematica o se forse sarebbe preferibile una Terapia Cognitivo Comportamentale o altro?
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<<Con il terapeuta stiamo andando verso la conclusione del nostro percorso perchè lui ritiene che sto meglio e che ho fatto passi da gigante ma io non mi sento ancora a posto.>>
Gentile Utente,
prima di pensare a cambiare, ritorni con il suo terapeuta sull'argomento e discuta a fondo con lui sui motivi per cui non si sente ancora di chiudere la terapia. Magari vi potete accordare su modalità differenti o decidere di riformulare il piano terapeutico che avevate in mente.
Altro discorso è invece un supporto di tipo famacologico: su questo si è già confrontata con il suo terapeuta?
Ha già sentito il parere di uno psichiatra?
Saluti.
Gentile Utente,
prima di pensare a cambiare, ritorni con il suo terapeuta sull'argomento e discuta a fondo con lui sui motivi per cui non si sente ancora di chiudere la terapia. Magari vi potete accordare su modalità differenti o decidere di riformulare il piano terapeutico che avevate in mente.
Altro discorso è invece un supporto di tipo famacologico: su questo si è già confrontata con il suo terapeuta?
Ha già sentito il parere di uno psichiatra?
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile ragazza,
non ci dice quale sia l'indirizzo terapeutico che sta seguendo, presumo sia la Gestalt.
Valuti la situazione assieme al suo terapeuta: se il percorso presumibilmente non ha altre risorse da offrire, penso le converrebbe cambiare approccio.
Consideri che ad es. le Terapie Brevi curano i disturbi d'ansia in genere in pochi mesi.
Un disturbo d'ansia ben curato non dovrebbe poi facilmente dare luogo a ricadute, anzi, la cura dei fattori predisponenti mette al riparo per lunghi anni a venire.
non ci dice quale sia l'indirizzo terapeutico che sta seguendo, presumo sia la Gestalt.
Valuti la situazione assieme al suo terapeuta: se il percorso presumibilmente non ha altre risorse da offrire, penso le converrebbe cambiare approccio.
Consideri che ad es. le Terapie Brevi curano i disturbi d'ansia in genere in pochi mesi.
Un disturbo d'ansia ben curato non dovrebbe poi facilmente dare luogo a ricadute, anzi, la cura dei fattori predisponenti mette al riparo per lunghi anni a venire.
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#3]
Utente
Gentili Dottoresse,
innanzitutto grazie delle risposte cosi immediate. Fino ad ora non ho mai incontrato uno psichiatra anche oerchè non ho mai pensato che fosse necessario, ritenete che possa essere utile un consulto? I farmaci secondo voi sono necessari? io sono un po restia perchè non vorrei rischiare dipendenze in futuro...Il percorso terapeutico che ho seguito è quello della Gestalt, entrambi i terapeuti con cui sono stata in cura seguivano questo tipo di indirizzo. Devo dire che la scelta di questo tipo di indirizzo da parte mia non è stata consapevole, semplicemente mi sono affidata ad un professionista, consigliata da un conoscente, senza sapere se il percorso fosse il più adatto a me o meno. Non che io rinneghi il percorso fatto....anzi! Entrambi i percorsi terapeutici mi sono serviti molto per aiutarmi a crescere sotto moltissimi aspetti, ma al momento non riesco ancora a sentirmi completamente sicura, mi sembra sempre che mi manchi qualcosa, è sempre come se mi occorresse un appoggio per sentirmi sostenuta e sicura. E mi rendo conto che a 31 anni, alle soglie del matrimonio che sarà tra un mese, questo non può andare più bene, sento il bisogno di camminare da sola con sicurezza, senza appoggiarmi eccessivamente alla famiglia d'origine o al mio partner.
Sinceramente vorrei prendere in considerazione un altro tipo di approccio che magari possa andare a toccare alcune corde non ancora toccate fino ad oggi e che forse necessitano di essere sviluppate. Mi consigliate in particolare quindi la Terapia Breve? o la Cognitivo Comportamentale? Potreste darmi indicazioni su dove informarmi in merito a queste due linee terapeutiche? E in che modo trovare uno specialista qualificato?
Ne parlerò certamente con il mio terapeuta che vedrò il 1 settembre, anche se mi sento un po in imbarazzo a dirgli che vorrei cambiare...avete qualche consiglio da darmi?
innanzitutto grazie delle risposte cosi immediate. Fino ad ora non ho mai incontrato uno psichiatra anche oerchè non ho mai pensato che fosse necessario, ritenete che possa essere utile un consulto? I farmaci secondo voi sono necessari? io sono un po restia perchè non vorrei rischiare dipendenze in futuro...Il percorso terapeutico che ho seguito è quello della Gestalt, entrambi i terapeuti con cui sono stata in cura seguivano questo tipo di indirizzo. Devo dire che la scelta di questo tipo di indirizzo da parte mia non è stata consapevole, semplicemente mi sono affidata ad un professionista, consigliata da un conoscente, senza sapere se il percorso fosse il più adatto a me o meno. Non che io rinneghi il percorso fatto....anzi! Entrambi i percorsi terapeutici mi sono serviti molto per aiutarmi a crescere sotto moltissimi aspetti, ma al momento non riesco ancora a sentirmi completamente sicura, mi sembra sempre che mi manchi qualcosa, è sempre come se mi occorresse un appoggio per sentirmi sostenuta e sicura. E mi rendo conto che a 31 anni, alle soglie del matrimonio che sarà tra un mese, questo non può andare più bene, sento il bisogno di camminare da sola con sicurezza, senza appoggiarmi eccessivamente alla famiglia d'origine o al mio partner.
Sinceramente vorrei prendere in considerazione un altro tipo di approccio che magari possa andare a toccare alcune corde non ancora toccate fino ad oggi e che forse necessitano di essere sviluppate. Mi consigliate in particolare quindi la Terapia Breve? o la Cognitivo Comportamentale? Potreste darmi indicazioni su dove informarmi in merito a queste due linee terapeutiche? E in che modo trovare uno specialista qualificato?
Ne parlerò certamente con il mio terapeuta che vedrò il 1 settembre, anche se mi sento un po in imbarazzo a dirgli che vorrei cambiare...avete qualche consiglio da darmi?
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Posto che chiunque ad un mese dalle nozze solitamente non è propriamente sereno e rilassato (già solo per tutti gli aspetti organizzativi e/o gli intoppi dell'ultimo minuto...), per chiarirsi le idee le suggerisco la seguente lettura, all'interno della quale troverà i link ad una mini guida sui vari orientamenti terapeutici:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3359-vademecum-per-la-scelta-dello-psicologo.html
Aggiungo inoltre questo speciale sull'ansia, che potrà offrirle ulteriori spunti di riflessione.
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
Infine, per quanto concerne l'opportunità o meno di una consulenza psichiatrica, sarebbe bene che si confrontasse con il suo terapeuta per una scelta più mirata.
Saluti.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3359-vademecum-per-la-scelta-dello-psicologo.html
Aggiungo inoltre questo speciale sull'ansia, che potrà offrirle ulteriori spunti di riflessione.
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/27-ansia.html
Infine, per quanto concerne l'opportunità o meno di una consulenza psichiatrica, sarebbe bene che si confrontasse con il suo terapeuta per una scelta più mirata.
Saluti.
[#5]
Utente
Dott.ssa Scalco,
la ringrazio per la risposta. Effettivamente il periodo che sto passando è piuttosto intenso...ho molti pensieri in vista del matrimonio,non solo a livello organizzativo, ma ho dei timori in merito ai cambiamenti che mi aspettano...forse li sto anche esasperando nella mia mente...ma mi mette molta paura l'idea di cambiare completamente vita, di condividere tutto con un'altra persona da un momento all'altro...temo litigi ed incomprensioni nella coppia nella vita di tutti i giorni...Per di più sentendomi cosi vulnerabile a causa dell'ansia, mi sento incapace di adattarmi e temo che le difficoltà saranno insormontabili e non riusciremo ad andare d'accordo....Anche questi pensieri mi generano notevole ansia in questo periodo. L'ansia mi provoca una profonda sfiducia in me stessa e mi fa pensare di essere incapace di gestire una vita di coppia serena...mi fa sentire in balia degli eventi....mi fa perdere il piacere di vivere le cose con gioia...è come se non mi potessi fidare di me stessa...come se il mio corpo e la mia mente mi potessero tradire da un momento all'altro e farmi stare male. Razionalmente so che sto esasperando...tutti mi dicono che è solo questione di tempo e che pian piano nella vita di coppia ci si adatta e ci si viene incontro ma io nel profondo ho paura che non ci riusciremo.... Stiamo insieme da 9 anni e vogliamo questo matrimonio da tempo...ed ora che ci siamo mai avrei pensato di reagire in questo modo....Mi sono scoperta molto più paurosa ed insicura di quanto credessi.
Grazie per questo servizio, consentite un notevole sfogo alle persone in cerca di conforto.
Leggerò con molta attenzione gli articoli che mi ha indicato. Cercherò di parlare con il mio terapista per avere un orientamento anche da lui e per capire se anche lui ritiene sia arrivato il momento di cambiare approccio o metodologia o e ci sia ancora altro da esplorare insieme.
Grazie mille se vorrà rispondermi ancora
la ringrazio per la risposta. Effettivamente il periodo che sto passando è piuttosto intenso...ho molti pensieri in vista del matrimonio,non solo a livello organizzativo, ma ho dei timori in merito ai cambiamenti che mi aspettano...forse li sto anche esasperando nella mia mente...ma mi mette molta paura l'idea di cambiare completamente vita, di condividere tutto con un'altra persona da un momento all'altro...temo litigi ed incomprensioni nella coppia nella vita di tutti i giorni...Per di più sentendomi cosi vulnerabile a causa dell'ansia, mi sento incapace di adattarmi e temo che le difficoltà saranno insormontabili e non riusciremo ad andare d'accordo....Anche questi pensieri mi generano notevole ansia in questo periodo. L'ansia mi provoca una profonda sfiducia in me stessa e mi fa pensare di essere incapace di gestire una vita di coppia serena...mi fa sentire in balia degli eventi....mi fa perdere il piacere di vivere le cose con gioia...è come se non mi potessi fidare di me stessa...come se il mio corpo e la mia mente mi potessero tradire da un momento all'altro e farmi stare male. Razionalmente so che sto esasperando...tutti mi dicono che è solo questione di tempo e che pian piano nella vita di coppia ci si adatta e ci si viene incontro ma io nel profondo ho paura che non ci riusciremo.... Stiamo insieme da 9 anni e vogliamo questo matrimonio da tempo...ed ora che ci siamo mai avrei pensato di reagire in questo modo....Mi sono scoperta molto più paurosa ed insicura di quanto credessi.
Grazie per questo servizio, consentite un notevole sfogo alle persone in cerca di conforto.
Leggerò con molta attenzione gli articoli che mi ha indicato. Cercherò di parlare con il mio terapista per avere un orientamento anche da lui e per capire se anche lui ritiene sia arrivato il momento di cambiare approccio o metodologia o e ci sia ancora altro da esplorare insieme.
Grazie mille se vorrà rispondermi ancora
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Gentile ragazza,
sulla Terapia Strategica Breve può trovare molte informazioni su vari siti internet, anche piuttosto esaustive, basta che digiti le parole indicate.
Ci sono anche molti libri pubblicati dal caposcuola in Italia, in genere in edizioni economiche, che danno una risposta a molte domande e presentano esempi di terapia.
Tenga anche presente che qualunque indirizzo, compreso quello della Gestalt, pur ottimo che sia, potrebbe non dare i risultati sperati se non idoneamente applicato e soprattutto se la sua applicazione non è guidata da una corretta diagnosi psicologica.
cordiali saluti
sulla Terapia Strategica Breve può trovare molte informazioni su vari siti internet, anche piuttosto esaustive, basta che digiti le parole indicate.
Ci sono anche molti libri pubblicati dal caposcuola in Italia, in genere in edizioni economiche, che danno una risposta a molte domande e presentano esempi di terapia.
Tenga anche presente che qualunque indirizzo, compreso quello della Gestalt, pur ottimo che sia, potrebbe non dare i risultati sperati se non idoneamente applicato e soprattutto se la sua applicazione non è guidata da una corretta diagnosi psicologica.
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 13.1k visite dal 22/08/2016.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.