Disturbo attacchi di panico.
Buonasera. Premetto che è da 2 mesetti che la mia vita è cambiata in una maniera assurda.
La sera sopratutto, mi prende un forte stress e malessere che mi scatena molta ansia con diversi sintomi (tachicardia, dolori al braccio sx, pesantezza o fitte al petto, peso sullo stomaco, nausea, fatica a respirare). Accusando questi sintomi mi allarmo e penso al peggio, come un problema al cuore. Ho fatto le diverse visite meno di un anno fa. Non so come uscire da questo circolo e rivivere la mia vita al meglio come un qualsiasi ragazzo di 18 anni. spero possiate consigliarmi, e magari rassicurarmi per questi diversi sintomi ricevuti. grazie in anticipo.
La sera sopratutto, mi prende un forte stress e malessere che mi scatena molta ansia con diversi sintomi (tachicardia, dolori al braccio sx, pesantezza o fitte al petto, peso sullo stomaco, nausea, fatica a respirare). Accusando questi sintomi mi allarmo e penso al peggio, come un problema al cuore. Ho fatto le diverse visite meno di un anno fa. Non so come uscire da questo circolo e rivivere la mia vita al meglio come un qualsiasi ragazzo di 18 anni. spero possiate consigliarmi, e magari rassicurarmi per questi diversi sintomi ricevuti. grazie in anticipo.
[#1]
Gentile ragazzo,
Se i sintomi psicosomatici che accusa sono iniziati due mesi fa Lei dovrebbe fare una analisi di tutto cio' che Le e' accaduto nei due/tre mesi precedenti. Proprio tutto. Senza tralasciare nulla.
Poi contatti uno psicoterapeuta che operi tramite la psicosomatica e con lui cerchi di comprendere le cause dei Suoi sintomi alla luce di quanto accaduto nei mesi precedenti.
Occorrera' analizzare con cura tutte le emozioni che hanno circondato gli eventi quotidiani che Lei avra' a quel punto elencato su un foglio di carta. Sara' un lavoro delicato che comprendera' un'analisi dei sogni perche' le emozioni spesso non sono espresse a livello consapevole. Specialmente quelle che danno origine a disturbi come quelli che la coinvolgono.
Le porgo i migliori saluti!
E mi faccia sapere poi!
Se i sintomi psicosomatici che accusa sono iniziati due mesi fa Lei dovrebbe fare una analisi di tutto cio' che Le e' accaduto nei due/tre mesi precedenti. Proprio tutto. Senza tralasciare nulla.
Poi contatti uno psicoterapeuta che operi tramite la psicosomatica e con lui cerchi di comprendere le cause dei Suoi sintomi alla luce di quanto accaduto nei mesi precedenti.
Occorrera' analizzare con cura tutte le emozioni che hanno circondato gli eventi quotidiani che Lei avra' a quel punto elencato su un foglio di carta. Sara' un lavoro delicato che comprendera' un'analisi dei sogni perche' le emozioni spesso non sono espresse a livello consapevole. Specialmente quelle che danno origine a disturbi come quelli che la coinvolgono.
Le porgo i migliori saluti!
E mi faccia sapere poi!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#7]
Gentile utente,
se ha escluso cause organiche il suo problema è con buona certezza di orgine psicosomatica. Così come le ha giustamente consigliato la collega, ciò che deve fare per risolvere totalmente è rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla ad uscire, anche in tempi brevi, da questa situazione.
Sarebbe inoltre importante indagare meglio su una serie di fattori: ad esempio se le sue preoccupazioni sono secondarie ai sintomi fisici o se sono queste a indurli, se tali preoccupazioni sono situazionali (solo in contesti e luoghi specifici) o totalmente aspecifiche e così via.
Questo è ovviamente un lavoro che può esser fatto solo vis a vis. Pertanto, provi a rivolgersi ad un collega!
Cerchi nel frattempo di non fossilizzarsi sui sintomi, così facendo non farebbe altro che dar loro maggiore importanza e, di conseguenza, spazio.
Un cordiale saluto,
se ha escluso cause organiche il suo problema è con buona certezza di orgine psicosomatica. Così come le ha giustamente consigliato la collega, ciò che deve fare per risolvere totalmente è rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla ad uscire, anche in tempi brevi, da questa situazione.
Sarebbe inoltre importante indagare meglio su una serie di fattori: ad esempio se le sue preoccupazioni sono secondarie ai sintomi fisici o se sono queste a indurli, se tali preoccupazioni sono situazionali (solo in contesti e luoghi specifici) o totalmente aspecifiche e così via.
Questo è ovviamente un lavoro che può esser fatto solo vis a vis. Pertanto, provi a rivolgersi ad un collega!
Cerchi nel frattempo di non fossilizzarsi sui sintomi, così facendo non farebbe altro che dar loro maggiore importanza e, di conseguenza, spazio.
Un cordiale saluto,
Dr.ssa Michela De Simone
Psicologa
Nardò - Cutrofiano (Le)
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.4k visite dal 21/08/2016.
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