Continua ansia, stress e ipocondria

Buongiorno,
sono un giovane ragazzo di 24 anni; dopo 21 anni di menefreghismo puro, da circa due anni sono sempre in ansia che mi possa venire qualche malattia e questo mi provoca un grande malessere che mi distoglie dallo studio, non mi fa concentrare come dovrei e passo alcune giornate proprio con l'angoscia. Due anni fa proprio per questo motivo sono finito in ospedale due volte per "attacchi di ansia".
Sono omosessuale, non ho problemi su questo e nemmeno tutta la mia famiglia e amici che mi hanno da sempre accettato, evito di avere rapporti occasionali, perché non mi piacciono granché, ma quei pochi che ho utilizzo le massime precauzioni, ma la paura di contrarre HIV o MST è sempre lì dietro l'angolo. Nell'ultimo mese a causa di questa situazione di ansia e stress ho perso anche peso da 63 kg sono passato a 61.5 kg. I miei amici in questo mi aiutano molto perchè sanno lo stile di vita "tranquillo" che conduco e mi dicono che mi faccio solo paranoie inutili e sentendo questi loro consigli mi tranquillizzo mentre sono con loro, ma appena torno a casa e sono solo "tabula rasa" e mi ritornano di nuovo i cattivi pensieri. Per 3 anni ho tenuto un buon ritmo all'università, riuscivo a dare una gran quantità di esami, negli ultimi 2 anni invece ho gravi problemi di concentrazione che non mi permette di tenere lo stesso ritmo.
Sono un donatore Avis, scelta maturata proprio per combattere questa ipocondria così, oltre a dare una mano ad altri, tengo la mia salute sotto controllo.

Questa la mia situazione ad oggi e non riesco a trovare un "appiglio" per uscirne, perchè sono ancora giovane e non posso vivere seriamente così con l'angoscia o schiavo di ansiolitici che non ho mai voluto prendere per scelta mia. Non so se sia una situazione normale che accomuna altra gente, se sia un disturbo e se ci sono dei consigli da seguire.

Vi ringrazio anticipatamente per la comprensione e per le vostre eventuali risposte,

cordiali saluti.
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Anzitutto Le porgo i miei complimenti per la Sua capacita' di gestione delle Sue problematiche, che sono iniziate davvero molto precocemente!
Sarebbe stato compito dei Suoi genitori ntercettare il Suo disagiio infantile e accompagnarla da uno psicoterapeuta dell'infanzia, affinche' non si trascinasse cosi' a lungo il suo *menefreghismo* difensivo.
Certamente ora la Sua personalita` si e` strutturata e occorre una psicoterapia del profondo per consentirLeLe di ripercorrere proficuamente le tappe del Suo sviluppo.
Il *germe* dell'omosessualita` attecchisce infatti molto precocemente, a causa dei rapport disfunzionali i con i genitori, e per elaborarne i danni occorre ripartire da li', dalla *dipendenza* emotiva del bambino.
Ora, se vuole risolvere i disturbi che sperimenta e che Lei definisce *parnoie* occorre che si attivi e ipotizzi il ricorso ad una psicoterapia dinamica seria che possa aiutarLa.
I miei auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr.ssa Michela De Simone Psicologo, Psicoterapeuta 61
Gentile utente,
la situazione che ci descrive non è anomala: rientra infatti nella sfera dei disturbi ipocondriaci, se pur bene inserita in un quadro di maturità (anche sessuale) e consapevolezza.

Una domanda però mi pongo: vive tranquillamente la sua sessualità o queste preoccupazioni si ripercuotono anche nel rapporto con i suoi partner? E le malattie che teme possano venirle sono sempre e solo collegate alla sfera sessuale?

Credo che due anni di "sofferenza" siano già tanti: si rivolga ad un collega della sua zona, è possibile venir fuori da questo tipo di disturbi in tempi relativamente brevi.
Intanto, interrompa qualsiasi tipo di discorso e/o comunicazione sulle sue paure: si riservi di parlarne soltanto in seduta con un collega. Al contrario di ciò che sostiene il senso comune infatti, parlarne frequentemente non solo non aiuta, ma anzi contribuisce a dare più importanza al problema.

Resto a disposizione,
cordialmente,

Dr.ssa Michela De Simone
Psicologa
Nardò - Cutrofiano (Le)

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