Morosa con problemi di depressione, ansia, attacchi di panico, autolesionismo
Buongiorno,
da qualche mese ho una relazione meravigliosa con una ragazza e siamo follemente innamorati l'uno dell'altro.
Il problema è che io sono dannatamente preoccupato e molto in ansia per lei.
La mia ragazza ha avuto una vita molto complessa e difficile. La separazione dei suoi genitori è avvenuta quando lei aveva circa dodici anni ed è stata molto traumatica. Ha avuto esperienze di vita molto difficili, ragazzi che la maltrattavano, che la "usavano" per non dire peggio. Due anni fa il ragazzo che amava si è suicidato due giorni dopo essere uscito con lei, ed è inutile dire che trauma sia stato per lei. Da quel momento si è lasciata andare. Ha vissuto relazioni completamente insane dove veniva trattata come un oggetto.
Spesso le vengono attacchi di panico. Inizia ad iperventilare fino a svenire. Poi si sveglia e deve andare a vomitare. Ci sono volte in cui è talmente in ansia che deve vomitare e arriva persino a farsi male da sola. Solitamente si morde fino a sanguinare. Prima che stesse con me aveva pensato spesso a farla finita e ancora oggi ha istinti suicidi, ma ha troppa paura della morte.
Ci sono volte in cui da felice cade nella più profonda depressione,ed è quasi impossibile farla uscire.
Avrebbe bisogno di uno psicoterapeuta, ma non ne vuole sapere.
Ha provato l'esperienza degli psicologi quando i suoi hanno rotto e ora non ne vuole più vedere. Lì ritiene inutili e non sarebbe capace di aprirsi a loro.
Nessuno sa di queste cose di lei, nè i suoi amici, nè sua madre.
Sono l'unico a conoscere queste cose di lei.
Ma, per quanto a volte riesca a renderla felice, lei continua ad essere depressa.
E io da solo non so che fare.
La amo con tutto me stesso ma non sono capace di "guarirla", di farla stare davvero meglio, se non per dei momenti.
E la cosa è controproducente anche per me. Vivo nell'ansia e nella paura che si faccia del male, o peggio. Chiudo gli occhi e ho il terrore di risvegliarmi alla notizia della sua morte. Inoltre non so bene come gestire i suoi attacchi. E' capitato che mi grattassi talmente forte da rompermi i capillari e sanguinare, sentendomi in colpa per non poterla aiutare.
Davvero, voglio sapere cosa fare, come poterla aiutare.
Lei si ostina a dire che con il tempo passerà, che avendomi vicino cambierà.
Ma è qualcosa di troppo grave e profondo perchè passi così... e lei non vuole affrontarlo nel modo giusto.
Vi prego di aiutarmi... di aiutarmi perchè io possa aiutare lei!
Grazie mille a tutti!
da qualche mese ho una relazione meravigliosa con una ragazza e siamo follemente innamorati l'uno dell'altro.
Il problema è che io sono dannatamente preoccupato e molto in ansia per lei.
La mia ragazza ha avuto una vita molto complessa e difficile. La separazione dei suoi genitori è avvenuta quando lei aveva circa dodici anni ed è stata molto traumatica. Ha avuto esperienze di vita molto difficili, ragazzi che la maltrattavano, che la "usavano" per non dire peggio. Due anni fa il ragazzo che amava si è suicidato due giorni dopo essere uscito con lei, ed è inutile dire che trauma sia stato per lei. Da quel momento si è lasciata andare. Ha vissuto relazioni completamente insane dove veniva trattata come un oggetto.
Spesso le vengono attacchi di panico. Inizia ad iperventilare fino a svenire. Poi si sveglia e deve andare a vomitare. Ci sono volte in cui è talmente in ansia che deve vomitare e arriva persino a farsi male da sola. Solitamente si morde fino a sanguinare. Prima che stesse con me aveva pensato spesso a farla finita e ancora oggi ha istinti suicidi, ma ha troppa paura della morte.
Ci sono volte in cui da felice cade nella più profonda depressione,ed è quasi impossibile farla uscire.
Avrebbe bisogno di uno psicoterapeuta, ma non ne vuole sapere.
Ha provato l'esperienza degli psicologi quando i suoi hanno rotto e ora non ne vuole più vedere. Lì ritiene inutili e non sarebbe capace di aprirsi a loro.
Nessuno sa di queste cose di lei, nè i suoi amici, nè sua madre.
Sono l'unico a conoscere queste cose di lei.
Ma, per quanto a volte riesca a renderla felice, lei continua ad essere depressa.
E io da solo non so che fare.
La amo con tutto me stesso ma non sono capace di "guarirla", di farla stare davvero meglio, se non per dei momenti.
E la cosa è controproducente anche per me. Vivo nell'ansia e nella paura che si faccia del male, o peggio. Chiudo gli occhi e ho il terrore di risvegliarmi alla notizia della sua morte. Inoltre non so bene come gestire i suoi attacchi. E' capitato che mi grattassi talmente forte da rompermi i capillari e sanguinare, sentendomi in colpa per non poterla aiutare.
Davvero, voglio sapere cosa fare, come poterla aiutare.
Lei si ostina a dire che con il tempo passerà, che avendomi vicino cambierà.
Ma è qualcosa di troppo grave e profondo perchè passi così... e lei non vuole affrontarlo nel modo giusto.
Vi prego di aiutarmi... di aiutarmi perchè io possa aiutare lei!
Grazie mille a tutti!
[#1]
Gentile utente,
I *problemi* della Sua ragazza sono di sua pertinenza (della ragazza). Propri, intimi, suoi. E l'unica persona al mondo che puo' decidere cosa fare e' la sua ragazza.
Le ho detto questo in modo chiaro affinche' Lei comprenda che non solo non puo` fare nulla per convincerla, ma non DEVE!
Potrebbe ottenere l'effetto contrario: che la ragazza la lasci per non essere pressata.
Le ha comunicato la sua volonta' e la cosa piu' affettuosa che Lei possa fare nei suoi confronti e' rispettarla!
Se ha dei problemi Lei (che ci scrive) chieda un aiuto per se`. Potrebbe darsi che il Suo coinvolgimento sia cosi' intenso perche' *pesca* in qualche problema Suo (che ci scrive) e la vicinanza della ragazza lo abbia slatentizzato!
Ci pensi quindi!
Auguri!
I *problemi* della Sua ragazza sono di sua pertinenza (della ragazza). Propri, intimi, suoi. E l'unica persona al mondo che puo' decidere cosa fare e' la sua ragazza.
Le ho detto questo in modo chiaro affinche' Lei comprenda che non solo non puo` fare nulla per convincerla, ma non DEVE!
Potrebbe ottenere l'effetto contrario: che la ragazza la lasci per non essere pressata.
Le ha comunicato la sua volonta' e la cosa piu' affettuosa che Lei possa fare nei suoi confronti e' rispettarla!
Se ha dei problemi Lei (che ci scrive) chieda un aiuto per se`. Potrebbe darsi che il Suo coinvolgimento sia cosi' intenso perche' *pesca* in qualche problema Suo (che ci scrive) e la vicinanza della ragazza lo abbia slatentizzato!
Ci pensi quindi!
Auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
Io lo capisco e lei ha ragione.
ma non riesco a vederla in quelle condizioni e non poter fare niente per farla stare meglio.
E' una cosa che fa male anche me.
Qualche giorno fa, dopo aver saputo che le era venuto un attacco di pancio in seguito ad una mia singola parola non compresa, mi sono svegliato alle tre di notte, con i sensi di colpa ed è venuto un attacco anche a me.
Sta diventando un problema perchè questa cosa mi paralizza.
passo le ore a fissare il telefono sperando di ricevere suoi messaggi per paura che le sia successo qualcosa, non riesco più a concentrarmi in niente perchè vivo con l'ansia e a fatico respiro pensandole.
Vivo nella paura e coi sensi di colpa per non poter fare niente per lei.
E' dura, tanto dura.
Amare così tanto qualcuno e non poter fare niente se non cercare di farle volere bene
ma non riesco a vederla in quelle condizioni e non poter fare niente per farla stare meglio.
E' una cosa che fa male anche me.
Qualche giorno fa, dopo aver saputo che le era venuto un attacco di pancio in seguito ad una mia singola parola non compresa, mi sono svegliato alle tre di notte, con i sensi di colpa ed è venuto un attacco anche a me.
Sta diventando un problema perchè questa cosa mi paralizza.
passo le ore a fissare il telefono sperando di ricevere suoi messaggi per paura che le sia successo qualcosa, non riesco più a concentrarmi in niente perchè vivo con l'ansia e a fatico respiro pensandole.
Vivo nella paura e coi sensi di colpa per non poter fare niente per lei.
E' dura, tanto dura.
Amare così tanto qualcuno e non poter fare niente se non cercare di farle volere bene
[#3]
Utente
In sintesi la mia domanda non è cosa lei deve fare, ma come io posso starle vicine, quali comportamenti dovrei adottare ecc.
Voglio sapere come starle vicino nel migliore dei modi.
I sensi di colpa mi stanno divorando. Il non sentirmi abbastanza, il non riuscire ad aiutarla. È un peso che mi sta soffocando.
Davvero fatico a respirare e vivo nell'ansia perenne.
Ho bisogno di sapere come aiutarla e come non cedere... Perché di questo passo io impazzirò.
Non riesco più a studiare, ad uscire con gli amici, a sorridere.
Riesco solo a passare le ore terrorizzato e in ansia per lei.
Lei mi ha pure chiesto di smetterla di masturbarmi e, avendo lei paura ad essere toccata ecc, non abbiamo rapporti. Li avevamo solo all'inizio, quando mi credeva uguale agli altri e non le importava cosa le accadesse.
Ma ora che ha capito quanto io la ami, quanto io la rispetti e quanto cerchi di renderla felice, ha giustamente deciso che vuole "contare" anche lei in questa relazione e che non se la sente di farlo.
Io non ho problemi, le ho detto che aspetto tranquillamente il matrimonio.
Io la amo con tutto me stesso e voglio solo la sua felicità.
Ma così sto davvero rinunciando alla mia.
E sia chiaro che non la lascerò mai e poi mai.
Piuttosto impazzirò, piuttosto cederò, ma non la lascerò mai.
Voglio sapere come starle vicino nel migliore dei modi.
I sensi di colpa mi stanno divorando. Il non sentirmi abbastanza, il non riuscire ad aiutarla. È un peso che mi sta soffocando.
Davvero fatico a respirare e vivo nell'ansia perenne.
Ho bisogno di sapere come aiutarla e come non cedere... Perché di questo passo io impazzirò.
Non riesco più a studiare, ad uscire con gli amici, a sorridere.
Riesco solo a passare le ore terrorizzato e in ansia per lei.
Lei mi ha pure chiesto di smetterla di masturbarmi e, avendo lei paura ad essere toccata ecc, non abbiamo rapporti. Li avevamo solo all'inizio, quando mi credeva uguale agli altri e non le importava cosa le accadesse.
Ma ora che ha capito quanto io la ami, quanto io la rispetti e quanto cerchi di renderla felice, ha giustamente deciso che vuole "contare" anche lei in questa relazione e che non se la sente di farlo.
Io non ho problemi, le ho detto che aspetto tranquillamente il matrimonio.
Io la amo con tutto me stesso e voglio solo la sua felicità.
Ma così sto davvero rinunciando alla mia.
E sia chiaro che non la lascerò mai e poi mai.
Piuttosto impazzirò, piuttosto cederò, ma non la lascerò mai.
[#4]
Gentile utente,
Forse prima della consulenza on line chiesta a noi Lei pensava in buona fede che *insistere* con la Sua ragazza avrebbe avuto dei riscontri positivi.
Ora ha realizzato non essere cosi'!
Si impegni a *cambiare la focale* con cui osserva la ragazza.
Si impegni a non pressarla e a volerle bene cosi' com'e`. Senza riversare su di lei i contenuti che La turbano. E' un atto d'amore molto forte: trasferirle serenita' e gioia. Essere il tramite per sentirsi meglio. Attraverso la Sua presenza.
Se riuscira' a fare questo sara' felice Lei e la ragazza.
Altrimenti chieda un sosegno per Lei. Per agire su di Lei non ha bisogno che nessuno l'autorizzi!
Auguri!
Forse prima della consulenza on line chiesta a noi Lei pensava in buona fede che *insistere* con la Sua ragazza avrebbe avuto dei riscontri positivi.
Ora ha realizzato non essere cosi'!
Si impegni a *cambiare la focale* con cui osserva la ragazza.
Si impegni a non pressarla e a volerle bene cosi' com'e`. Senza riversare su di lei i contenuti che La turbano. E' un atto d'amore molto forte: trasferirle serenita' e gioia. Essere il tramite per sentirsi meglio. Attraverso la Sua presenza.
Se riuscira' a fare questo sara' felice Lei e la ragazza.
Altrimenti chieda un sosegno per Lei. Per agire su di Lei non ha bisogno che nessuno l'autorizzi!
Auguri!
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 18/08/2016.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.