Temo possa trattarsi di depressione
Sono una studentessa universitaria e mi manca un esame e la tesi alla laurea.
Ho una famiglia unita e affettuosa, un fidanzato e delle buone amiche.
Nonostante questo quadro che posso senza dubbio definire soddisfacente, da quando mio nonno, malato di Alzheimer da ormai molti anni, è stato ricoverato in ospedale e sta molto molto male, non riesco ad essere felice ed a godermi la mia età. (Questo è successo a fine luglio)
Ho crisi di pianto più volte al giorno, non ho voglia di vedere o sentire nessuno che non siano i miei genitori. (Non ho fratelli o sorelle)
Se mi viene proposta qualche uscita o attività da loro ho voglia di farla, mentre le proposte altrui non mi interessano. Per questo motivo ho allontanato anche il mio fidanzato da me. Non ho voglia di vederlo, solo di sentirlo per sms qualche volta durante la giornata. Siamo stati in vacanza per una settimana al mare durante la quale sono stata un po' meglio e mi sono abbastanza distratta anche se avevo sempre nella mente mio nonno in ospedale e ho sentito tantissimo la mancanza dei miei genitori. Ho anche perso l'interesse nel fare l'amore con lui, non ne sento più il bisogno e la voglia.
Una volta tornata a casa ho iniziato di nuovo a rattristarmi e ad evitare il mio fidanzato. Avrei dovuto andare a cena a casa dal mio fidanzato domani ma ho preferito declinare l'invito perchè non ho voglia di stare a perdermi in chiacchiere con lui e sua madre. Dopo aver decinato l'invito lui ha scelto di non venire nemmeno a trovarmi stasera, come invece avevamo fissato e di lasciarmi libera finchè non sarò io a dirgli che voglio vederlo.
Dovrei studiare per l'ultimo esame che ho all'università, ma non riesco a concentrarmi.
Ho una grande paura del futuro. Paura che succeda qualcosa alle persone a me care, paura del distacco dalla mia famiglia di origine, con la quale condivido molte passioni e interessi (molto più che col mio fidanzato, col quale non ho moltissimi interessi comuni).
Mi sento triste (senza trovare un motivo ben preciso, ma solo un insieme di tanti piccoli motivi...) e cerco conforto nel tempo passato con i miei genitori senza volere nessun altro intorno. Andare a cena fuori, stare sul divano a vedere un film, fare una gita in montagna... tutte attività che in questo momento ho bisogno di fare con loro e che ci hanno sempre uniti.
Temo possa trattarsi di depressione.
Il mio ragazzo a seguito di questo mio allontanamento e del conseguente "rifugio" nella mia famiglia, ha iniziato a dubitare dei miei sentimenti nei suoi confronti e ad accusarmi di un ipotetico tradimento o della presenza di un'altra persona nella mia vita (cosa assolutamente non vera). Invece che sentirmi capita da lui, cosa di cui avrei tanto bisogno, vedo che lui mette in dubbio ogni cosa e che si sente molto offeso dal fatto che io non abbia voglia di passare il mio tempo con lui ma solo con i miei genitori.
Gradirei ricevere dei consigli da parte vostra. Grazie mille in anticipo.
Ho una famiglia unita e affettuosa, un fidanzato e delle buone amiche.
Nonostante questo quadro che posso senza dubbio definire soddisfacente, da quando mio nonno, malato di Alzheimer da ormai molti anni, è stato ricoverato in ospedale e sta molto molto male, non riesco ad essere felice ed a godermi la mia età. (Questo è successo a fine luglio)
Ho crisi di pianto più volte al giorno, non ho voglia di vedere o sentire nessuno che non siano i miei genitori. (Non ho fratelli o sorelle)
Se mi viene proposta qualche uscita o attività da loro ho voglia di farla, mentre le proposte altrui non mi interessano. Per questo motivo ho allontanato anche il mio fidanzato da me. Non ho voglia di vederlo, solo di sentirlo per sms qualche volta durante la giornata. Siamo stati in vacanza per una settimana al mare durante la quale sono stata un po' meglio e mi sono abbastanza distratta anche se avevo sempre nella mente mio nonno in ospedale e ho sentito tantissimo la mancanza dei miei genitori. Ho anche perso l'interesse nel fare l'amore con lui, non ne sento più il bisogno e la voglia.
Una volta tornata a casa ho iniziato di nuovo a rattristarmi e ad evitare il mio fidanzato. Avrei dovuto andare a cena a casa dal mio fidanzato domani ma ho preferito declinare l'invito perchè non ho voglia di stare a perdermi in chiacchiere con lui e sua madre. Dopo aver decinato l'invito lui ha scelto di non venire nemmeno a trovarmi stasera, come invece avevamo fissato e di lasciarmi libera finchè non sarò io a dirgli che voglio vederlo.
Dovrei studiare per l'ultimo esame che ho all'università, ma non riesco a concentrarmi.
Ho una grande paura del futuro. Paura che succeda qualcosa alle persone a me care, paura del distacco dalla mia famiglia di origine, con la quale condivido molte passioni e interessi (molto più che col mio fidanzato, col quale non ho moltissimi interessi comuni).
Mi sento triste (senza trovare un motivo ben preciso, ma solo un insieme di tanti piccoli motivi...) e cerco conforto nel tempo passato con i miei genitori senza volere nessun altro intorno. Andare a cena fuori, stare sul divano a vedere un film, fare una gita in montagna... tutte attività che in questo momento ho bisogno di fare con loro e che ci hanno sempre uniti.
Temo possa trattarsi di depressione.
Il mio ragazzo a seguito di questo mio allontanamento e del conseguente "rifugio" nella mia famiglia, ha iniziato a dubitare dei miei sentimenti nei suoi confronti e ad accusarmi di un ipotetico tradimento o della presenza di un'altra persona nella mia vita (cosa assolutamente non vera). Invece che sentirmi capita da lui, cosa di cui avrei tanto bisogno, vedo che lui mette in dubbio ogni cosa e che si sente molto offeso dal fatto che io non abbia voglia di passare il mio tempo con lui ma solo con i miei genitori.
Gradirei ricevere dei consigli da parte vostra. Grazie mille in anticipo.
[#1]
Gentile utente,
Consigli non posso dargliene e non sarebbe neanche il caso!
Ma una domanda si:
l'Alzhimer e' una patologia molto lenta e lunga.
Suo nonno deve avere trascorso la parte peggiore della sua patologia a casa. Incompreso e solo.
Come mai Lei si rattrista ora?
Consigli non posso dargliene e non sarebbe neanche il caso!
Ma una domanda si:
l'Alzhimer e' una patologia molto lenta e lunga.
Suo nonno deve avere trascorso la parte peggiore della sua patologia a casa. Incompreso e solo.
Come mai Lei si rattrista ora?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la sua risposta.
Mio nonno non vive in casa con me ma con mia nonna.
Per tutta la malattia mi sono recata sempre poco a trovarli perchè mi recava troppa tristezza vedere mio nonno andar via via peggiorando...
Adesso vederlo in quel letto di ospedale, arrivato molto probabilmente alla fine, mi ha gettato nello sconforto più totale.
Secondo lei, leggendo i sintomi che le ho descritto, può trattarsi di depressione?
Mio nonno non vive in casa con me ma con mia nonna.
Per tutta la malattia mi sono recata sempre poco a trovarli perchè mi recava troppa tristezza vedere mio nonno andar via via peggiorando...
Adesso vederlo in quel letto di ospedale, arrivato molto probabilmente alla fine, mi ha gettato nello sconforto più totale.
Secondo lei, leggendo i sintomi che le ho descritto, può trattarsi di depressione?
[#3]
No. Direi che non c'entra nulla.
Occorre capire come mai se Suo nonno non viveva con Lei ora la sua situazione la prenda tanto.
Ne parli con uno psicoterapeuta per capire. Dovra' scrivere i sogni e capire cosa associ a tale problematica.
Auguri
Occorre capire come mai se Suo nonno non viveva con Lei ora la sua situazione la prenda tanto.
Ne parli con uno psicoterapeuta per capire. Dovra' scrivere i sogni e capire cosa associ a tale problematica.
Auguri
[#5]
Non saprei cosa risponderle gentile utente. Non e' questo l'ambito per risponde a domande che non ci sono ancora.
Parli con uno psicoterapeuta, analizzi i sogni e cio' che verra' fuori sara' oggetto di elaborazione utile per Lei.
Buona serata
Parli con uno psicoterapeuta, analizzi i sogni e cio' che verra' fuori sara' oggetto di elaborazione utile per Lei.
Buona serata
[#6]
Gentile Ragazza,
sembrerebbe che una serie di fattori tra loro interrelati possano concorrere al disagio che descrive .
-Il peggioramento e il ricovero di suo nonno la pongono dinanzi al timore di poter perdere una persona cara... ( non solo un lutto di per sé ma anche l'approssimarsi di un possibile lutto può portare possibili movimenti depressivi e una minore disponibilità affettiva)
-l'avvicinarsi della fine degli studi forse una medaglia a due facce: la soddisfazione di concluderli ma allo stesso tempo il termine di una fase della vita, un cambiamento importante, con le possibili incertezze di un futuro ancora da scrivere
- Il rapporto con i suoi genitori ai quali si dice molto legata e forse la difficoltà a staccarsi da loro, anche un possibile rifugio in questo momento difficile
Il rapporto con il suo ragazzo che ritiene non così affine a lei (in precedenza come andava?) e che sembra risentire della fase che sta attraversando con le incomprensioni che descrive.
Intanto chiarisca se può con il suo fidanzato la sua posizione, i suoi vissuti e i bisogni che sente in questo momento.
Dato poi che in vacanza è riuscita a stare un pochino meglio, veda se riesce di non chiudersi in casa accettando occasioni per svagarsi un po'.
Non sarebbe da scartare l'idea, se continuasse a sentirsi in questo modo, di sentire direttamente un nostro collega che la possa accompagnare in questo momento della sua vita a riconquistare una migliore serenità e magari a fare chiarezza su alcuni punti qui trattati.
Cordialità
sembrerebbe che una serie di fattori tra loro interrelati possano concorrere al disagio che descrive .
-Il peggioramento e il ricovero di suo nonno la pongono dinanzi al timore di poter perdere una persona cara... ( non solo un lutto di per sé ma anche l'approssimarsi di un possibile lutto può portare possibili movimenti depressivi e una minore disponibilità affettiva)
-l'avvicinarsi della fine degli studi forse una medaglia a due facce: la soddisfazione di concluderli ma allo stesso tempo il termine di una fase della vita, un cambiamento importante, con le possibili incertezze di un futuro ancora da scrivere
- Il rapporto con i suoi genitori ai quali si dice molto legata e forse la difficoltà a staccarsi da loro, anche un possibile rifugio in questo momento difficile
Il rapporto con il suo ragazzo che ritiene non così affine a lei (in precedenza come andava?) e che sembra risentire della fase che sta attraversando con le incomprensioni che descrive.
Intanto chiarisca se può con il suo fidanzato la sua posizione, i suoi vissuti e i bisogni che sente in questo momento.
Dato poi che in vacanza è riuscita a stare un pochino meglio, veda se riesce di non chiudersi in casa accettando occasioni per svagarsi un po'.
Non sarebbe da scartare l'idea, se continuasse a sentirsi in questo modo, di sentire direttamente un nostro collega che la possa accompagnare in questo momento della sua vita a riconquistare una migliore serenità e magari a fare chiarezza su alcuni punti qui trattati.
Cordialità
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#7]
Ex utente
Dottoressa, la ringrazio per la sua risposta ad un ora così tarda.
Sì, lei ha centrato in pieno quali sono le mie problematiche.
Ho provato a chiarire la situazione, rassicurandolo sui miei sentimenti e chiedendogli di passarmi a trovare un pochino domani nel pomeriggio (non mi va di passare una serata intera insieme ma qualche ora sì)... Ha detto che verrà, ma l'ho percepito molto distaccato nei miei confronti, giustificandosi con "ognuno reagisce a modo suo".....in questo momento invece avrei bisogno che lui fosse dolce e comprensivo e non che mi rinfacciasse quanto io sia cambiata ecc.
Lei mi chiede prima come andava....La nostra storia dura da 3 anni e se per i primi 2 anni e mezzo è stata caratterizzata da alti e bassi, con frequenti liti, da gennaio a questa parte tutto procedeva a gonfie vele e stavamo benissimo insieme... Certo, gli interessi comuni non sono molti (a lui piace il mare, a me la montagna... A me piace scoprire piccoli paesini, a lui le grandi metropoli... Io adoro qualsiasi cosa riguardi la cucina, il cibo e le sagre, lui no...non abbiamo gli stessi gusti musicali... Tutte cose che invece ho in comune con i miei genitori) ma trovavo piacevolissimo passare il mio tempo con lui e avevamo anche una forte intesa sessuale che adesso da parte mia è completamente svanita (e anche questo lui fatica ad accettarlo...)
Come ho già scritto, in questo momento ho solo bisogno di stare con mio padre e mia madre, con loro ho voglia di fare qualsiasi cosa, mentre il mio fidanzato adesso non mi fa lo stesso effetto. Lui si è sentito offeso da questo, accusandomi di avere un rapporto morboso con i miei genitori e di non essere abbastanza matura, di essere (testuali parole) "una bambina che piange perché vuole il babbo e la mamma". Ma io non posso farci niente se adesso mi sento così e non trovo giusto mostrarmi diversa solo per non ferirlo o per assecondare i desideri altrui...
Spero di tornare ad essere quella di prima velocemente altrimenti, viste le premesse e come si sta ponendo lui adesso con me, temo proprio che mi lascerà. ..
Sì, lei ha centrato in pieno quali sono le mie problematiche.
Ho provato a chiarire la situazione, rassicurandolo sui miei sentimenti e chiedendogli di passarmi a trovare un pochino domani nel pomeriggio (non mi va di passare una serata intera insieme ma qualche ora sì)... Ha detto che verrà, ma l'ho percepito molto distaccato nei miei confronti, giustificandosi con "ognuno reagisce a modo suo".....in questo momento invece avrei bisogno che lui fosse dolce e comprensivo e non che mi rinfacciasse quanto io sia cambiata ecc.
Lei mi chiede prima come andava....La nostra storia dura da 3 anni e se per i primi 2 anni e mezzo è stata caratterizzata da alti e bassi, con frequenti liti, da gennaio a questa parte tutto procedeva a gonfie vele e stavamo benissimo insieme... Certo, gli interessi comuni non sono molti (a lui piace il mare, a me la montagna... A me piace scoprire piccoli paesini, a lui le grandi metropoli... Io adoro qualsiasi cosa riguardi la cucina, il cibo e le sagre, lui no...non abbiamo gli stessi gusti musicali... Tutte cose che invece ho in comune con i miei genitori) ma trovavo piacevolissimo passare il mio tempo con lui e avevamo anche una forte intesa sessuale che adesso da parte mia è completamente svanita (e anche questo lui fatica ad accettarlo...)
Come ho già scritto, in questo momento ho solo bisogno di stare con mio padre e mia madre, con loro ho voglia di fare qualsiasi cosa, mentre il mio fidanzato adesso non mi fa lo stesso effetto. Lui si è sentito offeso da questo, accusandomi di avere un rapporto morboso con i miei genitori e di non essere abbastanza matura, di essere (testuali parole) "una bambina che piange perché vuole il babbo e la mamma". Ma io non posso farci niente se adesso mi sento così e non trovo giusto mostrarmi diversa solo per non ferirlo o per assecondare i desideri altrui...
Spero di tornare ad essere quella di prima velocemente altrimenti, viste le premesse e come si sta ponendo lui adesso con me, temo proprio che mi lascerà. ..
[#8]
Ex utente
Il mio ragazzo, invece di mostrarmi la dolcezza di cui avrei bisogno, è arrabbiato e scontroso con me, mi risponde male e mi controlla ogni minuto chiedendomi come mai dormo più del solito, come mai non sto studiando, accusandomi in continuazione di essere cambiata e di non essere più la persona che conosceva... Ha pure detto che "non ne può più di questa situazione"... Come è possibile che una persona che dice di amarmi non sopporti affatto questo mio malumore? Che invece di starmi vicino mi attacchi? Alla fine il tutto dura da circa 2 settimane, come può avere una sopportazione così bassa...? In passato sono sempre stata io quella che doveva tirarlo su quando era di malumore per lo studio/lavoro...lui è abituato a vedermi sempre sorridente...ma nella vita ci sono anche momenti bui...e una persona che ti ama dovrebbe starti vicino come io ho sempre fatto con lui (anche se il mio umore adesso è di gran lunga peggiore di quello che ha avuto lui in passato)...
Ringrazio chi vorrà rispondermi a questo commento e a quello precedente.
Ringrazio chi vorrà rispondermi a questo commento e a quello precedente.
[#9]
Gentille utente,
Le confermo il suggerimento di approfondire con uno psicoterapeuta dinamico questo Suo stato d'animo.
Lei cerca *comprensione* ovunque ma forse oggettivamente gli estremi non ci sono.
Quindi occorre un'analisi piu' seria e approfondita per capire.
Ci pensi!
Le confermo il suggerimento di approfondire con uno psicoterapeuta dinamico questo Suo stato d'animo.
Lei cerca *comprensione* ovunque ma forse oggettivamente gli estremi non ci sono.
Quindi occorre un'analisi piu' seria e approfondita per capire.
Ci pensi!
[#10]
Ex utente
Oggi sono stata dal mio medico che mi ha prescritto un antidepressivo.
Il mio ragazzo continua ad insistere dicendo che io non chiedo il suo aiuto, che lo sto escludendo dalla mia vita, che non gli do importanza...voleva addirittura che lo invitassi a venire dal medico con me (invece ho preferito andarci con la mamma). Questo mi rende ancora più triste perchè credevo che lui si mostrasse comprensivo nei miei confronti. ..
Siamo stati 20 minuti al telefono in cui lui mi diceva quanto ci fosse rimasto male. Non è voluto nemmeno venire a trovarmi.
Ho voglia di uscire con i miei genitori, di fare con loro le attività che mi piacciono (andare a mangiare al ristorante o in montagna) e che non condivido con lui, ma se lo faccio non posso dirglielo perchè ho paura che lui si offenda.
Si comporta come se fosse mio marito e questo mi fa sentire oppressa.
Forse questo suo atteggiamento nei confronti del mio malessere attuale mi fa capire che non è adatto a stare con me... Invece di farmi sentire meglio, durante e dopo la sua telefonata sono scoppiata a piangere. Parla troppo, troppi "discorsoni" su come lui si sarebbe comportato, su come andrebbe impostata la relazione ecc. ...
Come raccontavo in uno dei messaggi precedenti, siamo stati per 2 anni e mezzo a litigare, ho sofferto molto e mi trovavo molto spesso a piangere (praticamente una volta a settimana). Poi da fine gennaio le cose hanno iniziato ad andare bene. Tra le liti con lui e l'episodio depressivo di adesso può esserci una relazione? Perchè sento il bisogno di stare con i genitori come quando avevo 18-19 anni e invece nei mesi precedeti avrei fatto carte false per stare da mattina a sera con lui? Se ripenso a lui e ai bei momenti passati insieme, ai nomignoli che ci diamo (addirittua se penso ai nomignoli e ai momenti affettuosi e giocosi mi viene proprio da piangere..), agli scherzi e le risate mi dispiace che lo sto trattando così ma non riesco a comportarmi altrimenti...
Lui non è ben visto dai miei per questo suo carattere, loro pensano che parte della mia tristezza sia stata causata anche da lui.....anche questo può influire?
Mi scuso se mi sono dilungata e ringrazio anticipatamente.
Il mio ragazzo continua ad insistere dicendo che io non chiedo il suo aiuto, che lo sto escludendo dalla mia vita, che non gli do importanza...voleva addirittura che lo invitassi a venire dal medico con me (invece ho preferito andarci con la mamma). Questo mi rende ancora più triste perchè credevo che lui si mostrasse comprensivo nei miei confronti. ..
Siamo stati 20 minuti al telefono in cui lui mi diceva quanto ci fosse rimasto male. Non è voluto nemmeno venire a trovarmi.
Ho voglia di uscire con i miei genitori, di fare con loro le attività che mi piacciono (andare a mangiare al ristorante o in montagna) e che non condivido con lui, ma se lo faccio non posso dirglielo perchè ho paura che lui si offenda.
Si comporta come se fosse mio marito e questo mi fa sentire oppressa.
Forse questo suo atteggiamento nei confronti del mio malessere attuale mi fa capire che non è adatto a stare con me... Invece di farmi sentire meglio, durante e dopo la sua telefonata sono scoppiata a piangere. Parla troppo, troppi "discorsoni" su come lui si sarebbe comportato, su come andrebbe impostata la relazione ecc. ...
Come raccontavo in uno dei messaggi precedenti, siamo stati per 2 anni e mezzo a litigare, ho sofferto molto e mi trovavo molto spesso a piangere (praticamente una volta a settimana). Poi da fine gennaio le cose hanno iniziato ad andare bene. Tra le liti con lui e l'episodio depressivo di adesso può esserci una relazione? Perchè sento il bisogno di stare con i genitori come quando avevo 18-19 anni e invece nei mesi precedeti avrei fatto carte false per stare da mattina a sera con lui? Se ripenso a lui e ai bei momenti passati insieme, ai nomignoli che ci diamo (addirittua se penso ai nomignoli e ai momenti affettuosi e giocosi mi viene proprio da piangere..), agli scherzi e le risate mi dispiace che lo sto trattando così ma non riesco a comportarmi altrimenti...
Lui non è ben visto dai miei per questo suo carattere, loro pensano che parte della mia tristezza sia stata causata anche da lui.....anche questo può influire?
Mi scuso se mi sono dilungata e ringrazio anticipatamente.
[#12]
Ex utente
L'ho allontanato nel senso che preferisco non vederlo ma soltanto sentirlo...non l'ho lasciato anche perchè dentro di me sento di volergli veramente un gran bene. Solo che in questo momento sento il bisogno di stare in famiglia e risolvere i problemi per conto mio, anche se soffro quando lui mi dice che si sente escluso (provo senso di colpa).
Prima mi ha inviato un sms dicendomi che vorrebbe tanto che stessi meglio con allegata una mia vecchia foto buffa che mi ha fatto sorridere e quasi commuovere, è questo il tipo di vicinanza di cui parlavo e di cui ho bisogno, mentre fino a poche ore fa è stato capace solo di lamentarsi.
Secondo lei, da esterna che non conosce nè me nè lui, la nostra relazione in passato un po' burrascosa e il fatto che non abbiamo molti interessi comuni può aver influenzato o magari aggravato la mia situazione depressiva?
La ringrazio nuovamente e ringrazio chiunque altro voglia dedicare un minuto per rispondere.
Prima mi ha inviato un sms dicendomi che vorrebbe tanto che stessi meglio con allegata una mia vecchia foto buffa che mi ha fatto sorridere e quasi commuovere, è questo il tipo di vicinanza di cui parlavo e di cui ho bisogno, mentre fino a poche ore fa è stato capace solo di lamentarsi.
Secondo lei, da esterna che non conosce nè me nè lui, la nostra relazione in passato un po' burrascosa e il fatto che non abbiamo molti interessi comuni può aver influenzato o magari aggravato la mia situazione depressiva?
La ringrazio nuovamente e ringrazio chiunque altro voglia dedicare un minuto per rispondere.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 2k visite dal 16/08/2016.
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