Pensieri negativi ossessivi su fatti avvenuti e non risulti, problemi di stomaco e intestino

Buongiorno. Purtroppo da 4 anni la mia vita è un inferno senza fine per il susseguirsi di continui avvenimenti negativi che mi si presentano. È iniziato tutto 4 anni fa, in seguito all'acquisto della casa in cui abito, vicino alla quale c'è un ex proprietario folle che mi ha fatto diverse denunce, dopo avermi sollecitata più volte ad andarmene da casa 'sua', non veritiere ma che mi hanno portato a dover pagare avvocati, e in seguito alla minacce che ho ricevuto da lui ho fatto una denuncia e mi hanno detto che ci sarà il processo, ho dovuto però, nei 4 anni, portare le prove all'avvocato, oltre alle minacce il tizio faceva altre cose contro di me coinvolgendo altre persone a me estranee e balorde come lui. Ho iniziato ad avere spasmi allo stomaco nel 2012, 2 mesi dopo i primi avvenimenti negativi con l'ex proprietario, io ho acquistato la casa da una sorella a cui era andata l'eredità. Lui ha fatto scappare chi c'era prima di me in affitto, 3 famiglie che ora sono venute con me a fare una segnalazione perché le stava ancora pedinando e faceva segnalazioni alle forze dell'ordine per cose mai avvenute e frutto della sua fantasia. Però al processo per minacce sono sola con mio marito, loro non erano a vedere la scena delle minacce, ma non importa. Oltre a questo nel frattempo ho perso un familiare ed è stato devastante perché era il mio unico punto di riferimento. Ho problemi con mia madre che è molto anziana e fa ricadere le colpe di tutto, anche del ex proprietario, su di me . A lei non posso parlare di niente. Inoltre mio marito si è licenziato 2 anni fa e da allora abbiamo grossi problemi economici e io sto pagando i suoi debiti con i risparmi che mi rimangono. E penso a dopo, quando avrò finito i soldi e nello stato di salute in cui mi trovo non ce la faccio a cercare un lavoro . Non ho la patente e non voglio farla perché non ho più la forza di farmi in 4. Non riesco ad andare al bagno da 1 anno e devo ricorrere al clistere ogni giorno. Ultimamente ho sempre nausea e reflusso. Dormo poco e male per i continui pensieri, per il lutto di 2 anni fa che non mi da pace. Mio marito dice che devo prendere farmaci per l'ansia ma io voglio andarmene da questa casa e cercare un lavoro, un impegno, che qui non ho perché è un posto molto isolato tra le montagne senza mezzi di trasporto. Sono già stata da psicologi ma non è servito a niente perché i buoni consigli non mi servono. Ho bisogno di capire come agire. Ho pensato di lasciare mio marito e andare via, da qualche conoscente, ex colleghi di lavoro. Ma ho anche bisogno della mia vita e non voglio stare a casa di qualcuno che poi si illude e fantastica relazioni impossibili... Ho provato a stare da mia madre ma mi insultava in tutti i modi e me ne sono andata. Mio marito dice, e lo so anche io, che ho sempre avuto problemi a causa di miei e queste sono le conseguenze ma io dico che se non c'era l'ex proprietario io ora stavo bene. Non sono d'accordo di prendere farmaci. Cosa posso fare? Grazie.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Genrile Utente,
Il suo 2016 è stata costellato da un'infinità di consulti.

Se lei non è d'accordo a prendere farmaci può anche essere rispettato, sempre se é possibile risolvere soltanto con la terapia psicologica.

Saranno lo psichiatra e lo psicologo ad effettuare una diagnosi clinica ed a stabilire cosa è più utile per lei.

Sta male da tempo, valuti davvero di curarsi; stare online equivale a rinforzare la problematica.

auguri per frutto.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Buongiorno. Io sono stata da più specialisti, psicologi dal 2014,proctologo 2015 e 2016, nel frattempo ho fatto risonanze per i problemi intestinali, gastroenterologo 2016, come può anche leggere dalle mie richieste di consulto. Se avessi avuto una risposta oppure una cura adeguata certamente non sarei qui a cercare aiuto. Vedo che non c'è risposta al mio continuo disagio e mi sto convincendo a lasciar perdere. E quello che mi crea più disagio è che io non ero così. Ero una persona molto forte e attiva. Cosa posso fare adesso in questa situazione nessuno me lo può dire e a questo punto credo di dovermi arrendere. Grazie.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
La diagnosi medica non corrisponde a quella psicologica

Quale diagnosi psicologica o psichiatrica ha ricevuto? .

Le dico nuovamente quello che le ho detto prima :

"Saranno lo psichiatra e lo psicologo ad effettuare una diagnosi clinica ed a stabilire cosa è più utile per lei.
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Utente
Utente
Io non sono mai stata da uno psichiatra ma da 4 psicologi. Onestamente non ho ricevuto da loro alcuna diagnosi, anzi non immaginavo nemmeno di doverla ricevere, non lo sapevo. Il 1 psicologo mi ha detto che una vacanza sarebbe stata di aiuto, quando ho espresso l'ansia che mi si generava dal dover andare da parenti un fine settimana e che questa ansia non mi permettava di viaggiare, nonostante fino a 4 anni fa viaggiassi sia per svago che per lavoro senza alcun tipo di ansia, infatti l'ansia è una cosa che mi è venuta da 4 anni e si è accentuata in seguito al lutto, ho modificato il mio stile di vita in seguito al lutto dormendo tutto il giorno e avendo forte ansia di notte che nemmeno gli ansiolitici aiutavano se non per l'effetto calmante momentaneo ma davano sonnolenza. Non ho mai sofferto di ansia prima degli avvenimenti del 2012 e il lutto. Il 2 psicologo ha detto che ero troppo complicata e non mi sapeva aiutare. Il 3 mi faceva una terapia che iniziava dalla mia infanzia e comprendeva pure i parenti di mio marito, e ho lasciato per motivi economici visto il dilungarsi della cosa che non mi dava alcun beneficio, e il 4 psicologo, da cui sto ancora andando, mi fa parlare per 1 ora e mi da qualche consiglio alquanto superfluo e comunque ritiene che la causa di tutti i miei mali sia la relazione matrimoniale. Infatti vedrò di non andarci più perché è quasi 1 anno che va avanti così è non ho capito ancora quale sia il nio problema, anzi ho ancora più confusione. Ovviamente dai medici suddetti non ci sono stata 1 volta ma per qualche mese finché ho sentito che era il momento di chiudere perché non portava a niente. Con l'ultimo psicologo invece mi sono detta che avrei dovuto andarci, che forse ero io la causa della scarsa riuscita delle sedute dai precedenti psicologi, ho pensato che almeno potrei avere una persona con cui parlare se non altro.
La ringrazio per le sue risposte e il suo aiuto.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Cambi psicologo: " una vacanza, lei è troppo complicata"

Insomma..

Lei necessità di una diagnosi e di una cura, se forse ricambi ara sarebbe meglio