Come comportarsi con partner depresso

Buongiorno, vi scrivo per avere un consiglio da parte vostra su come comportarmi con il mio migliore amico, che al momento è anche il mio (ex) ragazzo. Ci conosciamo da 3 anni, subito grande feeling tra noi. E da ottobre a luglio di quest'anno abbiamo vissuto una bellissima storia, con tutti gli alti e bassi che comporta. Ora sta attraversando un periodo decisamente brutto, si sente inadatto e inadeguato, vede tutto nero intorno a lui e sta attraversando una crisi esistenziale in cui non sa cosa vuole dalla vita e cosa da se stesso. Il tutto è iniziato quando è arrivato a 5 mesi di stipendio arretrato ed è iniziato a sprofondare, piano piano, cominciando a isolarsi. Ha cominciato ad allontanarsi anche da me, e nel giro di una settimana è passato dall'amore al dubbio sulla nostra relazione. Così il mese scorso è iniziato un periodo di "pausa". Per quanto entrambi proviamo a restare lontani, nessuno dei due ci riesce. Anche lui mi contatta e mi propone di vederci (finora, circa 2 volte la settimana). Prova ad allontanarmi perché non vuole trascinarmi con lui e non vuole che soffra, ma allo stesso tempo non mi lascia andare del tutto, lasciandomi sempre qualche porta aperta. Sto provando in tutti i modi a fargli aprire gli occhi e fargli capire che si sta convincendo di una cosa falsa, che lui è un uomo meraviglioso, circondato dall'affetto di tutti, perché veramente nessuno può fare a meno di volergli bene, è una persona straordinaria.
Nei miei confronti continua a essere quasi come prima, è premuroso, gentile, mi dimostra continuamente il suo affetto, poi tornano i dubbi e si allontana, per poi avvicinarsi di nuovo. Siamo sempre stati molto sinceri l'uno con l'altra, e ha ammesso di non essere sicuro dei suoi sentimenti, che se deve tornare con me, una cosa del genere non deve accedere mai più. Ammette di volermi bene, di essere attratto da me, ma non va oltre. Non vuole illudermi e darmi false speranze.
Io sto cercando di stargli vicina in maniera del tutto disinteressata. Ovviamente ci starei male se non dovessimo tornare insieme, ma il mio interesse più grande è che lui stia bene. Per me è una sofferenza vederlo in questo stato. Purtroppo non posso aiutarlo dal punto di vista lavorativo, ma vorrei fare qualcosa per lui, a prescindere dalla nostra situazione sentimentale. Vorrei fargli capire che ha un'idea sbagliata di lui, vorrei aiutarlo a recuperare la sua autostima e fargli accorgere di quanto tutti noi lo amiamo. E credo che le cose tra noi si sistemeranno di conseguenza, che sia un ritorno insieme o un restare amici e basta.
Ho paura che lasciandolo andare si chiuda ancora di più in se stesso, ha problemi a fidarsi delle persone, mentre di me si fida ciecamente.
Che cosa dovrei fare? Come dovrei comportarmi? Noi avevamo pensato di provare a non sentirci fino alla fine di questo mese, ma lui, come me, teme che ognuno poi possa andare per la propria strada.
Grazie mille in anticipo
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Purtroppo i problemi economici possono creare una vera *crisi di identita* in un uomo, per il quale la professione puo' essere fonte di soddisfazioni a molti livelli.
Quindi come prima cosa occorrerebbe che Lei lo comprendesse. Come donna non e' facilissimo, in quanto i parametri del successo sono diversi per un uomo e per una donna.
Seconda cosa: lo ascolti.
Certamente questa situazione ha creato in lui delle aree di chiusura. Ma Lei forse puo' avvicinarsi e consentirgli di *appoggiarsi*.
In quanto ex vi conoscete e Lei sapra' trovare gli argomenti giusti, per fare allentare la sua tensione.
Tutto cio` senza pietismi: deve passare affetto e simpatia, calore umano e amicizia. Non preoccupazione!
Che ne dice? E' possibile?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno dottoressa, grazie mille per la risposta, e grazie soprattutto per la velocità.
Tutto quanto da lei elencato è quello che abbiamo sempre fatto l'uno per l'altra è che continuiamo a fare tutt'ora.
Ha sempre avuto e continua ad avere tutta la mia comprensione e il mio appoggio. Fortunatamente lui lo sa e ne ha la piena consapevolezza. E indubbiamente questa cosa mi fa immensamente piacere.
Mentre ci resto davvero male quando mi dice che sono la persona migliore che abbia mai conosciuto, che sono troppo buona e che ogni tanto pensa di non meritare la mia vicinanza.
Altra cosa che mi rende immensamente felice è la sua consapevolezza della mia presenza con l'unico scopo di aiutarlo a stare meglio. Sa che lo amo, che lo amo veramente e apprezza il fatto che non gli stia mettendo pressioni ma stia solo cercando di aiutarlo. Sto provando ad aiutarlo anche nella ricerca di un nuovo lavoro,anche perché con il suo curriculum può aspirare veramente a tantissimo, ma è veramente difficile.
Per quanto riguarda il suo senso di sfiducia, il suo senso di inadeguatezza e la sua autostima veramente sotto i piedi, non riesce ad andare avanti. Non riesce ad accettare di essere una persona eccezionale (perché lo è, in modo oggettivo).
Ho esaurito le idee, quando parliamo mi scuso per essere ripetitiva, ma vorrei che accettasse, anche un minimo, quello che è e tutto il bene che lo circonda.
La ringrazio ancora della sua risposta.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utnte,
Non enfatizzi il *suo* essere *oggettivamente* eccezionale o lo fara' sentire ancora piu` infelice!
Purtroppo le situazioni di lavoro possono essere impietose e le persone superiori alla media sono quelle che ne soffrono di piu`. Forse in quanto meno abituate a combattere.

Gli faccia sentire che e' *eccezionale* per Lei e poiche` questo e` vero lo aiutera` moltissimo!

Auguri!
[#4]
Utente
Utente
Grazie ancora. Ho sempre cercato di parlargli in modo oggettivo per paura che se parlassi di quanto lui è per me, potrei risultare oppressiva e dare l'impressione di fare tutto con un secondo fine. Il solo fatto che fosse sicuro del mio amore per lui era più che sufficiente per me.
Tenterò così allora. Grazie ancora.
Vedrò di aggiornarvi in caso di sviluppi.