Masturbazione, sesso online e crisi di coppia
Buongiorno a tutti,
cercherò di essere sintetico.
Non sono ancora stato da uno specialista, è la prima volta che vi scrivo. Mi ritrovo molto nel consulto che parla di sesso online.
Ho 26 anni, e da molti anni pratico l'attività di masturbazione quasi quotidianamente. Credo che la facile accessibilità a materiale pornografico offerta da Internet abbia aumentato questa mia "dipendenza".
Attualmente questa ha creato un grosso problema nella mia coppia: già una volta ero riuscito ad aprirmi con la mia attuale compagna (relazione di circa 1 anno), persona molto leale ed aperta al dialogo, abituata a non avere mezzi termini ed affrontare i problemi di petto. Lei mi ha perdonato, ha cercato di capirmi e di sorpassare la sua rabbia.
Per lei infatti esistono dei valori, e questo è uno di quei "tasti" che non dovevo toccare.Io mi sono ripromesso di non caderci più, e se l'avrei fatto ne avrei parlato subito con lei.
In realtà, dopo alcuni mesi nei quali ho smesso di praticare la masturbazione (con successo direi), durante una nostra "crisi" di coppia sono ricaduto nel vizio, andando di nuovo volontariamente ad aprire siti porno anche quando non ne sentivo il bisogno "fisico", ma creandomelo.
Lei mi ha "scoperto", all'inizio le ho mentito, poi ha capito subito che ero ricaduto in questa ossessione. Questa volta mi davo le giustificazioni più disparate, che era per colpa sua se ho ricominciato, perchè non mi dedicava più attenzioni (anche se in realtà la nostra attività sessuale non si è mai fermata per più di una settimana o due, anche se effettivamente c'è stato un calo, più che altro a causa di un periodo difficile per entrambi...), oltre ad un sacco di altre giustificazioni che mi sono dato ogni volta che mi sono masturbato.
In realtà penso che si trattassero più che altro di giustificazioni che tentavo di dare a me stesso, che il problema sia mio, che si tratti di una mia debolezza, che sia colpa mia se sono ricaduto in questo modo "malsano" di vivere la pratica della masturbazione, creandomi quasi sempre sensi di colpa ed ansie, oltre a rovinare la vita sessuale con la mia compagna.
Vi chiedo come posso "aiutarmi" nel superare questo modo malsano di vivere la
masturbazione, che spesso sfocia in "ossessione", se è normale sfogare le proprie debolezze e inscurezze in questo modo. Premetto che mi reputo una persona molto "indecisa", a volte debole, e che ricopro un lavoro piuttosto carico di rischi e aleatorietà (anche se con prospettive molto buone), e questo mi crea non poco disagio, dovendo ricorrere all'aiuto (soprattutto economico) dei miei genitori, e non riuscendo ancora a realizzarmi come vorrei nella vita. Sono conscio (e lo è anche la mia partner) del fatto che la pratica della masturbazione sia una cosa assolutamente naturale, ma credo (e la mia ragazza su di questo insiste) che il modo in cui mi approcio alla pratica non sia per nulla sano.
Vi chiedo inoltre come posso far capire alla mia compagna che effettivamente voglio risolvere questo mio problema, pur essendo conscio che ho già fallito una volta e che l'ho delusa, e come posso riacquistare in lei la fiducia con il tempo, e ripartire su basi solide, se mai è ancora possibile. Lei mi amava molto ma ora si sente tradita, sente che non riuscirò a risolvere questo problema, e non vuole ricapitare in una situazione così spiacevole, quindi pensa sia molto difficile continuare e gettare delle basi per un rapporto solido.
Vi chiedo infine un consiglio su un eventuale psicosessuologo nella zona di Milano/Pavia.
Grazie anticipatamente per i consigli.
Cordiali saluti.
cercherò di essere sintetico.
Non sono ancora stato da uno specialista, è la prima volta che vi scrivo. Mi ritrovo molto nel consulto che parla di sesso online.
Ho 26 anni, e da molti anni pratico l'attività di masturbazione quasi quotidianamente. Credo che la facile accessibilità a materiale pornografico offerta da Internet abbia aumentato questa mia "dipendenza".
Attualmente questa ha creato un grosso problema nella mia coppia: già una volta ero riuscito ad aprirmi con la mia attuale compagna (relazione di circa 1 anno), persona molto leale ed aperta al dialogo, abituata a non avere mezzi termini ed affrontare i problemi di petto. Lei mi ha perdonato, ha cercato di capirmi e di sorpassare la sua rabbia.
Per lei infatti esistono dei valori, e questo è uno di quei "tasti" che non dovevo toccare.Io mi sono ripromesso di non caderci più, e se l'avrei fatto ne avrei parlato subito con lei.
In realtà, dopo alcuni mesi nei quali ho smesso di praticare la masturbazione (con successo direi), durante una nostra "crisi" di coppia sono ricaduto nel vizio, andando di nuovo volontariamente ad aprire siti porno anche quando non ne sentivo il bisogno "fisico", ma creandomelo.
Lei mi ha "scoperto", all'inizio le ho mentito, poi ha capito subito che ero ricaduto in questa ossessione. Questa volta mi davo le giustificazioni più disparate, che era per colpa sua se ho ricominciato, perchè non mi dedicava più attenzioni (anche se in realtà la nostra attività sessuale non si è mai fermata per più di una settimana o due, anche se effettivamente c'è stato un calo, più che altro a causa di un periodo difficile per entrambi...), oltre ad un sacco di altre giustificazioni che mi sono dato ogni volta che mi sono masturbato.
In realtà penso che si trattassero più che altro di giustificazioni che tentavo di dare a me stesso, che il problema sia mio, che si tratti di una mia debolezza, che sia colpa mia se sono ricaduto in questo modo "malsano" di vivere la pratica della masturbazione, creandomi quasi sempre sensi di colpa ed ansie, oltre a rovinare la vita sessuale con la mia compagna.
Vi chiedo come posso "aiutarmi" nel superare questo modo malsano di vivere la
masturbazione, che spesso sfocia in "ossessione", se è normale sfogare le proprie debolezze e inscurezze in questo modo. Premetto che mi reputo una persona molto "indecisa", a volte debole, e che ricopro un lavoro piuttosto carico di rischi e aleatorietà (anche se con prospettive molto buone), e questo mi crea non poco disagio, dovendo ricorrere all'aiuto (soprattutto economico) dei miei genitori, e non riuscendo ancora a realizzarmi come vorrei nella vita. Sono conscio (e lo è anche la mia partner) del fatto che la pratica della masturbazione sia una cosa assolutamente naturale, ma credo (e la mia ragazza su di questo insiste) che il modo in cui mi approcio alla pratica non sia per nulla sano.
Vi chiedo inoltre come posso far capire alla mia compagna che effettivamente voglio risolvere questo mio problema, pur essendo conscio che ho già fallito una volta e che l'ho delusa, e come posso riacquistare in lei la fiducia con il tempo, e ripartire su basi solide, se mai è ancora possibile. Lei mi amava molto ma ora si sente tradita, sente che non riuscirò a risolvere questo problema, e non vuole ricapitare in una situazione così spiacevole, quindi pensa sia molto difficile continuare e gettare delle basi per un rapporto solido.
Vi chiedo infine un consiglio su un eventuale psicosessuologo nella zona di Milano/Pavia.
Grazie anticipatamente per i consigli.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente
Come ha avuto modo di constatare lei stesso, la dipendenza da cybersesso può condizionare pesantemente la vita di chi ne soffre. È una vera e propria dipendenza, come quella dal gioco, e come questa è facilitata proprio dall'apparente economicità e facilità di accesso.
In questo senso è difficile parlare a pieno titolo di normalità. La masturbazione è una pratica certamente "normale" se non si hanno altri modi di trovar soddisfazione. Un po' meno se si ha già un partner abituale, con cui se ne potrebbe avere. E un po' di più se si è persone insicure, con il bisogno di gratificazioni istantanee perché non si riesce a "tener duro" in vista di gratificazioni più di lungo termine.
Su Milano può interpellare il Dr. Bulla, il cui recapito può reperire nella lista di specialisti di questo sito.
Cordiali saluti
Come ha avuto modo di constatare lei stesso, la dipendenza da cybersesso può condizionare pesantemente la vita di chi ne soffre. È una vera e propria dipendenza, come quella dal gioco, e come questa è facilitata proprio dall'apparente economicità e facilità di accesso.
In questo senso è difficile parlare a pieno titolo di normalità. La masturbazione è una pratica certamente "normale" se non si hanno altri modi di trovar soddisfazione. Un po' meno se si ha già un partner abituale, con cui se ne potrebbe avere. E un po' di più se si è persone insicure, con il bisogno di gratificazioni istantanee perché non si riesce a "tener duro" in vista di gratificazioni più di lungo termine.
Su Milano può interpellare il Dr. Bulla, il cui recapito può reperire nella lista di specialisti di questo sito.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Grazie innanzitutto per la rapidissima risposta.
Vorrei chiederle qualche consiglio in più relativamente alle domande poste nella mia prima mail, ovvero su come posso superare questo problema che mi crea sensi di colpa e angoscia, e come posso dimostrare a me e alla mia compagna che desidero crescere e non affrontare le difficoltà in questo modo.
Grazie di nuovo per la disponibilità.
Cordiali saluti
Vorrei chiederle qualche consiglio in più relativamente alle domande poste nella mia prima mail, ovvero su come posso superare questo problema che mi crea sensi di colpa e angoscia, e come posso dimostrare a me e alla mia compagna che desidero crescere e non affrontare le difficoltà in questo modo.
Grazie di nuovo per la disponibilità.
Cordiali saluti
[#3]
Gentile utente
Il miglior modo per superare il suo problema e per dimostrare a se stesso e alla sua compagna che desidera crescere e non affrontare le difficoltà in questo modo, consiste appunto nel cercare aiuto specialistico.
Del resto, mi pareva che la sua richiesta andasse proprio in questo senso.
In ogni caso devo informarla che da qui non è possibile effettuare interventi né dare suggerimenti specifici, ma solo molto generali. E il suo è un problema che non può essere risolto dando qualche consiglio di buon senso, ma richiede un intervento terapeutico vero e proprio.
Le suggerisco di leggere questa pagina dal mio sito:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Subito dopo, si attivi per ricercare uno specialista in grado di aiutarla. Il Dr. Bulla potrà esserle certamente d'aiuto a tale fine.
Cordiali saluti
Il miglior modo per superare il suo problema e per dimostrare a se stesso e alla sua compagna che desidera crescere e non affrontare le difficoltà in questo modo, consiste appunto nel cercare aiuto specialistico.
Del resto, mi pareva che la sua richiesta andasse proprio in questo senso.
In ogni caso devo informarla che da qui non è possibile effettuare interventi né dare suggerimenti specifici, ma solo molto generali. E il suo è un problema che non può essere risolto dando qualche consiglio di buon senso, ma richiede un intervento terapeutico vero e proprio.
Le suggerisco di leggere questa pagina dal mio sito:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Subito dopo, si attivi per ricercare uno specialista in grado di aiutarla. Il Dr. Bulla potrà esserle certamente d'aiuto a tale fine.
Cordiali saluti
[#4]
Gentile Utente,
leggendo la sua mail mi sono fatto l'idea di una persona tendente un pochino alla passività: lei dipende dai genitori, e probabilmente avverte nei loro confronti un certo senso del dovere, e la stessa cosa potrebbe accadere con la sua fidanzata, alla quale per l'ennesima volta deve dimostrare di essere un bravo ragazzo, alla sua altezza,degno d'amore e di fiducia, e così via
E' chiaro che pensare a se stessi in una specie di "rete" può aumentare il desiderio di cercarsi piccole soddisfazioni immediate, tipo masturbarsi guardando filmati pornografici da internet. Insomma,sembra una specie di "scappatoia", da un lato.
Ma dall'altro lei ha fatto in modo di farsi "beccare", e per questo mi ricorda il comportamento di un bravo bambino che non vede l'ora di fare un dispetto, giusto per attirare l'attenzione
Già, perchè onestamente non credo che qui il problema sia di quante volte alla settimana lei si masturba, ma il fatto che non se lo tiene per sè, e chissà perchè...alla fine la sua ragazza lo scopre
Mi perdonerà se azzardo queste interpretazioni, ma il suo racconto mi ha ricordato tantissimo un mio caso, seguito tempo fa, simile per certi versi al suo. SOlo che quel ragazzo era venuto da me dopo averla combinata grossa (preferisco non entrare nei dettagli), perchè le pentole a pressione, se non si alza il coperchio, prima o poi scoppiano
Ecco perchè, indipendentemente dal professionista a cui decida di rivolgersi, le consiglio di chiedere una consulenza psicoterapeutica, prima che la pentola scoppi.
vedrà che già il fatto di parlarne con qualcuno l'aiuterà a sentirsi meno a disagio
leggendo la sua mail mi sono fatto l'idea di una persona tendente un pochino alla passività: lei dipende dai genitori, e probabilmente avverte nei loro confronti un certo senso del dovere, e la stessa cosa potrebbe accadere con la sua fidanzata, alla quale per l'ennesima volta deve dimostrare di essere un bravo ragazzo, alla sua altezza,degno d'amore e di fiducia, e così via
E' chiaro che pensare a se stessi in una specie di "rete" può aumentare il desiderio di cercarsi piccole soddisfazioni immediate, tipo masturbarsi guardando filmati pornografici da internet. Insomma,sembra una specie di "scappatoia", da un lato.
Ma dall'altro lei ha fatto in modo di farsi "beccare", e per questo mi ricorda il comportamento di un bravo bambino che non vede l'ora di fare un dispetto, giusto per attirare l'attenzione
Già, perchè onestamente non credo che qui il problema sia di quante volte alla settimana lei si masturba, ma il fatto che non se lo tiene per sè, e chissà perchè...alla fine la sua ragazza lo scopre
Mi perdonerà se azzardo queste interpretazioni, ma il suo racconto mi ha ricordato tantissimo un mio caso, seguito tempo fa, simile per certi versi al suo. SOlo che quel ragazzo era venuto da me dopo averla combinata grossa (preferisco non entrare nei dettagli), perchè le pentole a pressione, se non si alza il coperchio, prima o poi scoppiano
Ecco perchè, indipendentemente dal professionista a cui decida di rivolgersi, le consiglio di chiedere una consulenza psicoterapeutica, prima che la pentola scoppi.
vedrà che già il fatto di parlarne con qualcuno l'aiuterà a sentirsi meno a disagio
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.9k visite dal 30/10/2008.
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