Da un anno e mezzo circa soffro di attacchi di panico

Salve...sono una ragazza di 29 anni.da un anno e mezzo circa soffro di attacchi di panico.per un periodo ho provato con una cura farmacologica..da circa un mese sto seguendo la terapia cognitivo comportamentale.in tutto questo periodo ci sono stati alti e bassi..ma da qualche giorno il mio pensiero è costante dalla mattina alla sera che possa venirmi un arresto cardiaco o un infarto.premetto che le mie analisi vanno benissimo la pressione è ok ho fatto varie visite da specialisti tra cui un cardiologo..nonostante questo non capisco questo persistente stato ansioso!!vivo ormai con la paura che possa succedere qualcosa da un momento all altro...e mi sto demoralizzando...ditemi che tutto questo passerà!grazie in anticipo per la vostra risposta...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

se ha iniziato una psicoterapia ha intrapreso la strada giusta per risolvere il suo problema, che non è di natura razionale, ma emotiva.
Tutte le prove razionali della sua oggettiva salute non potranno convincerla che non c'è nulla che non va, se dentro di lei ci sono angoscia di morte e paura di non avere il controllo di sè e della sua situazione.

Le segnalo questo articolo al riguardo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1219-sono-ipocondriaco-o-i-medici-non-capiscono-il-mio-problema.html

Come mai si sta rivolgendo a noi, quando è già seguita da una nostra collega?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la rapida risposta...la terapia intrapresa sta andando bene...il problema sta nella continua ricerca di sintomi legati a qualche malattia e nell esigenza di continue rassicurazioni...ho paura che dopo un anno sono entrata in un circolo vizioso da cui non so se riuscirò mai a venirne fuori...è come se facessi un passo avanti e dieci indietro...lo so che il percorso è iniziato da poco...avrei voluto già da subito vedere un po di luce..ma poi all improvviso si presentano tutti quei sintomi che mandano il cervello in tilt...stretta al petto o fame d aria...e la paura vince su tutto...
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
...il problema sta nella continua ricerca di sintomi legati a qualche malattia e nell esigenza di continue rassicurazioni...
intanto si faccia questa lettura...
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Utente
Utente
Grazie Dottore per questa illuminante lettura..sto lavorando moltissimo sulle mie reazioni ad ogni piccolo malessere fisico...che poi è proprio questo il punto...avvertire un dolore reale ma che in verità è tutto frutto della mente,si può?
Quando sto male penso...e se stavolta non è panico o ansia?e non riuscissi a capirlo tempestivamente?forse più che dell ansia o del panico sono entrata nel circolo vizioso dell ipocondria...e non mi ero resa conto di questo. Ultima domanda...la terapia cognitivo comportamentale ha dei tempi stabiliti o dipende da persona a persona?grazie ancora
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
ogni terapia deve rispettare le risposte del paziente. Anche se quelle comportamentali non prevedono tempi lunghissimi
saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"forse più che dell ansia o del panico sono entrata nel circolo vizioso dell ipocondria..."

Ha letto l'articolo che le ho linkato?
Cosa ne pensa? E' quella la sua situazione?

[#7]
Utente
Utente
Si dr.ssa ho letto il link e credo proprio sia quella la situazione...il problema persiste anche dopo essermi resa conto che sono tutte mie paure...non riesco a fare andare la mente per il verso giusto!!!spero di farcela perché veramente mi sta distruggendo questo malessere...grazie..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Anche se in questo momento non le è facile deve avere pazienza e continuare la psicoterapia con costanza e impegno, in modo tale da uscirne.
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