Colloquio
Buongiorno dottori, vi scrivo per informarvi che dopo varie ricerche sono riuscito a trovare uno psicoterapeuta disponibile nella mia zona.
Oggi si è concluso il secondo incontro e dopo aver parlato per 1 ora circa mi ha informato che lui andrà in ferie fino a settembre, pertanto la terza seduta è stata fissata proprio in quel periodo. Volevo farvi sapere che alla fine della seduta gli ho domandato se avesse in mente un eventuale diagnosi ma lui mi ha risposto dicendomi che non c'è una problematica importante ma sono solamente vissuti poco elaborati, un po' di immaturitá e qualche probleatica relazionale dovuta al mio passato.
Io ovviamente non oso minimamente mettere in dubbio la professionalità del terapeuta, ne mi considero all'altezza di interferire su come vede il mio disagio, mi chiedo solo se è davvero un problema di poco conto come sostiene lui o se secondo voi c'è qualcosa di più serio.
Ovviamente questo è il secondo incontro, ma vi volevo informare che io non sono stato in grado di comunicare nel dettaglio ogni mia problematica perché di alcune cose mi vergogno anche davanti ad un terapeuta, ovviamente nel terzo incontro a settembre cercherò di fare più chiarezza possibile anche se la maggior parte delle problematiche le sa, ma ce ne sono alcune un po' più sottili che non ho detto per vergogna. Voi dite che dovevo immediatamente informarlo di tutto nonostante il mio imbarazzo o ho fatto bene ad aspettare?
Grazie per la vostra disponibilità
Oggi si è concluso il secondo incontro e dopo aver parlato per 1 ora circa mi ha informato che lui andrà in ferie fino a settembre, pertanto la terza seduta è stata fissata proprio in quel periodo. Volevo farvi sapere che alla fine della seduta gli ho domandato se avesse in mente un eventuale diagnosi ma lui mi ha risposto dicendomi che non c'è una problematica importante ma sono solamente vissuti poco elaborati, un po' di immaturitá e qualche probleatica relazionale dovuta al mio passato.
Io ovviamente non oso minimamente mettere in dubbio la professionalità del terapeuta, ne mi considero all'altezza di interferire su come vede il mio disagio, mi chiedo solo se è davvero un problema di poco conto come sostiene lui o se secondo voi c'è qualcosa di più serio.
Ovviamente questo è il secondo incontro, ma vi volevo informare che io non sono stato in grado di comunicare nel dettaglio ogni mia problematica perché di alcune cose mi vergogno anche davanti ad un terapeuta, ovviamente nel terzo incontro a settembre cercherò di fare più chiarezza possibile anche se la maggior parte delle problematiche le sa, ma ce ne sono alcune un po' più sottili che non ho detto per vergogna. Voi dite che dovevo immediatamente informarlo di tutto nonostante il mio imbarazzo o ho fatto bene ad aspettare?
Grazie per la vostra disponibilità
[#1]
Gentile utente,
contenta che ha iniziato un percorsp psy.
>>perché di alcune cose mi vergogno anche davanti ad un terapeuta,<<
Affinchè si instauri un rapporto di fiducia, quello che permette di mettersi gradualmente "a nudo", occorre qualche tempo e una frequentazione più assidua di quanto finora avvenuto.
Si dia il tempo senza interrogarsi troppo.
Nella terza seduta, se ritiene, potrà riferire al terapeuta quanto qui ha scritto a noi.
Abbia pazienza e si dia tempo; la psicoterapia ne ha assolutamente bisogno.
Saluti cordiali.
contenta che ha iniziato un percorsp psy.
>>perché di alcune cose mi vergogno anche davanti ad un terapeuta,<<
Affinchè si instauri un rapporto di fiducia, quello che permette di mettersi gradualmente "a nudo", occorre qualche tempo e una frequentazione più assidua di quanto finora avvenuto.
Si dia il tempo senza interrogarsi troppo.
Nella terza seduta, se ritiene, potrà riferire al terapeuta quanto qui ha scritto a noi.
Abbia pazienza e si dia tempo; la psicoterapia ne ha assolutamente bisogno.
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
<<il terzo incontro sarà a settembre>>
Gentile Ragazzo,
"a settembre" significa tra tre settimane, poco più di una ventina di giorni... cosa sono a fronte del tempo trascorso dall'esordio del problema alla decisione di affrontarlo con l'aiuto di un nostro collega?
Non è per caso l'ansia che "parla" al posto suo?
Le suggerisco di non cercare un'etichetta a tutti i costi al suo disagio, ma cerchi di esprimerlo nei dettagli allo psicoterapeuta: solo così potrà creare le condizioni migliori per farsi aiutare in modo efficace. Sarebbe per Lei controproducente tacere aspetti e situazioni che in qualche modo le causano malessere.
Tenga inoltre presente che il "lavoro" va effettuato insieme e non ne ha responsabilità solamente lo psicoterapeuta a cui si è rivolto. Lei non è un'automobile che un meccanico deve aggiustare sostituendo i pezzi che sono guasti o non funzionano a dovere...
Cerchi qualche attività piacevole che le consenta di trascorrere il tempo che manca alla prossima seduta in modo più leggero e spensierato, evitando di rimuginare o di cercare risposte che ora non può avere.
Saluti.
Gentile Ragazzo,
"a settembre" significa tra tre settimane, poco più di una ventina di giorni... cosa sono a fronte del tempo trascorso dall'esordio del problema alla decisione di affrontarlo con l'aiuto di un nostro collega?
Non è per caso l'ansia che "parla" al posto suo?
Le suggerisco di non cercare un'etichetta a tutti i costi al suo disagio, ma cerchi di esprimerlo nei dettagli allo psicoterapeuta: solo così potrà creare le condizioni migliori per farsi aiutare in modo efficace. Sarebbe per Lei controproducente tacere aspetti e situazioni che in qualche modo le causano malessere.
Tenga inoltre presente che il "lavoro" va effettuato insieme e non ne ha responsabilità solamente lo psicoterapeuta a cui si è rivolto. Lei non è un'automobile che un meccanico deve aggiustare sostituendo i pezzi che sono guasti o non funzionano a dovere...
Cerchi qualche attività piacevole che le consenta di trascorrere il tempo che manca alla prossima seduta in modo più leggero e spensierato, evitando di rimuginare o di cercare risposte che ora non può avere.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.2k visite dal 09/08/2016.
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