Nonni difficili e invadenti
Buongiorno,
premetto che ho avuto sempre rapporti difficili con i miei genitori (ora nonni) perché troppo soffocanti,
possessivi e convinti di aver sempre ragione su tutto. Con me in passato hanno fatto molti errori facendomi
crescere insicura e ansiosa (soffro tutt'ora di ansia) e l'unico comportamento che riuscivo ad attuare per salvarmi era
fuggire (ho deciso di fare l'università in un'altra città). Ma ora sono tornata nella mia città natale e ho una bimba di tre anni.
essendo l'unica nipotina è stata una grande gioia per i miei. Ma le cose non sono mai andate lisce perché io e i miei abbiamo
una visione della vita e del mondo radicalmente diversa, e quindi idee opposte sull'educazione di mia figlia. Non fanno che ignorare
o sminuire il mio ruolo e quello di mio marito, ci trattano come se fossimo dei bambocci senza cervello e credono di sapere
cos'è meglio per la bambina. La bimba invece, sta crescendo serena proprio perché sto evitando di fare tutto quello che facevano i miei con
me: loro non mi lasciavano mai libera di giocare fuori, di sporcarmi, mi costringevano ore a tavola a finire tutto il cibo portandomi a odiarlo e rifiutarlo...
I miei, purtroppo, anche se non lo riconosceranno mai, hanno a loro volta comportamenti ossessivi e disturbati, ma hanno sempre rifiutato di curarsi,
perché qui al sud andare dal "medico dei pazzi" è una vergogna. il problema è che a me hanno fatto parecchi danni e adesso non vorrei li facessero
pure a mia figlia. Ma come posso impedirgli di vederla? Mio marito li detesta e io, pure volendogli bene, li disapprovo. Ma allo stesso tempo sono piena di
sensi di colpa... come togliergli la bambina che adorano? Eppure negli ultimi mesi il problema è peggiorato: prima la bimba era piccola, ma adesso ha tre anni e comincia ad avere una sua volontà, cosa che i miei mal sopportano. sono diventati più pressanti con lei, sia col cibo (deve mangiare sempre tutto e quello che dicono loro) sia con le regole di comportamento. Ma la bambina comincia a dare segni d'insofferenza (giustamente, dico io). Allora i miei la rimproverano o mettono il muso o le dicono che non la vogliono più (proprio come facevano con me). Li odio quando fanno così, mi torna in mente la mia infanzia difficile... Non voglio che mia figlia passi quello che ho passato io. Non voglio che senta la loro disapprovazione ogni volta che vuole fare qualcosa di diverso da quello che vogliono loro. Non voglio che rovinino il suo rapporto col cibo come hanno fatto con me. Non voglio più che resti a mangiare da loro, ma se prendo questa posizione sono sicura che si offenderanno a morte, mi diranno che sono una cretina e un'esagerata, come sempre, che io e mio marito siamo del tutto incapaci e mi faranno venire un sacco di sensi di colpa. Ho di nuovo voglia di fuggire, di cambiare città. Con loro è partita persa, non capiscono nulla e non mollano mai. Potrebbero davvero far dei danni alla bambina? Non so che fare.
premetto che ho avuto sempre rapporti difficili con i miei genitori (ora nonni) perché troppo soffocanti,
possessivi e convinti di aver sempre ragione su tutto. Con me in passato hanno fatto molti errori facendomi
crescere insicura e ansiosa (soffro tutt'ora di ansia) e l'unico comportamento che riuscivo ad attuare per salvarmi era
fuggire (ho deciso di fare l'università in un'altra città). Ma ora sono tornata nella mia città natale e ho una bimba di tre anni.
essendo l'unica nipotina è stata una grande gioia per i miei. Ma le cose non sono mai andate lisce perché io e i miei abbiamo
una visione della vita e del mondo radicalmente diversa, e quindi idee opposte sull'educazione di mia figlia. Non fanno che ignorare
o sminuire il mio ruolo e quello di mio marito, ci trattano come se fossimo dei bambocci senza cervello e credono di sapere
cos'è meglio per la bambina. La bimba invece, sta crescendo serena proprio perché sto evitando di fare tutto quello che facevano i miei con
me: loro non mi lasciavano mai libera di giocare fuori, di sporcarmi, mi costringevano ore a tavola a finire tutto il cibo portandomi a odiarlo e rifiutarlo...
I miei, purtroppo, anche se non lo riconosceranno mai, hanno a loro volta comportamenti ossessivi e disturbati, ma hanno sempre rifiutato di curarsi,
perché qui al sud andare dal "medico dei pazzi" è una vergogna. il problema è che a me hanno fatto parecchi danni e adesso non vorrei li facessero
pure a mia figlia. Ma come posso impedirgli di vederla? Mio marito li detesta e io, pure volendogli bene, li disapprovo. Ma allo stesso tempo sono piena di
sensi di colpa... come togliergli la bambina che adorano? Eppure negli ultimi mesi il problema è peggiorato: prima la bimba era piccola, ma adesso ha tre anni e comincia ad avere una sua volontà, cosa che i miei mal sopportano. sono diventati più pressanti con lei, sia col cibo (deve mangiare sempre tutto e quello che dicono loro) sia con le regole di comportamento. Ma la bambina comincia a dare segni d'insofferenza (giustamente, dico io). Allora i miei la rimproverano o mettono il muso o le dicono che non la vogliono più (proprio come facevano con me). Li odio quando fanno così, mi torna in mente la mia infanzia difficile... Non voglio che mia figlia passi quello che ho passato io. Non voglio che senta la loro disapprovazione ogni volta che vuole fare qualcosa di diverso da quello che vogliono loro. Non voglio che rovinino il suo rapporto col cibo come hanno fatto con me. Non voglio più che resti a mangiare da loro, ma se prendo questa posizione sono sicura che si offenderanno a morte, mi diranno che sono una cretina e un'esagerata, come sempre, che io e mio marito siamo del tutto incapaci e mi faranno venire un sacco di sensi di colpa. Ho di nuovo voglia di fuggire, di cambiare città. Con loro è partita persa, non capiscono nulla e non mollano mai. Potrebbero davvero far dei danni alla bambina? Non so che fare.
[#1]
Gentile utente,
diventare genitori riporta inevitabilmente alla propria infanzia e a quelle esperienze; riporta a quei legami genitoriali - spesso tanto sofferti - e che corrono il rischio di essere perpetuati sui nipoti.
Non è semplice individuare e percorrere una via equilibrata, che tuteli il proprio figlio (nipote) e al tempo stesso dia ai nonni la possibilità di frequentarlo.
Dai molteplici corsi di formazione che ho condotto sull'argomento, nascono questi due contributi
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5382-nonni-nipoti-la-legge-li-tutela-e-la-psicologia.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5395-genitori-nonni-guerra-o-pace.html
che invito Voi genitori a leggere insieme con attenzione.
Poi ci risentiamo.
diventare genitori riporta inevitabilmente alla propria infanzia e a quelle esperienze; riporta a quei legami genitoriali - spesso tanto sofferti - e che corrono il rischio di essere perpetuati sui nipoti.
Non è semplice individuare e percorrere una via equilibrata, che tuteli il proprio figlio (nipote) e al tempo stesso dia ai nonni la possibilità di frequentarlo.
Dai molteplici corsi di formazione che ho condotto sull'argomento, nascono questi due contributi
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5382-nonni-nipoti-la-legge-li-tutela-e-la-psicologia.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5395-genitori-nonni-guerra-o-pace.html
che invito Voi genitori a leggere insieme con attenzione.
Poi ci risentiamo.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,
la ringrazio per la risposta. L'articolo è molto interessante, ma in effetti io non voglio negare ai miei il diritto di vedere la bambina, mi chiedo solo se sia opportuno ridurre il tempo che passa con loro visto che non sono persone molto facili e non mi piace il modo in cui si rapportano con lei. Ho paura che potrebbero rovinarla, insomma... e non so come arginarli senza ferire i loro sentimenti.
la ringrazio per la risposta. L'articolo è molto interessante, ma in effetti io non voglio negare ai miei il diritto di vedere la bambina, mi chiedo solo se sia opportuno ridurre il tempo che passa con loro visto che non sono persone molto facili e non mi piace il modo in cui si rapportano con lei. Ho paura che potrebbero rovinarla, insomma... e non so come arginarli senza ferire i loro sentimenti.
[#3]
Condivido le Sue attenzioni e preoccupazioni,
sempre però tenendo conto che come genitori si è in un modo,
come nonni in un altro.
Ma sembra, a quanto Lei racconta, che siano cambiati poco:
<<Non fanno che ignorare
o sminuire il mio ruolo e quello di mio marito, ci trattano come se fossimo dei bambocci senza cervello e credono di sapere cos'è meglio per la bambina. <<
In uno dei due articoli avrà letto il paragrafo "Nonni contro", da cui bisogna difendersi.
Lei chiede come fare a non ferirli, ma è inevitabile che ciò accada quando si mettono confini. Ma questo accade a favore della bimba.
Prima di ... <<cambiare città<<, provi a chiedere una consulenza presso il Consultorio della Sua città:
con un/a nosto/a Collega potrà trovare un confronto
aperto ma assolutamente riservato, e di persona: cosa che online non avviene.
Che ne pensa?
sempre però tenendo conto che come genitori si è in un modo,
come nonni in un altro.
Ma sembra, a quanto Lei racconta, che siano cambiati poco:
<<Non fanno che ignorare
o sminuire il mio ruolo e quello di mio marito, ci trattano come se fossimo dei bambocci senza cervello e credono di sapere cos'è meglio per la bambina. <<
In uno dei due articoli avrà letto il paragrafo "Nonni contro", da cui bisogna difendersi.
Lei chiede come fare a non ferirli, ma è inevitabile che ciò accada quando si mettono confini. Ma questo accade a favore della bimba.
Prima di ... <<cambiare città<<, provi a chiedere una consulenza presso il Consultorio della Sua città:
con un/a nosto/a Collega potrà trovare un confronto
aperto ma assolutamente riservato, e di persona: cosa che online non avviene.
Che ne pensa?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 18.6k visite dal 09/08/2016.
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