Dipendenza da ex
Sono una ragazza di 37 anni e vivo una storia d'amore da due anni e mezzo con Greta (29 anni). Da un mese siamo andate a vivere insieme. Quando è nata la nostra storia non eravamo libere e vivevamo con le ns. rispettive compagne (io da 5 anni, lei da 2). Nonostante quello che provavamo, all'inizio abbiamo cercato di mettere un freno per i sensi di colpa, ma non ci siamo riuscite. Ci siamo rese conto che i ns. rapporti non andavano e abbiamo deciso di vivere a pieno questo sentimento. Abbiamo chiarito con le nostre ex e ci sono stati momenti molto difficili tra me e Greta.
Greta, forse perchè anche più giovane di me, ha continuato a vivere per più di 2 anni nella stessa casa con la sua ex. Questa cosa non l'ho vissuta molto bene, anzi è stato argomento di discussione. Da tener presente che la sorella della ex è fidanzata con il fratello di Greta. Una situazione complicata che mi ha portato anche a dover gestire uscite di "gruppo" o a “tre”. Inoltre, all'inizio ho avuto contro anche la mamma di Greta, la quale si è coalizzata con la ex. Adesso la mamma ha accettato la storia e ha anche detto delle parole bellissime alla figlia su di noi e su di me.
Il problema è la continua presenza della ex. Avevano un rapporto molto morboso e non uscivano da sole neanche per comprare le verdure. E' stato difficile sopportare questa situazione, visto che io dopo aver chiarito con la mia ragazza, abbiamo preso strade diverse e lasciato casa. Io mantengo un rapporto di amicizia con la mia ex. Ogni tanto ci sentiamo, ci vediamo per un aperitivo e se ha bisogno ci sono, senza naturalmente pesare sul mio rapporto attuale.
Greta ha mantenuto un rapporto di amicizia con la sua ex che vede come una "compagna di giochi"(hanno fatto l'università insieme, stessi amici, ecc). Non è un problema il rapporto di amicizia in sè se fosse una tantum. Si sentono quasi ogni giorno via messaggi, si vedono una volta a settimana per un aperitivo ed una cena insieme da sole. Di natura sono gelosa. Una mia amica dice che se mi fa stare male dovrei impedirle di vedere la ex. Finiamo spesso per litigare perchè sento la ex una presenza ossessiva. Fa sempre la parte della persona debole che non riesce a fare nulla da sola, ha dei problemi che arrivano dal passato. L'impressione è che non riesce a fare a meno di questo rapporto e Greta lo alimenta e sente di doverla aiutare sempre. Questo legame di dipendenza non finirà mai? Non ho dubbi sul ns. rapporto e non mi piace l'idea di vietarle di fare qualcosa. Non è giusto. Ma allora perchè continuo ancora a litigare quando si parla della ex e non riesco a vivere bene? Chi mi conosce mi dice che io ora sono più frizzante e sorridente. Le emozioni positive di questo rapporto mi hanno portato ad una rinascita interiore e a superare alcuni miei limiti. Non so cosa devo fare per gestire questa situazione.
Greta, forse perchè anche più giovane di me, ha continuato a vivere per più di 2 anni nella stessa casa con la sua ex. Questa cosa non l'ho vissuta molto bene, anzi è stato argomento di discussione. Da tener presente che la sorella della ex è fidanzata con il fratello di Greta. Una situazione complicata che mi ha portato anche a dover gestire uscite di "gruppo" o a “tre”. Inoltre, all'inizio ho avuto contro anche la mamma di Greta, la quale si è coalizzata con la ex. Adesso la mamma ha accettato la storia e ha anche detto delle parole bellissime alla figlia su di noi e su di me.
Il problema è la continua presenza della ex. Avevano un rapporto molto morboso e non uscivano da sole neanche per comprare le verdure. E' stato difficile sopportare questa situazione, visto che io dopo aver chiarito con la mia ragazza, abbiamo preso strade diverse e lasciato casa. Io mantengo un rapporto di amicizia con la mia ex. Ogni tanto ci sentiamo, ci vediamo per un aperitivo e se ha bisogno ci sono, senza naturalmente pesare sul mio rapporto attuale.
Greta ha mantenuto un rapporto di amicizia con la sua ex che vede come una "compagna di giochi"(hanno fatto l'università insieme, stessi amici, ecc). Non è un problema il rapporto di amicizia in sè se fosse una tantum. Si sentono quasi ogni giorno via messaggi, si vedono una volta a settimana per un aperitivo ed una cena insieme da sole. Di natura sono gelosa. Una mia amica dice che se mi fa stare male dovrei impedirle di vedere la ex. Finiamo spesso per litigare perchè sento la ex una presenza ossessiva. Fa sempre la parte della persona debole che non riesce a fare nulla da sola, ha dei problemi che arrivano dal passato. L'impressione è che non riesce a fare a meno di questo rapporto e Greta lo alimenta e sente di doverla aiutare sempre. Questo legame di dipendenza non finirà mai? Non ho dubbi sul ns. rapporto e non mi piace l'idea di vietarle di fare qualcosa. Non è giusto. Ma allora perchè continuo ancora a litigare quando si parla della ex e non riesco a vivere bene? Chi mi conosce mi dice che io ora sono più frizzante e sorridente. Le emozioni positive di questo rapporto mi hanno portato ad una rinascita interiore e a superare alcuni miei limiti. Non so cosa devo fare per gestire questa situazione.
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Gentile Signorina,
La sessualita' femminile, anche quando si parli di omosessualita` e' tendente all`esclusivita`. Forse in modo ancora piu' intenso che nel caso di eterosessualita'. In quanto c'e maggiore competizione.
Esistono ragioni storiche per questo: in passto le donne di una casa non avevano autonomia, a meno che non si sposassero, vivevano nei cosiddetti *ginecei* ove il potere era affidato alle piu` mature sulle piu` giovani.
E questo creava delle gelosie insopportabili.
Qusta gelosia e` percio' insita nelle donne che quindi si combattono senza limiti per la loro individualita'. Vitale.
Non sanno, intrinsecamente, istintivamente, essere *compagne*. Neanche per raggiungere un obiettivo comune. La lotta nasce spontanea. Sotterranea e ingestibile.
Quindi rifletta sulla natura *genetica* delle gelosie femminili, che aggancia il senso di *potere esistere* come persone.
Spero di avere risposto ai Suoi dilemmi!
Auguri!
La sessualita' femminile, anche quando si parli di omosessualita` e' tendente all`esclusivita`. Forse in modo ancora piu' intenso che nel caso di eterosessualita'. In quanto c'e maggiore competizione.
Esistono ragioni storiche per questo: in passto le donne di una casa non avevano autonomia, a meno che non si sposassero, vivevano nei cosiddetti *ginecei* ove il potere era affidato alle piu` mature sulle piu` giovani.
E questo creava delle gelosie insopportabili.
Qusta gelosia e` percio' insita nelle donne che quindi si combattono senza limiti per la loro individualita'. Vitale.
Non sanno, intrinsecamente, istintivamente, essere *compagne*. Neanche per raggiungere un obiettivo comune. La lotta nasce spontanea. Sotterranea e ingestibile.
Quindi rifletta sulla natura *genetica* delle gelosie femminili, che aggancia il senso di *potere esistere* come persone.
Spero di avere risposto ai Suoi dilemmi!
Auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 09/08/2016.
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