Relazione nociva
Buongiorno. Mi rivolgo qui perché ho bisogno di un aiuto da specialisti e non so valutare la situazione in cui sono. Da tempo ho una relazione clandestina che sto cercando di chiudere perché mi sento in colpa e mi sono sempre sentita così sin dall'inizio, perchè sto recuperando il rapporto con il mio ragazzo, perché ha sempre fatto male per il fatto che l'uomo con cui mi vedo era un mio punto di riferimento professionale e nonostante ne fossi infatuata non avrei mai voluto che si andasse oltre, ma è successo a causa della mia impulsività e curiosità. Il sesso con lui mi intriga e funziona a meraviglia, ma c'è un contorno che mi fa vivere con la paura e i sensi di colpa. Lui dice di amarmi e che sono l'unica donna della sua vita amorosa (è fondamentalmente un uomo solo, che non ha un bel rapporto con la famiglia) , che sono la sua sola fonte di felicità è che è solo per la differenza di età che non è possibile avere un progetto di vita insieme, anche se un tempo ci abbiamo fantasticato su. Io ho creduto di essere innamorata, ma ora che con il mio fidanzato ufficiale le cose vanno al meglio ho capito che non posso continuare a costruire qualcosa con lui se continuo una relazione che è appagante solo dal punto di vista sessuale. È geloso del rapporto che ho con il mio fidanzato, ogni volta che passo del tempo con lui mi sento attaccare come se lo stessi tradendo. Da mesi cerco di chiudere, ma quest'uomo ogni volta che ci provo mi fa sentire in colpa, egoista, cattiva, ogni volta che gli dico che non me la sento di vederci dice che si era sbagliato su di me, che sono prigioniera del mio ragazzo, che stanno cercando di incastrarmi, che gli sto facendo male, che sono un'ingrata, che per me ha fatto tantissimo e che non merita questo, che si aspettava altro. Io all'inizio tornavo e sopportavo i sensi di colpa sempre più pesanti. pur di non deluderlo. Ma mi sto rendendo conto che quest'uomo non mi ama. Che forse tutta la stima professionale che credevo di avere da lui arrivava solo dal mio corpo che gli concedevo ogni volta, infatti nell'ultimo anno ho avuto un calo nel rendimento scolastico per mancanza di autostima.. Quando lui si arrabbia con me mi fa sempre malissimo,dice cose cattive che mi colpiscono dritta al petto e cerco sempre di riparare per farlo tornare come prima. È sbagliato questo vero? Una persona non dovrebbe avere tanta influenza su di me. A volte ha fatto dei discorsi razionali sul fatto che la nostra storia dovrebbe essere solo costruttiva è positiva senza gelosie ingiustificate e che lui capisce le mie ragioni, ma continua a dare per scontato che io ci sia sempre per lui, e quando da parte mia non c'è lo stesso entusiasmo che ha lui scatta la rabbia, le frasi cattive, a me lui piace e dico "Questa è l'ultima". Dice che vuole il mio bene ma sembra che faccia finta di niente quando sto male a causa del nostro rapporto. A lui importa solo che io abbia voglia di vederci e fare l'amore. E io sono debole... Mi sento senza via d'uscita.
[#1]
Gentile utenet,
Le storie parallele hanno sempre un retroterra amaro.
O sfociano in vere storie con un progetto assieme (raramente),
oppure danneggiano profondamente le vere e concrete possibilità progettuali che la persona (Lei, in questo caso) potrebbe coltivare.
E' comprensibile che quell'uomo cerchi di tenerLa legata a sè con ricatti, sensi di colpa e quant'altro, pur di non perdere una donna sessualmente disponibile e che non dà problemi riguardo al futuro.
Ma Lei deve pensare a quello che LEI veramente desidera e spera per sè e per la Sua vita anche futura. Ed agire di conseguenza.
Ma..
<< A lui importa solo che io abbia voglia di vederci e fare l'amore. E io sono debole...<<
e questo è il vero problema.
Se continuerà a ritenersi debole cedendogli senza desiderarlo, si faccia aiutare. Potrebbe trattarsi di uan forma di dipendenza.
Le storie parallele hanno sempre un retroterra amaro.
O sfociano in vere storie con un progetto assieme (raramente),
oppure danneggiano profondamente le vere e concrete possibilità progettuali che la persona (Lei, in questo caso) potrebbe coltivare.
E' comprensibile che quell'uomo cerchi di tenerLa legata a sè con ricatti, sensi di colpa e quant'altro, pur di non perdere una donna sessualmente disponibile e che non dà problemi riguardo al futuro.
Ma Lei deve pensare a quello che LEI veramente desidera e spera per sè e per la Sua vita anche futura. Ed agire di conseguenza.
Ma..
<< A lui importa solo che io abbia voglia di vederci e fare l'amore. E io sono debole...<<
e questo è il vero problema.
Se continuerà a ritenersi debole cedendogli senza desiderarlo, si faccia aiutare. Potrebbe trattarsi di uan forma di dipendenza.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile utente:
I temi che mi sembra emergano dalla Sua narrazione sono:
. Quest'uomo rappresenta per Lei una figura *di potere*
. Senso di *dovere* offrire tutto a quest'uomo,la Sua devozione, la Sua obbedienza, la Sua *pulizia morale* di giovane donna fidanzata. La sua colpa per l'attrazione sessuale che ha su di Lei.
Tutto cio' mi da' la sensazione di un rapporto che per Lei *rappresenta* qualcosa di molto profondo e inconscio.
Qualcosa che lui ha captato e utilizza per manipolarLa.
Non vorrei spaventarla ma questo tipo di rapporto a mio avviso ha una connotazione perversa. Da ambo le parti.
Ma da quello che Lei riferisce e' Lei a trovarsi nella posizione "sottomessa*. A tutti i livelli, psicologico, sessuale, emozionale.
Quindi vorrei che riflettesse.
Potrebbe essere una buona riflessione chiedere un aiuto psicoterapeutico.
Ipotizzo infatti che possano esserci dei temi critici nella Sua infanzia che Lei tenta di elaborare in questa relazione.
Potrebbero riguardare il rapporto con Suo padre.
Ma questo elemento va valutato a fondo in una terapia del profondo.
Ci pensi!
.
I temi che mi sembra emergano dalla Sua narrazione sono:
. Quest'uomo rappresenta per Lei una figura *di potere*
. Senso di *dovere* offrire tutto a quest'uomo,la Sua devozione, la Sua obbedienza, la Sua *pulizia morale* di giovane donna fidanzata. La sua colpa per l'attrazione sessuale che ha su di Lei.
Tutto cio' mi da' la sensazione di un rapporto che per Lei *rappresenta* qualcosa di molto profondo e inconscio.
Qualcosa che lui ha captato e utilizza per manipolarLa.
Non vorrei spaventarla ma questo tipo di rapporto a mio avviso ha una connotazione perversa. Da ambo le parti.
Ma da quello che Lei riferisce e' Lei a trovarsi nella posizione "sottomessa*. A tutti i livelli, psicologico, sessuale, emozionale.
Quindi vorrei che riflettesse.
Potrebbe essere una buona riflessione chiedere un aiuto psicoterapeutico.
Ipotizzo infatti che possano esserci dei temi critici nella Sua infanzia che Lei tenta di elaborare in questa relazione.
Potrebbero riguardare il rapporto con Suo padre.
Ma questo elemento va valutato a fondo in una terapia del profondo.
Ci pensi!
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Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 06/08/2016.
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