Dipendenza sessuale, prostitute.
Buongiorno,
Penso di avere una forte dipendenza sessuale verso i rapporti a pagamento con prostitute. Almeno 2 volte al mese le frequento, cerco di resistere opponendomi al desiderio, ma ho sintomi persino fisici, come tremori incontrollati e sensazioni di freddo che mi fanno cedere.
Tutto è iniziato un po' per gioco, ma tale situazione sta logorando la mia vita, non tanto dal punto economico ma umano. Non riesco ad avere relazioni stabili con partner, e ultimamente non ne cerco più di relazioni affettive, mi sono indurito dentro.
Penso che avrei bisogno di uno specialista, ma la cura in cosa consisterebbe effettivamente? Mi sento un po' perso e sanza possibilità di uscita da questo girone infernale che non auguro a nessuno.
Grazie.
Andrea
Penso di avere una forte dipendenza sessuale verso i rapporti a pagamento con prostitute. Almeno 2 volte al mese le frequento, cerco di resistere opponendomi al desiderio, ma ho sintomi persino fisici, come tremori incontrollati e sensazioni di freddo che mi fanno cedere.
Tutto è iniziato un po' per gioco, ma tale situazione sta logorando la mia vita, non tanto dal punto economico ma umano. Non riesco ad avere relazioni stabili con partner, e ultimamente non ne cerco più di relazioni affettive, mi sono indurito dentro.
Penso che avrei bisogno di uno specialista, ma la cura in cosa consisterebbe effettivamente? Mi sento un po' perso e sanza possibilità di uscita da questo girone infernale che non auguro a nessuno.
Grazie.
Andrea
[#1]
Gentile Andrea,
ho trovato significative le sue parole, immagino che non dev'essere facile questo momento in cui si sente dentro un "girone infernale", "logorato" da una situazione che non sente umana.
Mi ha colpito quando ha scritto che si è "indurito dentro", ho trovato molto comunicativa questa espressione attraverso cui descrive un suo stato d'animo che mi sembra emblematico.
Leggendo il suo racconto, ho trovato in lei una capacità riflessiva e mi è parso desideroso di valutare un percorso terapeutico. Ci sono molti approcci, la sua domanda sulla cura è particolarmente interessante ma altrettanto complessa. Provo a dirle due parole relativamente al mio orientamento teorico e alla mia esperienza.
Per sbloccare una situazione logorante e cambiarla è necessario guardarsi dentro, fermarsi ad ascoltare se stessi e sciogliere quelle durezze, che a volte ci proteggono da un carico emotivo intenso, che può destabilizzare.
Durezze come corazze che a volte ci salvano, ma possono impedirci di accedere alla nostra autenticità e possono mortificarci, togliendoci la possibilità umana e promettente di farci aprire con fiducia e intimamente nelle relazioni.
Dal mio punto di vista, è necessario un dialogo per approfondire la sua esperienza attuale e i suoi vissuti di malessere. È importante comprendere come mai si è indurito, cosa può essere successo nella sua vita recente e passata ad esempio. Questo dialogo, inoltre, può aprire indefiniti capitoli della sua vita, che riguardano le sue esperienze esistenziali.
Riattraversare la propria storia è fondamentale per un cambiamento di sé, che non deve avvenire razionalmente, ma emotivamente. Questa è una differenza sostanziale e cruciale, sebbene a occuparsene dovrà essere il terapeuta capace di gestire le emozioni e di intervenire nel vivo della relazione terapeutica operando in tal senso.
Affinché questo possa avvenire, la cura dev'essere costante e continuativa, con una frequenza degli incontri consistente e il tempo necessario, che non può essere stabilito a priori.
Se ha delle domande specifiche, provi a chiedere, così da poterle rispondere nel modo più puntuale possibile.
E se avesse voglia di parlarne, lei come la immagina la cura?
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
ho trovato significative le sue parole, immagino che non dev'essere facile questo momento in cui si sente dentro un "girone infernale", "logorato" da una situazione che non sente umana.
Mi ha colpito quando ha scritto che si è "indurito dentro", ho trovato molto comunicativa questa espressione attraverso cui descrive un suo stato d'animo che mi sembra emblematico.
Leggendo il suo racconto, ho trovato in lei una capacità riflessiva e mi è parso desideroso di valutare un percorso terapeutico. Ci sono molti approcci, la sua domanda sulla cura è particolarmente interessante ma altrettanto complessa. Provo a dirle due parole relativamente al mio orientamento teorico e alla mia esperienza.
Per sbloccare una situazione logorante e cambiarla è necessario guardarsi dentro, fermarsi ad ascoltare se stessi e sciogliere quelle durezze, che a volte ci proteggono da un carico emotivo intenso, che può destabilizzare.
Durezze come corazze che a volte ci salvano, ma possono impedirci di accedere alla nostra autenticità e possono mortificarci, togliendoci la possibilità umana e promettente di farci aprire con fiducia e intimamente nelle relazioni.
Dal mio punto di vista, è necessario un dialogo per approfondire la sua esperienza attuale e i suoi vissuti di malessere. È importante comprendere come mai si è indurito, cosa può essere successo nella sua vita recente e passata ad esempio. Questo dialogo, inoltre, può aprire indefiniti capitoli della sua vita, che riguardano le sue esperienze esistenziali.
Riattraversare la propria storia è fondamentale per un cambiamento di sé, che non deve avvenire razionalmente, ma emotivamente. Questa è una differenza sostanziale e cruciale, sebbene a occuparsene dovrà essere il terapeuta capace di gestire le emozioni e di intervenire nel vivo della relazione terapeutica operando in tal senso.
Affinché questo possa avvenire, la cura dev'essere costante e continuativa, con una frequenza degli incontri consistente e il tempo necessario, che non può essere stabilito a priori.
Se ha delle domande specifiche, provi a chiedere, così da poterle rispondere nel modo più puntuale possibile.
E se avesse voglia di parlarne, lei come la immagina la cura?
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Gentile Utente,
Aggiungo qualche riflessione a quelle del collega.
L'aspetto ludico ricreativo dell'andare a pagamento non è da mettere al rogo, è da analizzare invece la dipendenza e l'obbligatorietà di questo suo bisogno, che ricorda più il "bisogno" che il "piacere" ed il girone in cui abita...
Dovrebbe analizzare con un clinico le cause del suo "indurimento"
Del suo bisogno di scindere era sessualità dall'affettività
Quali meccanismi di difesa ci sono dietro queste scelte obbligate..
Come immagina la sua sessualità da innamorato, o in coppia...
È così via
Legga questa lettura di cui le allego un pezzetto, potrebbe aiutarla a capire,
"Il sottile piacere del pagamento e del "possesso a termine", scevro da sentimento, affettività e soprattutto relazionalità, apre uno scenario di grande fascinazione."
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5056-sesso-mercenario-dalle-case-chiuse-alle-zone-rosse-per-la-prostituzione.html
Nel mio sito personale e blog troverà tantissimo altro materiale
Aggiungo qualche riflessione a quelle del collega.
L'aspetto ludico ricreativo dell'andare a pagamento non è da mettere al rogo, è da analizzare invece la dipendenza e l'obbligatorietà di questo suo bisogno, che ricorda più il "bisogno" che il "piacere" ed il girone in cui abita...
Dovrebbe analizzare con un clinico le cause del suo "indurimento"
Del suo bisogno di scindere era sessualità dall'affettività
Quali meccanismi di difesa ci sono dietro queste scelte obbligate..
Come immagina la sua sessualità da innamorato, o in coppia...
È così via
Legga questa lettura di cui le allego un pezzetto, potrebbe aiutarla a capire,
"Il sottile piacere del pagamento e del "possesso a termine", scevro da sentimento, affettività e soprattutto relazionalità, apre uno scenario di grande fascinazione."
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5056-sesso-mercenario-dalle-case-chiuse-alle-zone-rosse-per-la-prostituzione.html
Nel mio sito personale e blog troverà tantissimo altro materiale
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.5k visite dal 31/07/2016.
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