Attaccamento mamma bambino di 27 mesi

Buongiorno nostro figlio di 27 mesi (85cm per 10 kg, quindi sottopeso nonostante le analisi e consulti specialistici per ora non abbiano dato esito a patologie) è estremamente attaccato alla mamma che fino a pochi giorni fa lo allattava ancora. Adesso la mammaè fortemente stressata e stremata dall'attaccAmento del bimbo che vuole stare costantemente 24h al giorno con lei. Da quando ha smesso di allattare la situazione è peggiorata e il bimbo non mangia e non dorme più se non ha accanto la mamma. La mamma ha deciso autonomamente di andare via 10 giorni (in Ucraina essendo lei originaria di tale paese) proprio per costringere il bimbo al distacco ma io ed i nonni siamo terrorizzati dalla reazione che può avere il bambino a tale netto distacco, temiamo di non riuscire a nutrirlo e a farlo dormire. Ritenete secondo la vostra professionalità che la scelta della mamma sia giusta? Non potrebbe essere un trauma troppo forte tale distacco?
Grazie1000 fin d'ora per l'aiuto.
Nicola
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
occorrerebbe modulare in modo opportuno la relazione tra madre e bimbo, dato che le modalità in essere a quanto dice hanno prodotto effetti problematici.
Che tipo di rapporto ha lei con il piccolo? E i nonni? Vivono con voi?
Secondo lei come è venuta a crearsi questa situazione? Quanto hanno inciso le preoccupazioni per la salute del vostro bimbo su quanto è avvenuto? Come sono i rapporti familiari?

Credo che un distacco improvviso non possa rappresentare la soluzione del problema, se la mamma ha bisogno di riposare perché stremata occorrerebbe comprendere quale sia il modo migliore per regolare in modo più consono al benessere di entrambi - madre e figlio- nonché di tutta la famiglia, il rapporto genitore figlio e forse non solo.

Senza avere ulteriori dettagli sul funzionamento del vostro nucleo si naviga al buio da qui, forse qualche altro elemento potrebbe essere utile a inquadrare meglio la situazione, pur nei limiti imposti da un consulto on line.
Il parere del pediatra? Gli avete esposto questo problema?
Che ne pensa di un allattamento così protratto?
Ci faccia sapere se crede.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
Gent.ma Dott.ssa Rinella,
innanzitutto la ringrazio per la risposta.
Il bimbo vive solitamente con me, la mamma, il fratello di 8 anni e la nonna ucraina (che però nel periodo giugno settembre torna in ucraina). Solitamente sono molto presenti anche i nonni paterni ma non vivono con noi (vivono però a circa 500 m).
Dal 1/7 il bimbo è in casa al mare con la mamma, il fratellino e i nonni paterni, io sono presente solo il sabato e la domenica.
Io faccio il possibile per essere presente ma faccio un lavoro che mi tiene fuori casa dalla mattina alla sera quindi tranne sabato e domenica sto con il bambino solo un paio d'ore al giorno. Ovviamente nel periodo in cui la mamma vuole assentarsi (19 agosto-1 settembre) io sarò in ferie e potrò stare col bimbo 24h al giorno.
Il bimbo a parte essere sotto peso (l'altezza è normale è solo molto mingherlino) è però solitamente molto attivo e allegro, non è indietro con lo sviluppo psicofisico ed ha un buon rapporto con tutta la famigla.
Il bimbo però ha sempre dormito con la mamma, non va all'asilo ed ha sempre passato buona parte della giornata con lei (che non lavora) anche se supportata dalle nonne.

I rapporti familiari sono buoni, io e mia moglie andiamo d'accordo quasi sempre anche sull'educazione dei figli, ma da un paio di mesi la mamma è iperstressata dall'allattamento e dal rapporto continuo con il bimbo, forse ha un principio di esaurimento nervoso. Ha deciso quindi contro il parere mio e dei nonni di usare le "maniere forti".

Il problema è che il bimbo se non vede la mamma intorno a se inizia a cercarla e piange disperato se lei non riappare nel giro di pochi minuti.
Inoltre è difficilissimo farlo mangiare senza la presenza della mamma e letteralmente impossibile farlo dormire.

Il pediatra non si è espresso gran che in merito sinceramente però tutti i medici che abbiamo consultato ci hanno sempre detto che l'allattamento prolungato non avrebbe fatto male al bambino, anzi lo avrebbe aiutato nel caso in cui avesse avuto problematiche di salute, che però finora non sono mai emerse, salvo il fatto che il bimbo ha avuto la salmonella, intorno all'anno di vita, con febbre altissima per 1 settimana e esiti positivi agli esami per 6 mesi periodo in cui è cresciuto pochissimo e probabilmente è rimasto indietro con lo sviluppo.

Adesso io e i nonni siamo terrorizzati: senza la mamma per 12 giorni temiamo di non poterlo nutrire a sufficienza e soprattutto di non riuscire a farlo dormire soprattutto la notte.

Questa è la situazione e personalmente non so come comportarmi con mia moglie: lei è decisissima a partire nonostante tutti la sconsiglino, io non so se devo assecondarla o se devo imporle di ascoltare i ns consigli.

Grazie ancora per l'attenzione e la collaborazione.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Manca un po di tempo alla partenza della mamma. Credo che sarebbe utile nel frattempo sentire il parere diretto di un nostro collega esperto in età evolutiva o terapeuta familiare. Le problematiche di attaccamento e relazione possono così meglio essere individuate e gestite in modo opportuno nonché regolate diversamente per migliorare benessere di madre, figliolo e tutta la famiglia . A mio parere sarebbe davvero utile anche per garantire al bimbo una serena crescita.

Cordialità
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Utente
Utente
Cosa devo fare per sentire un esperto in età evolutiva o terapeuta familiare? devo scrivere in una sezione apposita di questo sito o chiedere un consulto tradizionale?
in questo secondo caso potrebbe suggerirmi un esperto in regione toscana, meglio se tra le provincie di Pisa e Lucca?
Grazie ancora
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Non possiamo dare direttamente nominativi ma può cercare il professionista tra gli iscritti a questo sito (menù specialità psicologia troverà anche i contatti ).
Può anche cercare sull'albo on line dell'Ordine Psicologi della sua regione.
La questione è chiaro non si può risolvere virtualmente ma solo incontrando direttamente lo specialista.