Ansia e preoccupazione

buonasera, sono una ragazza e da circa 3 anni soffro di ansia legata a una serie di eventi traumatici come: un tumore che combatto da 6 anni, il fidanzato che amavo molto mi procurava malessere, inizio l'università e a causa della mia timidezza le persone che avevo conosciuto i primi giorni mi escludevano e una volta che si sono formati i vari gruppetti non sono riuscita ad inserirmi e a stringere davvero amicizia con nessuno se non a terzo anno.. e quindi questo mi ha fatto vivere male l'università, mi ha abbassato l'autostima e mi faceva sentire sempre più "bloccata" nel relazionarmi con gli altri.. ero diventata rigida e poco spontanea.. quando stavo in gruppo mi sentivo in imbarazzo e succedeva che mentalmente tipo mi estraniavo e infatti mi sentivo dire che sembravo assente, mi chiedevano "ma ci sei?". prima dell'università ero si timida ma non ho mai avuto problemi sociali, avevo i miei amici ed ero partecipe, mi sapevo divertire e far divertire. Poi sono successe altre situazioni molto stressanti pure con i miei genitori... e io arrivo alla laurea stremata. Fino a 3 anni fa ero una ragazza sempre allegra,sorridente,sensibile,con la voglia di fare mille cose,buona,timida e adesso mi sono trasformata in una persona ansiosa e mezza depressa. Dopo la laurea non sono riuscita nemmeno a impegnarmi a cercare lavoro e decido quindi di farmi aiutare perchè da sola non ce la facevo. Le prime sedute con la psicologa sono andate bene, mi trovo bene con lei e mi sento meglio.. poi è successa una cosa.. dopo una seduta in cui si parlava di descrivere la mia infanzia e il rapporto con i miei arrivo a casa e mi sento strana.. giù di morale e con la mente che non si fermava un attimo e confusa, inizio a pensare a cose strane e mi fisso su un pensiero.. così rivedo la dottoressa,le spiego quello che mi era successo e lei mi dice che si trattava di un pensiero ossessivo legato all'ansia, che non era niente, lo dovevo fare scorrere senza avere paura e così riesco a calmarmi e il pensiero va via. Non mi è più successo, solo che questa cosa mi ha scioccata.. da questo episodio sto più attenta ai miei pensieri e alle mie reazioni.. a volte capita (non sempre) di sentirmi estraniata, mi sento come un robot che controllo io.. non so descriverlo.. e troppo concentrata su di me per essere davvero presente qui e ora e godermi le cose che mi stanno attorno. E ho paura che questa psicoterapia mi ha fatto male, che non mi fa bene stare lì a scavare sulla mia vita.. prima ero stressata e giù di morale per tutta una serie di motivi ma mi sentivo una persona normalissima.. ora ho paura di non essere normale, che sto diventando pazza, ho paura di avere qualche disturbo, schizofrenica o borderline.. che ne so!
poi mia madre quando io ero piccola è stata in cura per 6-7 anni per depressione e disturbo ossessivo (poi se non ho capito male gli hanno diagnosticato il rischio di diventare schizofrenica o dei tratti non mi ricordo bene tra i 2.. che poi lei per la vergogna non descriveva bene i suoi sintomi. ma a parte la depressione io non le ho visto mai fare o dire niente di strano). ora lei sta bene, non prende farmaci ed è seguita da poco da un'altra psichiatra la quale sostiene che la diagnosi che le avevano fatto sia sbagliata e che ha avuto un "semplice" esaurimento nervoso a seguito di alcune cose che le erano accadute. ora la mia paura è che per un fattore ereditario io posso diventare come lei. scusate la lunghezza, ringrazio in anticipo chi mi dedicherà il suo tempo
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signorina,
Forse la Sua teapista ha omesso di metterla al corrente che *qualsiasi* teapia *scava*. Se no non sarebbe terapia.
La base di tale *scavo* e' consentire di elaborare, da adulti e con il sostegno della terapeuta, delle tematiche che, a causa dell'eta' o delle circostanze nelle quali si sono verificate, non sono state elaborate ma Sono state rimosse o negate o proiettate (hanno subito un meccanismo di difesa inconscio per salvaguardare un Io impossibilitato a gestirle).
Quindi e' *positivo* che lei si senta turbata le prime volte che la tematica emerge.
Il lavoro terapeutico consiste proprio nel suo *pensarci su* durante i giorni seguenti, da sola.
Al successivo colloquio parlera' alla teapeuta delle sue *riflessioni dolorose* fino a che non saranno piu' tanto dolorose. E riuscira' a tollerarle.
Questo e' un andamento normale. E Lei dovrebbe cercare di tollerarlo senza pensare a *meccanismi ossessivi*. Sono contenuti che Lei non desiderava vedere emergere e invece cio' sta avvenendo!
Non si angusti! Anzi! Sia felice che la terapia sia gia' riuscita a raggiungere questi nuclei!
E' piu' tranquilla ora?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Gentile Dottoressa Esposito, la ringrazio e mi sento un po' più tranquilla. Però perchè io in questi ultimi anni tutte le volte in cui mi trovo in situazioni che mi creano ansia, paura, imbarazzo, o mi sento inadeguata sento questo senso di vedere la mia mia vita da spettatrice e smetto di essere presente e partecipe? non ho questa sensazione quando sono tranquilla,rilassata e con persone che mi fanno sentire a mio agio... o si tratta di qualche meccanismo di difesa o sto diventando pazza. dovrei rivolgermi a uno psichiatra?
in più dopo aver avuto quei pensieri ossessivi (sarà durato una settimana, sono passati dopo che la dottoressa mi ha tranquillizzata) ho iniziato ad avere dubbi su me stessa e sulla mia persona.. sto lì a far caso alle mie reazioni per capire se sono ancora "io" ancora "normale",quella di sempre.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Potrebbe essere un meccanismo di difesa potente: guardando gli eventi *da fuori*, da *spettarice* raffredda l'emozione. E riesce a tollerare cio' a cui assiste.
I meccanismi di difesa servono a non soffrire e Lei in questo modo riesce a farlo!
Sa, potrebbe essere persino un bene per Lei!
Sa che questo *meccanimo di difesa* e' stato individuato essere quello che ha permesso a persone che sono transitate in esperienze molto difficili, di non risentirne piu' di tanto? Una specie di *interruttore salva vita* insomma!
E' importante soprattutto che Lei ne sia consapevole.
I meccanismi di difesa meno *evoluti* sono quelli inconsci, che vanno a stravolgere l'esperienza reale!
Quindi.. non sarei tanto pessimista, sa?!
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Utente
Utente
quindi devo stare semplicemente più tranquilla.. continuerò la psicoterapia e spero che mi aiuterà a tornare quella di prima. la ringrazio moltissimo dottoressa per la gentilezza e la pazienza. cordiali saluti
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