Ansia, depressione

Buona sera, credo di aver bisogno di aiuto. Sto attraversando un periodo difficile ma non capisco il motivo nè come comportarmi per stare meglio.
Sono una ragazza di 21 anni e terminati gli esami universitari come ogni anni sono tornata a stare a casa per qualche mese. Per circa due mesi non vedrò il mio fidanzato perchè abitiamo molto lontani, ma sono già abituata a questa situazione da 2 anni. Sto scrivendo la tesi, ma non credo di essere particolarmente preoccupata per questo, anzi pare quasi stia sottovalutando il tutto. Sono un po' preoccupata tuttavia per la scelta e i passaggi burocratici necessari all'iscrizione al corso magistrale. Questo è principalmente quello che ho per la testa ultimamente.
A questo va sommato il fatto che non ho nessun amico qui, ma nemmeno nella città dove frequento l'università e vivo durante l'anno. Avevo 2 amiche importanti che purtroppo ho perso a causa della lontananza. All'università poi ero riuscita ad avere persiono un gruppo di amici (non lo avevo mai avuto) e che purtroppo ora non esiste più. Persino le due ragazze del gruppo , per cui avrei dato la vita, non si sà per quale motivo mi hanno emarginata e ora non le sento più. Passo le mie giornate in casa e per non deprimermi troppo talvolta esco con i miei genitori, anche per fare cose stupide, giusto per avere contatto con il mondo. Durante il giorno sento il mio ragazzo per messaggio e talvolta credo di avere un attaccamento morboso al telefono, perchè alla fine lui è l'unica persona che mi è rimasta. A casa i miei litigano spesso e oggi hanno litigato a causa mia...spesso rispondo in modo scontroso, mi sento a pezzi dentro. Come se non avessi obiettivi o un motivo per stare qui. Ultimamente soffro di insonnia e prendo degli integratori per il sonno. Una settimana fa invece ho avuto una crisi respiratoria che hanno considerato un attacco di ansia. Tuttavia questi attacchi si sono perpetuati per tutta la settimana e anche più volte al giorno. Tutt'ora mi sento oppressa e con un peso sul petto.
Sono distrutta, mi dispiace, non so se è il posto adatto ma mi sento triste e arrabbiata detro. Non capisco cosa sia sbagliato in me e come uscire da questo stato d'animo che mi uccide ogni giorno di più. Le giornate non passano più e io vedo tutto nero.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signorina,
Credo che cio' che Lei sta sperimentando sia assolutamente fisiologico.
Si trova in un periodo di transito.
Dopo la tesi cambiera' corso di studi, professori, obiettivi. E tutto questo sta lavorando nel Suo inconscio.
Inoltre la tesi e' un lavoro molto *individuale* nel quale non ci si puo' appoggiare al gruppo classe. E ci si sente soli!
Inoltre la Sua famiglia non e' accogliente! E cio' la fa sentire *esclusa*. Percepisce forse di non avere un *ruolo* per la loro tranquillita'.
Come superare cio'? Con accettazione! Pensando che non e' assolutamente la sola a dovere fronteggiare questo stato d'animo!
Sarete in tanti, forse tutti. Il problema e' che non siete insieme per confrontarvi!
Coraggio!
La vita la si deve fronteggiare da soli! Non ci possono essere aiuti consistenti! Anzi! Cerchi anche Lei di porsi in modo attento ai bisogni degli altri. E' un modo perfetto e molto utile. Che aiuta a non considrare la solitudine come una pessima compagnia, ma come una lente di ingrandimento sugli altri!
Che tesi sta preparando?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
La ringrazio per la sua gentilezza e la sua pazienza. Mi fa davvero piacere sapere che c'è ancora qualcuno pronto ad ascoltarmi e che non mi consideri logorroica...
Purtroppo la solitudine mi fa stare molto male e sopratutto nell'ultimo periodo mi sento più sola che mai.
Il mio stato d'animo è costantemente altalenante...pensi che sono persino diventata più sensibile anche a problemi che non mi toccano in prima persona.
Sono fidanzata con un ragazzo nord africano da 3 anni, ma già da bambina ho sempre avuto un grande amore per la gente, per tutti coloro che avevano qualcosa di diverso che potesse incuriosirmi...ora soffro molto per il razzismo dilagante e pensi che non mi era mai successo di sentirmi così tanto depressa per questa cosa. Forse il mio periodo difficile è complice di questo.
La mia tesi è proprio su questo, è una tesi che analizza la concezione dello straniero nella cultura giapponese (ho studiato giapponese, fa parte del mio essere internazionale). L'unico cosa che mi fa sentire utile a questo mondo nelle ultime settimane è cercare di sensibilizzare le persone nei confronti di ciò che non si conosce.
Eppure io non so aiutare me stessa, nè la mia famiglia, nè so trovare soluzione alla mancanza di amici
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Aiutare se stessi e la propria famiglia e' difficile perche' si sta dalla stessa parte: di chi si dovrebbe aiutare e di chi dovrebbe essere aiutato!
Ma i Suoi studi e la Sua tesi mi ha fatto venire in mente un film meraviglioso che ebbi la fortuna di visionare anni fa. Il titolo era "Primavera, Estate, Autunno, Inverno e ancora Primavera". Ed era la stroria di un Monaco che prende ad educare un piccolo alievo. E gli insegna passo passo le regole durissime della vita monastica. Il discepolo dapprima si ribella perche' e' un bambino. Ma la tranquilla severita' del monaco lo forma pian piano ad essere forte e tranquillo!
Chissà che il nostro inconscio (mio e Suo) si siano connessi per permettermi di trasmetterLe il senso bellissimo di questo stupendo film!
Auguri! Per tutto! Per la Sua formazione e la soddisfazione che ne trarra'!
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Utente
Utente
Grazie mille! Davvero la ringrazio per le sue parole...le terrò sempre a mente e cercherò di rialzarmi.
Per quanto riguarda il film lo guarderò di certo, il tempo non mi manca!
Grazie ancora!
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