Il suicidio bevendo 2 bicchieri di whisky e 40 compresse di lendormin

Buongiorno,

un mese fa ho tentato il suicidio bevendo 2 bicchieri di whisky e 40 compresse di Lendormin; mi sono risvegliato dopo più di 30 ore con una crisi isterica.
15 giorni dopo questo episodio ho tentato di impiccarmi con un cavo elettrico e dopo aver perso conoscenza mi sono svegliato per terra in preda ad una crisi convulsiva (nonostante non soffra di epilessia) e dopo un minuto mi sono reso conto che si era rotto il gancio a cui mi ero appeso e purtroppo mi sono salvato.
Ho riprovato ad impiccarmi, ma non sono più riuscito a perdere conoscenza e ho lasciato perdere.

Volevo porvi delle semplici domande:
1) Ma se da vecchi moriamo tutti che senso ha impegnarsi ogni giorno nella vita quotidiana, affrontare le difficoltà della vita, assaporare i bei momenti se poi non resterà nulla nei nostri ricordi di tutto questo?
2 ) A vostro parere è corretto pensare che vivere è un diritto, ma vivere non è un dovere?
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Ragazzo,
Non possiamo noi da qui permetterle di elaborare domande filosofiche!
Si rivolga ad uno psicoanalista formato a sostenere i Suoi dubbi esistenziali, che meritano uno spazio di ascolto adeguato!
Coraggio!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Gentile dottoressa la ringrazio per avermi risposto, ma sinceramente speravo potesse dirmi qualcosa di più in merito ai miei due quesiti..
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
No, mi dispiace. Non e' questo l'ambito indicato.
Se Lei ha tentato due volte il suicidio ci sono in Lei delle temtiche irrisolte molto profonde che richiedono uno spazio e un tempo idoneo. E non e' questo!

Auguri!
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Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Gentile signora, aldilà dei tentativi di suicidio, le ho posto due domande semplicissime, ma ricche di consapevolezza.
Scusi se mi permetto "cara" dottoressa ma credo che anche Lei sia "schiava" e assuefatta da quella droga chiamata: "Andiamo avanti con la vita senza chiederci il perché.." Altrimenti una risposta sarebbe stato in grado di darmela.

Riformulando la domanda:
Potrebbe esprimere uno suo parere personale, per lo meno, al mio primo quesito?
Grazie di cuore
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Non espriamo pareri personali da qui.
Ma consigli su interventi a chi ne abbia e ne esprima il bisogno.
I miei saluti.
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Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Perfetto, allora a suo parere quale sarebbe la figura più appropriata a cui porre il mio primo quesito:
- Uno psicologo?
- un prete?
- uno psichiatra? con tutto il rispetto per gli psichiatri; sono convinto di non avere bisogno psicofarmaci per avere una risposta la mio primo quesito.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Se Lei ha tentato per tre volte il suicidio il professionista che Le occorre con urgenza e' uno psichiatra. Il quale si regolera' come ritiene professionalmente adeguato a Lei.
In seconda battuta puo' iniziare una analisi del profondo con uno psicoterapeuta dinamico o analitico in un contesto terapeutico nel quale potere esprimere i suoi contenuti profondi.
E non chiedere il parere personale del terapeuta che non ha rilevanza ai fini dei Suoi problemi esistenziali.
I miei saluti.
[#8]
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Tutto quello che Lei mi ha consigliato è già stato fatto!
Ma non hanno saputo rispondere al mio primo quesito.
Un saluto
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