Crisi d'ansia oppure no?
Buongiorno, sono un ragazzo di 28 anni e da parecchio tempo ormai soffro di problemi di salute che ormai non mi danno pace. Da circa 6-7 anni salutariamente, venivo colpito da crisi d'ansia (tachicardia, senso di svenimento, dolore al petto, ecc..) che sono stati poi puntualmente indagati con esami vari (sangue-urine, ecg) che hanno sempre escluso altre patologie. Da qualche mese, però, ho cominciato ad avvertire i seguenti sintomi: senso di vertigine anche molto forte, accompagnato da intorpidimento e formicolio articolare, con senso di oppressione al collo e alla testa, accompagnato da enorme gonfiore di stomaco e intestino e continua necessità di "digerire". Ovviamente, quando si manifestano questi sintomi, tendo ad agitarmi, con conseguente tachicardia. Faccio notare inoltre che da circa 10 giorni, dopo esame holter pressorio, il mio medico curante mi ha prescritto una dose giornaliera di metà di 1/4 di pastiglia di Atenol 100mg, per tenere sotto controllo un'ipertensione borderline e il ritmo cardiaco leggermente accelerato. Faccio presente inoltre che, solitamente, le misurazioni di pressione in condizione di tranquillità hanno da sempre rilevato valori più che normali, mentre durante le 24 ore con l'holter e di fronte al medico l'agitazione cresce...e la pressione si alza. Tenendo conto che, finora, tutti gli esami clinici effettuati hanno dato esito negativo e che il mio medico ha ipotizzato la cervicale come causa scatenante dei sintomi descritti in precedenza, quanto di quello che provo può essere dovuto a stati emotivi? Devo cercare essenzialmente di risolvere la mia eccessiva emotività oppure dovrei rivolgermi ad altri medici per approfondire le eventuali cause organiche?
[#1]
Gentile utente
Se lei stesso riconosce di soffrire di eccessiva emotività, credo che farebbe bene ad agire anche su questo fronte. Ciò non significa escludere gli accertamenti medici, ma solo prendere in considerazione l'ipotesi che, riuscendo a far qualcosa per la sua ansia, è possibile che alcuni dei suoi sintomi si riducano o scompaiano del tutto.
Quindi, se ancora non l'ha fatto, potrebbe richiedere una visita specialistica ad esempio di tipo neurologico, per indagare l'ipotesi cervicale. Ma il suo medico potrà esserle più preciso sul tipo di specialista da interpellare.
Parallelamente, potrebbe richiedere un consulto presso uno psicologo o psicoterapeuta per approfondire l'aspetto più specificamente legato all'emotività.
Cordiali saluti
Se lei stesso riconosce di soffrire di eccessiva emotività, credo che farebbe bene ad agire anche su questo fronte. Ciò non significa escludere gli accertamenti medici, ma solo prendere in considerazione l'ipotesi che, riuscendo a far qualcosa per la sua ansia, è possibile che alcuni dei suoi sintomi si riducano o scompaiano del tutto.
Quindi, se ancora non l'ha fatto, potrebbe richiedere una visita specialistica ad esempio di tipo neurologico, per indagare l'ipotesi cervicale. Ma il suo medico potrà esserle più preciso sul tipo di specialista da interpellare.
Parallelamente, potrebbe richiedere un consulto presso uno psicologo o psicoterapeuta per approfondire l'aspetto più specificamente legato all'emotività.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
anche io ritengo che le due ipotesi non si escludano a vicenda. Personalmente ritengo che nel caso di problematiche cardiache sia lo specialista cardiologo la persona più indicata a prescrivere l'eventuale terapia, così vale anche per il neurologo, ecc.
Il che non significa che Lei ora possa darsi alla pazza gioia chiedendo decine di consulti specialistici.
Ma onestamente mi sembra normale che lei soffra d'ansia: "sentire" che il proprio corpo va un po' per conto suo è un'esperienza davvero molto spiacevole. Ed anche qui vale il discorso dello specialista: chieda una consulenza ad uno psicoterapeuta, meglio se di tipo cognitivo-comportamentale
Può anche leggersi se vuole questo articolo pubblicato sul nostro sito
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
anche io ritengo che le due ipotesi non si escludano a vicenda. Personalmente ritengo che nel caso di problematiche cardiache sia lo specialista cardiologo la persona più indicata a prescrivere l'eventuale terapia, così vale anche per il neurologo, ecc.
Il che non significa che Lei ora possa darsi alla pazza gioia chiedendo decine di consulti specialistici.
Ma onestamente mi sembra normale che lei soffra d'ansia: "sentire" che il proprio corpo va un po' per conto suo è un'esperienza davvero molto spiacevole. Ed anche qui vale il discorso dello specialista: chieda una consulenza ad uno psicoterapeuta, meglio se di tipo cognitivo-comportamentale
Può anche leggersi se vuole questo articolo pubblicato sul nostro sito
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 29/10/2008.
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